Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Sassa 999    11/08/2015    3 recensioni
Rieccomi con una nuova Jelsa. Qui le 5 leggende saranno ambientate ai tempi di Elsa più o meno.
Come dice il nome, per i nostri piccioncini preferiti sarà un amore duro. Dovranno affrontare molte difficoltà per poter stare insieme...(anche per via delle mie strambe idee) ci riusciranno? Leggete e scoprirete (scusate se vi farà schifo XD).
Tratto dal racconto:
" Ormai era quasi un anno che Jack Overland era diventato lo spirito dell'inverno Jack Frost.
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Erano passati pochi mesi da quando Elsa aveva congelato Arendelle ma adesso sembrava essersi tutto sistemato....quasi tutto... "
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4: "Segreto Svelato"

Arrivò al castello con tutta tranquillità anche perchè non aveva voglia di andarci ma era costretto. Provò ad affacciarsi alla camera di Anna per vedere se lei lo poteva aiutare ma non la trovò, allora gli toccò andare alla finestra dello Studio ma anche li non c'era nessuno. Notò un balcone con una finestra con la luce accesa, guardò dentro e vide Elsa con una camicia da notte davanti allo specchio che si stava pettinando. La ragazza stava canticchiando qualcosa e Jack mise l'orecchio alla finestra per sentire meglio, la sua voce era melodiosa e lui chiuse gli occhi per concentrarsi sulla sua melodia dolce, ma la canzone si fermò, Jack aprì gli occhi e vide Elsa che lo stava guardando con uno sguardo di rimprovero. Il ragazzo fece un balzo dallo spavento, Elsa aprì la finestra ma lui volò giù dal balcone per nascondersi.

Elsa: “Jack Frost vieni subito qui.”

Jack si mise a sedere sulla ringhiera del balcone con lo sguardo basso.

Elsa: “Ti avevo detto di non tornare qui.”

Jack: “Oh andiamo so che vi sono mancato...”

Elsa alzò un sopracciglio guardandolo male. Jack alzò gli occhi al cielo si girò dall'altra parte e mandò il suo sguardo, i suoi pensieri, lontano verso la montagna, verso il castello.

Elsa: “Perchè sei tornato?”

Jack: “Perchè, a mio malgrado, ho bisogno del suo aiuto...”

Elsa: “Dimmi di cosa si tratta e deciderò se aiutarti o no.”

Jack: “Uf e va bene. Mentre stavo tornando verso casa mi sono imbattuto in un castello bellissimo...”

Elsa: “E quindi? Era solo un castell...”

Jack: “Era fatto tutto di ghiaccio!”

Elsa sgranò gli occhi e abbassò lo sguardo

Elsa: “Oh...”

Jack: “Sono sicuro che è stato qualcuno con i miei stessi poteri a farlo e sono sicuro che sia qui ad Arendelle. Per questo ho bisogno del suo aiutò maestà, lei conoscerà bene Arendelle e i suoi abitanti ci deve essere qualcuno come me che...”

Elsa: “No non c'è! E poi perchè vuoi trovare qualcuno con i tuoi stessi poteri?!”

Jack: “Non può capire. Voglio bene ai miei amici le Leggende ma...sarebbe bello condividere questi poteri con qualcuno che ce li ha e non usarli solo per portare neve e giocarci con i bambini. Se questa persona esiste voglio trovarla.”

Jack continuava a guardare lontano con uno sguardo assente, Elsa lo guardava un po' confusa poi si rattristò e si guardò le mani ma le serrò in un pugno.

Elsa: “...comunque sia qui ad Arrendelle non c'è nessuno con questi criteri, mi dispiace ma hai sbagliato..”

Elsa stava rientrando in camera sua ma Jack la fermò per un braccio.

Jack: “No aspetti, non può fare così per favore...”

Elsa si girò di scatto e gli mandò un'occhiataccia, Jack gli lasciò il braccio dalla paura di quello sguardo. Poi la ragazza fece un sospiro.

Elsa: “Ora vai...”

