Helpless when She smiles
- E quindi
domani abbiamo la prima prova?!? Evvai!!!!- Francesco
cominciò a saltellare e a
fare delle capriole.
Roberto
aveva appena finito di parlare al telefono con Sofia e Martina (a
essere
sinceri era bastato chiamare solo Martina…stranamente
Sofia era con lei!!) che, felicissime, avevano fissato le prime prove
per il
giorno seguente.
- Bella
raga!! Non vedo l’ora di imparare il balletto!
-
Oddio… a
dire la verità, la cosa mi spaventa non poco!! Io mica sono
un granché a
ballare…-
Alex era leggermente
preoccupato.
- Io me la
cavo abbastanza…- disse Gennaro, tranquillo.
- Io a
ballare sono…-
- UN
FENOMENO!! SÌ FRA, LO SAPPIAMO!!- gridarono esasperati gli
altri quattro.
Francesco
non era di certo Mister-Finezza-e-Grazia, ma in quanto a ballare, se la
cavava
davvero bene… e non mancava di farlo notare ai suoi amici!!
- Dai
Alex…neanche io sono bravissimo, ma mica dovremmo fare
niente di che…- cercò di
tranquillizzarlo Roberto. Ma il biondo non era ancora
convinto…
- Tu che ne
dici Ed? - Il ragazzo alzò le spalle, indifferente.
– Ma possibile che parli
sempre così poco?? Non hai niente da dire? Qualcosa di
costruttivo…-
-….-
- Allora?-
-
Mah…-
-
Sigh…lasciamo perdere…-_-“ –
Il giorno
dopo i cinque ragazzi si trovarono puntualissimi al luogo
dell’appuntamento… che
li lasciò alquanto scioccati. Era una sottospecie di casa
dall’aspetto
trasandato e molto poco rassicurante.
- Ma sei
sicuro che dovevamo vederci qui? -
-
L’indirizzo è questo…
-
Ambhè!
Andiamo bene!! Se soffia un po’ di vento ‘sta
catapecchia ci cade addosso… -
Proprio nel
bel mezzo delle lamentele, spuntarono da dietro l’angolo
Sofia e Martina.
Non erano
sole, con loro c’era un’ altra ragazza che
avrà avuto più o meno 15 anni.
Gennaro
rimase per qualche minuto a guardarla. O forse per qualche ora. O per
parecchi
giorni di sole.
Era davvero
bella.
Aveva
capelli scurissimi che le arrivavano fino alle spalle, un viso rotondo
e due
grandi occhi nocciola. Non era molto alta, ma era comunque splendida.
Le voci di
Alex e Martina lo riscossero dai suoi pensieri.
- QUI??
E’
QUI CHE FAREMO LE PROVE?? -
-
Mbhè?
- Questa
baracca può caderci in testa da un momento
all’altro!! Saranno vent’anni che
non ci abita più nessuno! -
- Calma
biondino!! Prima di tutto non ci cade in testa un bel niente,
è sicurissima!!
Ha solo qualche mattonella/porta/scalino/vetro rotti! E non fare quella
faccia!
Di grazia questa, visto la miseria con cui (noi!) paghiamo
l’affitto!
E seconda
cosa, non ci ha mai abitato nessuno,visto che una volta era un teatro!
- Oh si!!
Sono sicuro che era il preferito di Carlo Magno!! -
- Ah ah
ah!! Che ridere!! Senti, se non ti sta bene puoi benissimo…
- STOP!!
Basta voi due!! - intervenne
Sofia – Abbiamo
un sacco di cose da fare! Volete cominciare sì o no? -
-
Sì… -
- E allora
entriamo e facciamola finita con le lagne! - Sofia entrò per
prima, seguita a
ruota dagli altri.
Dentro era
tutto buio, tanto che Sofia, nel tentativo di accendere la luce,
andò anche a
sbattere contro non si sa cosa…
- Cazzo! Mi
spiegate cosa ci fa qui un porta ombrelli?? Che male… ah!
Ecco l’interruttore! -
Delle
piccole luci colorate si accesero permettendo ai ragazzi di vedere
qualcosa. Il
teatro era molto piccolo e polveroso, pieno di vecchie sedie e un palco
infondo
alla sala. Ma nell’insieme, non era poi così male.
Martina
salì sul palco e ordinò agli altri di
raggiungerla. Si misero tutti in cerchio,
tranne Martina e Sofia, che rimasero in piedi davanti a loro.
- Dunque, prima
di cominciare, vorrei presentarvi Eliana. Lei vi aiuterà con
la coreografia, visto
che fa danza da più o meno dieci anni… -
- Spero che
non vi dispiaccia… - disse la ragazza timidamente.
-Ma
figurati… anzi… tutt’altro…
- Gennaro non si era nemmeno reso conto di aver
parlato… la sua bocca era partita dimenticandosi di chiedere
il permesso al
cervello!! Il ragazzo arrossì dandosi mentalmente dello
stupido. Eliana lo
guardò dritto negli occhi e sorrise. Un sorriso dolce,
tenero, che scaldava il
cuore. Un sorriso tutto per lui.
Un sorriso
che Gennaro non avrebbe mai più dimenticato.