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Autore: _DeepSound_    14/08/2015    2 recensioni
Ash e i suoi amici sono stati ammessi alla prestigiosa Accademia Pokemon in cui nasceranno nuove amicizie, nuove rivalità e nuovi amori. Ma la vita all'Accademia non sarà tranquilla come pensavano. Charlie, la sorella minore di Ash, ha un'abilità speciale e nasconde un segreto legato alla sua infanzia, un ricordo che l'ha spinta a diventare più forte. Jake, un misterioso allenatore, è a conoscenza dell'abilità della ragazza e la spinge a rivelare i suoi poteri. Anche altri allenatori dell'Accademia hanno delle abilità speciali, anche se in alcuni di loro sono ancora assopite. Quali sono le vere intenzioni di Jake? Cosa si nasconde nel passato del misterioso ragazzo?
Se vi ho incuriosito vi invito a leggere la mia storia :)
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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N.B: Il nome del capitolo non fa riferimento alla fine della storia, ma ad altro (dai, tanto avete capito che se non è la fine della fanfic, può essere solo la fine di qualcos'altro).
Speravate di cavarvela, ma questa storia non si è ancora conclusa. Dovrete pazientare per vedere la fine.

***

Mentre stavano attraversando lo squarcio spaziale creato da Palkia, i leggendari ed i ragazzi con loro furono colpiti da un potente attacco che li colse completamente impreparati, facendo finire quasi tutti in punti diversi della zona circostante il percorso 111.
Nonostante il suo stupore, il pokémon spazio riuscì a riprendersi prima di cadere al suolo, riuscendo anche a recuperare Kenny e rimetterlo sulla sua groppa.
-Co...cos'è successo?- chiese il ragazzo, scosso per l'esplosione.
"Arceus ha percepito la nostra presenza e ci ha attaccati." spiegò il drago cercando con lo sguardo gli altri per assicurarsi che stessero bene. "Fortunatamente siamo tutti interi."
-Ma come ha fatto? Non ci trovavamo nella tua dimensione?-
"Lui è il creatore di tutte le dimensioni ed è sopra di tutti, persino dei sovrani delle varie dimensioni." 
A quelle parole Kenny rimase paralizzato a quella constatazione.
Fin'ora non si era fermato a pensare al loro avversario, ma soltanto al modo per impedire il suo risveglio e, successivamente, a risvegliare i pokémon in grado di fermarlo, però adesso aveva finalmente compreso contro chi stavano lottando.
Iniziò leggermente a tremare ed a sudare freddo pensando alla potenza che poteva avere quel pokémon, colui che secoli fa aveva sconfitto il trio di draghi e quello dei laghi. Come potevano solo pensare di batterlo? Se non c'erano riusciti secoli fa, come avrebbero potuto farlo adesso?
"Rilassati e chiudi gli occhi." sussurrò Palkia con calma. "Usa i tuoi poteri per osservare ciò che sta accadendo qui."
Anche se un po' confuso, il coordinatore seguì il suo consiglio, iniziò a respirare profondamente per rilassarsi e chiuse gli occhi, osservando con la propria mente ciò che lo circondava.
Alcuni pokémon selvatici, spaventati, mettevano al sicuro i propri cuccioli, altri cercavano di soccorrere i propri compagni bloccati da alberi e rocce cadute.
I pokémon eoni cercavano di rialzarsi, ignorando la stanchezza e le ferite, per poi essere soccorsi da due ragazzi più grandi di lui che non aveva mai visto.
Poco distante c'era invece Silver visibilmente scosso che osservava Giovanni, ora privo di sensi.
Allontanandosi con la propria mente vide diversi allenatori e coordinatori, affiancati dai capipalestra e dai Superquattro, che affrontavano i membri del Team Rocket sfuggiti all'esplosione e soccorrevano coloro che ne erano rimasti coinvolti.
Infine si soffermò ad osservare Lucinda che medicava Groudon ed Emy la guardava con una mano sulle sue pokéball, pronta per aiutarla nel caso ne avesse avuto bisogno.
"È normale che esista la paura, è un'emozione che provano tutti, sia umani che pokémon, ma l'importante è non lasciarsi sopraffare da essa. Infondo il vero coraggioso non è colui che non prova paura, ma colui che riesce a convivere o superare le proprie paure."
-Anche tu hai paura?- sussurrò allora il castano.
