Anime & Manga > Free! - Iwatobi Swim Club
Ricorda la storia  |       
Autore: Rota    11/08/2015    4 recensioni
Scosta la tenda, in punta di dita.
Sul vetro della piccola finestra c'è calore appannato, sia sui bordi che un poco più all'interno – soltanto una minuscola aureola è rimasta trasparente, e mostra con la chiarezza sognante tipica delle sere d'inverno un esterno ammantato dell'ultima neve candida di Febbraio. Le sue dita morbide lasciano una scia sottile, una curva dolce che finisce nel nulla lì dove sono state sollevate dalla superficie verticale, e i polpastrelli hanno raccolto l'angolo delicato del tessuto bianco per tenerlo sospeso nel vuoto, in bilico come una parete davvero tangibile: non è un segreto ciò che in quel momento viene mostrato, ma è ugualmente prezioso e caro, avvolto da un'atmosfera di malinconia che sfoca già ogni labile definizione più dell'ora tarda.
Aiichirou sospira con sguardo affranto, e una folata di vento davvero freddo fa danzare di fronte al vetro un agglomerato di grossi fiocchi di ghiaccio, trasportandoli poi via; lui si sporge, come se potesse continuare a vederli muoversi, ma torna alla propria posizione pochi secondi dopo.

[MomoTori principalmente; MakoHaru&SouRin]
[Au Sovrannaturale]
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Momotarou Mikoshiba, Nitori Aiichirou, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

*Nickname: Rota23/Rota
*Titolo: I close my eyes, and give you a kiss deep in sins
*Fandom: Free! Iwatobi Swim Club
*Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Sentimentale
*Rating: Arancione
*Pairing/personaggi: MomotarouxAiichirou, MakotoxHaruka, SousukexRin, SasabexAmakata// Aiichirou Nitori, Momotarou Mikoshiba, Nuovo Personaggio (secondari), Un po' tutti
*Elementi utilizzati: Strega
*Avvertimenti/Note: Supernatural!AU, Shonen ai, What if...?
*Quarta classificata al contest "Lunghe, anzi... lunghissime" indetto da Ili91 sul forum di EFP
*Nda: Lyrics del titolo prese dall'opening di Shiki “Kuchizuke”, dei Buck-Tick, opportunamente tradotte in inglese.
Ho visto il film “ParaNorman” e me ne sono innamorata davvero tantissimo, così ho deciso di prenderci spunto per la mia fic. Stessa cosa dicasi per “Silent Hill”: ho preso diversi elementi anche da questo tipo di universo, e le ho inserite dentro la mia trama.
La mia storia ha decisamente molti tratti in comune con l'opera originale, come l'esistenza del club di nuoto della Iwatobi e certi tipi di relazione tra i vari personaggi. Rimane però, per me, una AU in quanto io ho personalmente modificato quasi tutto il resto, e ho inserito diversi elementi che la discostano dalla semplice interpretazione del What if. Spero di aver reso la cosa in modo efficace e comprensibile yy
Ogni capitolo ha, alla fine, una strofa di quelle che per me sono alcune tra le più belle canzoni d'amore che io conosco. Giusto un po' di colonna sonora xD
Ci sono alcuni rapporti d'età opportunamente sfalsati, ma a ragion veduta – io spero. I personaggi principali rimangono invariati, ma il contorno no.
Detto questo, buona lettura!

 



 

Image and video hosting by TinyPic

 

 

 

 

 

 

 

 

I close my eyes

And give you a kiss deep in sins

 

 

 

 

 

0. Prologo

 

 

 

