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Autore: AlexisVictorie    16/08/2015    4 recensioni
Immaginate…un paesino, New Olympus e tutti i nostri amati personaggi.
Fatto?
Ok.
Mettete tre Pezzi Grossi stranamente vivi, (ma Ade e Zeus non troppo fedeli) un Luke puttaniere, (potrebbe cambiare però…vedremo) tante tante Cacciatrici che a fine storia non saranno più Cacciatrici, (senza offesa Artemide) Apollo e Will migliori amici e un Nico che va parecchio d'accordo con quest ultimo,(OTP) Percy figo come sempre, Annabeth pericolosa come sempre e Jason ammaliato dagli occhi di Piper.
Aggiungete Calypso che lancia vasi addosso a Leo e Hazel accolta da Maria anche se è frutto di un tradimento di Ade.
E tanto tanto amore e non pochi guai.
Non sono semidei ma sono adolescenti.
E sono difficili da gestire.
AU! Mortali
Coppie: Percabeth, Solangelo, Caleo, Jiper, Frazel, Thaluke, Rachollo, Tratie, Silendorf, Chrisse, Tella (Tyson/Ella) e qualcun altro che sto dimenticando molto probabilmente.
Bacioni
Alexis
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Jason non era stupido.

Dei, più o meno.

Quando lui e Talia si sfidavano col tiro con l'arco si sentiva abbastanza stupido.

Per non parlare di Apollo e Artemide che venivano chiamati "Gli arcieri divini".

In pratica l'unico che non sapeva niente di tiro con l'arco era lui.

Anche se in compenso sapeva maneggiare bene le spade.

Comunque Jason non poteva certo definirsi un tipo stupido.

Se si impegnava risultava molto intelligente.

Allora perché stava balbettando?

Piper, ancora a terra, cercò di ignorare i suoi irritanti pensieri che gridavano qualcosa come "Jason Grace! Quello è Jason Grace! Il ragazzo carino della festa!"

Fece per raccogliere i suoi libri ma il biondo li aveva già raggruppati  e li tendeva verso di lei

-Mi dispiace moltissimo. Non ti sei fatta male vero?-

Jason sorrise piano e la sua cicatrice sul labbro svanì momentaneamente per riapparire quando il ragazzo non ottenne risposta.

-Sei sicura di stare bene?-

-Sì! Tranquillo.  Sto benissimo non preoccuparti!-

Cercò di rialzarsi con eleganza e non come una tartaruga che si è appena capovolta.

Quando riuscì nell'impresa si ritrovò a fissare il petto muscoloso di Jason Grace.

Era mai possibile che i ragazzi fossero così alti?

Insomma lei non era corta.

Era fiera del suo 1.65.

Ma quel Jason…la superava di almeno 15 centimetri.

Il ragazzo sorrise e le strinse la mano.

-Sei Piper giusto? Eri alla festa a casa mia. Il vestito bianco?-

La ragazza arrossì perchè -cavolo!- lui si ricordava di lei.

Ricordava anche il colore del suo vestito!

Probabilmente se l'avesse chiesto ad Annabeth avrebbe risposto marrone.

E lei odiava il marrone.

Ma Annabeth non badava molto ai vestiti ed era uno dei motivi che l'aveva avvicinata a Piper.

Annuì a Jason che sorrise ancora di più.

-Beh, mi fa piacere. Mi piacevi elegante ma casual sei anche più bella. Sembri meno una divinità che ci degna della sua presenza e più una ragazza con cui avere una conversazione sensata-

-Quante conversazioni sensate hai avuto con le ragazze?- rise Piper.

-Fra lo zero e il meno uno.- fu la risposta serissima di Jason, che tuttavia era rapito dal sorriso di Piper, le labbra rosee schiuse e i denti bianchi e pressapoco perfetti.

-Conosco un bar fantastico. Posso offrirti un caffè?- propose speranzoso Jason.