"Ovvio che ho paura, infondo è l'emozione da cui nasce l'istinto di sopravvivenza, ma ho ancora più paura di ciò che potrebbe accadere se perdessimo questa battaglia." affermò il pokémon spazio con determinazione, puntando lo sguardo sul suo avversario. "E tu, prescelto, cosa vuoi fare? Vuoi lasciarti sopraffare dalla paura oppure vuoi combattere?"
-Ho troppe persone care da difendere per abbandonare il campo di battaglia.- esclamò Kenny con determinazione.
"Era questo che volevo sentirti dire, ragazzo nato dalle fiamme."
Detto ciò Palkia lanciò uno sguardo ai suoi compagni draghi ed i loro prescelti, per poi dirigersi insieme verso Arceus.
"A quanto pare mi avete nuovamente tradito, trio della creazione." sibilò Arceus, guardando i tre draghi con astio. "Voi eravate i miei pupilli. Ho creato per ognuno di voi una dimensione in cui eravate i sovrani e mi ripagate in questo modo? Aiutando questi sporchi umani?!" concluse, ruggendo l'ultima frase.
-Non tutti gli uomini sono come Giovanni.- urlò Ash, sperando di far rinsavire il pokémon primevo.
"Taci umano! Nessuno ti ha interpellato." tuonò l'archè(1) con freddezza, fissando il diretto interessato con odio. "Credi di poter parlare perché hai incontrato diversi leggendari? Perché hai placato la loro ira?(2) Non farmi ridere. E poi tu, sciocco umano, non sei tanto diverso da quell'uomo."
-Che cosa?-
"Avete anche scelto metodi diversi, ma entrambi inseguite fama ed ambizione, entrambi avete la stessa fame di gloria, quindi in cosa sareste diversi?"
-Io non farei mai del male a qualcuno per seguire i miei scopi.- ribatté il corvino, stringendo i pugni sul dorso di Dialga, irritato da quelle affermazioni.
"Forse non intenzionalmente, ma lo hai fatto. Per concentrarti sui tuoi obiettivi hai lasciato sola tua madre, hai sentito pochissime volte tua sorella ed hai lasciato indietro la persona che amavi. Credi davvero di non averle ferite?"
Ash rimase a bocca aperta e con gli occhi sgranati.
Nonostante tutto aveva ragione. Per poter diventare un allenatore pokémon aveva lasciato indietro tante persone, non fermandosi a pensare a ciò che faceva nemmeno una volta.
Se ci ripensava ricordava gli occhi un po' lucidi della madre quando ripartiva per uno dei suoi viaggi, la nota di tristezza e solitudine che assumeva la voce di Charlie quando doveva interrompere una delle loro brevi e rare telefonate e gli occhi rossi ed un po' gonfi di Misty quando gli annunciò di non poter più viaggiare, quella piccola scintilla di speranza nei suoi occhi che si spense quando si salutarono, come se si fosse aspettata qualcosa da lui che non era arrivata.
Aveva ferito le persone a lui più care, quindi cos'è che lo rendeva tanto diverso da Giovanni?
-Smettila!- esclamò Gary a voce molto alta. -Ash tutti commettiamo errori, è normale, ma si può sempre rimediare. Nessuna di loro ti odia, ti sono ancora accanto, quindi combatti per loro e quando la battaglia sarà finita ti scuserai.-
-M-ma io...-
-Niente ma Ash, taci e combatti!- urlò Kenny, intromettendosi nel discorso.
Anche se la sua mente era assalita dai dubbi, Ash si diede un pizzicotto sulla guancia per riprendersi e concentrarsi nuovamente sul suo avversario.
"Sono stufo di parlare. È tempo di combattere." esclamò Arceus, preparando un Iperaggio.
I tre draghi allora si misero uno affianco l'altro e sferrarono una combinazione di Neropulsar, Cannonflash e Idropompa che si scontrarono con Iper Raggio, creando una forte esplosione ed un'enorme nebbia che coprì tutti loro.
Approfittando del tempo di ricarica successivo al colpo del primevo, i guardiani del tempo e dello spazio colpirono il nemico con Fragortempo e Fendispazio, mentre Giratina scomparve in una nebbia nera.
Quando i due colpi andarono a segno la nebbia fu spazzata via, mostrando Arceus in piena forma, ma con un aspetto che fin'ora non avevano visto: l'addome e la criniera erano diventati rosa scuro, mentre il cerchio che lo avvolgeva aveva assunto un colorito roseo.
