Cap. VI°
Spie
-Che cos'è un
beyblade?
Yuri la fissò
basito: esisteva davvero qualcuno che non conosceva il beyblade? (Sì, maniaco
delle trottole -.- NdA) Mise una mano in tasca, estraendone Wolborg; il suo
sguardo si fermò sul bit vuoto, rattristandosi: sembrava così...così...
insignificante senza il suo fiero lupo all'interno. Ricacciò indietro quel
sentimento, mostrando il bey alla ragazza.
-Un
giocattolo?!- esclamò Arina incredula. Stavano attraversando la Siberia per un
giocattolo?! Era uno scherzo… doveva essere uno scherzo…non poteva essere altro.
Quei due la stavano prendendo in giro…non potevano certo voler rinchiudere
l'inverno in una trottola! Eppure erano così seri… -Non è
possibile…
-È un beyblade,
non è un giocattolo (La differenza è minima -_- NdA)- intervenne Dimlè,
sorridente, volteggiando sulla mano del ragazzo. –È bello, non
trovi?
No, lei pensava
che fosse assurdo, che fossero impazziti: chiudere il signore dei ghiacci in un
ammasso di ferro?! Bhe, se era quella la loro intenzione, sarebbero andati
avanti senza il suo aiuto: ora capiva perché il Lupo fosse fuggito. Non avrebbe
condotto a lui Yuri, facendogli correre il rischio di finire un'altra volta in
gabbia. Afferrò il suo ciondolo e tornò indietro, senza rivolgere loro la
parola.
-Arina, dove
vai?- la inseguì lo spirito, mentre il russo riponeva il bey con un sospiro.
Bell'aiuto che aveva ingaggiato: di quel passo poteva già prepararsi sul tavolo
delle torture di Borgof. Cosa diavolo aveva fatto di male perché Wolborg gli
infliggesse un simile castigo? Voleva fargli pagare tutti i peccati commessi da
quando era venuto al mondo e anche quelli che avrebbe commesso in futuro? Non
era mai stato un santo, su questo non c'erano dubbi: aveva aiutato Borgof a
distruggere degli uomini e non solo.
Ma non aveva
avuto molte alternative!
Si sedette su
una pietra, osservando la bruna discutere con Dimlè e dando finalmente un po' di
pace al suo corpo martoriato che non era stato ancora fermo da quella mattina.
Proseguiva senza un lamento, ma le ferite ancora aperte erano una sofferenza
costante. Sperava che il suo sforzo valesse qualcosa agli occhi del Lupo, anche
se gli pareva che tutto, attorno a lui, ridesse delle sue
sfortune.
Wolborg per
primo.
-Quando ti
sarai divertito a sufficienza, fammelo sapere- pensò freddamente il blader,
cupo. –O quando ti sarai stancato di questa farsa… Mentre tu ti sbellichi, io
rischio la vita… Vuoi insegnarmi qualcosa…ma cosa?
Il suo
bit-power lo aveva sempre protetto, sostenuto, vegliato… Se aveva scelto di
andarsene e abbandonarlo alla crudeltà di Borgof, era sicuramente per un motivo
serio…per un errore del suo guardiano.
E la sua mente
iniziò a ricordare i fatti precedenti alla scomparsa dell'animale
sacro…
"-Io…io non
ce la faccio più…
Una vocina
esile aveva innalzato quel lamento, mentre un ragazzino crollava al suolo,
stremato. Erano in piedi dall'alba, non avevano quasi il tempo di dormire e
mangiare. Erano poco più che bambini, costretti ad allenamenti massacranti,
picchiati, sottoposti ad ogni esperimento…
-Yorsh, che
stai facendo?- sussurrò il suo compagno, spaventato. –Alzati prima che il capo
se ne accorga!
