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Autore: Kirame amvs    16/08/2015    9 recensioni
|Storia Interattiva - Nuova generazione di semidei - Iscrizioni chiuse| Posti disponibili 18, in possibile aumento (ora 20)|
Dopo ventiquattro anni dall'impresa dei sette per distruggere Gea, una nuova inquietante profezia verrà annunciata dall'Oracolo. Quattordici semidei dovranno riportare i morti nell'Ade, liberare il Dio degli Inferi dal Tartaro e restare vivi e uniti.
Sette eroi la Terra scalfirono,
Con la Dea Nike gioirono.
Ora l’Ade risorgerà,
e il doppio unirà,
distruzione o vittoria sull’Olimpo prevarrà.
Se un figlio perso si ritroverà,
la compagnia perirà.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ade, Dei Minori, Gli Dèi, Le Cacciatrici, Nuova generazione di Semidei
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II – Meet the Demigods

 

 

POV Braxton Gooch, son of Zeus – Astra Morrison, daughter of Persephone

Braxton rivolse un’occhiata verso Astra, ma quando la bionda si voltò titubante verso di lui arrossì come un peperone e distolse lo sguardo. Decise che, prima di andare a suicidarsi giù nel Tartaro, avrebbe preso un po’ di appunti dalle figlie di Afrodite.

Bussò alla porta e una ragazza di nome Ashley gli aprì, scocciata perché intenta ad arricciarsi una ciocca rosa shocking con la piastra.

«Oh, ma sei tu, Braxy! Ce l’hai ancora con Astra? Lasciala stare, è solo una contadina» la ragazza agitò una mano con unghie eccessivamente lunghe e smaltate.

Decisamente le figlie di Afrodite non erano il suo tipo.

«Io… Ashley, io credo di provare qualcosa per lei» le rispose timidamente il figlio di Zeus.

Sicuramente suo padre si stava dando una manata in faccia per ricordargli che “bisogna farle tue, le donne, Braxton. Ma una cosa: non farle mai parlare. Sono pericolose!”.

«Cosa provi? Cioè, oramai sei un uomo, là in basso, se provi qualcosa per Morrison te ne accorgeresti subito, no? Insomma, non passeresti inosservato!» Ridacchiò maliziosa Claire.

Braxton arrossì. Certo, Astra era bellissima, ma non solo! Era anche gentile, dolce e simpatica. E a lui piaceva moltissimo.

«Comunque, sei qua per i soliti consigli, no? È semplicissimo, pasticcino:  dille che il destino vi ha uniti, che siete fatti l’uno per l’altra e che non hai mai visto una persona più bella al mondo…»

Ashley si interruppe vedendo Braxton che scriveva in fretta su un taccuino.

«Ma non te lo devi scrivere! Okay, che cosa ti appassiona? Paragonala alla cosa che ti appassiona di più, non potrà resistere» Claire prese una boccetta di profumo e glielo spruzzò direttamente in faccia.

Sorrise compiaciuta.

Il semidio tossì Armani per qualche minuto, prima di riprendersi. Per fortuna che aveva gli occhiali, o avrebbe anche avuto la congiuntivite all’incontro con la figlia di Persefone.

«Ah… adesso ho capito. Ho un’idea! Grazie mille, mi siete state utilissime!» Si rianimò, uscì e si diresse felice come non mai verso la cabina di Persefone.

A due passi dalla porta, però, gli vennero i dubbi: e se non fosse stata la cosa giusta da dire? E se, come al solito, avesse rovinato tutto come un imbranato? E se ad Astra lui non fosse piaciuto?

Si fece coraggio e bussò. La bionda uscì con un sorriso timido.

Braxton amava i sorrisi della ragazza.

«Emh… ciao, Astra. Volevo chiederti se magari ti va, non so, di fare una passeggiata nel bosco» Il figlio di Zeus deglutì.

Passarono due minuti di silenzio, che la ragazza passò a fare congetture su congetture, ad avere dubbi e a chiedersi se mai sarebbe piaciuta al ragazzo dei suoi sogni.

