Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: i_am_here_for_u    11/08/2015    0 recensioni
Quella sera fu commesso uno sbaglio,uno sbaglio che rimase segreto a tutti.
Fu uno sbaglio voluto,ma aiutato dal vento dell'amore.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ed io corsi,corsi via da quella classe senza una meta. Scappai dalla visione di Ron e Lavanda mano nella mano,a quella di Ron avvinghiato a Lavanda e alle loro bocche che si scontravano. Mi guardai un attimo in giro,ero salita e scesa per diverse scale di pietra e passaggi labirintici che sembravano deserti. A quanto pare una buona parte degli studenti era tornata nei loro rispettivi dormitori. Nel corridoio buio illuminato da solo poche torce,non c'era anima viva e neanche morta. A pochi metri di distanza,sforzando la vista, c'erano delle porte laterali. Provai ad aprirle quasi tutte e stavo per perdere le speranze se all'ultimo una non si fosse aperta. Entrai velocemente all'interno e guardai la stanza. Era abbastanza ampia per essere così spoglia,in un angolo erano accatastate delle sedie rotte,sparsi per tutta la stanza c'erano delle sacche grigie morbide da cui fuoriuscivano delle piume candide. La stanza sembrava abbandonata e l'unica cosa positiva era che all'interno c'era un buon aroma di erba appena tagliata e pergamena nuova;da un lato della stanza c'erano due grandi finestre che facevano filtrare la luce opaca di una luna nuova. Raggruppai un paio di quei puff grigi e mi ci sdraiai sopra. Chiusi gli occhi e senza neanche accorgemene delle lacrime bagnarono il mio volto. Per la barba di Merlino,quanto odiavo Ron! Per non parlare di quella Lavanda che lo aveva preso di mira dall'inizio dell'anno senza mollarlo un attimo,come si permetteva ad entrare nella nostra vita per mettere tutto sotto sopra?! Sentii il rumore della porta schiudersi e sperai vivamente che Harry non mi avesse seguito per tutta la scuola e speravo anche che non fossero Ron e Lavanda alla ricerca di un posto più appartato. Mi girai per vedere chi fosse entrato e mi ritrovai a fissare un ragazzo dai capelli biondi,quasi bianchi che correva verso la finestra. A quanto pare non si era accorto della mia presenza. Si appoggiò con le mani sul davanzale ed incominciò a farfugliare cose a caso. «Non riesco...Non posso riuscirci...» disse il ragazzo con la voce tremante. «Non funzionerà mai tutto questo...Nessuno può aiutarmi» A quelle parole rimasi quasi fulminata,il ragazzo sembrava scioccato. Senza pensarci un attimo mi misi a sedere sul puff e gli risposi. «Qualunque cosa ti sia successa non sei solo...Se mi racconti cosa c'è che non va io posso aiutarti» Mi girai spaventato dalla voce che avevo appena udito,non pensavo che ci fosse qualcun'altro. Quando ero entrato,dopo aver chiuso con un incantesimo la porta,avevo sentito un buon aroma di vaniglia e pagine di vecchi libri. Quella stanza non era mai stata utilizzata e quella sera avevo decisamente bisogno di schiarirmi le idee da solo; da quanto avevo capito avevamo anche perso la partita contro quello stupido di Potter e quel Weasley. Era proprio una giornata da dimenticare. Davanti a me,adesso,c'era una ragazza con dei folti capelli cespugliosi che mi guardava. Girandomi mi appoggiai al davanzale. «Tu chi sei?!» le chiesi sperando che non fosse una Serpeverde,non sarei riuscito ad immaginare cosa sarebbe successo se uno dei miei compagni mi avesse trovato in quello stato. «Come ti permetti?» esclamò la ragazza alzandosi in piedi e avvicinandosi «Come ti permetti di usare-» Io la bloccai con un gesto della mano. «Non mi serve il permesso di nessuno» le dissi tranquillamente «Se non hai di meglio da fare puoi anche andartene» In tutta risposta lei mise le braccia incrociate e continuò ad avvicinarsi. «Sei proprio un ragazzo viziato e arrogante! La scuola è di tutti e non ti appartiene» Appena si mise sotto la luce della luna riuscii a riconoscerla. Era Hermione Granger,la saputella dei Grifondoro. «Tu...Tu» balbettó «Perché sei qui?!» Non sembrava nemmeno più lei: aveva gli occhi rossi e le guance solcate da delle lacrime appena versate e i capelli erano tutti spettinati. Cosa le era successo? Mi riscossi dai miei pensieri su di lei per poi risponderle. «Non sono affari tuoi di cosa ci faccio qua...E se vogliamo dirla tutta siamo più vicini ai dormitori dei Serpeverde che a quelli dei Grifondoro» Portò improvvisamente le mani alla bocca,cosa che la fece sembrare ancora più sconvolta. «Sono scesa così in basso?» disse con un sussurro. «Non ti