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Autore: Tnecniv Victus Mors    16/08/2015    3 recensioni
[ Storia a 4 mani/zoccoli/zampe con Neverman. ]
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In un piccolo pianeta azzurro chiamato Equestria un giovane Eon a ricevuto un importante incarico da parte dell'Innominabile.
Dovrà esplorare e raccogliere dati sul pianetoide azzurro ma non andrà tutto liscio per il nostro Eon.
Tra la conoscenza delle specie, regnanti diffidenti e incontri ravvicinati con... Qualcuno che gli causerà non pochi problemi.
Siete pronti a leggere la storia del nostro Neox e come affronterà il suo primo incarico per il Concilio.....
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Little Chaos'
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•Arrivo ad Equestria•
 
Era passata una settimana dall'ultima riunione del concilio e Neox era visibilmente nervoso, tanto che rilasciava piccole scariche nel terreno e saette elettriche che sfrigolavano nell'aria mentre girava in tondo dentro la sua camer; ogni passo corrispondeva ad una scossa tellurica di primo grado della scala Mercalli tanto era agitato.
-Basta!-
La porta della camera dell'Eon si aprì di scatto mostrando il viso adirato di Genesis, tutto intento a lanciare un'occhiataccia nella direzione del figlio che si era paralizzato all'istante alla vista del padre.
-Non ne posso più di tutto questo, capisco che la nostra casa si sviluppa su un pianeta abitato solo dalla nostra famiglia e della nostra progenie e che quindi pensi di non causare troppi danni, con questo comportamento, ma ora stai esagerando!-
L'uomo entrò nella camera chiudendosi la porta alle spalle e ritrovando la sua calma immutabile e la sua infinita pazienta, che miracolosamente solo il secondogenito Neox riusciva a interrompere.
La stanza era completamente spoglia di qualsiasi oggetto, completamente bianca e dorata; i due Eon allora si sedettero nel vuoto, come di consueto.
-Senti...so che sei nervoso, agitato, emozionato et cetera.....ma devi mantenere la calma se vuoi compiere il tuo primo compito da Eon da quando sei stato generato. Anche se penso sia troppo presto, sento anche che questa è la tua occasione di vivere la tua...."vita".-
-Ma se sbagliassi? In fondo, quando mi avete generato, avete espressamente voluto rendermi più mortale possibile, pur donandomi l'immortalità, quindi posso sbagliare... come posso fare il mio compito, se da me possono dipendere milioni di esseri viventi e io posso rischiare di deluderli?-
Genesis non rispose e così un lungo silenzio adornò la camera e i due esseri superiori.
-Se sbagli hai sempre una seconda possibilità... ricordalo...-
Affermo il padre prima di uscire dalla camera, lasciando al moro il tempo di riflettere sulle parole semplici ma al contempo con più significati del genitore.
 
I due soli stavano tramontando su Aralia, il pianeta in cui viveva lui e la sua famiglia, il panorama era intriso di un rosso intenso che colorava il cielo e le nuvole mentre già si notavano le prime stelle "sorgere".
Neox, con un movimento del polso, creò un vortice di energia cosmica delle sue stesse dimensioni e con passo deciso vi entrò; subito sentì ogni suo atomo dividersi dall'insieme che formava il suo involucro terreno, per poi essere spedito ad una velocità superiore alla luce stessa, il tutto in meno di una frazione di nano secondo, arrivando infine alla sua meta dove si ricompose atomo per atomo.
Il moro prese un respiro e aprì gli occhi, un paio di sharingan, come il padre e la madre, con una stella a sei punte che campeggiavano nel bianco latte delle due sfere visive con l'iride nera e la pupilla divisa tra verde acqua e nero.
Scrutò il panorama davanti a sé, una fittissima foresta composta da specie che aveva catalogato nella sua testa come "Anomale" rispetto all'ambiente circostante, per poi cominciare ad esplorare la zona incurante dei pericoli mortali che poteva nascondere.
-Considerando che sono immortale, i pericoli "mortali" saranno come gli scherzi di Andros e Kairi.-
Rise tra sé il moro per la constatazione sui due amici Nobody*.
 