«Certo, sì» Rispose lei abbassando lo sguardo e fissandosi le punte delle scarpe.

 

Arrivarono in una radura e si sedettero su una pietra, cadendo in un silenzio imbarazzante.

Doveva farcela. Quella era l’occasione della sua vita e non voleva sprecarla, anche se lui non era bello, dolce e simpatico come Astra.

Prese il suo taccuino e si girò verso la semidea, imbarazzatissima e rigida, con le gambe magre circondate dalle braccia. Già Astra era minuta, ma se si chiudeva anche quasi fosse un riccio!

Il figlio di Zeus prese un lungo respiro.

«Astra, dal primo momento in cui… in cui ti ho vista, ho saputo –guardò le annotazioni. Accidenti, se aveva scritto male!- che non avrei mai più visto nessun altro…ehm, altra. Credo che il delfino ci abbia uniti» Astra lo guardò dapprima confusa, poi perplessa, poi ridacchiò.

Braxton diventò paonazzo, accorgendosi della sua indicibile gaffe. Ma perché doveva sempre fare la figura dell’idiota?

«Destino! Destino! Era solo un lapsus…» commentò.

Decise che avrebbe seguito l’istinto e i consigli di Ash e Claire. L’avrebbe paragonata alla sua più grande passione.

«Astra… tu per me sei come un fungo. Quando ti vedo, penso che tu sia paragonabile solo ad un porcino reale, e gli champignon dovrebbero inchinarsi al cospetto del tuo imponente cappello, i prataioli sarebbero i tuoi soldati, saresti la regina del sottobosco, regneresti e le mazze di tamburo sarebbero tue consigliere… e io vorrei tanto essere il tuo tartufo » Astra iniziava a credere di aver incontrato un pazzo, ma le piante e i funghi piacevano anche a lei.

«I tartufi mi piacciono… sono buoni» sussurrò la figlia di Persefone.

In quel momento, Braxton si sentì un genio.

 


POV Astrid Moon – Daughter of Poseidon and Astra – Daughter of Persephone

Era diventato veramente fastidioso ascoltare Braxton e Astra scambiarsi fungose effusioni. Era stato inevitabile per lei disegnare un gambo di fungo porcino con il volto della figlia di Persefone. Era bassa, e anche poco formosa.

E no, non era invidiosa perché lei stessa non spiccava in altezza, con i suoi coraggiosi centosessantaquattro centimetri, ma cavolo, lei le tette le possedeva. E faceva la prepotente, con la sua terza, quando gente sfortunata come Astra se possedeva la prima era già un miracolo degli dei.

Alla fine non resistette più: quello era il suo albero e sotto di lei non ci potevano essere due trote che non riuscivano a farsi valere in amore. Erano anche suoi amici, più o meno! Decise di dar loro una mano.

«Ehi, Astra Gooch! Non è il gambo di un fungo ciò che vedo partire dal tuo collo? Oh no, scusa, è solo il tuo corpo, è così stretto e piatto che sembrava un gambo» Già dall’ultimo “gambo” si era amaramente pentita di ciò che aveva detto. Era troppo impulsiva, dannazione!

Astra subito diventò paonazza come i suoi pomodori al sentire il suo nome affiancato al nome del ragazzo di cui era cotta da… quattro anni. Finalmente stava per sbloccarsi, superare la sua paura per i maschi e ciò che di solito comportavano (solo a sentire la parola sesso Astra si tappava le orecchie e diventava tutta rossa), poi era arrivata la sua amica Astrid, che agiva senza pensare e diceva ciò che le passava per la mente, pentendosi poi amaramente di ciò che aveva detto.

Astra proprio non comprendeva come non si potesse ragionare almeno contando sino a 47 (era il suo numero preferito) prima di parlare. Certo, poi si pentiva anche lei, ma almeno aveva la certezza di aver riflettuto per il tempo necessario.

Astrid era un carpe diem parlante, letteralmente. Non si faceva problemi pensando alle conseguenze delle sue azioni, viveva il momento senza preoccuparsi minimamente di quello successivo.