-Non ci riesco,
Mikaj…non ce la faccio…
-Devi farcela!-
lo incitò ancora l'altro, quasi disperato. Non voleva che l'amico finisse nei
guai: doveva alzarsi. –Ti prego…
-Yorsh.- Quella
voce gelò entrambi: anche senza voltarsi, sapevano di avere alle spalle il loro
incubo peggiore, il terribile proprietario di quella prigione… -Non ho detto che
potete riposarvi.
C'era nel suo
tono una viscida dolcezza, falsa come il sorriso che mostrava: l'unica cosa vera
in lui era la frusta che teneva arrotolata su un fianco. La frusta e la pelle
che squarciava ad ogni schiocco, il sangue che colava e macchiava il pavimento,
le urla di Yorsh e gli occhi sgranati degli altri
ragazzi.
-Portatelo
nelle celle…deve riposare…
E quel
maledetto sorriso che non spariva mai…"
° °
°
-Mi ha fatto
chiamare, signore?- si annunciò, entrando nell'ufficio. Lungo il corridoio si
era fatto un rapido esame di coscienza, concludendo che non aveva fatto nulla
che meritasse una punizione. Bhe, non che a Borgof servissero realmente dei
motivi per picchiarli: se non li aveva, li inventava. E, ora che non aveva Yuri,
la sua valvola di sfogo preferita, sotto mano, doveva riversare le sue pulsioni
sugli altri abitanti del monastero.
-Boris. Entra,
accomodati.
Il ragazzo
prese posto davanti alla scrivania, accorgendosi solo in quell'istante della
presenza di una terza persona: Kei. cosa ci faceva lì? Aveva forse fatto qualche
stupidaggine per cui altri avrebbero pagato? Non sembrava avere quell'aria da
cane bastonato che solitamente indossava quando qualche amico veniva punito al
suo posto.
Non che lui e
il dominatore del fuoco fossero amici.
-Vi ho
convocati per una missione. Ho scoperto da poco un particolare potere dei vostri
due bit-power w questa mi sembra l'occasione giusta, anzi, perfetta, per
testarne le capacità- iniziò l'uomo. –Ivanov è partito alla ricerca del suo
Wolborg ed io non mi fido affatto di lui…o, per meglio dire, conosco le sue
potenzialità e c'è un'alta percentuale di probabilità che riesca nell'impresa.-
S'interruppe, spostando lo sguardo dall'uno all'altro. –Il Falco e la Fenice
possono comunicare tra di loro, essendo entrambi uccelli, e voi potete sentire i
loro messaggi. Ogni specie di queste creature dimora in zone precise di un'altra
dimensione a noi ancora sconosciuta: nel vostro caso, nella zona degli uccelli.
Questo permette loro di scambiarsi informazioni in pochi secondi anche se voi vi
trovate a chilometri di distanza l'uno dall'altro.
-E questo a
cosa ci porta?- intervenne Kei.
-Al compito che
ho deciso di affidarvi. Voglio che uno di voi segua Ivanov e che l'altro mi
riferisca le sue mosse.
-Vuole che lo
spiamo?!- esclamò Boris, indignato. Non avrebbe mai fatto una cosa del genere
nei confronti di Yuri…non poteva chiederglielo…
-La tua
perspicacia mi sorprende sempre, Huznestov.
Kei non fiatò,
limitandosi a pensare che Boris stesse per esplodere: quel bastardo doveva aver
previsto un rifiuto e presto avrebbe tirato fuori il suo coniglio dal cilindro.
(Coniglio?! O.o Quale coniglio?? O.o NdBoris) (Il tuo piccolo cervello non può
capire, rinuncia… -_- NdKei)
-Lasci perdere
l'umorismo! Io non ci sto: si trovi qualcun altro!
-Sai, è un vero
peccato. Il piccolo Ivan sarà costretto a soffrire molto.
-Ivan?- Lo
stupore e l'orrore tolsero ogni residuo d'ira dal giovane: Borgof aveva vinto
un'altra volta. –No…non può…
-Se non
eseguirai il mio ordine, urlerà come un'anima all'Inferno, pregando di
morire.
