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Autore: Princess_Moon 20    10/08/2015    3 recensioni
Una strana luna che non si sa quando, non si sa come, colpisce i Dragon Slayers. Li cambia trasformandoli in veri è proprio draghi. Cosa succederà? Riusciranno a tornale normali?
Attenzione: Sto modificando alcuni capitoli, ovvero sto aggiungendo scene o sto eliminando pezzi. Spero che queste modifiche siano di vostro gradimento
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gajil/Levy, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche quella notte era sopraggiunta al villaggio del fuoco; tutti i suoi abitanti, chi più chi meno aveva deciso di lasciarsi cullare da quella calda notte. Anche Natsu e Lucy, avevano deciso di adempiere a quel dolce rituale e di addomentarsi, sperando che la notte avrebbe portato loro dei dolci sogni. Questo magico momento però, non durò a lungo, perchè una strana sensazione, raggiunse nel sonno il drago, che colto alla sprovvista spallancò prontamente gli occhi. Si alzò di scatto girando la testa nei vari punti della casa, alla ricerca di quella strana presenza. Niente.

"Sarà stata la mia immaginazione" Aveva pensato il drago, magari causata dalla stanchezza. Si stava per riaddomentare,quando una nuova presenza magica catturò la sua attenzione. Questa volta però decise di indagare più a fondo. Si alzò dal letto, assicurandosi di non svegliare Lucy, si mise un paglio di pantaloni scuri e una maglietta a maniche corte e si diresse fuori casa. Qui non solo il suo sesto senso ma anche il suo olfatto impazzirono. C'era qualcuno. Si allontano di alcuni mentri da casa sua e con voce calma disse:nell'aria "Uscite immediatamente dal vostro nascondiglio, se non volete passare dei guai"

Da un cespuglio uscirono fuori alcune figure molto famigliari al drago.

Eccolo lì, in piedi, di fronte a lui, l'ultima persona sulla faccia della terra che avrebbe voluto vedere. Sting. Insieme a lui c'era anche Lector. Il piccolo exceed era vicino al drago di luce e con una zampina teneva saldo un lempo dei suoi pantaloni, come a impedirgli di andarsene. Sentendo quella presa, Sting abbassò lo sguardo e sorrise al piccolo amico, per rassicurarlo, in cambio anche Sting ricevette un sorriso, forzato ma pur sempre un riso a fior di labbra. Quella lunga attesa spazzientì Natsu che con voce più dura chiese ai nuovi venuti cosa vollesserò. Quella era una notte calda, nell'aria però, soffiava un leggero vento, piacevole al contatto col viso, però in presenza del drago di fuoco, quello stesso vento, sembrava un fortice infuocato di lava.

I minuti stavano trascorrendo, e Nastu stava perdendo la poca calma che aveva, Sting vedendo Salamander con quello atteggiamento decise di iniziare a parlare. Aveva la gola secca e le prime parole che tentò di dire, risultarono confuse e senza senso. Quel atteggiamento mando ancora di più su tutte le furie Natsu, il sangue di drago dentro di lui, iniziava a reclamare sangue, il sangue del drago di luce.

"SONO STANCO DI QUESTA SCENEGGIATA! DIMMI PER QUALE CAZZO DI MOTIVO SEI VENUTO FIN QUI! MA SOPRATUTTO, COME DIAVOLO SEI RIUSCITO A TROVARMI?"

Dentro la testa di Salamander si stavano formando varie teorie e congetture, una più assurda di un altra. Una cosa però per lui era certa; Sting doveva pagarla per tutto quello che aveva fatto A Lucy. Sting, non sapeva cosa fare o dire per placare il drago davanti a se, perchè lui, non era direttamente responsabile di quello che era successo. Lui, era una vittima di quella stupida pietra e tutte le sue azioni erano controllate dal fratello della ragazza. Prima di partire per quell'impresa il suo cuore era sereno, non aveva nessun senso di colpa. Voleva soltanto incontrare Natsu, chiedergli scusa e andarsene. Dentro la sua testa, aveva provato quel discorso una decina di volte, se non di più. Adesso però le cose erano diverse, la fantasia era una cosa, la realtà un altra. Fece alcuni passi in avanti, e si avvicinò a Salamander quel tanto che bastava per non farsi vedere codardo. Quando fu sicuro che la distanza fra i due fosse buona, inizio a parlare.

"Natsu-san. ascolta, so di essere l'ultima persona che al momento tu abbia voglia di vedere, vedi ..."

Non sapeva come proseguire. Si era portato una mano fra i capelli per poi lentamente, la medesima, era scivolata dietro al suo collo. Il suo sguardo era e il suo viso trasmetteva insicurezza e confusione. In quel momento, si fece avanti il piccolo exceed, per parlare al posto del suo amico.

