Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Touko Tenshi    13/08/2015    2 recensioni
Sapevo benissimo quello che avevo fatto, ero orripilato al solo pensiero di saperlo costantemente al mio fianco. I miei genitori si sarebbero rivoltati nella tomba a saperlo, così come i miei trisavoli. Non avrei cercato di giustificarmi, anche io odiavo aver dovuto prendere quella decisione: l'unica che mi era stata concessa. Nonostante tutto, c'era solo una cosa che mi faceva provare astio ancora di più verso il destino che mi ero scelto e che mai, e dico mai, mi sarei perdonato: l'essermi innamorato di un essere che, al momento opportuno, non avrebbe esitato a farmi fuori.
Come da contratto, d'altronde. Ne...Sebastian?
[In revisione.
La storia riprenderà non appena sarà completa, ci vorrà quindi un po' di tempo. Chiedo scusa a tutti, la prossima volta avrete un prodotto decisamente migliore]
Genere: Angst, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri personaggi, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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The devil is real. He is not a man with horn and tail. He can be beautiful, because he is a fallen angel and he used to be God’s favourite.
 
Il viaggio fu abbastanza lungo ma, più che altro, pieno di sorprese. Oltre alle tre ore in cui rimanemmo bloccati nel traffico, l’imbarco era stato bloccato a causa di un allarme bomba.
E pensare che io che avevo rinunciato a prendere l’aereo, solo per avere un po’ di privacy in una confortevole cabina.
-Signorina che ne dice di fare un giro per la città nel frattempo che aspettiamo? - mi suggerì Sebastian, dopo aver discusso per un po’ con il capitano della nave.
-Visto che dobbiamo aspettare comunque, va bene. A proposito, quanto dovremo attendere prima di poterci finalmente imbarcare? – chiesi dopo che si fu seduto di fronte a me nella limousine.
-Abbiamo un paio d’ore e anche di più, inoltre ho chiesto al capitano di informarmi non appena abbia delle novità- fece oscillare il suo cellulare davanti ai miei occhi, tenendolo per il portachiavi. Sospirai.
-Non si può di certo dire che la fortuna sia con me ma non sarà di certo una stupida bomba a fermarmi - sbuffai guardando il vetro.
-Vuole che me ne occupi io, Signorina? – mi chiese Sebastian. Riapparve nuovamente quel suo sorriso.
-No, questo territorio non è sotto la mia giurisdizione. Lo sai che non posso sempre fare come mi pare, o la regina ne rimarrebbe spiacevolmente delusa e non posso assolutamente permettermelo - mi appoggiai allo schienale.
-Comunque, cos’è che ti mette di buon umore quest’oggi? – lo scrutai seria.
Sorrise nuovamente, poi mi guardò dritto negli occhi, si avvicinò e, con una rapido gesto, mi sfilò la benda che portavo sull’occhio sinistro.
-Ma cosa diamine…! – mi coprii subito l’occhio con la mano, fissandolo malissimo.
-Mi consenta di sistemargliela meglio, Signorina- disse con uno di quei sorrisi falsi che avrebbero ingannato il mondo ma non me, sapevo benissimo chi avevo al mio fianco.
Tolsi la mano e aprii lentamente l’occhio. I suoi occhi s’illuminarono e divennero magenta per un momento, poi tornarono scarlatti.
-Più passa il tempo e più mi sorprendi, Sebastian- mi girai di schiena, mentre si sedeva accanto a me.
-Felice che lo abbia notato, faccio del mio meglio - mi riallacciò la benda poi aggiunse: -Mi consente di sistemarle i capelli, Signorina? -.
Feci un cenno d’assenso con la testa.
-Come desidera che glieli sistemi, stessa pettinatura o preferisce qualcos’altro? – sciolse i codini, liberando i miei lunghi capelli corvini.
Li raccoglievo spesso in quel modo, per apparire molto più ordinata, anche se in realtà non mi piacevano affatto; erano così infantili.
-Lascio a te la scelta, tanto ormai mi conosci - tirai indietro una ciocca di capelli che mi era scivolata sul viso.
-Come desidera, non la deluderò, my Lady- mi rispose iniziando a pettinarmi i capelli. Pochi minuti dopo aveva sistemato i miei capelli proprio come li preferivo: legati in una morbida treccia, che cadeva elegantemente da un lato. Accennai un lievissimo sorriso, anche se di quest’ultimo non ne era rimasta la minima traccia.