Scosta la tenda, in punta di dita.
Sul vetro della piccola finestra c'è calore appannato, sia sui bordi che un poco più all'interno – soltanto una minuscola aureola è rimasta trasparente, e mostra con la chiarezza sognante tipica delle sere d'inverno un esterno ammantato dell'ultima neve candida di Febbraio. Le sue dita morbide lasciano una scia sottile, una curva dolce che finisce nel nulla lì dove sono state sollevate dalla superficie verticale, e i polpastrelli hanno raccolto l'angolo delicato del tessuto bianco per tenerlo sospeso nel vuoto, in bilico come una parete davvero tangibile: non è un segreto ciò che in quel momento viene mostrato, ma è ugualmente prezioso e caro, avvolto da un'atmosfera di malinconia che sfoca già ogni labile definizione più dell'ora tarda.
Aiichirou sospira con sguardo affranto, e una folata di vento davvero freddo fa danzare di fronte al vetro un agglomerato di grossi fiocchi di ghiaccio, trasportandoli poi via; lui si sporge, come se potesse continuare a vederli muoversi, ma torna alla propria posizione pochi secondi dopo.
I piedi scalzi, appoggiati di dorso sopra la coperta pesante del letto, gli rimandano una sensazione di gelo non soltanto fisica, che lui tenta di scacciare con pochi e timidi gesti di dita, senza ottenere troppi risultati. Allora un brivido lo percorre, fino a incastrarsi alla base della nuca, e lì è capace di scuotergli tutto il corpo in un unico movimento di gelo, che riaccende i suoi sensi e quindi il suo dolore.
Neanche quella sera è riuscito a mangiare tutto il proprio pasto, e quando lo stomaco si contorce alla visione più precisa di quel casolare lontano, che riconosce essere la dimora di un amico di infanzia tanto caro, il malessere è quasi maggiore, proprio perché non incontra la minima resistenza.
Vorrebbe quasi cercare di consolarsi con la prospettiva di un sonno lungo e profondo, capace di donare all'animo pace momentanea e una tranquillità rasserenatrice, ma si ricorda le ore travagliate e piene di incubi delle ultime settimane e questo non acquieta il suo animo neanche un poco.
Può solo guardare fuori dalla finestra, finché le palpebre non gli si fanno pesanti e le labbra non gli si riempiono di sbadigli – i passi di sua madre, dietro la porta d'ingresso della stanza, gli intimano che forse è bene arrendersi, per quella sera. Lascia andare la presa, e la tenda bianca torna al proprio posto, oscurando l'esterno e imprigionandolo in quattro mura di legno caldo.
Si allunga oltre il bordo del materasso, facendo pendere dal proprio polso magro la manica troppo larga del pigiama preferito; in un click, spegne la lampada del proprio comodino e si immerge assieme al tutto in un nero totalizzante. È chiudere le palpebre e lasciare che il vuoto si impadronisca di tutto – è una sensazione simile alla calma, per Aiichirou, o anche all'annullamento di qualsiasi emozione senziente: il sonno si avvicina alla morte proprio in questo.
Con la sensibilità della mano trova il cuscino e l'orlo delle proprie coperte spesse e calde, sotto di sé; lo tira, scoprendo un triangolo di materasso abbastanza grande da potersi infilare dentro senza troppo sforzo.
Anche lì, si annidano freddo e brividi. Poco importa, ormai.
Sospira e fissa la presenza appena luminosa che galleggia nel nulla accanto al suo letto. Come ogni sera, si affida alla speranza di essere visto, mentre sorride, perché le labbra di quella donna anziana fluttuante si piegano nello stesso, identico gesto solo dopo che lui l'ha fatto, e Aiichirou non sa se è per risposta oppure per semplice gentilezza.
Riconosce occhi simili ai suoi, e quella voce gracchiante resa stanca più dalla vita che dalla morte.
Però, per la prima volta, il sorriso non dura molto agli angoli di quella bocca, e il fantasma pare più triste del solito.
-Sai, Aiichirou-chan? Mi sarebbe piaciuto darti la buona notte per sempre.
Non vorrebbe, non vorrebbe davvero, ma gli scappa un tono addolorato, e prima che se ne renda conto è di nuovo seduto sul materasso, a stringere nella notte le proprie lenzuola e a incoraggiare qualcosa che può vedere, sentire e percepire solo lui.
Non può usare un volume più alto, altrimenti lo sentirebbero tutti, e spiegare per l'ennesima volta a padre e madre quello che avverte sarebbe solo sfiancante e mortificante.
Quindi, il suo unico interesse risiede in lei.
-Puoi ancora farlo. Ora niente te lo impedisce.
Ne guadagna un ulteriore sorriso, per quanto amareggiato. Il fantasma si allunga, e Aiichirou percepisce davvero la carezza alla guancia di quelle dita nodose, perché oltre a volerlo con il corpo lo vuole anche con lo spirito, ed è solo quel tipo di volontà che può mettere in contatto la sua realtà con quella delle anime.
-Tu sei un caro ragazzo. Spero davvero che tu possa vivere bene, nella tua nuova casa.
-Lo spero anche io. Davvero.
Si protrae verso di lei, senza allungare braccia o mani: ha imparato dopo diversi tentativi e svariate sviste che è inutile farlo.
-E spero che anche tu stia bene, nell'aldilà.
-Ci sono tante persone care, ad attendermi. Già solo questo rende tutto più bello.
Sorridono entrambi. Come non ci sarà più, domani, un motivo per lui di restare, non ci sarà neanche per lei nel momento in cui la famiglia che ha voluto proteggere si slegherà dalla terra a cui la sua sorte è incatenata.
Liberazione, nel senso più lato e vero del termine.
Il ragazzo si stende, e quando sente l'ultimo brivido di freddo scuotergli la persona sa che la causa non è temperatura esterna, implacabile come sempre, ma le labbra di una presenza non inopportuna accanto.
-Buona notte, Aiichirou-chan.
Si addormenta con il cuore stretto e mezza lacrima che gli scivola lungo il profilo del naso.
-Buona notte, nonna.

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Free! - Iwatobi Swim Club / Vai alla pagina dell'autore: Rota