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Autore: Papillon_    11/08/2015    6 recensioni
"Ti innamoreresti di una persona che non hai mai visto?"
"...penso che certe persone non debbano necessariamente essere viste, per diventare qualcosa di importante nella tua vita."
*
07:58
*avvolge con una copertina e dà bacio sulla fronte*
07:58
Bacio sulla fronte?
07:59
Ehy, i baci sulla fronte sono belli. E' come se volessi dire a qualcuno che lo vuoi tenere al sicuro. Come dire “Sono qui, puoi abituarti a me se ne hai voglia.”
*
20:53
Kurt?
20:54
Sono qui.
20:55
Terrifica anche te gettarti in qualcosa che potresti non riuscire a controllare?
*
Kurt è a New York, Blaine è a Lima. Per uno scherzo del destino si conoscono comunque attraverso i social network e iniziano ad essere qualcosa, e ben presto quel qualcosa diventa molto più concreto di una semplice amicizia virtuale.
Dedicato a tutti coloro che hanno trovato delle persone veramente speciali on-line, che sono inevitabilmente diventate qualcosa di più.
[SMS + Description]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 10

 

Messaggio in arrivo da: Rachel

16:48

Quindi è così, hai gettato la spugna.

 

16:49

Scusa?

 

16:51

Con Blaine.

 

16:52

Rachel, lo sai perché scrivo?

 

16:53

Non me lo hai mai voluto dire.

 

16:59

Perchè tutto quello che scrivo io lo controllo, Rachel. I miei personaggi fanno quello che io dico loro di fare, e non sarà mai il contrario. Quando scrivo ho io il potere, non lo lascio in mano a nessun altro. È molto più facile scrivere una vita che viverne una, perché nessuno può farti del male se scrivi.

Nella vita reale puoi ferirti. E sai cosa? Vuoi davvero sapere cosa c'è? Io ho paura, Rachel. Per la prima volta in tutta la mia vita, io ho paura, perché non riesco a tenere una cosa sotto controllo. Io Blaine non lo posso controllare, Rachel. Non posso decidere quale sarà la sua prossima mossa, non posso decidere di schivarla da un momento all'altro. Blaine è come un burrone in cui io sono caduto con entrambi i piedi. Ed è questo, Rach: io vivo ogni giorno con la paura che lui possa ferirmi, perché io gli ho dato il potere di farlo. Blaine può tutto su di me, e io - io non ero così, capisci? Io non so se sono in grado di dare tutto questo potere a un'altra persona. Blaine può distruggermi Rachel, alla stessa velocità in cui può farmi piangere e poi ridere e poi risistemare. Blaine ha tutto di me, e questa cosa mi spaventa a morte.

 

17:01

Credo che faccia parte del rischio dell'essere innamorati, Kurt. Dare il potere all'altra persona di farti del male e di aggiustarti.

Però ehy, puoi sempre fidarti di loro, e credere che faranno di tutto per non ferirti.

 

17:02

Io...è solo che è difficile Rachel, okay? Perchè lo amo, ti giuro che lo amo, ma non è abbastanza, io non sono abbastanza, e l'ho ferito così tanto...

 

17:03

Tesoro, sarò sincera.

Tu lo ami. Lui ti ama.

Fa' un po' di matematica.

 

17:04

Non sono mai stato bravo in matematica.

 

17:05

E allora va a prendere ripetizioni!

 

***

 

Messaggio inviato a: Blaine

10:11

...mi manchi.

(Messaggio salvato in bozze)

 

14:32

Ho sbagliato. Possiamo ricominciare?

(Messaggio salvato in bozze)

 

17:00

Siamo un po' come Terra e Sole io te, Blaine. Siamo lontani, ma abbiamo bisogno l'uno dell'altro per funzionare, non trovi?

(Messaggio salvato in bozze)

 

18:23

Ti cerco in ogni persona che incontro.

(Messaggio salvato in bozze)

 

20:19

Mi dispiace. Per ogni piccola cosa, sai, per non averti detto che ero lì il giorno del tuo diploma, per non aver creduto che tu venissi qui a New York, per aver smesso di credere in noi. Mi dispiace.

Non smetterò mai di amarti, Blaine. Di questo ne sono certo.

