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Autore: CerseitheChaos    16/08/2015    2 recensioni
Si avvicinò, a due centimetri dalla mia faccia. I nostri nasi addirittura si toccarono ripetutamente, quasi lui spingesse il suo contro il mio.
«Io posso averti quando mi pare » sussurrò, facendo spuntare un ghigno beffardo sul proprio viso.
Indietreggiai, istintivamente.
«Prendimi, allora» lo provocai.
Fece un mezzo sorriso.
«Non mi tentare» rispose secco, ed uscì dalla cella, dando questa volta un giro di chiave.
«Non finisce qui» mi puntò il dito contro e sparì.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kili, Legolas, Nuovo personaggio, Tauriel, Thranduil
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Chapter Twenty- Three
'And this is how the story ends'




 
Per me il tempo si era fermato quando avevo visto la testa di Fili piegarsi in avanti e il suo corpo morto ed inerme precipitare da quel dirupo.
Io ero presente. La mia mente no.
Erano attimi che parevano lunghi quanto una vita terrena. 
La vita scorreva,stava andando avanti intorno a me, ma io non sentivo più niente.
Le voci erano come un sibilo indesiderato. Il freddo non mi attanagliava poi così tanto come credevo. 
-Eowed! Eowed, dannazione! Fa qualc- avevo udito, anche se in maniera del tutto disinteressata, la voce di Bilbo urlare nelle mie orecchie fino a poco prima. 
Poi un colpo, forse,  secco lo aveva fatto tacere. 
Fu lì che, inconsciamente, mi feci forza e usciii da quello stato di trance. 
Bolg e la sua armata erano sopraggiunti. 
Kìli era sparito. E con lui anche Bolg, che fino ad un attimo prima era presente.
Bilbo giaceva a terra, tramortito. 
-No- sussurrai, inginocchiandomi vicino a lui. 
Posai due dita sul suo collo.
"Tum" silenzio. Il panico si stava già impossensando di me. Poi un altro "tum". Ed un altro ancora. Ed un altro.
Il suo cuore batteva, stava riprendendo regolarità. Bilbo era vivo.
Tirai un sospiro di sollievo, alzando gli occhi al cielo ed abbandonando le braccia lungo il corpo.
Questo mi ricordò che Bilbo era vivo, ma Fìli non lo era più. 
Fu allora che vidi il suo corpo, ormai privo di vita, disteso sul ghiaccio. 
Mi avvicinai lentamente e con un' andatura 'disimpegnata'. Sapevo che sarei potuta scoppiare a piangere da un momento all' altro.
Nel bel mezzo di una guerra in cui io ero l' unica speranza. 
Ma non mi importava.
I capelli biondi, avvolti in consistenti trecce, erano sparsi attorno al piccolo cranio, ed erano così chiari da non fare nemmeno contrasto con tutto il candore che il ghiaccio e la neve avrebbero dovuto emanare. 
E gli occhi.
Aperti.
Spalancati.
Fissavano il nulla.
Avrei voluto morire. Scomparire dalla faccia della Terra, per sempre.
Non ero riuscita a fermare Azog.
Non mi ero attivata.
La rabbia, o forse il pianto, mi fece tremare il mento. 
Posai lentamente la testa sul suo petto. 
Le lacrime mi annebbiavano la vista, ma non ne scese neanche una; rimasero tutte lì, annidate nei miei occhi, come per anni avevo fatto con i miei sentimenti. 
Li avevo rinchiusi. 
-Riposa in pace.- lo osservai qualche istante, per l' ultima volta. 
Quella che si rialzò da terra non era Eowed.
Era il Gioiello di Yavanna. 
E sapeva benissimo che il suo compito era quasi giunto al termine. 

