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Autore: Crepuscolina13    11/08/2015    4 recensioni
Una storia SwanQueen ambientata nell'orribile tragedia delle torri gemelle.
Dal capitolo 1:Quando i miei occhi ritornarono sulla strada mi trovai davanti una donna, frenai subito facendo così stridere i freni sull'asfalto, ma non fu sufficiente perché anche se pur con minore velocità colpì la donna che sbalzò a pochi metri di distanza.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Kathryn Nolan/Abigail, Regina Mills, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4:Vivere o morire

POV.EMMA

9:20 A.M

Non era possibile!

Tutto questo doveva per forza essere un sogno.

Questo macabro spettacolo non poteva essere vero.

Dalla torre si ergeva un'alta colonna di fumo provocata da un vasto incendio che si sprigionava dai piani alti della torre Sud.

-Com'è possibile? Un altro aereo?- chiese una donna dalla folla.

-Un altro?- ripetei confusa, di cosa stavano parlando?

-Si Emma, anche questo edificio è stato colpito da un aereo- mi rispose Regina con un filo di voce guardando sconvolta l'incendio.

-Non può essere stato un incidente- commentò un uomo.

-Sono d'accordo- rispose un altro.

-Allora cosa può essere stato?- chiesi io agli sconosciuti.

-Secondo me sta iniziando la terza guerra mondiale- propose uno.

-Non dire sciocchezze August!- lo rimproverò un uomo anziano.

-Secondo me è stato un attentato- propose una donna.

-Potrebbe essere- concordai io.

-Chi potrebbe averlo fatto?- chiese ancora la donna, ma questa volta non badai alla risposta.

I miei pensieri erano concentrati sulla donna che mi stava accanto.

Alcune lacrime erano sfuggite ai suoi occhi e io come spinta da qualche forza estranea mi avvicinai e le raccolsi, asciugandole il viso.

-Regina non piangere-

-Emma non posso fare a meno di pensare a tutte quelle persone...come può qualcuno commettere qualcosa di così atroce- mi disse con voce lieve.

-Non lo so..- e questo fu tutto ciò che riuscì a pronunciare.

-Così tante persone con famiglie, figli, sogni, speranze....noi avremmo potuto essere al loro posto- continuò lasciando cadere altre lacrime.

A quel punto la strinsi per i bracci facendo rincontrare di nuovo i nostri sguardi.

-Regina tu hai ragione ma non serve a nulla piangersi addosso, adesso l'unica cosa che possiamo fare è lottare con tutte le nostre forze per rimanere vive, solo così onoreremo la memoria di tutti questi innocenti, diventando ciò che loro non hanno potuto essere...due sopravvissute- dissi concretizzando con parole ciò che proveniva dal mio cuore e grazie a queste Regina si calmò.

All'improvviso un'altra scossa fece tremare il palazzo e la luce andò via definitivamente, per fortuna dalle enormi vetrate entrava una quantità di luce sufficiente per muoversi nelle stanze.

Grazie a questo la folla incantata di fronte alla tragedia si diradò o per meglio dire scappò.

Solo io e Regina rimanemmo nel piano e ancora una volta cercai di farla desistere.

-Regina vai anche tu davvero, apprezzo il gesto ma è ora che tu te ne torni da Henry, fallo per lui-

- Ma è proprio per lui che lo faccio, cosa penserebbe se sapesse che sua madre aveva l'opportunità di salvare una vita ma ha preferito scappare? E come potrei io guardarmi ancora allo specchio sapendo di non aver fatto tutto il necessario per salvare un innocente? Quindi Swan chiudi il becco e andiamo a salvare Ruby- rispose sicura con quel suo tono autoritario.

Wow quella donna era veramente indescrivibile.

Mi commossi ma non so come riuscì a trattenere le lacrime.

Non risposi e prendendola per mano continuammo la nostra missione.

Era strano come solo un così piccolo contatto potesse regalarmi una così vasta gamma di emozioni.

Col pensiero ripercorsi tutti gli avvenimenti di questa pazza mattina.

Certo avrebbe potuto uccidermi, ma adesso mi ritrovavo a ringraziare il fatto che Regina mi avesse investito, altrimenti non l'avrei mai conosciuta.

Certo all'inizio ero arrabbiata, ma poi grazie a quel piccolo viaggio l'avevo osservata e me ne ero come infatuata.

Ero da poco uscita da una complicata e burrascosa relazione con la mia ex ragazza, Elsa, e mi ero ripromessa che sarebbero passati anni prima di intraprenderne un'altra, eppure Regina mi aveva fatto ricredere.

Era strano, ma sentivo come se qualcosa di misterioso per non dire magico mi attirasse a lei.

Certo era di una bellezza come poche, con i suoi neri capelli ordinati che le circondavano il viso in un modo impeccabile, i suoi occhi profondi e la sua bocca morbida e delicata, ma non era questo che mi attirava di lei.