 

 

POV Emma Roland, daughter of Athena, Edwin Kovacs, son of Hermes, Aaron Desler, son of Hades

Emma stava seduta con le gambe sulla scrivania, esaminando il nuovo prototipo della Argo II, la Argo III. Si era deciso che i semidei avrebbero onorato l’impresa dei sette con una “nave” ancora più moderna dell’altra. Le pareva di avere intravisto Diggory lavorare con Leo Valdez, uno dei sette tornato per aiutare.

I sette della profezia erano tornati al Campo su richiesta di Chirone per dare alcuni consigli ai semidei figli del loro stesso genitore divino. E lei doveva proprio sorbirsi Annabeth Chase, che detestava. Insomma, anche Emma voleva i progetti di Dedalo!

«Em, devi ascoltarmi. Tu sarai colei che capirà il punto debole dell’avversario, tu dovrai fare le strategie, tu dovrai fare la parte di quella che ha sempre un piano e una risposta» Le spiegò la donna.

Emma sbuffò.

«Voglio entrare a far parte delle Cacciatrici» Esclamò la ragazza, guardandola negli occhi del suo stesso colore.

Annabeth sembrò riflettere un momento, poi sorrise nostalgica e le scompigliò i capelli.

«Non ci sarà mai nessuno che ti farà cambiare idea, vero piccola Sapientona? Vedremo come il destino si evolverà, e se seguirai la stessa strada che prese il mio, o se ne creerai una tu» Annabeth credeva fermamente che per Emma ci sarebbe stato qualcuno, qualcuno in grado di farle cambiare idea.

Come  Percy.

Una quindicina di minuti dopo Annabeth andò via per incontrarsi con Percy, Bianca e Luke, i loro figli, di rispettivamente quindici e dieci anni.

La figlia di Atena decise di andare a fare una passeggiata per schiarirsi le idee, e, senza accorgersene, arrivò davanti alla cabina di Ermes.

Sul davanzale c’era Edwin, il capocabina, seduto con un cartello bianco a scritte rosse che citava “La fine è vicina”. Emma lo guardò per un attimo con scetticismo, poi passò oltre senza più degnarlo di uno sguardo. “Che idiota” si ritrovò a pensare.

Dal canto suo Edwin iniziava a detestare quella piccola bionda ribelle, così, sorridendo, si ricordò che quel giorno non aveva ancora rubato nulla. Perché non iniziare con la piccola e indifesa Emma Roland?

Ah, quanto si sbagliava.

Mollò il cartello sulla sedia e corse silenziosamente sul prato, slacciando poi con un gesto preciso e immediato il gancetto in vita alla ragazza, prendendo in mano la sua spada, Fos, e scappando dalla parte opposta.

«Ma che cazz… Kovacs! Io ora ti ammazzo! Ti riempirò talmente tanto di botte che neanche tua mamma riuscirà a riconoscerti,  stronzo!» Inveì Emma lanciandosi all’inseguimento del figlio di Ermes.

Lo aveva quasi perso di vista quando le si avvicinò correndo Aaron Desler, figlio di Ade nonché suo amico, sorridendo divertito.

«Ehilà, Em! Vedo che non te la passi bene. Vedrai che lo accoppo io, Edwin» Lui le sorrise ed Emma seppe che il ragazzo doveva avere un buon piano.

Sorrise di rimando. Oltretutto Aaron al Campo era famoso per la sua velocità nella corsa, e non era raro vedere le gare fra lui e il figlio del dio dei ladri, terminate sempre in pareggi.

Intanto Edwin iniziava a stancarsi, e Aaron colse al volo l’occasione accelerando e in breve tempo raggiungendo il ragazzo.

«Kovacs! La tipa per cui hai una cotta ti vuole uccidere, meglio ridarle Fos, non penso avrai speranze altrimenti! Potrebbe anche innamorarsi del tuo cadavere, certo, ma per te sarebbe alquanto improduttivo. Fidati di chi è fidanzato con Arrow Girl» Esclamò il figlio di Ade affiancando il rivale.

Edwin sbuffò e sorrise, fermandosi.