L'aveva appena conosciuta e già sperava di poter scoprire tutto di quella dolce e simpatica ragazza.

Piper scrutò il viso del biondo, illuminato da una luce accesa e annuì.

-Va bene. Finchè non mi chiedi di accompagnarti in macelleria, mi va bene tutto.-

-Macelleria?- fece confuso Jason.

-Vegetariana- fu la breve risposta di Piper, che temeva di venire giudicata per quella semplice scelta di vita.

Jason annuì.

-Lo ricorderò semmai andremo a pranzo assieme.-

-Non correre Scintilla!- lo riprese la ragazza.

-Su seguimi. - la esortò Jason.

Piper si chiese se quell'improbabile appuntamento non fosse l'inizio di qualcosa.

Jason ci sperava.

E Piper pure.

 

 

 

 

Connor sapeva che a Travis piaceva Katie.

E conoscendo entrambi era convinto non esistesse coppia migliore.

Ma lui era di parte.

Katie Gardiner non era proprio il suo tipo.

Aveva i capelli castani e ricci fino alle spalle e due grandi occhioni verdi.

Era uno scricciolo, bassa e sottile come un giunco.

Aveva un'insolita dolcezza per essere figlia di Demetra Gardiner.

Anche se con loro la sfoggiava solo in casi rari (ovvero quando non architettavano nessuno scherzo a suo danno).

Alla fine, a Connor, di Katie, piacevano solo gli occhi.

Travis, quando iniziava i monologhi alla "Quanto è bella Katie" o "Quanto è dolce Katie", diceva che gli occhi della ragazza erano verde speranza.

Connor era d'accordo.

Soprattutto quando incrociava Miranda, la sorella di Katie.

Le due non potevano essere più diverse.

Miranda aveva i capelli biondi, lisci e lunghi.

Era molto alta ma sottile come la sorella.

Avevano lo stesso sguardo verde ma se Katie era dolce e amorevole, Miranda era più fredda e regale.

Comunque Connor era bravo a nascondere ciò che provava e persino Travis non notava come il suo sguardo si soffermasse più spesso su Miranda, come la sua attenzione venisse sempre calamitata da lei.

Connor si sentiva abbastanza masochista.

Miranda, a differenza della sorella, era più chiusa e restia all'amore.

insomma si era scelto la preda difficile.

Quella che nessun cacciatore poteva vantare di aver conquistato.

D'altro canto, lui stesso si sentiva la preda e non il cacciatore ed era convinto che Miranda sapesse che effetto faceva a tutti i giovani disperati come lui.

La ragazza lo fissava con aria tranquilla, un sorriso di circostanza e l'aria di chi va al patibolo.

Al suo fianco c'era Demetra.

Aveva gli stessi occhi delle figlie, solo privi della dolcezza di Katie o della freddezza mista a eleganza di Miranda.

Erano solo due pozzi senza fondo.

Freddi e vuoti.

-Cerchiamo tuo padre. Sei Travis o Connor?- esordì la donna, facendo sbuffare Miranda.

-È Connor, mamma- 

-E chi lo dice?- fece caparbia la donna.

-Katie ha detto che, per aiutarla, Travis si è graffiato sul sopracciglio destro e che sanguinava molto. Io non vedo graffi e una ferita come quella non sparisce in due giorni. Ergo, questo è Connor-

-Quindi tu ricordi le stupidaggini che racconta Katie e non gli ordini che ti impongo io?- fece seccata la donna e Miranda arrossì appena.

-Io…ehm…ma…la stavo ascoltando e…- balbettò Miranda in difficoltà.

-Okay basta. Volete incontrare Ermes?- le interruppe Connor cercando di salvarla.

Miranda, stranamente, gli rivolse un'occhiata di gratitudine.

-Anche tuo fratello…Trevor?-

-Travis, signora.- la corresse il ragazzo.

-È lo stesso, Colin.- fece sbrigativa l'altra.

