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Autore: Thanos 05    13/08/2015    3 recensioni
Ero un animatronic buono e gentile, ma adesso... per colpa vostra, sono un diventato... un mostro!
(One-short in collaborazione con GOLDEN FREDBEAR)
Genere: Horror, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Darktrap il demone della morte'
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Darktrap: il mostro delle tenebre
Tenebre. Da ormai tanti anni le tenebre mi circondano, ma non le ho respinte, le ho accolte e adesso vivono con me.
Voi non sapete come si sente ad essere un… mostro. Non sapete che cosa ho passato. Un tempo le uniche cose che mi rallegravano erano le risate e i sorrisi dei bambini. Ma ora è diverso, ora l’unica cosa che voglio è vedere il loro sangue e le loro lacrime scendere dai quei occhi innocenti, voglio vederli soffrire. Voi mi accusate di essere un mostro, siete solo degli ipocriti, siete stati voi a creare questo “mostro”. A volte mi manca il mio bellissimo manto viola scuro, mi manca il mio bel papillon che ora è rovinato e strappato, tutto per colpa vostra. Mi avete costruito e amato, ma poi mi avete odiato e rinchiuso. Siete solo degli illusi, non mi potete imprigionare, non mi potete fermare, con i miei poteri posso distruggervi con un solo movimento della mano. Avete provato di tutto pure a chiamare una certa “squadra SWAT”, illusi. Non potete scappare, soprattutto se non sono da solo, esatto, in questo inferno non sono l’unico che ha subito questa sorte, e ora noi vogliamo vendetta. Con le mie piccole pupille rosse circondate da un mare di nero, vi vedo. Vi vedo stringervi al muro e a puntarmi con il vostro dito chiamandomi “mostro”. E la sapete una cosa? Avete ragione. Io sono un mostro. Ma per una volta nella vostra insulsa vita, invece di chiamarmi mostro, domandatemi perché lo sono? Come è successo? Ve lo spiego io.
 Mi ricordo ancora quel giorno, in cui tutto è cambiato…
(40 anni prima)
PROPRIETARIO: BAMBINI E BAMBINE VI PRESENTO BONNIE THE BUNNY!
BONNIE: EHILA BAMBINI! SIETE PRONTI PER IL ROCK!?
BAMBINI: SIIII!!!!
BONNIE: ALLORA CHE LA FESTA INIZI!
Il mio nome è, o meglio era, Bonnie the Bunny, ero un coniglio animatronic della pizzeria Banny’s pizza & co. E avevo il compito di far divertire i bambini.
Ero felice di vedere quei volti, quei sorrisi, mi scaldavano il servocuore… ma come dice il detto, tutte le cose belle finiscono presto.
Li avevo sentiti, non mi ero sbagliato, il proprietario stava discutendo con la guardia, e li ho sentiti bene, cio che dicevano…
PROPRIETARIO: IL NOSTRO CARO BONNIE STA AVENDO DEI PICCOLI MALFUNZIONAMENTI, CREDO PROPRIO CHE DOVREMMO SOSTITUIRLO… HO ORDINATO DEI NUOVI ANIMATRONIC, PER IL NOSTRO CARO AMICO E’ GIUNTO IL MOMENTO DI LASCIARE LE SCENE…
Sostituirlo? malfunzionamento,? Non poteva essere, perché lo voleva fare, perché…
Da quel giorno è andato sempre peggio i miei malfunzionamenti si rivelarono molto più gravi, ma la parte peggiore era che io… li vedevo, vedevo altri animatronic, che volevano farmi del male, ho cercato di convincermi che non erano reali, ma erano ancora lì, ad tormentarmi, non capivo cosa stava succedendo, ma il vero problema era la realtà, quando io provavo ad difendermi da quelle allucinazioni, facevo anche del male incondizionato ai bambini, tanto che uno l’ho mandato all’ospedale per avergli graffiato la faccia . Ed è per questo che mi hanno buttato nella stanza delle parti di ricambio, in un luogo dove nessuno avrebbe sentito la mia mancanza, perché… perché a me?
Ma la parte peggiore venne una sera. Il ragazzo che avevo ferito era tornato, voleva vendetta, aveva un grande martello e con quello mi continuava a colpire… io non volevo fargli del male, volevo solo che smettesse, cominciai anche a piangere olio, non capivo che cosa ho fatto… che cosa ho fatto per meritarmi questo?
