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Autore: J22    10/08/2015    1 recensioni
Spencer ed Emily, un’amicizia che sembra scritta nelle stelle.
Ma a Rosewood, si sa, non c'è mai pace... riusciranno a sopravvivere ai suoi misteri?
Genere: Mistero, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Emily Fields, Spencer Hastings, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Aò, guarda ‘n po’ ste pischelle! Ma che se stanno a dì?-
-‘A Francè, quelle stanno a parlà inglese!-
-Ah sì? E mo’ guarda qua sto American boy…-
Spencer ed Emily erano a Trastevere. Quella sera erano uscite con la comitiva, ma si erano allontanate un attimo per comprare una bottiglietta di acqua fresca. Qui erano state notate da Francesco e Lorenzo, due ragazzi romani.
-Le signorine prendono da bere?- chiese il primo avvicinandosi spavaldamente alle due, che erano al bancone del bar.
Entrambe si voltarono stupite, ma fu Spencer a rispondere per prima, facendo intendere di non aver capito, dato che il ragazzo aveva parlato italiano.
-Oh, già… allora dicevo… ehm… iu gherls…- il volto abbronzato di Francesco si stava velocemente colorando di un rosso che ben esaltava il verde dei suoi occhi e il castano chiaro dei capelli.
A tirarlo fuori dall’imbarazzo fu proprio Lorenzo, che aveva ascoltato la scenetta a distanza ed era ora sopraggiunto provvidenzialmente alle spalle dell’amico, in suo soccorso.
-Ragazze, vi chiedeva se aveste già preso da bere- ripeté in inglese, sfoggiando il suo bellissimo sorriso -Ah, comunque io sono Lorenzo e lui…-
-…Francesco!-
Spencer ed Emily si scambiarono dei sorrisi complici, e la mora era lì per rispondere quando fu proprio la latina ad anticiparla -No grazie, già fatto. Comunque io sono Emily, e lei Spencer.-
L’attimo di silenzio successivo fu dovuto allo stupore, suscitato anche in Spencer, per l’italiano sfoggiato dalla ragazza.
-Ah va bene. Allora non potete dire no ad una passeggiata sul Tevere- propose Francesco.
-Ok!- rispose stavolta Spencer, al quale subito si affiancò Lorenzo, il classico ragazzo italiano dai capelli e gli occhi scuri, con una corta barbetta alla moda che gli conferiva un fascino da gladiatore.
Il Tevere, su cui si riflettevano le luci di Roma, era bellissimo e ideale per quella serata che stava facendo scoprire alle due americane un altro tratto dell’Italia, il fascino del latin lover mediterraneo. Che, a dir la verità, sembrava aver colpito esclusivamente Spencer. La ragazza infatti trascorse tutto il tempo mano nella mano con Lorenzo, a discutere del più e del meno, ovviamente in inglese, alternando slinguazzate a destra e a manca. Quando poi erano ormai stesi sul prato, sotto un cielo che aveva acconsentito a fare da perfetta cornice, dopo vari scambi di tenerezze approvò la proposta del ragazzo di allontanarsi dagli amici e consumare il suo sogno di una notte di mezz’estate romana.
Ed Emily, invece? Bè lei no. Aveva sì passato buona parte della serata a chiacchierare con Francesco, in italiano. E si era anche divertita molto. Lui era un ragazzo simpatico, solare, divertente e molto gentile. Avevano parlato delle loro vite, dei loro sogni, viaggi, sport. Ma quando anche loro si erano ritrovati sotto le stelle, non ci fu verso. Emily si limitò a concedere solo baci stampo e qualche coccola, tra l’altro anche molto fredda e distaccata. E nonostante si stesse divertendo, in realtà era ancora lì solo per assecondare e accontentare Spencer, ma sarebbe tornata ben volentieri in residenza al più presto.
-E’ tardi, ora sarebbe meglio se tornassimo.- disse finalmente Spencer.
-Vi accompagniamo in residenza allora…- propose Francesco.
-…NO!- lo interruppe Emily -Dovremmo raggiungere le nostre compagne-
-Ok ok. Se volete vi accompagniamo da loro.-
-D’accordo- sorrise Spencer, ricevendo un’occhiata storta dall’amica.
-Allora, domani ce ribecchiamo?- chiese Lorenzo cingendo la vita di Spencer in un romantico abbraccio, quando furono ormai giunti nei pressi della comitiva.
-Domani partiamo…- rispose malinconicamente Spencer.
-Uff… è stato un onore conoscerla, signorina. Ci sentiremo ancora, non è vero?-
-Certo… un bacio ancora!-gli rispose la ragazza, afferrando il colletto della camicia del ragazzo e tirandolo a sé per poi abbandonarsi ad un ultimo lungo bacio.
-Allora buon viaggio!- augurò Francesco.
-Già, grazie…- fece Emily, accennando un sorriso palesemente finto.
 
-Ok, ora mi dici che ti è preso!- esclamò Spencer appena rientrate, sbattendo la porta della stanza.
-Di che parli?-
-Lo sai benissimo… Francesco!-
-E allora?- rispose l’altra lanciandosi su letto.
-Allora?! Emily, sei stata insofferente tutta la serata, assente…-
-Dovevo imitarti, Spence?-
-No! Insomma, non dico questo, ma…-
-…ma che t’importa?!-
-Emily questa era l’ultima serata, dovevamo divertirci! Dovevi godertela, e invece…-
-Godermela? Tu davvero mi stai dicendo di godermela? E magari vuoi anche insegnarmi come si fa?- fece la latina, rimettendosi in piedi con un’espressione tra il sorriso sarcastico e lo sguardo furioso -Spencer… io non so se tu sappia cosa voglia dire, ma io ho una  mia vita, una vita sociale a casa… questa era una vacanza, non l’occasione di compiere assurdità a caso per fingere che la tua vita non sia un vero schifo!- Esclamò con tono di voce crescente. Spencer continuava a fissarla negli occhi, incredula per ciò che le aveva appena sentito dire. Ma gli occhi cominciarono a bruciarle e gonfiarsi di lacrime, costringendola a distogliere lo sguardo e volgerlo alle valigie, che chiedevano di essere ricomposte. Tradimento. Questo avvertiva.
Quella non era la Emily che aveva conosciuto. Cosa le era preso? Perché quella sparata improvvisa e perché tanta rabbia?
Aveva davvero creduto di potersi fidare di quella ragazza, le aveva raccontato molti aspetti della sua vita, molti suoi sogni, paure e problemi. E che potesse arrivare ad utilizzare quelle sue confidenze come arma no, non l’avrebbe mai immaginato.
 
L’indomani tonarono a Fiumicino. Quella vacanza era già finita, era volata. Il viaggio sembrò troppe volte più lungo rispetto all’andata, e si cercava di ammazzare la noia con la musica, i libri, il sonno. Nessuna parola, nessuna chiacchiera con la vicina di posto. Solo un triste silenzio.
Allo scalo Spencer trovò i suoi genitori ad attenderla. Salutò velocemente gli organizzatori e le altre compagne e corse in auto, impaziente di tornare nella sua Rosewood.
Due ore dopo era in camera sua, già intenta a sistemare sulle mensole i souvenir acquistati a Roma.
Tra le mani le capitò una foto: lei ed Emily davanti al Colosseo. Due facce buffe. Un selfie che erano riuscite a stampare, con la promessa di appenderlo in camera, una volta tornate. Spencer la prese delicatamente in mano, la osservò bene. Una lacrima le percorse la guancia per poi cadere sulla foto.
Al diavolo la promessa.
Tradimento. Ancora.
   
 
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