"Sting-kun, ecco, quello che lui voleva dire e che ... Ecco lui è venuto fin qui per chiederti scusa. Grazie ad alcune ricerche ed grazie alcune segnalazioni, siamo venuti a sapere che un drago rosso, era stato avvistato nelle vicinanze, sapevamo che eri tu, quindi ti chiediamo scusa, solo che ... in questo momento, non sa bene come esprimere il suo dispiacere"

Semplici, dirette e sincere furono le parole di Lector, dette con l'ingenuità dei bambini. Quelle parole però che in teoria, dovevano placare l'animo di Natsu, scatenarono in lui, l'effetto contrario. Intorno al drago di fuoco, si alzò un leggero vento, tanto concentrato da strappare alcuni ciuffi di erba, intorno a se. I pugni erano serrati e stavano iniziando ad emanare le prime scintille di fuoco. I suoi occhi erano coperti dai capelli, anche senza vederlo però si poteva percepire la furia che tutto il suo corpo emanava. I suoi denti iniziarono a digrignare una risposta spietata.

"Vuole chiedermi scusa? Lui pensa che con delle semplici scuse si possa sistemare tutto, sei proprio un illuso, se pensi che io ti possa perdonare, che Lucy ti possa perdonare per quello che lei hai fatto"

A quelle parole Sting alzò il capo, gli occhi cambiarono tono e divennerò intensi, lasciando per qualche secondo spiazzato Natsu.

"Allora dimmi cosa vuoi che io faccia, e la farò. Non mi tirerò indietro, qualsiasi cosa, sia"

Sentendo quelle parole, il sangue di Natsu, esplose, dopo tanto tempo, finalmente, prese il sopravento su di lui. Si tolse la maglia, dalla sua schiena, sbucarono due enormi ali rosse da rettile, e il suo braccio destro incominciò a mutare, trasformandosi in una zampa squamosa, anch'essa rossa e al posto delle dita vi erano dei lunghi artigli affilati. Anche i suoi occhi cambiarono diventando color cremisi e dalla sua voce, roca e profonda uscirono le parole della condanna.

"Devi morire"

Con quelle ultime parole si alzò in volo in direzione di Sting che senza pensarci due volte spinse lontano da se Lector. Natsu si stava avvicinando pericolosamente al drago di luce, mancava poco ormai, la sete di sangue si poteva sentire a miglia di distanza. il drago di luce si trovava in piedi, pronto a ricevere il colpo, quando qualcosa blocco Natsu, pietrificandolo sul posto. Il pugno di fuoco di Salamander era a pochi centimetri dal viso di Sting, se non si fosse fermato lo avrebbe colpito di sicuro e sarebbe andato avanti chissà quanto tempo se quella voce cristallina, mai sentita, non avesse pronunciato quella semplice parola

"Papà"

Al sentire quella parola, si era fermato. Stava lentamente tornando in se, ma il sangue di drago era più forte e riprese di nuovo il controllo. Si stava di nuovo scagliando verso il nemico quando la voce di nuovo lo fermò.

"Papà! Non farlo!"

Il respiro di Natsu era pesante. Aveva voltato le spalle a Sting, il suo sguardo puntava alla piccola casetta. Lentamente le ali inziarono a ritirarsi e il suo braccio ritornò ad essere quello di un tempo.

"Ora vattene da qui...Sappi però, che ne da me, ne da Lucy, otterai mai il perdono. Non voglio mai più vedere la tua faccia, non voglio mai più sentire il tuo odore vicino a Magnolia o vicino a Fairy Tail ma sopratutto, non voglio che tu ti avvvicini a Lucy o a un membro della mia famiglia, se lo farai..."

Non terminò mai la frase perchè era chiaro come il sole che se avesse ignorato quel consiglio, non se la sarebbe cavata con poco. Sting prese Lector in braccio fece un leggero inchino verso Natsu e se ne andò via dal villaggio. Quando il drago di fuoco si assicurò che la presenza del suo avversario non fosse più nelle vicinanze si diresse dentro l'abitazione. Mentalmente ringraziava quella voce che gli aveva impedito di compiere un atto dal quale non vi era ritorno. Ma cosa poteva essere. Lentamente si diresse in camera. Qui la maga riposava beatamente. Natsu forse aveva una teoria, folle ma pur sempre una spiegazione per quello che era successo. Se quello che pensava era corretto, allora la persona che doveva ringraziare era proprio in quella stanza. Alzò lentametne la mano e la posò sul ventre ancora piatto della ragazza, inspirò e espirò tutta l'aria in suo possesso per poi dire:"Grazie" Poi il suo sguardo caddè su Lucy e disse."Certo Lu che hai il sonno proprio pesante"

*********************************************************************************

"NATSUUUUUU!!!! DOVE SEI?"