Era come se un aura scura e grigia la circondasse, i suoi occhi esprimevano una profonda tristezza, i suoi occhi erano un grido di allarme, un grido che trasmetteva un solo segnale “salvatemi”, ed io volevo essere la sua salvatrice.

Quando, grazie alla corsa, l'avevo sentita ridere era stato per me come un fulmine a ciel sereno.

La sua risata era ufficialmente entrata a far parte delle mie droghe, droga con la quale non avrei potuto resistere senza, e per questa l'avevo invitata a pranzo.

Era strano dirlo ma era grazie a lei se ora mi trovavo qui, in piedi, con un cuore pulsante in petto...viva.

Infatti la mattina pensando a lei e al pranzo che mi attendeva non avevo fatto altro che combinare casini a lavoro.

Avevo offerto un caffè a Regina e fin qui nulla di male, purtroppo avevo usufruito del facchino del ristorante che pochi momenti dopo sarebbe servito ad aiutare una coppia di ricchi e facoltosi clienti.

Ma non fu solo quello, ruppi un bicchiere, poi misi del sale al posto dello zucchero in un caffè e poi ruppi ancora un altro bicchiere, e così il capo mi mandò a riordinare il magazzino nei piani sotto terra, e fu per questo quindi se mi salvai.

Dovevo a Regina la mia vita.

Ed ora lei voleva rischiare la sua vita per salvare Ruby, persona che neanche conosceva.

Pensando di nuovo a questo fui invasa da una voglia pazzesca di poggiare le mie labbra sulle sue, ma fortunatamente riuscì a dominarmi.

Insomma per me era normale essere attratta da una donna, ma lei come avrebbe reagito?

E poi ora, con tutto il male che stava accadendo intorno a noi non mi sembrava proprio il caso.

Così allontanando questi pensieri mi concentrai su Ruby e condussi Regina al nostro obbiettivo.

Appena lo vidi mi ci precipitai lasciando indietro Regina che mi raggiunse subito.

-E' questo il montacarichi?- chiese speranzosa, e io risposi con un felice -Si!-

-E' grande abbastanza per una persona ma non è un problema, tu rimani qui e quando vedi questa lucina illuminarsi pigia quel bottone- spiegai mostrandogli i comandi.

-Sarà il segnale che il montacarichi è pronto a scendere, prima verrà Ruby, poi appena la farai scendere devi pigiare quest'altro bottone che serve per farlo salire e poi rifai il procedimento inverso, tutto chiaro?- chiesi spiegando ancora.

-Chiarissimo- rispose lei convinta.

Aprì l'accesso al buco nel muro, ma prima di infilarmici guardai negli occhi Regina.

-Grazie mille Regina, non so cosa avrei fatto senza di te-

-Di nulla Swan-

-Ti piace chiamarmi col mio cognome eh?- chiesi per alleggerire l'atmosfera.

-Se è per quello mi piace anche il nome- rispose lei colorando subito dopo le sue guance di rosso.

Io non risposi , ma sul mio volto comparve un sorriso, forse qualche speranza ce l'avevo.

Mi infilai nel montacarichi pronta per la missione.

Regina si avvicinò al pulsante augurandomi buona fortuna, ma prima che avesse la possibilità di pigiarlo il mio telefono squillò.

Lo presi in mano e quando vidi il nome del mittente risposi subito.

-Ruby sei tu?- chiesi speranzosa mettendo il vivavoce così che anche Regina potesse ascoltare, in fondo era lei la persona da salvare.

“Si Emma”

-O dio, sei viva? Come stai?-

“Si sono viva”

-Bene, non muoverti di lì, sto venendo a salvarti-

“Emma cosa stai facendo? Fermati!” e dalla sua voce riuscì a captare che qualcosa non andava.

-Ma cosa dici io..-

“Emma tutte le vie di uscita sono bloccate, sono intrappolata quassù”

-No no ascolta,sto arrivando con il montacarichi e..- ma lei mi interruppe un altra volta.

“I vigili del fuoco ci hanno contattato Emma...hanno detto che è stato un attentato, qualcuno ha dirottato due aerei per distruggere le Torri Gemelle...” il suo discorso fu un interrotto da un pianto.

“L'aereo sotto di me ha distrutto tutto, non ci sono vie di fuga”

-Cosa vorresti dire?- chiesi sconvolta, con già alcune lacrime che mi scendevano sulle guance, avevo capito benissimo cosa voleva dirmi Ruby, ma fingevo di non crederci...non poteva essere vero..non doveva essere vero.

“I pompieri ci hanno fatto le loro scuse ma per noi non c'è salvezza”

-No!- esclamai ormai in preda alle lacrime.

Regina senza fiatare mi si avvicino mettendo un suo braccio intorno alle mie spalle per conforto ed io sfinita mi appoggiai a lei.

“Emma per favore non fare così” pianse mia sorella.

“Si è sprigionato un incendio giù, e presto raggiungerà anche noi...” prese un respiro e poi continuò.