Connor non sapeva se correggerla o lasciar perdere.

Optò per la seconda.

-Venite. Vi porto da papà-

Miranda si bloccò ad un quadro appeso sul caminetto.

Raffigurava due donne sorridenti.

Una era mora con grandi occhioni caramello e l'aria simpatica.

L'altra aveva un sorriso furbo e divertito, lo stesso di Connor, si ritrovò a pensare Miranda.

I capelli rossi erano luminosi e gli occhi azzurri avevano lo stesso taglio dei due gemelli.

-Quelle donne…-

-La rossa è mia madre. Non l'ho mai conosciuta. Morì di parto. L'altra è la madre di Chris, il nostro fratellastro-

-Chris Rodriguez?- indagò Demetra.

-Sì. Io e Travis non abbiamo avuto problemi ad accettarlo. Non è figlio di Ermes però. Papà l'ha adottato. Quando lui e Grace (la madre di Chris) si sono sposati, lei aveva già avuto un figlio-

-È un bel quadro- commentò Miranda.

Le due donne sorridevano con dolcezza e divertimento ma allo stesso tempo c'era come un argine fra loro.

La madre dei gemelli, Katia, era circondata da scherzi e petardi degni dei migliori negozi di giocattoli.

La madre di Chris, Grace, era in tenuta da corsa e mostrava orgogliosa una medaglia dorata.

Alle sue spalle c'era una pista di atletica.

Grace fece la sua apparizione seguita da Chris che sorrise a Connor e fece un veloce cenno agli ospiti.

-Mamma vado in palestra. Sperando che Clarissse abbia sbollito la rabbia. Quella donna mi ucciderà un giorno.-

-Donna? parliamo di Clarisse La Rue?- ironizzò Connor, beccandosi un'occhiataccia da Chris.

Miranda scosse la testa con aria vagamente divertita.

-Io vado. Travis ha detto che ha una nuova idea. E spero di non venire coinvolto.- avvisò il ragazzo aggiustandosi la fascia sulla fronte.

-E tu cosa ci dai in cambio?-

-La mia porzione di merende salate. Io odio il salato-

-Affare fatto.-

I due si strinsero la mano e Chris uscì con aria soddisfatta.

Demetra sbuffò.

-Posso vedere gli altri due?-

Grace strinse una spalla a Connor.

-Caro puoi andare a chiamare Ermes? e Travis? Con la tua amica, magari-

Miranda sbuffò e seguì non troppo convinta il fortunato Connor (fortunato dal suo punto di vista).

Quando Ermes li incrociò, ghignò malizioso, facendo temere al figlio un'Apocalisse.

-Figliolo se ti porti le ragazze a casa. Vorrei evitare di saperlo. Preferisco crederti ancora casto e innocente.-

-Papà! Non è come pensi! È la figlia di Demetra. Sua madre vuole parlare con te e Travis-

-Chi mi chiama?- irruppe appunto il ragazzo.

Miranda fissò con attenzione la cicatrice sul sopracciglio del ragazzo.

Era un taglio non troppo profondo e leggermente arrossato.

C'erano già i segni della crosta.

-Demetra vuole parlarti.-

Travis puntò interrogativo lo sguardo su Miranda.

-Tu ne sai qualcosa?-

-Vuole ringraziarvi. Per il giardino.-

-Quale giardino?- cascò dalle nuvole Ermes.

-Andiamo.- sospirò Travis -Spiego io mentre scendiamo-

 

 

 

 

 

 

-Percy studia!-

-Rachel non rompere!

-Percy! Ho detto Studia!-

-Voi due fate silenzio o vi caccio!-

Rachel ammutolì e bloccò l'amico che cercava di fare casino per lasciare la biblioteca in tutta tranquillità.

-Percy! Storia, algebra, chimica, fisica, biologia, biologia marina, latino e inglese non si competano da sole sai?- ribatte ironica la rossa.