(Messaggio salvato in bozze)

 

***

 

Pam Anderson è a dir poco indignata quando entra nella camera da letto del figlio con una lettera tra le mani, Blaine che è disteso sul letto a fissare il soffitto con una mano incastrata tra i ricci. Ha a malapena il tempo di sbuffare, poi lancia addosso a Blaine la lettera.

“Quando avevi intenzione di dirmelo?”, chiede con un sopracciglio alzato. Blaine si solleva leggermente sui gomiti e raccoglie la lettera che è caduta sul suo grembo, sbirciandola con fare colpevole.

“Che sono stato preso alla NYU? Mai. Tanto non ci vado, mamma.”

Pam è a tanto così per gridare, ma sa che suo figlio si spaventerebbe e solo per quel motivo decide di prendere un respiro profondo e sedersi accanto a lui.

“Tesoro.”, sussurra dolcemente. “Perchè?”

“Perchè no.”, borbotta Blaine. “Ho fatto domanda ad altri college qui, farò un corso breve e troverò un lavoretto per potermi trasferire e lasciarti in pace-”

“Blaine.”, lo interrompe sua mamma, posandogli una mano sul ginocchio più vicino. “Andare a New York è il tuo sogno.”, sussurra, e gli occhi di Blaine si incupiscono all'istante. “Cos'è cambiato?”

“Io.”, soffia Blaine, passandosi le mani sopra gli occhi. “Io sono cambiato mamma. Non ci vado a New York.”

Pam prende un bel respiro. “E' per Kurt?”

“Cos- certo che è per Kurt.”, mormora Blaine, la voce spezzata. “I-io non- non riuscirei mai ad andare in un posto in cui lui c'è sapendo di non poter avvicinarmi.”, spiega con calma. “E poi ogni cosa di quella città mi ricorda di lui, di noi, del nostro incontro- non ce la faccio.”, sussurra poi, stringendo a sé un piccolo cuscino. “Non ce la faccio mamma, questa volta non ce la faccio.”

Pam si sporge leggermente verso suo figlio per passargli una mano tra i capelli, e il suo cuore si spezza un po' di più quando vede le sue lacrime.

“Blaine, sono sicuro che se Kurt fosse qui ti direbbe che ti stai comportando da idiota, perché non dovresti rinunciare al tuo sogno per questo. Lui ti sosterrebbe. E sarebbe così fiero di te.”

“S-sì, ma l-lui non c'è, g-giusto?”, singhiozza poi Blaine, stringendo forte i lembi delle lenzuola sotto di lui.

Pam a quel punto si morde le labbra. Sa di aver fatto una promessa, lo sa benissimo, ma non può nemmeno ignorare il fatto che suo figlio si stia spezzando davanti ai suoi occhi – così sparisce in cucina, e poco dopo torna con un mazzo di rose ormai appassito, che appoggia vicino al volto di Blaine.

Lui si asciuga distrattamente le lacrime, per poi prendere il mazzo tra le mani.

“Ti ricordi cosa ti avevo detto di quel mazzo?”, chiede Pam con dolcezza.

“Uhm- che li avevi trovati per strada e avevi pensato a me.”

“Ti ho mentito, Blaine.”, dice Pam semplicemente. “Quei fiori non erano miei. Ma erano da parte di Kurt.”

Gli occhi di Blaine brillano di qualcosa di immenso e non detto.

“Era qui il giorno del tuo diploma, Blaine.”, spiega Pam, la voce leggermente incrinata. “Era qui, ti ha osservato da lontano per tutto il tempo, e io ci ho parlato. Mi ha fatto promettere di non dirti nulla, e ti ha portato quei fiori.”

Blaine fa per aprire la bocca, ma non c'è proprio niente che vuole uscire. Niente che abbia senso.

“Io mi sono odiata, Blaine.”, sussurra Pam, allungando una mano verso Blaine per appoggiarla al suo polso. “Mi sono odiata per non avertelo detto, ma avevo fatto una promessa, ed ero fermamente convinta che ne sareste venuti fuori, perché credevo fermamente in voi. E poi tu sei- sei un adulto adesso, e non volevo intromettermi.”, borbotta Pam, asciugandosi poi una lacrima. “Ma non posso stare qui a guardare mentre tutto questo vi distrugge, okay? Kurt ti ama. Non che avessi dubbi prima, ma il giorno del tuo diploma ne ho avuto la conferma, perché ho visto come ti ha guardato. E lui ti guarda...forse non c'è modo di spiegarlo, ma come se fossi la sua luce personale. Era devastato, Blaine, ma credeva di fare la cosa giusta lasciandoti andare.”, continua lei. “Ma credo che sappiamo entrambi che non lo è.”