Entrò nella stanza, chiuse a chiave la finestra e tirò le tende.
A Jack quelle parole gli sembrarono, dal tono di voce, un consiglio e non un ordine. Riprese il volo ma prima di andare guardò indietro per vedere se lei si affacciava ma niente e se ne andò, però subito dopo Elsa guardò fuori con uno sguardo un po' malinconico.

Jack non voleva arrendersi girò quasi tutta Arrendelle tuttavia gli venne sonno, si posò su un albero e si appisolò.
Venne svegliato all'alba da qualche uccello canterino, provò a riaddormentarsi ma ormai era sveglio del tutto, allora scese dall'albero e cominciò a gironzolare, ripensò a Elsa e di come era stata scortese la sera prima, non volle fare caso a le parole che le disse, lui sentiva che c'era qualcuno come lui, e visto che ancora era molto presto ritornò al palazzo di ghiaccio.
Quando atterrò guardò il castello con ammirazione come se fosse la prima volta che lo vedeva. Si avvicinò alla scalinata ma delle rocce si mossero e divennero un gigante di ghiaccio.

Jack: “Cos'è quella cosa?!”

Il gigante ruggì, lo prese e lo cominciò a sbatacchiarlo di qua e di là.

Jack: “Aiutooo!!”

?: “Marshmallow fermo!”

Marshmallow lo lanciò per terra, quando Jack riuscì ad alzarsi si guardò in giro per vedere chi aveva parlato.

Jack: “Ma chi è stato?...”

?: “Io!”

Si girò dietro e vide ai suoi piedi un pupazzo di neve con una grande carota come naso e dei bastoncini come braccia che lo guardava, Jack fece un balzo all'indietro.

Olaf: “Ciao io sono Olaf e amo i caldi abbracci! E tu sei...?”

Jack: “T-tu sei un pupazzo di neve p-parlante..?!”

Olaf: “Si! E tu sei?”

Jack: “Oh i-io sono Jack Frost lo spirito dell'inverno...”

Olaf: “Ooh e quindi puoi comandare neve e ghiaccio? Come la mia creatrice.”

Jack: “La tua creatrice?! E tua sai dov'è?!”

Olaf: “Certo ora vive ad Arendelle e...”

Il ragazzo si alzò di scatto

Jack: “LO SAPEVO, lei si sbagliava!”

Prese il suo bastone e volò via a gran velocità.

Olaf: “Ehi aspetta non vuoi sapere come si chiama?!...”

Ma ormai il ragazzo era lontano

Olaf: “Oh vabbè. Ti saluto Marshmallow, vorrei restare ma stasera c'è la festa a Arendelle, speriamo di ricevere dei caldi abbracci!”

Salutò il gigante con le sue braccine e cominciò a incamminarsi saltellando verso Arendelle.

Jack stava andando velocissimo ostinato a trovare questa persona e soprattutto sapere perchè Elsa gli aveva mentito.
Arrivò ad Arendelle con un gran fiatone ma non gli importava più di tanto, e si diresse subito al castello.
Dal portone del castello uscivano e entravano un sacco di persone. All'interno c'erano molti addobbi e nella cucina stavano cucinando mille pietanze e i profumi si sentivano in tutto il palazzo.
Jack si soffermava a guardare le persone che passavano, adesso che era sicuro che quella persona era ad Arendelle voleva trovarla anche se questo voleva dire guardare tutte le persone del regno.
Jack finì nel salone principale, era la stanza più addobbata del castello; c'era Anna che stava ridendo e saltando tutta eccitata, insieme a lei c'era anche il suo fidanzato Kristoff che la guardava sorridendo. Da una porta entrò un renna che corse verso il ragazzo, lui salutò Anna e insieme all'animale uscì, la ragazza era rimasta sola.

Anna: “Non vedo l'ora che sia stasera!”

Jack: “Anna!”

Anna: “Ma che...Jack?!”

Jack: “Ciao principessa.”

Anna: “Jack sei tornato!”

La ragazza gli corse in contro.

Jack: “Allora...cosa sono tutti questi preparativi?”

Anna: “Ma come lo spirito dell'inverno non lo sa?! Oggi è la vigilia di Natale e stasera qui si terrà un ballo!”

Jack: “ACCIDENTI è vero!”