Non aveva
scelta. Anche il Falco era ridotto alla stregua di un uccellino in gabbia e
doveva cantare a comando.
Reclinò la
testa, mormorando:
-D'accordo.
-Sapevo che
avresti ripensato. E tu, Kei?
-Dico soltanto
che per me sarà una gioia comunicarle che Yuri ce l'ha fatta- affermò,
congelando il sorriso del falso monaco. Kei era l'unico che vi riuscisse, con la
sua arroganza, con il suo essere intoccabile: Borgof doveva incassare i colpi di
quella lingua velenosa e sperare di potersi vendicare in
futuro.
-Non tirare
troppo la corda, Kei: un giorno potresti non avere più il tuo nome a
proteggerti.
-Sarà il girono
più bello della mia vita.
-Attento a ciò
che desideri: potrebbe avverarsi.
-È ciò che
spero.
Boris lo fissò:
un altro sarebbe già stato a terra in uno stato pietoso. Kei Hiwatari no. nipote
del presidente della Borg, quel ragazzo dallo sguardo glaciale ma beffardo,
sapeva perfettamente fin dove potesse spingersi.
Ma lo sapeva
anche Borgof che, un istante prima di farli uscire,
aggiunse:
-Ne caso in cui
Ivanov recuperasse Wolborg…dovrai fermarlo e fare in modo che rientri a mani
vuote.
Kei non
ribatté, ma il compagno poté vedere le sue dita stringere con forza la maniglia
in un gesto d'odio. Poi, lasciarono la stanza.
° °
°
-Io non
permetterò che venga ingabbiato in uno stupido giocattolo!
-Arina,
ascoltami, so che è difficile da credere, ma non è una trottola qualsiasi.
Wolborg mi ha spiegato che può essere anche un'arma se mescolato all'abilità del
blader e ad uno spirito guida. Ed è il solo modo perché possa stare vicino a
quel ragazzo e proteggerlo.
-Se è così
importante, se gli è così legato…perché lo ha abbandonato?- domandò la giovane.
Tutta quella storia si annodava e partiva da lì. A lei sembrava una
contraddizione, non si fuggiva dalla persona che si voleva proteggere. A meno
che non fosse tutta una bugia.
-Non ha voluto
scendere nei dettagli…mi ha soltanto detto che Yuri aveva commesso un errore e
doveva capire da solo quale fosse. Lo ha affidato a te, Arina…è sotto la tua
responsabilità: tu sei la sua unica speranza.
La russa rimase
talmente stupita da non pronunciare, in un primo momento, nessuna risposta. di
solito era lei ad essere affidata a qualcuno, a venire sballottata da una casa
all'altra come cameriera tuttofare.
Se soltanto
avesse parlato con quel ragazzo, avrebbe scoperto quante cose avevano in comune:
un'infanzia negata, un'adolescenza difficile, un blocco di ghiaccio al posto del
cuore… L'incapacità di fidarsi del prossimo.
-Sa che
potremmo fallire?
-Sì, e ne
affronterà le conseguenze.
-Conseguenze?
-Fallire, per
lui, sarebbe peggio della morte. Lo condannerebbe ad un futuro terribile, nelle
mani di un uomo orribile. E per la sua sofferenza, morirebbe anche il
Lupo.
-L'inverno non
può morire…
-Ma il suo
signore sì. Il suo canto squarcia il silenzio della steppa ogni volta che Yuri
prova dolore.
-Allora
conviene darsi da fare.