???: NON HAI ANCORA CAPITO!
BONNIE: COSA? CHI SEI?
???: IO SONO TE E TU SEI ME. MA NON E’ IL MOMENTO, NON CAPISCI CHE SONO TUOI NEMICI!
BONNIE: COSA? MA GLI UMANI SONO MIEI AMICI!
???: PENSACI, TI HANNO ABBANDONATO, TI HANNO RINCHIUSO, TI HANNO CHIAMATO MOSTRO, E’ QUESTO QUELLO CHE MERITI?
BONNIE: NO!
???: HAI LAVORATO PER MOLTO TEMPO, ED E’ QUESTO CIO CHE TI MERITI?
BONNIE: NO!
???: E L’HO ACCETTI?
BONNIE: NO! NON LO ACCETTO!
Ora capivo, quella voce, ero io, il mio subconscio, che per anni, avevo soffocato, quella era la voce del mio vero io, dell’odio verso gli umani, era la voce della verità.
Ora potevo scatenarmi, mi alzai, e fermai il martello, lo buttai lontano, e lo vedevo, quell’espressione terrorizzata, mi piaceva, mi soddisfava.  Non so cosa feci, non lo ricordo bene, ma so che mi divertivo a sentirlo urlare, mi ricordo soltanto che il mattino dopo, il proprietario, vide la stanza dipinta di rosso, e a me attaccato al muro, con gli occhi totalmente rossi e che da essi fluiusciva una sostanza rossa.
E così che mi rinchiuse in una altra stanza riservato solo al personale, e sapevo che la mia permanenza lì sarebbe stata lunga…
(10 anni dopo)
Sono passati ormai molti anni da quel giorno, e da allora ho cominciato ad avere delle trasformazioni, il mio corpo divenne nero come la pece, il mio endoscheletro ha subito delle variazioni, infatti ora è di colore rosso sangue, e i miei arti sono molto più robuste, e sono anche muniti di artigli, la mia tuta presenta innumerevoli squarci tra cui la mancanza della parte superiore del mio orecchio destro, e anche una specie di cicatrice sul mio occhio destro, i miei occhi ora sono totalmente neri, con una pupilla rossa che man mano che mi arrabbio diventa sempre più grossa fino a coprire tutto l’occhio, e anche se non so il perché una sostanza rosso esce da loro. Ma la parte più spaventosa erano i denti, ora affilati come rasoi, e di colore rosso sangue. Ma il mio aspetto non fu il solo a cambiare, ora avevo dei poteri psichici, potevo far levitare, telecinesi, diventare invisibile, teletrasporto, capacità di confondersi nell’ombra e muoversi con esso, morso capace di staccare un arto, super forza, ipnosi, controllo mentale, e la capacità di creare illusioni.
Volevo vendetta, ma ero da solo, come potevo… ma all’improvviso sentì degli strani rumori, mi avvicinai alla porta e vidi un animatronic senza faccia che veniva picchiato da altri, pensavo che era spacciato, ma poi lo vidi togliere la faccia agli altri, e poi anche il proprietario che ordinava alla guardia di buttarlo, nella mia stanza-cella.
Eccolo lì, provavo un po di empatia per quel povero robot, era molto simile a me prima che tutto avvenisse, forse ecco perché ho voluto aiutarlo, ma se voleva vendetta gli avrei fornito qualche “giocattolo” in più.
Ecco fatto, e lo acceso per vedere se era ancora vivo… e a quanto pare lo era…
BONNIE: ALLORA SEI ANCORA VIVO EH?
???: CHI HA PARLATO?
BONNIE: IT’S ME.
Era chiaramente spaventato, ed era normale considerando il mio aspetto…
???: CHI SEI? CHE COSA VUOI? QUAL’E’ IL TUO NOME?
Un nome… non sapevo cosa rispondere, il nome Bonnie non mi apparteneva più, non sapevo cosa dire, ma poi mi venne l’idea…
 
IL MIO NOME E’ DARKTRAP E NOI DUE ABBIAMO UN CONTO IN SOSPESO CON QUESTA PIZZERIA
 
THE
END?
 
NOTE DELL'AUTORE:
QUESTA FANFICTION E' IN COLLABORAZIONE CON GOLDEN FREDBEAR, SE VOLETE SAPERE CHI E' L'ANIMATRONIC CHE DARKTRAP HA INCONTRATO, ANDATE A LEGGERE LA SUA VERSIONE GIA' PUBBLICATA.
   
 
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