Ormai erano alcuni minuti che urlava il nome del suo compagno,senza ricevere nessuna risposta. Non sapeva neanche dove si trovava. Era un bellissimo campo, distese e distese di erba color oro. Si era ritrovata in quel campo senza capirne il motivo. SI era svegliata e aveva iniziato a camminare, ma qualsiasi destinazione prendesse, il risultato non cambiava.

"La mia solita fortuna"

Stava per riprendere il cammino, quando in lontananza senti una voce. Decise allora di seguirla per chiedere dove si trovava. Più si avvicinava al suo obbiettivo, più la voce assumeva chiarezza, come la sua proprietaria. E poi la vide. Era una bambina, poteva avere l'età di Asuka all'incirca. Indossava dei pantaloncini corti con una maglietta con disegnati dei fiori e i capelli erano nascosti da un cappellino color viola. La bambina, correva in cerchio canticchiando un motivetto che riportava Lucy indietro negli anni.

"Giro, giro tondo,

casca il mondo,

casca la terra,

tutti giù per terra!!"

Per poi cadere anche lei, come la canzone ridendo e sghigniazzando. Quando la piccola si alzò da terra, incrociò lo sguardo della ragazza e si bloccò sul posto, fissandola per alcuni minuti. Lucy per interrompere quel momento imbarazzante, alzò una mano e la salutò. La piccola sorrise a quel gesto e corse verso la bionda abbracciandola con tutta la forza che possedeva.

"Ciaoo!!"

Lucy, si abbasso alla sua altezza le sorrise e salutò a sua volta

"Ciao piccolina, come mai sei tutta sola? Dove sono il tuo papà e la tua mamma?"

La bimba guardò la maga gli sorrise e gli disse che i suoi stavano per arrivare a prenderla

"Poi il nonno mi ha detto di stare qui, perchè sarebbe arrivata una persona ... Conosci mio nonno?"

"Credo di no... Ma dimmi, come ti chiami?"

"Il nonno mi chiama Hime, però mi ha detto che la mamma ha scelto un nome bellissimo per me, però è un segreto!"

E mentre diceva quelle parole, mise l'indice della mano destra davanti alla bocca, causando una piccola risata nella ragazza

"Allora Hime, dove ci tro ..."

Lucy non fino la frase, perchè improvvisamente, Hime si alzò di scatto e punto il suo sguardo su un punto imprecisato sul cielo, vedendo che dopo alcuni minuti la bimba non accenava a muoversi, la maga iniziò a chiamarla. Sentendosi chiamare, Hime ritornò al suo stato normale per poi rivolgersi di nuovo a Lucy

"Meno male, adesso è tutto a posto"

"Tutto a posto?"

"Sì! Stavo per dimenticare, il nonno ha detto che devo dirti una cosa ..."

Hime incrociò le piccole braccia al petto e chiuse gli occhi.

"Cosa stai facendo?" Più guardava quella bambina, più gli ricordava qualcuno.

"Questa e la posa delle notizie super mega importanti. Dovevo dirti che si è sistemato tutto. Che adesso il ... non mi ricordo quella parola..."

Aveva abbandonato la sua risolutezza e alcune lacrime stavano uscendo dal suo viso. Lucy si intenerì e la prese in braccio cercando di consolarla.

"Scusa"

"Non ti preoccupare ...Dillo a parole tue"

Allora Hime indicò il suo collo e disse "Via!"

La bionda appoggiò al suolo la bambina nel farlo però urto accidentalmente il suo cappello, lasciando finalmente liberi i suoi capelli biondi, la cosa che però catturò la sua attenzione era una ciocca di quei capelli, rosa. Come i fiori di ciliegio.

"Tu sei .."

Lucy si svegliò di colpò e cerco con gli occhi Natsu, per poi vederlo davanti alla finestra. Quando si accorse che la ragazza si era svegliata, lui si girò verso di lei per sorriderle, come non faceva da tanto tempo

"Dormito bene?"

"Molto"

***********************************

Eccomi qua!! Ciaooo, spero che le vacanze stiano andando bene! Per me si!Purtroppo devo scappare -___- vi chiedo scusa, e ringrazio di cuore, veramente, tutte le persone che continuano a leggere la mia fic!! Un bacione a voi tutti!!! Al prossimo capitolo che sarà un ritorno a casa ^.^
  
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