-Dannazione, può diventare anche di tipo folletto.- sibilò il coordinatore, frustrato a quella scoperta, guadagnandosi un'occhiata confusa da Ash. -Il tipo folletto è stato scoperto da poco da alcuni ricercatori. Questi pokémon sono invulnerabili agli attacchi di tipo drago.-
Quando la nebbia violacea si stava addensando sotto l'archè questo ritornò nella sua forma originale, così quando Giratina riapparve e lo attaccò Oscurotuffo andò a vuoto.
"Tutta qui la forza dei prescelti? Sie..." parlò il primevo per poi essere interrotto da un proiettile di roccia che lo fece cadere al suolo. "Dannati!" sibilò, mentre le pupille dei suoi occhi si restrinsero.
Prima che potesse anche soltanto muoversi, il pokémon fu attaccato da sei punti diversi da Psicoraggi lanciati dai pokémon eoni e dal trio dei laghi, per poi subire in successione Primopulsar, Spade Telluriche e Ascesa del drago.
-Onestamente hanno deluso anche me i prescelti, per questo io e altri allenatori li abbiamo affiancati.- esclamò Emerald sfrontato, fulminando Drew con lo sguardo.
-Non c'era bisogno di un altro nanetto in questa battaglia.- ribatté il coordinatore di LaRousse, irritato.
-Questa frase non la commento nemmeno.- affermò Charlie irritata.
"Umani, credete davvero di avermi messo in difficoltà con così poco?" ruggì Arceus nella forma acciaio, rialzandosi da terra.
-Questo è soltanto l'inizio.- disse Keith, spavaldo.
Approfittando della guardia bassa dell'avversario, Groudon lanciò un potente Fuocobomba prima che cambiasse nuovamente forma, così da fargli subire maggiori danni.
Dopo quell'attacco l'archè decise di calmarsi e combattere a mente fredda, così da non farsi più sorprendere dalle loro combinazioni. Appena si riprese cambiò nuovamente forma, facendo diventare la ruota, gli zoccoli e la criniera di colore blu ed attaccò con un potente Idropompa contro Groudon.
Mesprit ed Azelf corsero subito in soccorso del continente, ma sfortunatamente il primevo si mosse molto più rapidamente di loro, evitando i due pokémon psico e portandosi alle spalle dei pokémon eoni e sotto Rayquaza.
Prima che potessero reagire, Arceus tornò nuovamente alla sua forma folletto e li colpì contemporaneamente con Giudizio, facendo finire Latias e MegaLatias in mare, venendo successivamente soccorsi da Kyogre, MegaLatios contro diversi alberi e MegaRayquaza contro la parete rocciosa.
Quando stava per allontanarsi, Palkia usò Bora contro Arceus, congelando le sue zampe, così da impedirgli di evitare il Cannonflash di Dialga, ma il suo bersaglio era già tornato alla sua forma originale per evitare troppi danni.
Durante questi attacchi Giratina aveva usato nuovamente Oscurotuffo per avvicinarsi rapidamente e furtivamente al nemico per poi colpirlo con Neropulsar potenziato da Psichico di Uxie.
"Basta!" ruggì l'archè mentre il petto e la criniera divennero verdi, mentre l'anello e gli zoccoli diventarono violacei. "Questa battaglia sta durando fin troppo." concluse per poi lanciare verso l'alto un'enorme meteora che esplose, causando una forte pioggia di meteore che colpì tutto ciò che lo circondava.
Una delle piccole meteore stava per schiantarsi su di Vera, ma prima che Drew potesse anche solo reagire una sfera d'energia bianca la colpì, frantumandola in mille pezzi.
Quando la coordinatrice aprì gli occhi si sorprese nel ritrovarsi senza alcuna ferita, ma quando sentì un cumulo di polvere cadergli addosso capì che qualcuno l'aveva salvata.
-Mi devi un favore sorellona.- esclamò un ragazzino con gli occhiali affiancato da un Gallade.
-Grazie Max.- affermò Vera sollevata, strofinandosi gli occhi per togliersi la polvere.
Il ragazzino allora prese una bottiglia dal suo zaino ed usò l'acqua per sciacquare gli occhi della sorella, cercando di darle sollievo, mentre Gallade distruggeva tutte le meteore che potevano cadere su di loro.