Camminai, mentre il massacro intorno a me proseguiva. 
Quando un orco, o qualche strana creatura, mi si scagliava addosso, io la uccidevo senza scompormi di un millimetro.
I movimenti erano apatici.
Ero stanca di aspettare il mio momento.
Una visione aveva preso possesso della mia mente non appena avevo guardato Fìli per l' ultima volta. 
Thorin stava duellando con il suo acerrimo nemico.
'La fine è vicina', dunque. 
Ma la visione aveva portato con sè anche diversi consigli: sapevo che dovevo raggiungerlo. 
Non era in pericolo, ma dovevo farlo. 
Arrivai nell' enorme spiazzo ghiacciato. 
Puntualmente, le visioni non sbagliavano.
Gandalf una volta mi aveva detto che più le visioni aumentano, più sei vicino alla conclusione del tuo compito. 
Neanche lui sbagliava.
Era vero, Thorin stava combattendo. 
Ma io a che cosa servivo?
Stavo per gridare "Thorin", quando mi sentii afferrare le spalle.
Il tocco era familiare, e il profumo era quello agrodolce che più volte mi aveva avvolta. 
Legolas mi fissò dritto negli occhi.
-No, Eowed-  disse pacatamente.
-Io non posso lasciarlo lì a combattere da solo contro quel mostro.. i..i-o ho avuto una visione, devo trovarmi qui, lui ha bisogno di me- ero turbata.
- Avrà bisogno di te, ma non adesso. Devi lasciarlo fare- 
Mi liberai dalla sua presa con un gesto secco e brusco.
-E tu come fai a saperlo?- 
Inclinò la testa leggermente verso destra. 
- Sono un elfo, e questo è sufficiente.- 
Gli rivolsi uno sguardo carico di antipatia, ma sapevo che Legolas aveva ragione. 
Nel frattempo una marea di orchi invase la piana di ghiaccio. 
Legolas mi diede una spinta dietro le sue spalle e sfoderò una freccia. 
-Questo non lo avevi previsto, vero?- lo provocai. Poi superai le sue spalle e lo affiancai. 
-Siamo io e te contro di loro, Eowed. Sei qui perchè dobbiamo lasciare che Thorin e Azog si scontrino, un' ultima volta, per sempre- 
Fece una breve pausa. 
-E con tutti questi orchi alle calcagne non potrebbero mai farlo- 
-Non aggiungere altro- dissi. E tagliai la gola al primo orco. 

Inizialmente non sembrava così difficile. 
Infilza, uccidi. Infilza, uccidi. Infilza, uccidi. 
Era meccanico. 
Ma la situazione continuava a peggiorare. 
Gli orchi continuavano a circondarci, e per ciascuno morto, ne arrivavano altri due. 
-Legolas!- urlai, mentre mi impegnavo ad estrarre la spada dal torace di un orco. 
Lui si voltò di scatto, e per schivare il colpo di un' ascia, prima si piegò all' indietro, poi balzò su un masso ed infine su un altro, per piantare nella schiena dell' orco una delle sue frecce senza alcun disturbo. 
-Sono troppi! Non ce la faremo mai in due!- continuavo a domandarmi per quale stupidissima ragione io non mi stessi attivando. 
-Si che ce la faremo!- urlò, puntando una freccia verso il prossimo nemico. 
-E come? Io non credo di poter più continuare..- dissi, sottovoce. 
-Fallo per me, per noi!- dimenticavo che gli Elfi hanno un udito decisamente sviluppato.
La sua frase riuscì a strapparmi un sorriso anche in mezzo a quel putiferio. 
Continuammo così per minuti, forse ore. 
Fino a quando non sentii una stretta al cuore. Fui costretta a piegarmi dal dolore. 
Poi capii. 
Mi voltai e vidi Azog conficcare la lama nella schiena di Thorin. 
Non ebbi nemmeno il tempo di correre in suo soccorso, che Thorin si era già rialzato da terra e aveva ribaltato la situazione.
Pensai che forse le mie sensazioni erano sbagliate. Thorin stava bene. 
-Eowed!- la voce di Legolas attirò la mia attenzione.
-Aiutami qui!- era circondato da orchi. 
Senza neanche pensarci mi fiondai in suo soccorso. 
Non fu semplice sbaragliarli tutti, ed infatti impiegammo più tempo del previsto. 
Ma quando terminammo, una sorte di quiete calò su di noi.
Ansimante, mi alzai dalla posizione in cui ero messa per riposare. 
Non c' erano più orchi intorno a noi. Neanche uno. 
Mi allontanai da Legolas per dare un' occhiata. 
Poi lo vidi.
-Thorin, Thorin ti prego- Bilbo continuava a scuotere Thorin senza alcun esito.
Buttai a terra la spada e corsi accanto a loro.
-Thorin!- dissi, mentre mi buttavo in ginocchio e gli afferravo la mano.
Era ancora vivo. Mosse debolmente gli occhi verso di me, e mi strinse delicatamente la mano. 
-Grazie- 
Ma grazie per cosa? Ero il Gioiello di Yavannah, non mi ero attivata, e lui stava morendo. 
-No..- dissi, tremando. -Non puoi andartene- 
Sorrise un' ultima volta. - Fai il tuo dovere, mi raccomando- 
-Guardate! Arrivano le Aquile!- urlò Bilbo.
Vidi le iridi di Thorin ruotare verso il cielo ed osservalo. 
Quella fu l' ultima volta che vidi Thorin Scudodiquercia vivo. 