Blaine sbatte più volte le palpebre, e dopo un tempo di totale silenzio che pare infinito si alza dal letto e comincia a frugare nelle sue cose con foga – Pam lo vede estrarre dall'armadio la sua enorme valigia, i suoi maglioni preferiti e i cd di musica.

“Blaine...?”, fa per dire sua madre, sorridendo appena.

“Devo andare da lui.”, dice fermamente Blaine, asciugandosi bruscamente le lacrime. “Non ho idea di come farò, né di come troverò i soldi, ma d-devo andare da lui mamma. Io- ne ho bisogno, lui- lui è la mia aria e io sono stato tanto stupido e mi sembra di non respirare più, ma non posso perderlo, non posso-”

“Ehy, tesoro, shhh.”, gli dice dolcemente Pam, posandogli sulle spalle entrambe le mani. Poi prende un bel respiro, come se avesse bisogno di trovare un po' di coraggio. “Quando tuo padre ci ha lasciati, ho promesso a me stessa che avrei fatto di tutto per renderti felice, Blaine.”, sussurra. “Non voglio che tu sia triste. Non voglio che tu abbia la vita che ho avuto io, okay? Quindi va' da lui, Blaine. Sii felice.”

Blaine si mordicchia leggermente il labbro inferiore. “Vuoi dire che- posso andare a New York?”

“Puoi andare a New York.”, conferma con dolcezza Pam, prima di prenderlo tra le braccia. “E se hai così tanta voglia di rivedere Kurt, ti conviene darti una mossa, perché non tutti i voli aspettano te!”

 

***

 

Messaggio in arrivo da: Kurt

 

Nota vocale 2:11

<< Ciao, Blaine. Questa è la ventitreesima volta che registro questo messaggio vocale, e ogni volta trovavo qualcosa che non andava con la mia voce, o con quello che dicevo, e ricominciavo tutto da capo. Ma devo smetterla di scappare, perciò volevo dirti che ho sbagliato. Ho sbagliato a rinunciare a noi, ho sbagliato a non dirti che ero proprio lì il giorno del tuo diploma e che ti ho visto da lontano e- dei, sono così orgoglioso di te Blaine. Non dovevo scappare. Sarei dovuto rimanere e soffrire, perché questo è ciò che fa qualcuno che è innamorato. Ho realizzato che sì, mi terrifica il fatto che tu abbia il potere di ferirmi, ma mi spaventa di più vivere una vita in cui non puoi farlo. Va bene, mi ferirai. E va bene, io starò male, ma ogni giorno mi rialzerò, ci rialzeremo insieme, e ci ameremo di più. I-io non so se puoi perdonarmi, Blaine- dio, perdona la mia voce, n-non volevo piangere, è solo che...i-io voglio davvero sistemare le cose, Blaine. Credi che puoi permettermi di farlo? C-ci sentiamo presto. E un'ultima cosa, Blaine. Ti amo, okay? >>

 

“Ti amo anch'io.”

Kurt si volta di scatto, trovando a qualche metro da lui Blaine con una delle due mani in tasca, l'altra invece allungata verso il manico della valigia. Il suo telefono quasi non gli scivola dalle mani – e ringrazia il fatto che si trovi sul prato sotto l'appartamento suo e di Rachel, e che per quel motivo probabilmente non si romperebbe.

I battiti del suo cuore accelerano, il respiro gli si blocca nella gola.

“B-Blaine-”

“Lascia parlare me.”, sussurra Blaine, alzando una mano e lasciandola lì, in mezzo a loro. C'è qualche metro a separarli, e la calda brezza di inizio estate scompiglia loro i capelli.

“Ero furioso, Kurt.”, sussurra Blaine, scrollando le spalle. “Ero furioso perché andiamo, ce la stavamo facendo, qualche mese ancora e io sarei stato qui e avremmo potuto avere tutto, e tu improvvisamente stavi rinunciando a me, e per questo- per questo ho smesso di cercarti e di risponderti. Era meglio così, non riuscivo a pensare di risponderti e poi lasciarti andare di nuovo, sarebbe stato troppo difficile.” Blaine a quel punto si passa una mano tra i capelli, e sembra impacciato, quasi, e Kurt lo trova adorabile. “Ma sai qual'è la verità, Kurt? Non sei l'unico ad aver sbagliato. Ho sbagliato anche io, perché in quei secondi in cui tu hai smesso di credere in noi, proprio in quei secondi, io ho smesso di crederci per te e con te.”, sussurra. “Avrei dovuto essere più forte, invece mi sono arreso.”, un bel respiro, e poi Blaine fa qualche passo verso Kurt, prendendogli il viso fra le mani.