Quando gli occhi smisero di bruciargli, la coordinatrice di Petalipoli si guardò intorno, così da notare che le meteore non avevano colpito solo loro ed i leggendari, ma anche i poveri pokémon selvatici che subivano inermi la sua furia.
Poco distante da loro, Silver ed il suo Feraligatr si difendevano dalla pioggia di meteore, mentre lì accanto Giovanni stava pian piano riprendendo i sensi, ritrovandosi di fronte al caos che lui stesso aveva causato.
-Cosa ho fatto?- sussurrò il capo del Team Rocket sconvolto.
A sentire la voce del padre, il rosso sussultò e si girò di scatto verso di lui, rimanendo in silenzio, non sapendo cosa dire o come chiamarlo, ma alla fine optò per chiedergli ciò che gli premeva sapere.
-Perché?- esclamò Silver, mentre il suo pokémon continuava a proteggerli anche in assenza di ordini dal suo allenatore. -Perché hai fatto tutto questo? Perché desideri tanto il potere?
-Perché è l'unica cosa che posso avere.- sussurrò Giovanni con un sorriso malinconico. -Avevo tutto: ero diventato il capopalestra della mia città natale ed avevo una splendida famiglia, ma prima che me ne accorgessi tutto è incominciato a scivolare dalle mani senza che io potessi far nulla per impedirlo. Angelica si era ammalata di una grave forma di cancro al pancreas e, nonostante avessi fatto tutto il possibile per salvarla, lei morì.
Quando la persi caddi nella disperazione più totale, chiesi persino aiuto ad un mio amico archeologo per cercare informazioni su un pokémon che si credeva avesse il potere di ridare la vita, ma quando lui scoprì cosa volevo fare si allontanò da me, sperando di farmi desistere dal mio scopo.
A causa di questa ricerca persi il mio migliore amico e mio fratello ti portò lontano da me.- disse con tristezza per poi sussurrare con disprezzo l'ultima frase.
-Zio l'ha fatto per proteggermi. Tu non c'eri mai a casa e le tue ricerche erano pericolose.- lo difese Silver, conoscendo bene le motivazioni di tale gesto.
-Ma io per colpa sua sono rimasto solo.- urlò il padre, dando un pugno alla parete rocciosa alle sue spalle. -Mi eravate rimasti solo tu e Sean e lui lo sapeva benissimo, ma nonostante ciò se n'è andato con te, lasciandomi solo.-
Alle lacrime di Giovanni, il rosso rimase spiazzato, non aspettandosi che la sua lontananza lo avesse sconvolto a tal punto.
Un'esplosione più forte e vicina delle altre interruppe la loro discussione, facendoli concentrare sulla battaglia. Un potente Iper Raggio aveva colpito Rayquaza e l'aveva fatto scontrare con la parete rocciosa, ad una ventina di metri di distanza da loro, ma questo, nonostante il forte impatto, si riprese velocemente e lo attaccò con Oltraggio.
Il potente ruggito dell'archè riecheggiò in tutta l'aria circostante, coprendo qualunque altro suono. I tre trii ed i pokémon eoni erano in difficoltà, nonostante il vantaggio numerico e le varie megaevoluzioni e archeoevoluzioni.
La forte tosse di Yuki fece sobbalzare Lino, il quale le passò una bottiglia d'acqua, sperando che bere la facesse sentire un po' meglio. Dopo aver bevuto, l'albina tornò a fissare preoccupata la battaglia.
-Se continua così non riusciremo a farcela.- disse Yuki, dando voce ai pensieri di molti di loro.
-M-ma cosa dice? Sono sicura che i prescelti riusciranno a...- cercò di dire l'allenatore dai capelli verdi.
-Speravo che almeno con l'aiuto del trio meteo e dei pokémon eoni avessimo qualche speranza, ma a quanto pare questa battaglia rischia di finire come...- sussurrò la filologa angosciata, per poi sgranare gli occhi, ricordandosi un particolare.
-Signora?- chiese il ragazzo, sorpreso dall'improvviso silenzio.