«Ce la farò» Rispose monosillabico come sempre, e Aaron si chiese se intendesse a sopravvivere a un raptus omicida di Emma o a farla innamorare. Comunque fosse trovava tutte e due le cose altamente improbabili.

«Sarà quel che sarà» Fece spallucce, prendendo la spada e consegnandola alla appena arrivata Emma Roland.

La ragazza era troppo sfiancata per attuare un omicidio e anche per parlare, si limitò a fulminare il ladruncolo, che le fece un sorriso sghembo.

E la ragazza giurò che non avrebbe mai più pensato a come fosse carino il ragazzo.

Ma si sa, mai dire mai.

 

 

POV Rosalee Burkhardt, Hunter of Artemis and Daughter of Persephone, Giorgia Davis, daughter of Iris

 

Rosalee era tornata da meno di due giorni al Campo e già era stato richiesto il suo aiuto per un’impresa. Suicida, oltretutto.

Nervosamente continuava a mettere in fila le carte di Dioniso, allineandole perfettamente.

Il suddetto dio sbuffava borbottando qualcosa che sembrava “ma sarebbe chiedere troppo una Cacciatrice non ossessivo-compulsiva?” e poi “Meno male che fra 7 anni me ne torno su all’Olimpo…”

«Sa, quando la Divina Artemide mi ha chiesto di venire qui ho pensato subito che fosse successo qualcosa, insomma non è che una dea ti ordini di tornare al Campo Mezzosangue senza un motivo, no? Ma poi c’era questa gorgone fastidiosa che mi inseguiva e dovevo far silenzio, ma le giuro, non è colpa mia se quel gatto si è fatto pestare la coda e ha praticamente distrutto il timpano della gorgone, mi creda! E poi ho dovuto sprecare una delle preziose frecce della dea, ma l’ho colpita proprio alla carotide –cioè, sempre che le gorgoni abbiano la carotide, non mi è capitato di sezionarle, sa com’è- e poi, miei dei che schifo, le ho staccato la testa! Mi deve capire, era ancora più brutta del solito, e colava questo liquido verde; che veramente… Lasciamo perdere. Meno male che è scomparsa in fretta, o l’avrei spedita giù nel Tartaro di mano mia. Se poi contiamo che ho sbattuto contro la barriera e c’era questa ninfa simpatica che poi mi ha fatto entrare, pensi che ho intravisto Talia. La volevo salutare, ma poi è arrivata Rachel e mi ha trascinato qui, dove adesso aspetto con questa mia cara amica figlia di Iride che mi assegnino una portentosa missione suicida dove mi dovrei buttare nel Tartaro per salvare quel mio orrido “patrigno” che mia madre detestava. Lei capisce, sono solo un po’ nervosa, Signor D!» Gesticolò Rosalee iniziando a parlare a raffica, e Dioniso roteò gli occhi, prendendosi il setto nasale fra pollice e indice.

«Ascoltami bene, Rosemary»

«Rosalee» Lo corresse lei interrompendolo.

«Quel che è! Adesso io non so che droghe voi Cacciatrici assumiate, ma io non c’entro niente. Niente. E me ne frega ben poco se quel cretino di Ade si è fatto intrappolare dagli Eretici e da quel figlio di Atena, è solo un vostro problema. Vostro, non mio. Dei, non vedo l’ora di andarmene da questo manicomio e bere vino» A malapena Dioniso si accorse di aver spifferato degli indizi a Giorgia e Rosalee.

«Eretici? Figlio di Atena?» Chiese Giorgia.

«Niente che vi interessi, marmocchie» Strillò lui togliendo di mano alla Cacciatrici le carte.

Finalmente entrò Chirone nella stanza.

«Bella maglietta, Giorgia» commentò scettico.

Rosalee si voltò per vedere anche lei e lesse “Hunger Games Girl on fire”, vedendo poi la famosissima cacciatrice Katniss Everdeen con una freccia incoccata.

«Oh miei Dei, è meravigliosa! Dove l’hai presa? Artemide la indosserebbe con gioia» La cacciatrice fece un urletto entusiasta.

