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Autore: ninfa dagli occhi blu    14/08/2015    0 recensioni
A volte le parole non bastano.
E allora servono i colori.
E le forme.
E le note.
E le emozioni
Due anime che vivono in un contesto fatto da colori e sfumature . Un amore impossibile , dove la realtà supera la fantasia
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Nero, colore della notte e del buio,
Colore dell'oscurità, dove tutto vieni a galla e dove si possono scorgere i demoni di ogni umano . Nero, colore della distruzione, del caos e della catastrofe .
Sfumatura di protesta ,bisogno di opposizione
Nero , sogno dei grandi cambiementi o grosse stravaganze
Nero, vita o morte ?
Nero, non è altro se non un colore, fondamentale per l'esitenza umana, senza di esso la vita sarebbe vuota .
Perchè il nero, non è altro che la liberazione dell'animo umano . Nero, è solo ciò che ci accade dentro,  il nero descrive ciò che siamo . Umanità dannata e falsa,
Nero, simbolo di verità mai detta,
simbolo di vita
Perchè dopo la vita c'è sempre la morte,
fonte di redenzione per la società






                                                                                                         
Capitolo 2








" Signorina Dafne , descriva ciò che le è accaduto,  quel martedì del  16 luglio 2012 ? " dichiarò il giudice con stizza,  guardando con occhio critico e altezzoso colei che parlava,in attesa della risposta dell'imputata, egli sostava su un grande scranno di legno, dai grossi braccioli e dall'alto schienale
" Giuduce, ho già detto tutto quello che serviva per dimostrare la mia innocenza "
rispose con sicurezza Dafne, nonostante l'insistenza nel definirla colpevole
" Le ricordo che lei è l'imputata, quindi cerchi di portare il dovuto rispetto alla mia persona, sono colui che rappresenta la legge !! " affermò l'inquisitore con un moto di rancore nei confronti della signorina Bianchini
" Lei è la prima sospettata sull'inchiesta quindi si dia un contegno, lei potrebbe aver ucciso colui che pìù volte ha cercato di violentarla per vendetta ? " le domandò con serietà colui che amministrava la giustizia
" Le ripeto signor giudice, nonostante le violenze subite più volte da parte del defunto ,Narciso, non ho mai cercato di assasinarlo . La vendetta non è per me, ho  sempre agognato dimenticare tutto ciò " dichiarò Dafne con fermezza, sfidando con gli occhi il giudice nel porre domande .
Ad un certo punto dei capelli biondi e riccioluti attirarono la sua attenzione, una piccola bambina, dagli occhi scuri sedeva  in totale tranquillità, accanto una semplice bambola dai capelli d'oro . Ella era sola e attendeva che la sua mamma finisse di parlare con quello strano signore, aveva fame e sperava di andare al McDonald per mangiare un bel pò di patatine fritte . Dafne distolse lo sguardo e udì la nuova domanda del giudice
" Lo sa, che i qui presenti, genitori della vittima potrebbero chiedere l'affidamento della sua bambina ? " riferì con altrettanta irritazione il cosiddetto giudice, con l'unico intento di far reagire colei che aveva di fronte
" Non permetterò mai che mia figlia vada in mano a coloro che hanno cresciuto un tale mostro " gridò Dafne con ostinazione, che dopo un periodo di totale indifferenza aveva mostrato una  rezione del tutta aggressiva .
" Le ho detto di portare rispetto Signorina Bianchini, altrimenti sarò costretto a farla andare via, in attesa del mio giudizio " ribadì l'uomo dai baffi arruffati
" Lei non è di certo Dio, io sono consapevole di essere innocente, nonostante le accuse che sono state a me rivolte, credo di aver detto fin troppo, di certo non ero l'unica persona che aveva un motivo ben valido per uccidere Narciso " rispose l'accusata in modo sarcastico, alzando involontariamente le folte sopracciglie, bionde
" Allora mi dica, colui che aveva un tale movente, Signorina Bianchini  " asserì l'uomo dai capelli grigi, con ironia
" Non so di preciso chi siano, ma so con certezza che Narciso aveva dei creditori alle calcagne, lui stesso me lo disse  " riferì con certezza la donna dai capelli d'oro
" Perchè aveva alle calcagne dei creditori ? In cosa si era immischiato il signor Narciso ? Con chi era in debito ? " il giudice pose questa serie di domande nell'arco di qualche secondo
"Non so come conobbe tale gente, so solo che più volte ha avuto a che fare con certi ceffi di strada . Narciso  era molto meno forte di loro, quindi non si difendeva, lui tendeva a picchiare coloro che erano indifesi e deboli " confessò Dafne con assoluta arresa, ricordando il male subito, non ebbe nessuna pietà a definire mostro colui che aveva reso impossibile la sua vita per ben due anni
" Signorina Bianchini, c'è una cosa non chiara, il Signor Narciso aveva un debito con questa gentaglia . In cosa consisteva ? " affermò con un moto di attesa, l'uomo che amministrava la legge
" Egli aveva debiti che riguardavano cocaina !!" rispose con limpidezza la donna seduta al banco degli imputati con la massima tranquillità, attese le varie reazioni e queste non si fecero mancare . I testimoni al processo , sospirarono di grande sorpresa, non potevano credere che il grande Narciso fosse un coacainomane . I parenti della vittima reagirono in maniera del tutto pazzesca, definendo in più modi colei che aveva osato accusare un santo come Narciso, un mostro . Dafne sentì definirsi più volte come  " sguarldrina " ma non reagì alle provocazioni, anzi alzò il capo in maniera del tutto altezzosa . Sfidò apertamente tutti coloro che la insultavano e per questa piccola provocazione ,una dei testimoni reagì . Ella era la donna che aveva dato vita a Narciso, sua madre
" Non è vero, lei è una bugiarda !! Giudice , deve sapere che la qui presente signorina ha detto sempre menzogne . Lei è la colpevole , lei ha ridotto nostro figlio alla distruzione, lei è l'unica artefice della morte di nostro figlio " tuonò con rabbia la madre della cosiddetta vittima
" Lui era solo un uomo che non aveva la giusta compagna accanto, lui non era un mostro e non aveva mai fatto uso di cocaina " continuò colei che aveva dato vita all'emblema della crudeltà .
Dafne guardò con sdegno colei che si definiva madre e colpì nel segno
" Narciso non era solo un cocainomane ma anche un trafficatore di eroina !! " asserì con espressione del tutto priva di sentimenti . Ormai nutriva un rancore del tutto giustificato per la famiglia di colui che per quasi due anni l'aveva tormentata, così
Dafne si godette appieno l'espressione terrorizzata della donna che era di fronte a lei , vestita da un blu tailleur firmato Armani . Dafne lesse negli occhi della signora , del tutto priva di dignità , che lei sapeva, la donna dal viso del tutto rifatto dal chirurgo plastico sapeva della vera natura di suo figlio . Era consapevole del grado di colpevolezza di Narciso . Ella infatti per evitare i dovuti accertamenti svenne, dichiarando che la colpevole del suo stato emotivo fosse Dafne