-Come ho fatto a non pensarci? La soluzione era proprio davanti ai miei occhi e non l'avevo minimamente considerata.- mormorò Yuki con un sorriso accennato sulle labbra e passandosi una mano tra i capelli, per poi voltarsi verso Lino. -Durante la Battaglia Leggendaria i prescelti si sacrificarono per salvare i leggendari, così Arceus, capendo il forte legame che legava umani e pokémon, concesse una parte del suo potere a quei sei umani per ridargli la vita e la sua ira si placò.-
-Non starà mica pensando di far morire i prescelti, vero?- urlò sconvolto il verdino, arretrando di qualche passo.
-Non essere sciocco, questo piano sarebbe pura follia. Quello che volevo dire è che non bisogna usare soltanto i leggendari per fermare Arceus, ma bisogna sfruttare anche le abilità dei prescelti.-
Nel frattempo la battaglia continuava a diventare sempre più dura. Arceus prese la sua forma lotta ed usò  Focalcolpo per annullare Pietrataglio di Groudon e contemporaneamente colpirlo. Appena assunse quella forma, Lucinda rimase incantata ad osservare il corpo dell'archè, concentrandosi soprattutto sulla sua ruota, ora rossa, trovandola estremamente familiare.
-La Rosso Catena.- esclamò la coordinatrice, capendo dove avesse visto qualcosa di simile.
-Ma ti sembra il momento di dire stronzate?!- esclamò seccato Emerald, fissando sconvolto la ragazza.
-Se non sai nemmeno di cosa sto parlando perché non stai zitto?!- ribatté Lucinda, irritata dall'affermazione del biondo. -La Rosso Catena è un oggetto creato dall'unione delle pietre rosse sul corpo dei guardiani dei laghi che possono imprigionare Dialga e Palkia. E se invece noi lo usassimo su Arceus?-
"Ottima idea, giovane umana. Anche se non sarà in grado di fermarlo gli impedirà di cambiare forma." esclamò Uxie accennando un sorriso.
-Ottimo, sarà utile per la mia strategia.- disse una voce femminile nella testa dei ragazzi che stavano combattendo al fianco dei leggendari e di questi.
-Che piano hai in mente Yuki?- chiese Charlie.
-Lo spiegherò brevemente e non mi ripeterò perché MegaGallade non riuscirà a tenerci in contatto per molto, quindi ascoltate attentamente.-
*
-Fiammetta come mai ci hai chiamato?- esclamò Pat, atterrando alla destra della rossa.
-Stavamo aiutando gli altri con la difesa delle città adiacenti, tra cui anche Cuordilava.- sbuffò irritato Tell, sbattendo nervosamente il piede a terra.
-Dovete far uscire dalle pokéball tutti i vostri pokémon psico e mettere in contatto telepatico tutti loro.- disse l'esperta di tipi fuoco, indicando il gruppo di ragazzi che combattevano ed i leggendari.
-Ma perché?- chiesero contemporaneamente i gemelli.
-Ve lo spiegherò dopo, ora fate come ho detto.-
Nonostante l'assenza di informazioni, i due capipalestra di Verdeazzurropoli fecero uscire Lunatore, Solrock, Swoobat, Xatu, Medicham e Alakazam.
-Loro sei basteranno per metterli tutti in contatto telepatico.- disse Tell, sicuro.
-Ed appena uno di loro si stancherà lo sostituiremo con un altro dei nostri, così da mantenere sempre fisso il contatto.- concluse Pat, prendendo già una pokéball, così da essere subito pronta a sostituirli.
*
Appena furono tutti in contatto telepatico, Ash e Kenny, stati fin'ora sulla groppa di Dialga e Palkia, misero i piedi a terra, sul punto più alto della scogliera, così da avere una visuale perfetta dell'enorme campo di battaglia.
Collaborando nell'utilizzo delle loro abilità, riuscivano a scoprire in che punto si trovava Arceus in un determinato momento, presente o futuro che fosse, capire la mossa che avrebbe usato e la sua traiettoria, così da permettere ai pokémon di poter attaccare e difendersi al meglio, anche se non riuscivano ad evitare tutti i suoi colpi, potevano almeno non essere colpiti in pieno, subendo così meno danni possibili.
Quando Arceus abbassò la guardia, ArcheoGroudon sferrò un Iperaggio alla sua destra, mentre ArcheoKyogre usava Primopulsar alla sua sinistra e MegaRayquaza attaccava con Dragospiro dall'alto.
Non potendo difendersi dai tre colpi, l'archè usò Extrarapido, spostandosi in avanti, ma appena notò i Foschisfera dei tre pokémon eoni, cambiò direzione, andando indietro, trovandosi la strada sbarrata dalle pareti rocciose.
