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Autore: Wrightless Smalls    13/08/2015    1 recensioni
Nico era nervosissimo, tra solo 20 minuti sarebbero iniziate le lezione e avrebbe conosciuto la sua classe, finalmente il suo sogno si stava realizzando e non poteva esserne più felice[...]
Nico aveva conosciuto alcuni suoi colleghi che insegnavano nella sua stessa classe: Annabeth Chase insegnante di matematica, Percy Jackson insegnante di educazione fisica e Reyna Ramìrez Arellano insegnate di Latino.
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AU Dove Nico realizza il suo sogno di diventare insegnante di Italiano dopo molti anni di studio.
[Jasico] [Percabeth, Reynabeth e molto altro]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altro personaggio, Jason Grace, Nico di Angelo, Percy Jackson, Reyna
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I am Nico Di Angelo, yours new italian teacher'
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Un rocchettara mi abbraccia, facendomi perdere 3 anni di vita


Mi raccomando, leggete le note finali!




Alcuni giorni prima

Il Sig. Grace, dopo esser praticamente cacciato dalla stanza della paziente, si recò al primo bar che vedesse.
 Una volta entrato si avvicinò al cassiere e ordinò un caffè e una brioche. Stava per addentarla quando il suo telefonò, guardò il display e esso faceva vedere una foto di suo figlio: Jason. Jupiter si maledì mentalmente, si era dimenticato di avvertire sua moglie e suo figlio, preso dalla fretta di partire. Non era una cosa nuova, spesso Jupiter si era dimenticato di avvertire la moglie per viaggi di lavoro. Rispose al telefono e come immaginava la voce di Jason era preoccupata:
''Padre? Dove sei? Sei partito di nuovo senza avvertire, io e la mamma siamo un sacco preoccupati! Potevi lasciarci anche un biglietto? Pronto?! Ci sei?'' Jupiter voleva un sacco di bene a Jason, ma non era la prima volta che gli faceva notare che quando si agitava, iniziava a parlare senza nemmeno prendere un po' di fiato.
''Jason, non preoccuparti, sono a New York, sto bene. C'è tua madre lì con te? Devo parlarle urgentemente''
''E' qui affianco a me, perché è successo qualcosa?''
''Sto bene Jason, passami tua madre'' disse Jupiter con un tono duro, doveva parlarne con sua moglie.
''Ehi, caro? Tutto bene? Come mai sei a New York?'' disse Beryl con tono dolce. Si erano sposati a 18 anni, quando lei, due anni prima era rimasta incinta della loro prima figlia Talia Grace. Jupiter era stato un bravo padre, diciamo che Talia era una persona tutta pepe, e non le piaceva essere comandata. Nonostante tutto aveva accettato di lavorare nella Liceo di suo padre, avendo preso una laurea in mitologia Greca e Romana, per poi aver seguito dei corsi. E si era aggiudicata la cattedra come insegnante di Geostoria.
''Si cara, sto bene. Sono dovuto partire urgentemente, se c'è Jason lì vicino dirgli di andarsene, devo dirti delle cose molto importanti''
''Ok, aspetta un minuto'' Jupiter sentì che Beryl aveva cambiato stanza.
''Sono in camera di Jason, dimmi pure'' disse Beryl con tomo vagamente preoccupato
''Ieri mi ha contattato l'ospedale di New York, stanno ricoverando Maria Di Angelo'' Jupiter sentì un rumore di sorpresa da parte della moglie
''Mi hanno fatto alcune domande, la maggior parte sui proprio parenti''
''E cos'hai detto?'' Disse Beryl, Jupiter capì che era davvero preoccupata
''Ho detto che lei non ne aveva. Non posso dirgli che ha un figlio ancora vivo, l'ospedale lo chiamerebbe, Nico ha passato tutta la sua vita a cercare di trovare sua madre, poi ha smesso, se ora scoprirebbe che è in coma, ne uscirebbe distrutto''
Beryl tacque, Jupiter ipotizzò che stesse pensando, sicuramente anche lei sapeva che dirglielo a Nico, non sarebbe stata la migliore delle idee. Dopo almeno 1 minuto lei disse:
''Lo sai che non puoi tenerglielo nascosto, prima o poi la verità salterà fuori, Nico è diventato un uomo, Jupiter, non è più un bambino, saprà affrontare la cosa'' Jupiter sospirò, lo sapeva bene, ma si era troppo affezionato a quel bambino. L'aveva perduto quando aveva 2 anni, e ora che lo aveva ritrovato, aveva timore che potesse rimaner ferito dal passato.
''Hai ragione, ma cara, dopo tutto questo tempo lo abbiamo ritrovato, non voglio che il suo passato gli farà del male'' Beryl lo rassicurò e aveva fatto promettere a Jupiter sarebbe andato a parlare con l'infermiere.