“Io non voglio morire bruciata!” urlò sconvolta dalle lacrime.

-Ruby non lasciarmi- supplicai con un filo di voce

“Seguirò l'esempio di molti..morirò libera, come ho sempre voluto”

-Di quale esempio stai parlando?- chiesi scioccata in preda ad un oceano di lacrime.

“Volerò Emma, sai che bello? Potrò vedere tutta New York”

Ruby era speciale, stava morendo, stava raccontando il modo in cui sarebbe morta eppure manteneva ancora la sua vena ironica, come faceva ad essere così forte?

E all'improvviso ebbi chiaro la sua idea di morte, Ruby voleva buttarsi dal grattacielo per sfuggire alle fiamme, no non era possibile...tutto questo doveva essere uno scherzo vero? Vero?

-No Ruby ..come farò senza di te- supplicai incapace di ragionare.

“Sei forte puoi farcela, vivi per me, ogni cosa che farai da qui in poi vivila anche per me okay? Fai quel viaggio in barca di cui avevamo sempre parlato e...butta le mie ceneri in mare...sarò libera” disse Ruby piangendo, esprimendo così le sue ultime volontà.

“Fai questo per me, vivi, non sprecare la tua vita, vivi di delusioni che di rimpianti, fallo per me..vai da quella Regina di cui mi hai parlato e buttati..”

Ero così triste, addolorata, sconvolta che non mi curai del fatto che anche Regina stesse ascoltando la conversazione.

-Lo farò, te lo prometto- risposi cercando inutilmente di asciugarmi le lacrime

“Ti voglio bene Emma, sei sempre stata come una sorella per me”

-Anche io te ne voglio, te ne vorrò sempre cappuccetto rosso- risposi con il cuore in mano, usando il suo vecchio soprannome.

“Addio Emma, ti voglio bene e ricorda..vivi...addio” e detto questo attaccò.

Rimase solo silenzio.

Silenzio interrotto dalle mie urla.

-NO!! NO!NO! Ruby No...per favore no- gridai accasciandomi a terra.

Piansi, urlando il suo nome.

Portai le mie mani sopra al mio cuore, se solo avessi potuto strapparmelo per non sentire più nulla.

Il mio cuore ormai si era rotto in centomila pezzettini.

Non avevo nessuno..genitori..amici ..parenti...Ruby era tutto quello che avevo, come avrei potuto vivere ancora?

Ma lo avrei fatto per lei, per onorare la sua memoria, non avrei sprecato la mia vita.

-Emma mi dispiace così tanto- mi sussurro Regina piangendo.

Anche lei si era accasciata con me per terra.

Mi strinse a se accarezzandomi i capelli per coccolarmi.

Io mi abbandonai a lei, poggiando il viso sul suo petto, respirando il suo profumo impeccabile,e nel momento in cui il mio pianto sembrò essersi calmato, un nuovo ricordo di Ruby mi invase, e le lacrime, prepotenti, ritornarono.

9:35 A.M

Passarono cinque minuti.

Le lacrime smisero, ma il mio sguardo apatico rimase incollato alla finestre perso nella vastità del cielo.

Non potevo credere che mia sorella fosse morta.

Un'altra carezza mi passo sui capelli e così mi decisi a riportare il mio sguardo in quella profondità nera.

Anche lei aveva pianto, mi aveva consolato come meglio poteva.

Entrambe eravamo ancora stese per terra quando un'altra scossa fece tremare tutto.

-Emma non vorrei ma...adesso dobbiamo andarcene- mi disse lei dolcemente accarezzandomi una guancia ed io non potei fare a meno di appoggiare il viso al palmo della sua mano.

Stetti un secondo immobile per godermi quel piccolo contatto.

Poi con un balzo mi tirai su.

Una volta in piedi mi asciugai le ultime lacrime rimaste ed aiutai Regina ad alzarsi.

-Hai ragione, dobbiamo andarcene- acconsentì io.

-Stai bene?- di solito quella era la banale e stupida domanda che tutti ti porgevano, ma detta da lei, assumeva tutt'altro aspetto.

-Male, ma adesso non è il momento di essere triste, dobbiamo salvarci e tu ritornerai da Henry sana e salva..è una promessa- dissi sicura.

Ormai come da abitudine la presi per mano conducendola verso le scale.

In questo momento avevo un solo pensiero in testa.

Vivi.

---

Wow, mi sono quasi commossa io stessa a scrivere questo capitolo,ci ho messo tutta me stessa, quindi spero vivamente che vi sia piaciuto.

Bè che dire Ruby è morta ma quel giorno sono morte 2.752 persone quindi in confronto non è nulla.

Ma allegria anche Emma ha ammesso nei suoi pensieri di essersi innamorata di Regina, quindi presto, si spera, ci sarà la dichiarazione ad alta voce.

Io amo Elsa e Emma come Brotp, ma qui il ruolo di Elsa mi è sfuggito di mano XD

Grazie di tutte le recensioni e a presto.

 

  
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