permetto ti parlare in questo modo in mia presenza sporca mezzosangue!» le urlai pentendomi subito delle parole dette. «Tu...TU SEI UN IDIOTA DRACO MALFOY» disse quasi strozzandosi con le sue parole «NON HAI ALCUN RISPETTO PER NESSUNO SE NON PER TE STESSO! E pensare che volevo anche aiutarti! Devono esserci dei gorgosprizzi in giro!» finì con un sussurro urlato. Gorgosprizzi cos'erano? Guardandola più attentamente alla luce fioca della luna riuscivo a vedere delle altre lacrime solcarle il viso. Prima di scappare mi guardò fisso negli occhi con uno sguardo che mi stava quasi accusando "Mi hai ridotta tu in questo stato! Non ero già abbastanza distrutta?!" La finestra si aprì di colpo e quell'aroma di vecchi libri mi spinse a lottare. Le afferrai il polso e la feci girare verso di me prima di accoglierla in un abbraccio. Non riuscivo a pensare più a niente. Solo a lei stretta tra le mie braccia che cercava di divincolarsi per fuggire lontano,lontano da me; dopo vari tentativi di fuga falliti si lasciò abbracciare. Lentamente ci lasciammo cadere a terra,senza preoccuparci di nient'altro. Avevo desiderato così tante volte un suo abbraccio che adesso non riuscivo a credere di poterla finalmente stringere a me. Mentre le accarezzavo lentamente i capelli sentii le sue mani stringersi a pugno sulla mia camicia. Il silenzio della stanza era rotto soltanto dai singhiozzi di lei,ed io non potevo fare niente per aiutarla. Dopo che si fu calmata creai un po di spazio tra di noi per guardarla negli occhi,nei suoi bellissimi occhi marroni. «Guarda che mi puoi dire cosa c'è che non va?» Lei alzò di poco lo sguardo e sorrise...Per le mutande di Merlino! Quando mi ero innamorato di quel sorriso?! «Ho solo avuto uno shock...Non ti devi preoccupare Draco...A te cosa è successo?» «Non ti devi preoccupare...Sai Granger» le dissi con un sorriso «È la prima volta che mi chiami per nome» La vidi arrossire davanti ai miei occhi prima di appoggiare la sua testa nell'incavo del collo. Rimanemmo in quella posizione per alcuni minuti,nel silenzio della stanza e dal rumore dei nostri respiri. «Hai un buon odore» disse con voce soffusa «Mi ricorda una limpida mattina in montagna» Sorrisi,come poteva dire una cosa del genere con così tanta semplicità? «E tu mi ricordi un vecchio libro» dissi accarezzandole nuovamente i capelli. Lei si distacco di poco e mi tirò un pugno. «Non è un bel paragone» mi rispose mettendo il broncio. Io scoppiai a ridere «Sei tenera quando metti il broncio...Comunque io dicevo in senso buono,come il profumo di un libro nuovo che nessuno ha mai letto» Un sorriso comparve sul suo viso ed io mi ritrovai a fissarlo. Draco non smetteva di guardarmi le labbra,cosa che mi rendeva molto agitata. «Puoi smetterla di fissarmi in quel modo?» «Oh emh scusa» disse imbarazzato. Cosa stava succedendo? Come ero finita tra le braccia di Draco Malfoy? Tra le braccia del ragazzo che mi aveva deriso per anni;certo io mi ero vendicata con un pugno ben assestato ma non riuscivo a crederci. Dalla finestra entrava un vento tiepido che mescolava l'odore di pergamena con quello dell'aria di montagna,mi sentivo confusa. «Granger» disse attirando la mia attenzione «Hermione» Il mio cuore perse un colpo,era la prima volta che sentivo uscire il mio nome dalle sue labbra. «È la prima volta che mi chiami per nome» «Oggi è la serata delle prime volte» Un luccichio comparve nei suoi occhi,ed io cominciai a mordermi il labbro. Un attimo dopo le nostre labbra si avvicinarono; sentii il suo respiro sulle mie labbra,le nostre lingue si incontrano. Ci baciammo una,due,tre volte senza fermarci,passando le mie dita tra i suoi capelli biondo platino e mormorando il suo nome. Ci baciammo per un tempo indeterminato,lui mi passò una mano fra i capelli ed io gli morsi il labbro inferiore...Non esisteva nient'altro se non noi due. Pochi secondi dopo ci staccammo entrambi,soffermandoci sui nostri occhi. «Cosa stiamo facendo?» gli chiesi sorridendo. «Io sono un Serpeverde e tu una Grifondoro...Stiamo andando contro tutti e tutto» mi rispose serio. «Allora combattiamo insieme» gli dissi prima di riavvicinarmi a lui per baciarlo. «Hermione...» pronunciò semplicemente il mio nome,ma mi fece venire un brivido lungo tutta la schiena. «Non sai quant'è stato difficile amarti così tanto senza potertelo dire» Quella sera fu commesso uno sbaglio,uno sbaglio che rimase segreto a tutti. Fu uno sbaglio voluto,ma aiutato dal vento dell'amore.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: i_am_here_for_u