Adesso andiamo una settimana avanti

Nico in quella settimana aveva conosciuto molte classi, e aveva anche legato con i suoi studenti nonché con i suoi amici, ma sopratutto con Jason, Nico dopo la chiacchierata con Reyna, iniziò ad uscire più spesso con Jason, è divertente, simpatico e molto dolce.
Reyna si avvicinò a lui per andare a prendere un caffè insieme, iniziarono a parlare delle loro lezioni, finché il telefono di Nico squillo. Era un numero sconosciuto, la chiamata veniva da New York, non era la prima volta che lo chiamavano, ma Nico non aveva mai risposto.
Mise il cellulare in silenzioso.
''Non rispondi?'' Nico scosse la testa e Reyna non indagò oltre. Nico dopo aver fatto la riunione con la madre di Hazel, era diventato ancora più sospettoso, nonché molto dubbioso.
All'inizio Nico aveva parlato del programma di quell'anno e quello degli anni prossimi, la madre lo seguiva attenta, ma poi ha iniziato a fare domande personali su suo padre, a cui ovviamente Nico non rispose, poi si congedarono e il volto della madre sembrava deluso.
Nico non riusciva a capire che cavolo stava succedendo, se lui stesso impazzendo, oppure tutto il mondo stesse impazzendo. Ne aveva parlato con Reyna, ma lei aveva detto che probabilmente era solo curiosa, e che magari se le era soltanto immaginato il volto deluso.
Ma Nico era comunque sospettoso. Stavano andando verso le macchinette quando sentirono una voce:
''O MIEI DEI! Nico sei davvero tu?'' una ragazza piuttosto alta, capelli neri, con una maglia nera e dei jeans con la catena attaccata alle tasche, si stava avvicinando a loro, e continuava a guardare Nico, aveva anche un aria piuttosto rocchettara, aveva molti tatuaggi sulle braccia e un piercing al sopracciglio. Nico si accigliò quando la ragazzo si avvicinò abbastanza per abbracciarlo. Guardò Reyna che stava ridendo.
''Scusa ci conosciamo?'' chiese Nico, cercando di non sembrare scortese, odiava i contatti fisici improvvisi.
''Non mi riconosci Nico? Sono io! Talia Grace!'' Nico suppose che fosse la sorella di Jason, ne aveva sentito parlare, ma lui non la conosceva, probabilmente lo aveva scambiato per un altra persona, per un altro Nico.
''Penso che lei abbia sbagliato Nico, io non sono quello che conosce'' Talia stava per replicare quando si avvicinò a lei Jupiter.
''Talia! Figlia mia, quando sei tornata? Sono così contento di vederti! Vieni andiamo da Jason!'' e Jupiter se la portò via, con sommo disappunto di lei.
Nico si girò verso Reyna e disse: ''Tu la conosci?'' Reyna scosse la testa
''Solo di sfuggita, avremmo parlato si e no, un paio di volte. Lei è Talia Grace, primogenita di Jupiter, insegna geostoria, più di questo non so. Come mai lei sembrava conoscerti?'' Nico sospirò e scosse la testa
''Non ne ho la pallide idea, penso che abbia sbagliato Nico. Anche perché se io la conoscessi, probabilmente anche Jason dovrebbe conoscermi'' Ipotizzò Nico, e Reyna concordò con lui.