Il trio dei laghi allora levitò rapidamente verso l'avversario e assunsero una formazione triangolare: Mesprit in basso a sinistra, Azelf in basso a destra e Uxie in alto.
Appena furono in posizione le gemme sul loro corpo iniziarono a brillare, formando dei fasci di luce che li univano insieme, prima assumendo una forma triangolare per poi mutare pian piano in un cerchio.
Capite le intenzioni dei tre pokémon, Arceus cercò di colpire il guardiano del lago Valore, ma qualcosa gli impedì di muoversi a suo piacimento, bloccandolo contro la parete. Irritato, il primevo si guardò attorno, per quanto gli fosse possibile, notando che Drew e Gary lo tenevano bloccato usando l'aura e il potere psichico che avevano.
"Dannati prescelti." ruggì infuriato la divinità riuscendosi finalmente a liberare.
Appena questo si liberò il suo corpo fu circondato dalla Rosso Catena che si fuse con la ruota di Arceus, diventando leggermente più opaca.
Stanchi per aver usato la loro abilità, Drew e Gary caddero sulle ginocchia, cercando di riprendere fiato.
-Per un pelo.- disse l'allenatore col fiatone.
I leggendari, tutti uniti davanti ad Arceus sferrarono i loro migliori colpi contro Arceus che cercò di fermarli con Iper Raggio. Quando stava per avere la meglio Charlotte si mise davanti ai pokémon leggendari e chiuse gli occhi, così da concentrarsi per usare i suoi poteri per potenziare i loro alleati.
Nonostante i loro sforzi però non riuscivano ancora a prevalere sul creatore, così la corvina fu raggiunta da Wendy che stese le mani verso Arceus che fu avvolto da una tenue aura luminosa, così da tranquillizzarlo e, così facendo, diminuire la potenza dell'attacco.
Adesso erano alla pari con Arceus e per cercare di prevalere anche Drew e Gary cercarono di dare una mano, ma erano troppo esausti per potercela fare.
Paul e Lucinda allora concentrarono la loro energia sul braccio in cui vi erano le sfere, così da dare maggior forza a Groudon e Kyogre, mentre Lyris, seguita da tutti quelli che stavano assistendo alla battaglia, si misero in ginocchio a pregare Rayquaza, così da donargli un po' di forza in più.
Tutte queste cose insieme riuscirono a potenziare gli attacchi contro l'archè che ora era messo alle strette, ma continuava a immettere energia al suo attacco, finché non comprese come tutti gli umani stessero dando il massimo per aiutare i leggendari a vincere. A quella constatazione, Arceus abbassò la guardia, così tutti i leggendari usarono tutta la loro forza rimasta per potenziare i loro attacchi e riuscire finalmente a prevalere sul primevo, mandandolo al tappeto.
Per diversi secondi, forse anche minuti, tutto tacque e nessuno si mosse, tutti paralizzati da ciò che era successo, sperando che quella non fosse soltanto un'illusione.
-È...fi-finita?- sussurrò Wendy senza fiato mentre si reggeva a stento in piedi.
-Lo spero.- rispose Charlotte, anch'ella nello stesso stato dell'avicoltrice.
All'improvviso Arceus si mosse e si alzò lentamente da terra, osservando i suoi avversari, ormai stremati dalla battaglia interminabile.
"Voi..." esordì l'archè con voce roca, facendo gelare tutti i presenti all'istante. "...alla fine siete riusciti a sconfiggermi, umani. A quanto pare avevano ragione i pokémon che vi hanno protetto fin'ora, non siete degli esseri miserabili. Avete lottato fino alla fine senza gettate la spugna, riuscendo persino a sconfiggermi." e mentre diceva ciò alle sue spalle si aprì il portale della sua dimensione, così lui si voltò verso di esso e saltò all'interno dello squarcio che si chiuse pochi istanti dopo.
A quella dichiarazione di sconfitta finalmente poterono tirare tutti un sospiro di sollievo ed esultare, felici della fine di quell'inutile battaglia.
All'improvviso Sapphire cacciò un piccolo urletto poiché Ruby l'aveva sollevata come se fosse un sacco di patate e la stava portando in una zona più appartata.
-Ma che fai?- esclamò l'allenatrice col viso in fiamme.