L'inverno
continua a cantare senza sosta…canta la sua sofferenza…la sua
solitudine…
La vostra paziente attesa è stata finalmente premiata ed è arrivato un nuovo sofferto capitolo. (Io continuo a rifiutarmi di commentare la presenza di Kei -.- NdYuri) (Non mi sembra proprio visto che non fai che lamentarti di questo ad ogni capitolo -.-" NdA) (Non è colpa mia se mi sento decisamente messo in secondo piano… Scommetto che, a conti fatti, Kei ha più battute di me… è_é NdY) (Finiscila di fare la piaga, ti prego o ti faccio finire in qualche crepaccio e ti lascio lì a morire… NdA) (Non lo faresti mai… -.- NdY) (Non ti conviene mettermi alla prova, lupacchiotto… ^_^ NdA) (Antipatica… NdY) (Infantile… NdA) (Quando avete finito di scambiarvi gentili insulti… NdTutti)
Dopo il piacevole dibattito con il caro Yuyu, spero che qualcuno sia rimasto a leggere questa ff e non siate tutti morti nella lunga attesa di un aggiornamento…come vedete Yuyu non è assolutamente disponibile quando si tratta di scrivere "Sotto al ghiaccio"…
Pinca: Ciao! Fantastico, tu sei la scrittrice di "Return of
revenge", giusto? Ff davvero intrigante, anche se non sarà una KxH (Sei una fan
delle TakaoxHila, vero? Ho traviato una tua collega nelle KxH ^_^) A parte
questo, che non centra nulla con la ff… Gli aggiornamenti di questa storia sono
soggetti a mille imprevisti…cali di ispirazione, cancellazioni, spesso voglia di
buttare tutto…diciamo che non è proprio la storia più scorrevole, malgrado la
trama sia già chiara e la fine sia già stata scritta. Per quanto riguarda
Borgof…nessuno ha chiaro come si scrive esattamente e quindi ci sono tremila
versioni. Bisognerebbe coniarne una apposta per lui, che identifichi tutte le
sue grandi qualità (Quali? O.O NdKei&Yuri) (Era così per dire… ^_^" NdA)… Il
motivo per cui il Lupo ha abbandonato Yuyu si chiarirà un po' per volta anche
attraverso i suoi ricordi. Sperando di ricevere un tuo commento, ti mando un
grosso bacio!
Padme86: Finalmente ho aggiornato. Disperavate che ci riuscissi entro questo secolo, invece eccolo! Il viaggio dei nostri amici è movimentato e sinceramente non mi sento di dare torto ad Arina che li voleva piantare in asso dopo aver scoperto cos'è un bey! Bhe, fammi sapere cosa ne pensi! Un bacio!
Lenn chan: Ciao, carissima. Sono sempre felice di ricevere i tuoi
commenti, lo sai. anche se è strano trovarti fuori da una KxH… Sono felice che
la storia ti piaccia…ne succederanno di tutti i colori! Borgof è sempre
Borgof…leggermente diverso si rischia una OOC! Kei è costretto a seguirlo e a
fermarlo nel caso riesca nella missione…ma ne avrà il coraggio? Aspetto un tuo
commento! Baci!
BenHuznestova: Grazie, cara, sempre lieta di ricevere i tuoi complimenti, perché per me sei un mito! Lo zio è sempre lo zio: assolutamente e inevitabilmente bastardo! Ma è così che lo adoriamo, non è forse vero? Bhe, che altro dire? Dimmi cosa ne pensi di questo capitolo! Un bacione!
Iria: Potevi forse mancare? Certo che no! Lo zio da sempre prova
di essere un grande stratega. (Oltre che un mago…fa uscire i conigli dai
cappelli…anche se io non l'ho mai visto farlo…O.o NdBoris) (Boris, ti ho già
spiegato che era solo un modo di dire, non tira davvero fuori i conigli! NdKei)
(E tu cosa ne sai? NdB) (Ci rinuncio… NdK) Ha costretto Kei e Bo a pedinare
Ivanov…e come sempre spera che Yuyu torni a mani vuote…una ne pensa e cento ne
fa quest'uomo! Il motivo per cui il Lupo se ne è andato si chiarirà a poco a
poco nei vari capitoli anche attraverso i ricordi di Yu… Quindi aspetto un tuo
commi. Un bacione!
In conclusione ringrazio Bibba88 che ha messo la ff tra i preferiti!
Un bacione a tutti e al prossimo capitolo che non so quando arriverà ma siate fiduciosi!