Bisogna sapere che le cacciatrici guardavano una volta a settimana Hunger Games e avevano deciso di adottare Katniss, a patto che Peeta stesse lontano. Erano pronte a dare fuoco e fiamme a Panem per arruolare la Ragazza di Fuoco.

Giorgia fu entusiasta di poter fangirlare su Hunger Games con la sua migliore amica.

«Al fan-spaccio clandestino, ovviamente» Sorrise a centotrentadue denti la figlia di Iride, stritolandola in un abbraccio.

Chirone tossì imbarazzato.

Giorgia pensava che assomigliasse al Professor Gilles di Buffy, beh, sì, a parte l’essere un centauro. La parte superiore sembrava proprio uguale a Gilles.

«Giorgia, sei qua perché i messaggi Iride non funzionano che con i figli di Iride, quindi sarai integrata nella spedizione. Rosalee, tu sei qui perché ci serve l’aiuto anche di una Cacciatrice devota ad Artemide. Almeno secondo Dioniso, fino a poco fa»

«Penso ancora che Robyn Ballard e Gipsy Donald debbano andare, così come ero convinto che Perry Johnson e Annabelle Chews si sarebbero messi insieme, così come ero sicuro che Jasper Grant fosse un romano, e che Frederick Tang potesse diventare un dodo. Ora che ci penso, ero anche sicuro che Nigel Di Ancora e Winston Tatangelo fossero gay»

Chirone si passò una mano sulla fronte, quando arrivò Leo Valdez, accompagnato da Calipso.

«Oh, il mio amato Larry Martez e la mia amata Caciotta! Come dimenticare la vostra entrata eroica sul mio gazebo…»

Leo sorrise.

«Sì, come dimenticare. Mi pare di averle bruciato un po’ di vite, no? Comunque sono qui per informarvi che la Super-Iper-TeamLeoWin-Argo III è fatta e finita. Ho istruito il mio little brother Diggory su come pilotarla, ma aveva già capito tutto ciò che era possibile capire. Deve aver preso da me» Esclamò sorridente l’uomo, infuocandosi i polpastrelli per l’eccitazione.

Calipso sospirò rassegnata, con un sorriso di chi ha perso la speranza ma ne è felice.

«Ah, e vi concederò anche Festus, ma riportatemelo vivo e vegeto o per cena mangerò marshmallow di semidei!» 

 

Kirame's Wall!

Buonsalve, semidei! Sono qui con un nuovo capitolo di passaggio dove presento un po' di persone.

Volevo avvertirvi che parto in Turchia lunedì e rientro il 30, per cui non mi vedrete pubblicare sino a settembre :)

Mi scuso se non ho presentato tutti, ma sarebbe risultato lungo e confusionario per voi, non conoscendo praticamente nessuno (eccetto il proprio OC).

Nel prossimo capitolo cercherò di finirli tutti, ma non prometto nulla.

Gli OC usati sono questi:

Braxton Baptist Gooch by House Arryn (prestavolto Dan Cohen)

Astra Morrison by O m e g a (prestavolto Pyper America Smith)

Astrid Aurora Moon "Nana" by Nananime (prestavolto Ashley Benson)

Emma Roland "Em" by Hermione_Everdeen (prestavolto Skyler Samuels)

Edwin Kovacs by viola_scarecrow (prestavolto Michael Cera)

Aaron Desler by little_sweet_things (non so il nome del prestavolto)

Rosalee Karen Burkhardt "Lee" by Pendragon (prestavolto Zoe Sugg)

Giorgia Holly Davis by Sabaku no Konan Inuzuka (prestavolto Philippa Coulthard)

 

Grazie a tutti gli autori degli OC, spero di averli caratterizzati bene e mantenuti nei limiti di come li immaginate di solito voi ^^

Spero in qualche commento vostro, grazie a chi recensisce, mette fra le seguite/ricordate/preferite, ma anche chi legge :D

PS: Se riesco metterò dei banner con ogni OC, ma se non riesco non lapidatemi xD

Alla prossima, spero,

Kirame ♥


   
 
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