-Riscuoto il debito.- rispose il ragazzo allegramente.
-Intendi il bacio? Non ti sembra un po' esagerato portarmi nel fitto della foresta solo per un bacio?-
-Prima era un bacio, adesso, a causa degli interessi, mi devi mooolto di più.- rispose Ruby con malizia, leccandosi le labbra.
-Ma ti sembra il momento per queste cose?!- urlò la castana con voce acuta ed il volto in fiamme per l'imbarazzo.
Il ragazzo con gli occhi rossi allora la fece scendere dalla sua spalla per poterla prendere come una principessa, così da poter vedere il suo viso.
-Quale modo migliore di festeggiare la salvezza della regione se non con un po' di sana attività fisica?- disse Ruby, per poi darle un bacio a stampo. -E poi qui vicino ho costruito un'altra base. Dovresti vedere quant'è comodo il letto matrimoniale che ho comprato.-
*
Dopo aver fatto ritornare MegaLatias, ormai stremata, nella pokéball, Keith prese il telefono per fare una chiamata. Non appena la telefonata terminò, il biondo andò verso Silver e Giovanni con la mano destra in tasca, stringendo qualcosa al suo interno.
-Giovanni Dickson?- chiese Keith, parandosi di fronte all'uomo.
-Cosa vuoi?- domandò Silver, fissandolo, per poi notare che nascondeva qualcosa in tasca. -Cos'hai lì?- urlò, indicando la mano destra e mettendosi sulla difensiva.
-Queste.- rispose semplicemente il ragazzo, mostrando il suo distintivo.
Dopo che entrambi videro il distintivo, il biondo lo rimise in tasca e fece segno al capo del Team Rocket di alzarsi, mentre prendeva le manette dalla tasca della sua giacca.
-Giovanni Dickson la dichiaro in arresto. Ha il diritto di rimanere in silenzio, tutto ciò che dirà sarà usato contro di lei in un tribunale.- disse Keith, mentre gli ammanettava le mani dietro la schiena. -Ha diritto ad un avvocato, se non se lo può permettere gliene verrà assegnato uno d'ufficio. Ha compreso i suoi diritti?-
-Si.- sussurrò semplicemente Giovanni tenendo il capo chino, non avendo la forza di guardare suo figlio negli occhi.
Dopo un paio di minuti un elicottero sorvolò il percorso 111 ed atterrò vicino a loro. Appena atterrò un paio di agenti scesero dall'elicottero e lo accompagnarono sull'elicottero.
-Silver.- disse Giovanni, prima che decollassero. -Mi dispiace di averti fatto soffrire.-
Prima che Silver potesse dire qualcosa, l'elicottero decollò di fronte ai suoi occhi, lasciandolo con le parole sulla punta della lingua e gli occhi un po' lucidi.
Quando si sentì abbracciare il rosso sobbalzò, ma riconoscendo i disordinati capelli di Gold, si rilassò tra le sue braccia per poi ricambiare il suo abbraccio.
-Perché sono così confuso? Perché non riesco ad odiarlo?- disse Silver con voce rotta, ma senza lasciar cadere nemmeno una lacrima.
-Perché nonostante tutto è tuo padre e sai che ti vuole molto bene.- sussurrò Gold, accarezzandogli dolcemente la schiena. -È normale.-
Conoscendo la timidezza dell'altro, l'allevatore sciolse l'abbraccio, ma Silver lo afferrò per un braccio e lo abbracciò nuovamente, poggiando la fronte sulla spalla del corvino, nonostante questo fosse più basso di lui di una decina di centimetri.
*
-Ash!-
Sentendo la voce della capopalestra di Celestopoli e le sue braccia avvolgerlo da dietro, Ash si rilassò tra le sue braccia e poggiò la sua mano su quella della ragazza.
"In cosa sareste diversi?"
"Credi davvero di non averle ferite?"
Ripensando a quelle parole, il corvino si irrigidì e si allontanò da Misty bruscamente, sentendosi in colpa per ciò che le aveva fatto.
-Da quando sei innamorata di me?- chiese ad un tratto Ash, con lo sguardo basso.
-Ma che domande sono queste?- esclamò la ragazza in preda all'imbarazzo, per poi preoccuparsi dello strano comportamento dell'altro. -Cosa ti succede?-
-Ti prego, rispondimi.- la supplicò l'allenatore.
