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Autore: ely91    01/03/2005    2 recensioni
Niente è come credi davvero, c'è sempre una velata differenza tra sogno e realtà... una differenza che nella vita reale si riflette sulle persone che crediamo di conoscere, ma che in realtà, non conosciamo affatto.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nothing is as you believe

Nothing is as you believe.

 

È successo qualche giorno fa, se non mi sbaglio… martedì? Si.

In quel giorno ho attraversato un processo apatico che mi ha portato a riflettere su tante cose… e sai chi mi ha aiutato ad aprire gli occhi? Tu!

Già, proprio tu, tu che hai sputato in faccia alla realtà, sorpassandola, calpestandola, creando delle maligne illusioni al solo fine di farmi soffrire.

Non che mi fossi mai fidata del tutto, ti confesso. Però ero arrivata ad un punto in cui credevo che tutto poteva diventare migliore, in cui credevo che stesse per succedere qualcosa di bello, qualcosa che mi impedisse di stare sveglia la notte.

Avevo deciso che forse era meglio affrontare la realtà, chiedere una spiegazione, una decisione, un cenno che mi facesse comprendere la situazione in cui mi ero ficcata. Tu non me lo facevi capire. Ed io rimanevo lì, ad aspettarti, camminando sotto gli insulti di chi sapeva, o forse no.

Ma una cosa era certa: tu lo sapevi. Tu sapevi di illudermi, provavi piacere a vedermi cadere nelle tue mani…ma cosa di preciso ti ha dato soddisfazione?

Sai, non credo che questa lettera arriverà mai nelle tue mani. Dopotutto il destino non mi è mai stato tanto simpatico.

Se anche lo facessi, finirebbe per essere ridicolizzata o distorta e questo non mi va. Ho già sofferto abbastanza, grazie.

Questa non è una lettera di rimprovero, di rabbia… non è una richiesta di pietà…no. Questa è la semplice e pura descrizione della realtà. Della mia realtà.

Quanti anni abbiamo passato insieme senza avere la possibilità di guardarci davvero per un attimo negli occhi? Forse è stata questa la causa scatenante dell’idea sbagliata che mi ero costruita di te. Che scocciature, tutte quelle parole, quei contorni che poi non ci sono serviti a niente. Magari ho fatto tanta fatica per riuscire a sorriderti, e quella fatica non è servita a niente per entrambi.

Chiunque incroci la mia strada mi lascia qualcosa, nel bene, nel male… e se può rallegrarti non mi hai lasciato tutte cose negative.

Mi hai lasciato il dolore, la delusione… ma mi hai lasciato anche la visione realistica di questo mondo. Non si possono conoscere davvero le persone, anche se magari ci convivi da sempre, perché se non le conosci a fondo, non potrai mai capirle. Il tuo comportamento non era da te… eppure se lo hai fatto tu vuol dire che è da te… che strano vero? Probabilmente ora ti starai chiedendo perché diavolo ti abbia scritto questa lettera.

Bè, a dirti la verità non lo so neanch’ io…

Un po’ volevo ringraziati, un po’ volevo dirti quello che mi avevi regalato. Ma, tirando le somme, quanto te ne può fregare di questo? La tua vita procede tranquillamente, i tuoi progetti, i tuoi scopi, i tuoi divertimenti… già, per te sono stato un divertimento… un… diversivo?

Io non sono un diversivo. Io sono una persona.

Pensandoci bene, non so quanto di quello che provavo per te mi è rimasto. Forse io mi ero innamorata di una persona che in realtà non esisteva. Di un fumo, di un ombra… di una maschera orribile che indossavi per chissà quali motivi. Io non mi ero innamorata del vero Draco Malfoy… dico bene?!? Almeno ora so come sei fatto davvero… so che non hai coscienza, che non hai cuore o che perlomeno, non lo hai mostrato a me.

Che cosa potrà portar via questi ricordi, queste sensazioni che mi hai donato? Niente. Li hai incisi nella mia anima e, in un modo o nell’altro, ci rimarranno. Non ti dispiace, vero!? No, penso proprio di no…

L’illusione di poter scoprire una persona diversa, di poter vivere una nuova avventura… l’illusione di una maschera…

Perché non togli la tua maschera anche davanti agli altri? Sarebbe solo una fatica in più fingere…

Tu mi hai regalato questo, incrociando la mia strada; a te, invece, cosa ho lasciato?

Vuoto…

Disgusto…

Indifferenza…

Buio...

Dopotutto io chi sono per chiederti una cosa del genere? Di solito siamo noi a scegliere quali consigli seguire… impariamo dai nostri errori… osserviamo le conseguenze dei nostri sbagli… ma tu quando capirai che hai sbagliato?

Hai sbagliato perché mi hai usata come uno stupido passatempo…

Hai sbagliato perché mi hai illuso sperando di trarne piacere…

Ma anch’io ho sbagliato.

Ho sbagliato nel crederti, perché i miei sogni da ragazzina finiscono sempre col convincermi che la favola bella esiste, che il principe azzurro esiste…

Io ho capito di aver sbagliato… ma tu? Hai capito che mi hai fatto male? Hai capito che dicendo di non avere coscienza hai peggiorato l’opinione che avevo su dite, trasformando la mia sicurezza in dubbio?

Niente è come pensi che sia…

C’è sempre una realtà dietro le cose…

Una realtà che non può essere modellata a seconda dei propri sogni…

Una realtà che va accettata.

Nel bene.

E nel male.

Per me eri speciale, unico, diverso.

Ora, sei uno come tanti.

 

Ginny

  
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