Prologo:



La grande casa bianca della foresta di Forks era ormai disabitata da due giorni. La famiglia del Dottor Cullen si era trovata costretta a partire dopo la trasformazione di Bella per ragioni a tutti ignote. La sola cosa evidente per chiunque era il loro eterno aspetto giovanile. Mai nessuno avrebbe pensato che il bel trentenne Calisle Cullen aveva in realtà all’ incirca trecento anni! E li portava pure bene!
A Manchester il tempo era proprio ideale: un grande temporale scrosciava sulle vecchie case della città, mentre fulmini e lampi squarciavano il cielo, insomma una di quelle giornate in cui non uscireste assolutamente, una di quelle giornate impossibili per chiunque ma perfetta per loro: i Cullen.
Era ferragosto, ma nonostante la data il caldo afoso sembrava aver abbandonato la Terra per prendersi una vacanza su Marte. Calisle ed Esme entrarono nella nuova villetta, regalo da parte dei figli, mentre Rosalie ed Emmet si preparavano per l’ennesimo viaggio di nozze. Edward, Bella, Alice e Jasper, invece, presero il treno per una gita di fine estate.


Nel frattempo al numero 4 di Privet Drive si svolgeva la routine quotidiana del giovane Harry: l’ undicenne mingherlino veniva svegliato come ogni giorno dal grasso e borioso cugino che prendeva a pugni la porta del sottoscala nel quale dormiva Harry. E come ogni giorno a lui toccò il compito di ritirare la posta. Ma questa volta c’ era una sorpresa: per la prima volta lui, Harry James Potter, aveva ricevuto una lettera. Ancora incredulo entrò in salotto ma la lettera gli venne sottratta sgarbatamente dallo zio. Harry e il cugino erano entrambi curiosi di sapere il contenuto della lettera ma Vernon e Petunia si guardarono bene dal lasciargliela leggere. E per la prima volta i due cugini collaborarono. La mattina dopo, stranamente, Dudley si offrì di andare a prendere la posta, e nascose un’ altra copia della lettera nello sgabuzzino di Harry. A notte fonda poi, lo raggiunse nell’ infelice alloggio, dove lessero la lettera:

Caro signor Potter,
siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l’ elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie e le indicazioni per arrivare a Diagon Alley dove procurarsi tutti gli oggetti magici.
I corsi avranno inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa della Sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.
Con ossequi,
Minerva McGranitt
Vicedirettrice


Allo studio dentistico Granger & Co. entrò svolazzando un vecchio gufo grigio che doveva aver visto tempi migliori recapitando una spessa lettera ad inchiostro verde smeraldo destinata alla signorina H. Granger. Hermione corse nella stanza adiacente per dare la buona notizia al padre. I genitori, inizialmente riluttanti, acconsentirono poi ad accompagnarla a Diagon Alley, la città dei maghi a Londra, in cerca di informazioni. Oltrepassato il Paiolo Magico si ritrovarono in una grande strada colma di negozi e brulicante di gente con mantelli di tutti i colori. Subito Hermione, il cui hobby era la lettura, si precipitò al Ghirigoro, la libreria dei maghi. I genitori intanto andarono in banca per cambiare i dollari con quelle strano monete d’ oro, argento e bronzo. Al Ghirigoro, Hermione vide un grosso volume rosso Magenta con uno stemma che ritraeva una grossa “H” con intorno un tasso, un corvo, un grifone e una serpe, esattamente come nella sua lettera. Incuriosita decise di comprarlo.


Alla Tana risuonò un grido… Ronald si buttò giù dal letto e scese di corsa le scale. In cucina trovò il fratello Percy con in mano quattro lettere aperte. –Yaawn, ma che hai da rompere?- -Sono arrivate le lettere da Hogwarts, e ce n’è una anche per te- -Si, ma la sua è tagliata- si intromisero in coro i gemelli Fred e George indicando con un cenno Percy sghignazzando. Percy sbuffò –Dovevo saperlo che eravate stati voi, e io che me la stavo già prendendo con Silente!- I fratelli in tutta risposta gli lanciarono una spilla rossa, Percy tutto contento se l’ appuntò al pigiama con fare orgoglioso, senza accorgersi che al posto di “Prefetto” c’era scritto “Il Prefetto perfetto”. In quel momento il fuoco si accese da solo sotto i fornelli, annunciando l’ arrivo della signora Weasley e della colazione. –Oh ragazzi, sono arrivate le lettere!- esclamò una scoppiettante Molly Weasley. Poi abbracciò Percy congratulandosi per la spilla di Prefetto, ma quando lesse la modifica sbottò: -Fred! George! Smettetela con i vostri stupidi scherzi! Che esempio volete dare a vostro fratello?!- Ron si sentì osservato. –Sicuramente migliore del Prefetto perfetto tutto petto!-.













SPAZIO AUTRICI:
Ciao a tutti! eccoci qua con la nostra prima ficcy, ideata scritta e corretta sui banchi di scuola XD. Nonostante questo diremmo che sta venendo proprio bene... ma questo non spetta a noi dirlo, ma a voi con i vostri commenti! Quindi: scrivete, scrivete e ancora scrivete!
Speriamo di poter inserire presto anche il primo capitolo che è già pronto e ha solo bisogno di un'ultima correzione... quindi a presto!
Con affetto
Le Malandrine