Svoltato l'angolo Talia si era stufata di farsi portare in giro per la scuola da suo padre, si dimenò dalla sua presa e disse
''Padre, come mai non mi hai detto che Nico lavorava qui? E perché non mi riconosce?'' disse Talia, palesemente scocciata, non ha una grande simpatia per i suoi genitori, ma li rispettava entrambi.
''Adesso ti spiego tutto. Non ti ho detto niente perché tu non rispondevi alle mie chiamate, e sopratutto perché è da poco tempo che son riuscito a trovare Nico. E non puoi pretendere che ti riconosca, aveva solo due anni quando abitava con noi! Nemmeno Jason si ricorda di lui, inoltre ci sono altre cose che son successe'' Jupiter le spiegò tutto ciò che era successo a New York.
''Ma perchè lui è ancora qui allora? Non ha risposto alla chiamata dell'ospedale?'' Jupiter sospirò, Talia vide la tristezza e l'ansia nello sguardo di suo padre.
''Probabilmente non ha risposto alla chiamata dell'ospedale, sinceramente non so il perché''
Talia era sospettosa, non capiva molto di tutto quello che il padre le aveva raccontato.
''Non voglio che Nico si preoccupi, quindi per favore, non fare più quelle sceneggiate'' Talia concordò con il padre e promise che sarebbe stata attenta con Nico, e che non gli avrebbe detto nulla. In quel momento Jason svoltò l'angolo, e dopo un momento di sgomento, abbracciò Talia, ovviamente lei rispose all'abbraccio. Talia adorava il suo fratellino. Jason dopo aver parlato con Talia e suo padre disse
''Come mai eravate in questo corridoio?'' Talia si ammutolì mentre Jupiter si inventò la prima bugia che gli venne in mente
''Stavamo venendo da te, però non sapevamo dove fossi e poi hai svoltato l'angolo'' Jason non aveva creduto a quella spiegazione, ma decise di far cadere l'argomento e tornò in classe.
Dopo circa 3 ore, Nico si stava dirigendo a casa, Reyna non era con lui, si doveva fermare a scuola con il preside per discutere di alcune cose.
Nico arrivato a casa, dopo aver fatto fare alla Signora O'Leary una passeggiata, si preparò da mangiare e in caso anche per Reyna, pulì un po' casa e aspettò la chiamata di Jason. Doveva chiamarlo per decidere alcuni dettagli dell'uscita di stasera, ma essendo stanco si accasciò sul divano con la televisione ancora accesa, e in pochi minuti si addormentò. Non sogno nulla di particolare, era su una stradina, era una bella giornata, ma più andava avanti più il cielo si oscurava e diventava pieno di nuvoloni grigi.
Si svegliò quando il suo telefono gli squillò in mano, Nico suppose che fosse Jason, quindi non si prese nemmeno la briga di controllare.
''Pronto?'' Disse Nico con voce stanca
''Pronto?'' disse una voce sconosciuta, Nico si rizzò in piedi ''E' il signor Di Angelo?'' Nico prese un profondo respiro, agitato da quella chiamata senza un motivo apparente
''Sì, sono io. Chi parla?'' Disse Nico con voce incerta.
''La chiamo da parte dell'ospedale di New York''




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Salve a todos! Sono sempre io con un nuovo capitolo!
Devo aggiornarvi su un paio di cose:
1)Sono in vacanza con degli amici, anzi in effetti sono già partito da martedì, e mi dispiace di non avervelo martedì!
Se state leggendo queste note, probabilmente la mia migliore amica ha pubblicato il capitolo! La ringrazio molto per il disturbo, e mi scuso anche per eventuali ritardi, just in case.
2)Tornerò a casa Venerdì, quindi fino ad allora, la fic, sarà sospesa. Leggete bene, SOSPESA, non l'ho abbandonata. Non il prossimo lunedì, ma il prossimo ancora avrete il capitolo 7!
3) Volevo ringraziare tutti quelli che seguono la storia, che l'hanno messa tra le preferite, ricordate e seguite! Vi voglio bene! Ringrazio chi legge, e sopratutto chi si prende la briga di recensire!
4)Probabilmente lo avreste notato anche voi, ma non  ho risposto alle vostre recensioni, preferisco farlo da me quando sarò a casa! Potete ovviamente recensire. Nessuno ve lo vieta!
Penso di aver detto tutto, spero vi sia piaciuto il capitolo, un po' più corto rispetto al precedente, e ci vediamo tra due lunedì!
-Wrightless Smalls
Post Scriptum: Chiedo scusa per eventuali errori di distrazione/ortografici
  
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