In quel momento Jack si ricordò del Natale e soprattutto di Nord, pensò a quanto poteva essere arrabbiato e agitato ma purtroppo non poteva andarsene ora.

Anna: “Ehm tutto bene?”

Jack: “S-si.....ascolta Anna ti devo assolutamente chiedere una cosa...”

Anna: “Ti ascolto..”

Jack: “Tu sai per caso se...”

Dietro la porta sentirono dei passi che si avvicinavano e delle risate, Jack era pronto ad andarsene ma Anna lo prese per il braccio come se sapesse chi stava per arrivare e che non c'era niente da temere però anche Jack lo sapeva e infatti voleva andarsene. Quando la porta si aprì entrò Elsa con un gran sorriso ma appena vide Jack aggrottò la fronte.

Anna: “E-ehi Elsa guarda chi è tornato...”

Elsa: “Si, l'ho notato.”

Mandò un'occhiataccia a Jack che si immobilizzò per la paura. Elsa si avvicinò a loro con passo deciso.

Elsa: “Perchè sei tornato?!”

Jack: “Lo sapete di già.”

Elsa: “Ancora con questa storia? Ti ho già detto che qui non c'è nessu...”

Jack: “Si che c'è. Esiste una persona come me che ha creato un castello di ghiaccio e non solo ha anche fatto un pupazzo di neve parlante ed è stato lui a dirmi che il suo creatore è qui!”

Le due sorelle si guardarono negli occhi.

Elsa: “S-sicuramente l'hai sognato.”

Anna: “M-ma Elsa...”

Elsa: “No Anna è impossibile!”

Jack: “Io non ho sognato proprio niente. Perchè mentite?!”

Elsa: “Io non mento!...”

La ragazza si girò e si diresse verso la porta per andarsene ma...

Jack: “Certo certo. Ho capito...”

Elsa: “Basta...”

Jack: “No no ho capito. Avevo ragione fin dall'inizio. Lei se ne sta rinchiusa nel suo castello, fregandosene dei suoi sudditi!”

Anna: “JACK!”

Jack: “La verità è che tu sei una pessima Reginaa!!”

Vicino alla porta, sentendo quelle parole Elsa si sentì crescere una grande rabbia...

Elsa: “HO DETTO BASTA!!!”

e con un gesto involontario della mano creò un getto di ghiaccio intorno a se.
Jack era rimasto impietrito, un immenso silenzio c'era nel salone e nessuno respirava.
Dopo poco Elsa aprì la porta con la mano tremante e scappò via, mentre nella stanza cominciava a scendere qualche fiocco di neve.

Anna: “Elsa no aspetta! Jack questa volta era meglio se non parlavi...E stasera c'è anche la festa come posso fare?!”

E uscì di fretta per raggiungere la sorella.

Jack stette lì fermo, immobile come una statua ad osservare quel ghiaccio appuntito davanti a se, cominciò a rimettere insieme i tasselli....l'atteggiamento di Elsa, il castello, il fatto che lei lo veda....insomma adesso per lui tutto aveva un senso o quasi.

Dopo quasi un'ora che stava lì, dopo aver ragionato un po', uscì anche lui mentre alcuni sudditi erano entrati a togliere il ghiaccio.Mentre camminava barcollava un po', era ancora scosso. Era davvero lei la persona che stava cercando?


Angolo della Pazza

Be....ecco il 4 capitolo. Purtroppo alla fine Elsa si è lasciata andare svelando il segreto che ancora teneva nascosto.
Diavoletto: Era ora la stavi tirando troppo per le lunghe e continui ancora a farlo.
Angioletto: Mmh cos'è? Comincia a piacerti la storia?
Diavoletto: Tsk certo che no, dicevo soltanto che potrebbe anche farla finita di scrivere!
Io: No perchè è il mio modo per svagarmi e mi Piace!
Diavoletto: Ma tra poco ricomincia la scuola e avrai i compiti con cui svagarti! E sento che sarà un anno non molto bello....eheheeh
Io: Rovina divertimento! Sei peggio di Pitch! Ma cerco di non farmi buttare giù dalle tue parole, io continuerò a scrivere finchè le idee
mi ronzeranno in testa.

E a voi dico al prossimo capitolo!

 

   
 
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