Sebastian comprese al volo; era sempre attento, specialmente quando si trattava di me, perciò non avevo nessun bisogno di ripetermi, a volte nemmeno di esprimermi.
-Bene, ora possiamo anche concentrarci sulla visita di questa cittadella, mi domando cosa ci sia di così interessante- mi appoggiai allo schienale.
-La storia di questa città è abbastanza particolare. Si racconta che, tra il 1347 e il 1353, la città venne colpita dalla peste nera, che, come ben sa, a quel tempo, colpì tutta l’Europa, causando milioni di morti. All’epoca questa cittadina era solamente un villaggio sperduto senza nome; i soccorsi facevano fatica ad arrivare e, delle volte, non arrivavano nemmeno.
Sylvan, un giovane gentile, onesto, amato e rispettato da tutti i cittadini, nonché futuro erede del signore locale, partì alla ricerca di una cura, per poter salvare la donna che amava, Marion, una giovane, dolce e bellissima contadina a cui tutti gli abitanti del villaggio erano affezionati.
Purtroppo, quando Sylvan ritornò, era ormai troppo tardi: la peste aveva portato via la sua amata Marion. Sicuramente si sarà già chiesta quale fosse la cura di Sylvan, anche se penso lo abbia intuito; ebbene, si era fatto trasformare in licantropo per salvare Marion. Si dice anche che, oltre a non invecchiare mai, destinato alla condanna della vita eterna, nelle notti di luna piena, si possa udire il suo ululato di dolore, un pianto disperato per la morte della sua amata.
Interessante come storia, non crede, Signorina? – mi chiese Sebastian, alla fine del suo racconto, legato al castello della città.
-Se fossi stata una di quelle ragazzine che si commuovono per nulla, avrebbe potuto anche esserlo. Spero solo che il lupo depresso non sia in casa, non mi va che una leggenda così tragica sparisca in pochi minuti - guardai fuori dal vetro.
-Come mai non si preoccupa per la sua incolumità, Signorina? Potrebbe anche morderla, non ha paura? – iniziò a punzecchiarmi.
-No… è per un semplice motivo: la tua presenza al mio fianco. Se io dovessi, sfortunatamente, venire trasformata o peggio, morire prima dell’avverarsi del mio desiderio, tu non potresti mai ottenere quello che brami da ormai tanto tempo e la tua presenza in questi anni sarebbe stata inutile. Sbaglio, forse? – lo fissai intensamente.
–A meno che non si tratti di suicidio - il suo sguardo scarlatto divenne nuovamente magenta, ricordandomi quale fosse la sua vera indole.
-Cosa che non farò mai - guardai in direzione del finestrino.
-Gli esseri umani sono spesso deludenti, ma lei mi sorprende sempre di più Signorina, quasi da farmi cambiare idea - il magenta dei suoi occhi si intensificò.
-Pff… smettila di adularmi, demone. Lo sai che questi tuoi trucchetti non attaccano con me- risposi seria.
-Siamo acidelli stamattina, eh? Come fa ad avere la certezza che io non possa tradirla o ingannarla, Signorina? - sorrise, maligno. Tsk… come se non conoscessi i suoi trucchetti.
-So che non lo farai e questo marchio sul mio occhio ne è la prova - sciolsi la benda che ricopriva il mio occhio sinistro. –Rimarrai al mio fianco e mi obbedirai sempre, fino al momento della mia morte-.
-Yes, my Lady. Le starò accanto fino alla fine. Finché le bugie non diverranno reali- si inchinò e mi baciò la mano. La limousine continuò il suo percorso in direzione della città.

 
Note dell'autrice: Salveee a tutti^^ Sì, sono tornata con il primo capitolo (dopo parecchie ore sprecate inveendo contro il pc). Ringrazio chi ha voluto recensire, mettere la storia tra le preferite, ricordate e seguite e anche chi ha solamente letto (spero che non sia stato per errore che qualcuno abbia aperto questa storia), non sapete quanto mi avete reso felice^^
Come avrete ben visto in questo capitolo ho cercato di far capire che genere di rapporto c'è tra Scarlet e Sebastian (e spero di esserci riuscita). Spero non sia troppo corto come capitolo ma non c'è da preoccuparsi, cercherò di migliorare nei prossimi, detto questo aspetto con trepidazione le vostre recensioni.
I hope you enjoy it! Bye!
   
 
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