Conosceva Percy da una vita e, prima di diventare Cacciatrice, avevano anche avuto una storia molto breve.

Avevano deciso di rimanere semplici amici dopo essersi resi conto che non c'era l'alchimia giusta per essere una vera coppia.

Comunque Rachel era abituata a dover sbraitare per fargli fare i suoi compiti ma si stavano raggiungendo i limiti della sua pazienza che non andava stuzzicata.

-Cugino! Come va la vita?- fece una voce allegra e solare.

Percy e Rachel si voltarono di scatto, per ritrovarsi a fronteggiare Apollo.

Dall'alto dei suoi 20 anni (anche se ne dimostrava inequivocabilmente 4) sorrise sfoderando tutto il suo charme (che non era poco).

-Apollo. Cosa ti serve? Non ti spalmerò la crema solar, puoi insistere quanto vuoi.-

-Non mi serve abbronzarmi se ho una pelle già così perfetta. Volevo solo invitarvi al orco. Oggi riunione di famiglia con amici e parenti svariati. -

-Anche Clarisse?- gemette Percy,

-Sai che è cugina di Frank. E ha detto che si porta dietro una povera vittima persona che ha conosciuto in palestra.-

-Povera lei.- sbuffò Percy.

-In realtà sarebbe un Romeo-

-Si è trovata un ragazzo? Dei che coraggio! chi è il "fortunato"?-

-Smettetela di parlare così di Clarisse. Non siete affatto simpatici!- li rimbeccò Rachele  Apollo spostò la sua attenzione sulla Cacciatrice.

-E dimmi, principessa…-

-Non chiamarmi in quel modo! E gira alla larga. Sono una Cacciatrice di tua sorella.-

-Oh santo Apollo! (si io lodo me stesso). Bellezza sprecata!-

Rachel arrossì ma lo nascose in maniera fiera.

Percy sbuffò.

-Allora chi è il ragazzo di Clarisse?-

-Non stanno assieme. Lui la stuzzica costantemente e lei cerca di prenderlo a pugni. Ma il ragazzo è veloce. Mi pare si chiami Chris…Benitez?- tentò Apollo.

-Chris Rodriguez semmai- rimbeccò Rachel.

-Sì quello.-

-Il fratellastro degli Stoll?-

-Immagino di sì.-

-Vabbè ragazzi. Io vado. Non riuscirei a studiare nulla neanche volendo- sbuffò Percy.

Rachel venne presa dal panico.

Non poteva lasciarla con Apollo.

Non poteva permetterglielo.

-Vengo con te.-

-Ma devi ancora studiare greco! E anatomia- fece confuso Percy.

-Per anatomia posso aiutarti- fece tranquillo Apollo.

-No grazie.- sbuffò Rachel.

-Guarda che non era una proposta sconcia. Sono nella facoltà di medicina.- fece irritato Apollo.

-Studi medicina-

-Sì. E sono particolarmente infastidito al momento. Non sono bravo solo a sedurre donzelle indifese che diventano stranamente consenzienti-

- Sei egocentrico se credi di poter sedurre delle ragazze così facilmente.-

-Forse non è chiaro. Non sono io che le seduco, sono loro che sono delle troie ma lo nascondono bene.-

Rachel impallidì.

-Spero tu non stia insinuando che le ragazze siano tutte così- lo avvertì minacciosa.

-No. Ad esempio…voi Cacciatrici. Voi siete oneste. Non cercate di attirare l'attenzione dei maschi. Non volete essere una sfida per gli uomini. Volete semplicemente essere lasciate stare. È una cosa che ammiro. E se non volete più essere Cacciatrici, lasciate il gruppo piuttosto che tradire la fiducia di Artemide. È una cosa che apprezzo. Anche perché adoro la mia gemella.-

-Non ti facevo così profondo Apollo- fece stupita la ragazza.

Il ragazzo ghignò e scompigliò i capelli di Rachel.