-Quando viaggiavamo insieme. Più ti conoscevo e più mi piacevi.- rispose Misty con dolcezza. -Ho capito di amarti quando ho iniziato ad amare i piccoli difetti che ti caratterizzavano.-
-Sono uno stupido.- urlò Ash iniziando a piangere. -Tu eri innamorata di me ed io, nonostante desiderassi stare con te, ho preferito continuare il mio viaggio e lasciarti andare. Non riuscivo nemmeno a contattarti perché sapevo che avrei sentito la tua mancanza, ma non ho pensato che facendo così tu avresti sofferto. Scusami.-
-È normale che si prendano strade diverse nella vita. Tu stavi seguendo il tuo sogno ed io seguivo il mio. Non posso dire che non abbia sofferto, ma era inevitabile.- disse Misty, prendendo il viso dell'allenatore tra le mani, così da portare il suo sguardo su di sé. -Non avrei mai sopportato che tu rinunciassi al tuo sogno per me, quindi non piangere e non scusarti. Se vuoi fare qualcosa per me dimmi cosa provi per me.-
Ash fu rincuorato dalle parole dolci e sincere della ramata, così smise di piangere e la guardò dritta negli occhi, cercando dentro di sé le parole giuste per dichiararsi, ma più ci pensava e meno idee aveva, così decise di smettere di pensare e seguì l'istinto.
Fissò per qualche istante le labbra dischiuse di Misty prima di chiudere gli occhi e baciarla. Nonostante si fossero già baciati, Ash era molto nervoso perché voleva riuscire a trasmetterle tutti i suoi sentimenti con quel bacio. Fu un bacio dolce, ma anche goffo dato che un paio di volte i loro denti si scontrarono, ma nonostante questo continuarono a baciarsi, volendo sentire il sapore dell'altro più di ogni altra cosa.
I due ragazzi si separarono solo quando i loro sapori si erano uniti, rendendo impossibile sentire il sapore di uno senza quello dell'altro.
Nonostante si fossero separati da un po', Ash non riaprì gli occhi, come se stesse ancora vivendo il loro bacio, ed abbracciò Misty.
-Ti amo.- balbettò timidamente il corvino, nascondendo il viso tra i capelli della ramata.
-Alla fine sono riuscita a conquistarti, stupido Ash Ketchum.- affermò Misty al settimo cielo.

 
****




(1) Arché: origine di tutte le cose. Un concetto usato spesso dai primi filosofi greci (studiare filosofia serve a qualcosa).
(2) Ovviamente qui si fa riferimento ai film pokémon, ma dato che la storia si basa soprattutto sul trio dei draghi ed Arceus non si riferisce ai film su di loro.

Dopo taaaanto tempo, finalmente si conclude la battaglia contro Arceus.
All'inizio questa battaglia doveva essere un semplice "Tutti contro Uno" con un quasi sacrificio di qualcuno, ma, nonostante io adori queste cose, sarebbe stato troppo mainstream, così ho usato i poteri dei prescelti.
Scrivendo questo capitolo e riscrivendo il significato di Kenneth (troppo figo *-*) ho notato una cosa interessante: Kenny vuol dire nato dalle fiamme, mentre Ash vuol dire cenere, ovvero qualcosa distrutto dalle fiamme.
Ironicamente sono i prescelti di due leggendari agli antipodi.
Sarò anche cattiva con Ash, ma ci voleva qualcuno che gli dicesse che fosse egoista e chi meglio del creatore di tutto poteva farlo? E poi farlo soffrire un po' mi ha aiutato a rendere molto più fluff la dichiarazione.
Onestamente avrei voluto parlare anche di qualcun'altro dopo la battaglia, ma il capitolo era già molto lungo, così ho preferito limitarmi a proposte indecenti, momenti tristi e Pokéshipping. Praticamente il meglio.
In realtà volevo far sbaciucchiare anche Jake ed Emy, ma loro sono la mia coppia di tsundere preferita, quindi voglio farlo per bene.
Dopo queste infinite note, smetto di ciarliare e comincio a ringraziare.
Ringrazio LolaKastle22 ed Hailstorms per la recensione.
Un grazie anche a tutti quelli che continuano a leggere la mia storia, nonostante abbia perso la mia vecchia puntualità.
Alla prossima ed un abbraccio forte forte :)
   
 
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