La giornata stava per finire anche su quel pianeta e nonostante fosse arrivato solo da due ore l'Eon era riuscito a "mappare" sulla suo memoria ogni dato e fattore di tutta la Eventree Forest.
Dai confini era riuscito anche a notare le specie dominanti in tutte le zone adiacenti alla foresta e non si era stupito affatto che pony, grifoni o draghi erano gli esseri dominanti, anzi fu contento che non erano specie come i Vogon** a comandare.
In quel momento un urlo proveniente dal regno dei Pony allerto l'Eon che si teletrasportò in un attimo alla sua fonte, ivi trovando una scena che avrebbe di certo pietrificato dall'orrore un qualsiasi essere vivente "normale". Ma lui non era proprio "normale", quindi la scena di un pony, pardon, di un pegaso dal manto canarino e dalla criniera di un rosa chiaro pietrificato dinanzi a una creatura assomigliate ad un orso ma dal manto blu scuro e trasparente quasi fosse uno spettro con tantissimi nei bianchi sul pelo fulvo, i quali luccicavano come stelle, e che aveva una mole immensa (infatti l'altezza raggiungeva la trentina di metri o più) e con delle zanne bianche che si animavano di una lucentezza unica, mentre nella fronte risplendeva una stella a sei punte bianca, non lo turbò affatto.
Gli occhi rossi erano iniettati di rabbia e stava per azzannare la povera creatura quando si ritrovò Neox davanti, il quale creò una barriera esagonale col solo il gesto di un dito che respinse la creatura facendola rimbalzare indietro. Poi l'Eon si avvicinò fulmineo sopra la creatura, proprio sul muso, per poi appoggiare la mano sulla fronte della bestia che di colpo smise di provare rabbia contro la pegaso e quello strano ragazzino.
-Vai piccolo, che è già tardi e la tua mamma starà aspettando, ok?-
Disse il moro infondendo la sua aura intorno a tutta la zona; la foresta sembrò rinvigorire di colpo e alcuni fiori iniziarono a fiorire come se fosse primavera, nonostante fosse appena iniziato l'autunno. La stessa bestia ora si dimostrava per quello che era in realtà, ossia un cucciolo.
Infatti l'orso blu si alzò e, prima di tornarsene da dove era venuto, lasciò una umida ma amichevole leccata sul volto del moro.
Intanto la pegaso era rimasta sconvolta da ciò che aveva potuto ammirare, ma non si mosse e continuò ad osservare l'operato dell'essere superiore che subito le si avvicinò e le chiese cordialmente:
-Stai bene?-
La pegaso annuì, non distogliendo lo sguardo dal piccolo Neox che, notando ciò, decise di mutare forma.
Una luce abbagliante lo circondò per brevi istanti per poi rivelare un puledro di unicorno dal manto bianco latte, la criniera di un nero pece così come la coda mentre il simbolo che aveva tatuato in più parti del corpo ormai si trovava nei fianchi come Cutie Mark.
L'unica cosa rimasta invariata furono gli occhi.
-Con questo aspetto adesso ti è più facile conversare con me?-
Chiese il puledrino mentre esibiva un dolce ( e puccioso ) sguardo da cucciolo che subito intenerì la pegaso facendogli ritrovare la compostezza.
-Ehm...ti ringrazio per l'aiuto con l'Ursa Minor.-
Disse lei con tono quasi impercettibile, più simile ad un sussurro di vento che ad una domanda vera e propria, che però il puledrino udì e, per questo, le rivolse un sorriso a trentadue denti aiutandola ad alzarsi.
-Non c'è problema per me, il cucciolo si era perso e pensando fosse un "nemico" ti ha attaccata. Io ho semplicemente fatto comprendere l'errore che stava commettendo. Non amo l'uso della violenza almeno che non sia propriamente necessaria.
Comunque, signorina, il mio nome è Neox, il vostro?-
-Fluttershy.-
Da lì in poi Neox fece amicizia con la pegaso dal manto canarino e parlarono del più e del meno, senza che l'Eon spiegasse chi era in realtà; parlarono anche del Regno delle sorelle principesse e di ciò che lei si occupava.
Per l'Eon la pegaso era una manna dal cielo visto che viveva in armonia con la natura senza deturparla, dal momento che le uniche specie con cui era entrato in contatto come gli umani che non ne capivano l'importanza finché non era troppo tardi.
Comunque Fluttershy invitò il puledro a dormire a casa sua per l'aiuto e aggiunse che se voleva fare un piccolo tour per la cittadina di Ponyville ella lo avrebbe accompagnato di buon grado.
Almeno poteva aumentare la velocità di raccolta di informazioni sugli abitanti del pianeta.
Poi decisero che era il momento di andare a coricarsi. La pegaso aveva allestito nella camera degli ospiti nonché occupata da vivaci e numerosi animali un bel letto caldo. Le bestioline non diedero fastidio a Neox, visto che per tutta la notte conversò con i suoi genitori tramite una chiamata empatica.
 
*Nobody:Quando gli Heartless vengono creati, il corpo e l'anima di quelli con cuori forti che hanno perso i loro cuori all'oscurità possono diventare un altro tipo di creatura chiamata Nessuno (Nobody). Poiché sono privi di cuori in possesso di luce oscurità, sono "nulla", eppure esistono ancora all'interno dell'universo.*
**Vogon:Sono una delle razze più sgradevoli della galassia; non sono cattivi ma insensibili burocrati zelanti con un pessimo carattere, sì. Non alzerebbero un dito per salvare la propria nonna dalla Vorace Bestia Bugblatta di Traal senza un ordine in triplice copia spedito, ricevuto, verificato, smarrito, ritrovato, soggetto a inchiesta ufficiale, smarrito di nuovo ed infine sepolto nella torba per tre mesi e riciclato come cubetti accendifuoco.**
   
 
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