-Ci vediamo rossa!-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arianna varcò con tranquillità la soglia del bar di Dioniso.

Ai vari tavoli, molta gente brindava con l'aria di chi avrebbe potuto anche esaltare i folletti ed i centauri.

Un tipo cercò di avvicinarla ma Arianna sgusciò via diretta al bancone.

Dioniso rideva con Apollo e al contempo preparava bevande di dubbio gusto.

La ragazza si avvicinò mulinando con eleganza la chioma dorata.

Gli occhi viola di Dioniso scintillarono alla sua vista e un sorriso si fece strada sul suo viso.

Apollo si voltò per capire cosa avesse attirato l'amico.

Quando vide Arianna, sorrise con affetto.

La strinse piano e lei rise.

-Ciao Apollo. Fammi salutare il mio uomo- fece divertita, cercando di lasciare le braccia del ragazzo per avvicinarsi al fidanzato.

-Dovresti ringraziarmi, donna ingrata. Te l'ho presentato io, il caro Dioniso.- sbuffò il biondo.

Arianna schioccò un bacio al suo ragazzo e si voltò a fissare Apollo, con i suoi luminosi occhi blu.

-E te ne sono grata. Non potevo avere fortuna maggiore.-

Dioniso sorrise e scosse la testa, agitando i ricci e perfetti capelli neri.

-Sono io quello fortunato. Peccato che  debba sopportare questi ubriaconi tutto il giorno. E non credere che non abbia notato quel tizio che ti voleva abbordare, prima.-

Arianna sbuffò divertita.

-Ho imparato a fare i conti con i tuoi ubriaconi.-

-Che poi non mi spiego la tua resistenza all'alcol Dion.- osservò Apollo.

-Amico! Se fossi un dio sarei il dio del vino e delle feste! Credimi la mia resistenza è incredibile perché sono allenato.-

-Quando ti ho conosciuto eri mezzo ubriaco. Mi dicesti che ero carina. E io ti dissi che non mi andava di conoscere un altro stupido che mi avrebbe piantata in asso.- ricordò Arianna con un sorriso.

-Ed io ti dissi che il tipo che ti aveva piantato in asso era un coglione. E che eri troppo carina per perdere tempo dietro uno stupido di quel genere.-

-Riuscisti a farmi ridere. Neanche le Cacciatrici erano riuscite ad alleggerire l'abbandono di Teseo. E tu invece…-

-Okay basta. Io me ne vado. Non mi interessa sentire come siete finiti a rotolarvi nella cantina.-

Arianna si strozzò con il suo bicchiere di vino bianco.

-E tranquilla Ari. So che avevi già lasciato le Cacciatrici a suo tempo-

Apollo ghignò divertito e si allontanò divertito.

-È pazzo.- sbuffò Arianna.

-È Apollo- ribattè divertito Dioniso -cosa ti aspettavi?-

-Un minimo di tatto.-

-Perché? In fondo è vero.-

-Lo so ma…-

-La cantina è libera comunque. Riviviamo i ricordi?-

Arianna ridacchiò piano con aria divertita.

-Con piacere.-

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Buon salve.

Scusate il ritardo ma l'ispirazione non arrivava.

In questo capitolo ci sono un bel po' di personaggi.

1. La Jasper. Onestamente mi sono divertita con loro. Anche se il risultato potrebbe non essere dei migliori.

2. La Connor/ Miranda. Mi piaceva che i gemelli fossero innamorati di due sorelle, tra l'altro completamente diverse.

3. Quella specie di Rachollo + Percy. Non chiedetemi il senso ma mi piace far fare bella figura al dio del sole.

4. E infine Arianna/ Dioniso.  Loro mi sono piaciuti particolarmente, devo ammetterlo.

Ringrazio chi recensisce, chi ha aggiunto la storia alle preferite/seguite/ricordate e anche chi legge solamente.

Un bacione

Alexis

   
 
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