“Ma adesso sono qui.”, soffia, lavorando con il pollice per togliergli un ciuffo di capelli dalla fronte. “Sono qui e non ho nessuna intenzione di andarmene. Sono stato preso alla NYU, per cui mi sto sistemando, sai, sto cercando anche un appartamento.”, borbotta, ed entrambi poi ridono, anche se non capiscono bene il perché. “N-non deve essere domani, Kurt. Né la prossima settimana, né fra un mese- ma voglio stare con te.”, mormora Blaine. “E voglio che trasformiamo quel poco che avevamo nel per sempre.”

Kurt si concede un breve e dolce sorriso prima di sporgersi – e bacia Blaine, perché a volte le parole non bastano e quello è proprio uno di quei momenti in cui c'è bisogno di qualcosa di più, così Blaine si lascia baciare e avvolge Kurt dolcemente, passando le dita tra i suoi capelli e giocandoci, sorridendo nella sua bocca e sentendo il cuore scoppiare.

Quando si separano c'è un brillio simile che attraversa gli occhi di entrambi – Kurt poi accarezza uno zigomo di Blaine, sporgendosi per lasciargli un bacio sulla fronte.

“Allora.”, mormora piano, facendo scontrare i loro nasi. “Sei ancora arrabbiato?”

“Arrabbiatissimo.”, borbotta Blaine, per poi ridacchiare. “Anche se non mi ricordo molto bene perché.”

Anche Kurt si ritrova a ridere, perdendosi nelle braccia calde di Blaine e appoggiando poi la testa sulla sua spalla.

Ed è incredibile dove siano arrivati.

È incredibile guardarsi indietro e pensare che tutto quello è partito da qualche innocuo commento su facebook – ma è cominciato, e adesso e per sempre continua, e rende loro felici, rende loro chi sono davvero. Perché a volte non decidiamo come le persone entrano nella nostra vita, ma possiamo sceglierle di tenerle con noi una volta che arrivano, e possiamo scegliere di dare loro un pezzetto del nostro cuore, perché lo prendano in custodia e lo trattino con cura.

Kurt e Blaine questo lo sanno bene.

Lo sanno ogni volta che si guardano negli occhi e sussurrano “Ti amo”, aspettando con il cuore in gola la risposta, che rappresenta un po' quella loro indelebile promessa - “Più di ogni altra cosa al mondo”.

 

Fine

.





 

.





 

.

Credo che in qualche modo ci siamo. Sono piuttosto stordita, mi sa che non realizzo che questa storia è finita. Vi giuro che ci tengo infinitamente. La stavo custodendo nel computer come una sorta di tesoro perché c'è tipo un enorme pezzo di me qui dentro, poi finalmente l'ho pubblicata e ora eccoci qui.
Il ringraziamento più grande va, e ci tengo tanto a ribadirlo, alle meravigliose ragazze della Sevensome. Per farvi capire, sul mio computer questa ff si chiama proprio così, Sevensome! Perché questa è la nostra storia. Il nostro modo di parlare e sclerare. E non avete idea di quanto io sia onorata di avervi potuto incontrare e abbracciare tutte quante.
E' proprio vero che i sogni diventato realtà.
Ad Anto, Robs, Fede, Marianna, Giusy, e a tutte le altre stupende ragazze che ho conosciuto on-line. Non ho avuto ancora la fortuna di abbracciare *tutte* voi, ma mi piace pensare che succederà presto.
E a tutti coloro che hanno amici lontani, che sono nati da quattro righe su facebook e che ora fanno parte della nostra vita colorandola ogni giorno.
Un abbraccio stretto a chiunque mi abbia mai recensito. Le vostre parole mi scaldano il cuore ogni volta e penso sempre che siano esagerate. Siete stupendi. A chi ricorda, preferisce e segue, e anche ci è rimasto silenzioso ma c'è comunque stato.
Un abbraccio enorme e alla prossima pazzia!
 
Je <3
   
 
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