Mi alzai da terra, turbata, scossa. 
-No- continuavo a ripetere. 
Non riuscivo neanche a piangere. Mi sentivo l' essere più inutile sul pianeta. 
Forse era uno scherzo. Mi avevano preso in giro e basta. 
Non esisteva nessun Gioiello di Yavanna. Non avevo nessun compito.
Per un attimo avrei voluto avere la testa di Gandalf tra i piedi solo per prenderla a calci. 
Bilbo continuava a piangere vicino al corpo inerme di Thorin. 
Mi affacciai sul dirupo, e vidi che il dolore e la morte non erano cessati. 
La Guerra si stava ancora disputando. 
Non avremmo potuto farcela. 
Gli Orchi erano troppo, e anche se Azog era stato ucciso da Thorin, questo non significava che la battaglia era finita. 
Sapevo che cosa fare. Dovevo solo trovare il coraggio. 
-Basta così- dissi. 
Mi voltai, e con lo stesso passo con cui ero arrivata, tornai indietro. 
Passai "in mezzo alla guerra", uccidendo tutto ciò che si frapponeva tra me e il mio obiettivo: raggiungere il centro dello spiazzo. 
Incrociai lo sguardo di Gandalf, stupito, mentre attraversavo tutta quella distruzione da sola. 
-Eowed- lo vidi sussurrare. 
Non me ne curai molto. 
Finalmente raggiunsi il centro. 
Mi bloccai, e rimasi ferma per un istante. 
Il brusio intorno non mi toccava più di tanto. Sembravo esente. 
Ero calma, respiravo a malapena.
Il volume del mondo sembrava essersi improvvisamente abbassato.
Vidi Gandalf gridare qualcosa alla folla, ma nessuno aveva intenzione di smettere di combattere. 
Sentii una sorta di bruciore interno.
Legolas comparve dietro Gandalf, impegnato a fare allontanare ogni singola creatura diversa da un orco.
Guardavo, ma non con gli occhi di Eowed. 
Il calore, dallo stomaco, si irradiò. 
Saliva, saliva, saliva, arrivò fino alla gola. 
Poi seppi che cosa fare. 
Migliaia di occhi erano puntati su di me. 
Sussurrai quello che la mente mi stava dettando. 
-Per la Terra di Mezzo- 
Allargai le braccia ed esplosi, portando con me il fuoco.
Ovunque. 




LEGOLAS' POV
Il fuoco divampò. 
Gandalf ci aveva protetti facendoci rientrare dentro un' insenatura della Montagna. 
Urla, grida e disperazione avevano preso il sopravvento tra gli orchi.
Le loro carcasse fumanti giacevano ovunque, mentre il fuoco continuava a diffondersi per lo spiazzo. 
Poi pensai, e capii. 
Mi buttai a terra, in ginocchio, portandomi le mani alla testa.
Non poteva essere sopravvissuta. 
Era esplosa, in mille pezzi, l' avevo vista con i miei occhi.
Era morta.
L' avevo persa per sempre.
Avrei dovuto affrontare tutte le Ere di quel mondo da solo.
Piegai la testa in avanti, e piansi, forse per la prima volta. 
Udii i leggeri passi di mio padre alle mie spalle. 
Sarebbe rimasto molto colpito, dopo la scoperta.
Eowed era morta per me, per noi, per tutti quanti. 
Gandalf mi toccò una spalla. 
Alzai la testa. 
La Guerra era finita, grazie a lei. 
Tutti gli orchi erano stati inceneriti. Nessun sopravvissuto.
Poi il fuoco improvvisamente cessò, e da esso emerse una figura.
Una figura che conoscevo in tutte le sue forme e sfaccettature. 
Incredulo la fissai, bellissima, come sempre.
Eowed, senza neanche un capello scomposto, o una bruciatura, stava al centro dello spiazzo.
I miei occhi brillarono, e sorrisi, con la consapevolezza che lei non solo era viva, ma aveva salvato la Terra di Mezzo. 
Sorrise di rimando, con il solito ghigno malizioso.
-Sia benedetto il Gioiello di Yavanna!- qualcuno gridò, cadendo in ginocchio.
Gandalf lo seguì, e poi un altro, ed un altro ancora. infine si inchinò mio padre.
E fu così che tutto lo spiazzo si riempì di gente in ginocchio, gente incredula che sapeva di essere salva solo grazie a lei, al Gioiello di Yavanna.



Angolo Autrice:
Non ci posso credere! Siamo arrivati all' ultimo capitolo.
Parto chiedendo scusa per i mesi di ritardo, ma tra una cosa e l' altra alla fine ho scordato di aggiornare. un po' per stanchezza e un po' per pigrizia..
Dopo un anno e mezzo finalmente siamo giunti all' ultimo capitolo.
Non ci sono parole per descrivere l' immenso vuoto che il non scrivere più questa storia mi provocherà. 
Sarà veramente strano. 
Non scrivo ancora i ringraziamenti, perchè questo sì, è l' ultimo capitolo, ma la storia non è finita:
DOMANI SARA' PUBBLICATO L' EPILOGO DI QUESTA STORIA

Per fornirvi ulteriori chiarimenti e dare una chiusura degna di nota a questa storia. 
Se non sarà domani sarà dopodomani, ma comunque verrà pubblicata nei prossimi giorni.
Stay tuned!



 
 
  
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