I colori hanno una loro vita propria, si trovano anche nella parte interna delle conchiglie assopite nelle profondità marine – è un indizio di feste segrete; grazie a una scoperta fortunata potremmo parteciparvi anche noi.

Ernst Jünger


















Qualche mese dopo


" Mamma hanno appena consegnato il giornale " espresse con gioia tutto ciò Acquamarina, consegnando il quotidiano alla mamma e ritornando a giocare con le sue allegre bambole
" Grazie tesoro " rispose Dafne con dolcezza , dando un occhiata agli annunci, infatti ella cercava qualche piccolo locale da affittare . Dafne voleva creare uno studio o laboratorio creativo dove ogni artista potesse esprimere la propria personalità, aveva ormai rispolverato da tempo il suo dono e voleva che questo avvenisse anche per altre persone . Lesse un annuncio che descriveva adeguatamente quel che cercava, un grande locale da ristrutturare , con circa 100 metri, dove era possibile creare ciò che si voleva . Prese carta e penna e annotò la via, il nemero telefonico del proprietario e decise che nel pomeriggio ci avrebbe dato uno sguardo. Dopo decise di dedicarsi al suo lavoro, da tempo dimenticato, il suo ultimo dipinto venduto a circa euro 500, ritraeva una donna vista di spalle, con un aspetto del tutto fragile, spalle  nude ,leggermente inclinate in avanti, i capelli biondi raccolti in maniera del tutto spontanea ma non certo non meno seducente . In lontananza si intravedeva un ambiente del tutto povero ma rallegrato da colori piuttosto chiari, come azzurro e lilla, colori piuttosto delicati che rappresentano la fragilità dell'animo umano  . I colori  sono stesi in maniera del tutto marcata  e veloce,  l' immagine prendeva mirabilmente forma con tratti che si intessevano senza perdere la loro evidenza lineare, esso ispirava un concetto di grande verità . Quel quadro sicuramente era un'opera autobiografica, era il riflesso dell'anima di Dafne, una donna dall'aspetto fragile e dal colore nero ma circondata da un mare di colori chiari, che davan una luce pazzesca a tutto ciò che in lei era nero . Esteticamente guardandola, Dafne appariva come un fiore non del tutto sbocciato, che col tempo sarebbe diventato molto più unico . Chi la conosceva la definiva con il soprannome " giglio nero" perchè  dicevano che ella fosse bella quanto marcia, dopo lo scandalo con il processo di Narciso, tutti la credevano colpevole.







Passate un paio d'ore  Dafne decise di vestirsi, indossò una semplice maglietta dal colore rosso e un jeans del tutto consumato
, un paio di sandali neri e legò i suoi lunghi capelli biondi in una coda alta e del tutto scomposta . Portò con se anche Acquamarina, vestita con un abitino bianco con piccoli ricami rossi e due treccine castane che facevano da cornice al suo tenero visino . Dopo raggiunsero la loro macchina dal colore grigio e si misero in viaggio, trovarono la giusta via e diedero un occhiata al piccolo locale che avevano di fronte, rimasero stupite dalla grande bellezza che trasmetteva esso . Rimarcava tutto ciò che ricercavano, la casa era costruita da pesanti pietre, qualcosa di così vecchio ma così attraente, una porticina dal colore bianco e piccole finestre rotonde, così inusuali ma allo stesso tempo così particolari . Dafne immaginò un vai via di artisti e trovò il posto decisamente perfetto per il suo scopo, ognuno avrebbe colorato il suo angolo con opere e disegni, rendendolo pieno di vita . Decise che avrebbe chiamato in serata il proprietario e chiesto di vederlo il giorno dopo per accordarsi . Nel frattempo Dafne avvistò una pasticceria lì vicino e lei e la sua bambina  s'avviarono verso di essa , s'accomodarono ad un tavolino con sedie d'accaio , in attesa della loro ordinazione : un cappucino per Dafne e una cioccolata calda per Acquamarina .    Ad un certo punto Dafne avvertì piccoli brividi, che partivano dalla base del collo fino a raggiungere la schiena , piccole scosse di elettricità attraversavano il suo piccolo corpo , così molto lentamente ruotò il capo per capire cosa avesse scatenato questa reazione non controllata del suo corpo . Scoprì che degli intensi occhi neri la stavano fissando, alzò di nuovo lo sguardo e i suoi fragili occhi azzurri si scontrarono con impudenti occhi neri come la pece
  
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