«Lasciami in pace!» disse Hermione divincolandosi dalla stretta di Ron «Ti ho detto di lasciarmi stare, vattene! Non puoi farmi questo dopo... Dopo... Quello che ho visto!». «Credimi Hermione...» disse lui mollando la presa «Hai frainteso tutto. Io e Lavanda non stavamo facendo niente di male.». «Logico... Ti rendi conto che io, Hermione Granger, la persona con cui sei fidanzato da due anni, ti ha visto appiccicato a un'altra ragazza mentre la baciavi? E tu questo lo definsci "niente di male"?» sbottò la grifondoro. Ron iniziò a balbettare, come suo solito quando era nervoso: «Emh... Uh...Ma... Hermione posso spiegarti...». Lei non voleva più sentire altro. Corse via, seguita da Ron. Fece il tragitto più breve dal giardino esterno della scuola al dormitorio femminile, e quando entrò in camera sua sentì Ron che sbatté sulla porta che era appena stata chiusa a chiave. Fece un sospiro di sollievo, si passò entrambe le mani sulla faccia, e solo allora si accorse che i suoi occhi erano umidi. Si stese sul suo letto a pancia in giù e iniziò a singhiozzare sul morbido cuscino. «Emh...» in quel momento Hermione si accorse dell persona che l'aveva guardata durante tutto il tempo in cui era rimasta in camera. Una ragazza e esile. Il nasino alla'insù e la miriade di lentiggini incorniciavano alla perfezione il grazioso faccino in cui erano incastonati degli splendidi occhi verdi. I capelli lunghi e morbidi, di un rosso acceso naturale, erano stupendi. «Ginny...» singhiozzo la riccia mentre veniva avvolta nel suo caloroso abbraccio. «Herm... Che succede?» chiese Ginny apprensiva. «È... È Ron... L'ho... Visto mentre...» Hermione si interruppe un attimo e Ginny la guardò con l'espressione più dolce che potesse assumere. «...Mentre baciava Lavanda Brown?» finì. «Che cosa? Quel maledetto di mio fratello! Appena lo vedo mi sente!» urlò lei, indignata. Hermione non poté fare a meno di trattenere un sorriso. Ginny, pur essendo la sorella minore di Ronald, si comportava come se fosse sua madre. La rossa assunse uno sguardo compiaciuto vedendo Hermione sorridere. Erano migliori amiche da una vita, e Ginny voleva solo il meglio per Hermione. Non sopportava vederla piangere. Soprattutto se la causa era quel bastardo di suo fratello. «Quindi... Ora non siete più fidanzati?» chiese Ginny. «Non esattamente. Spero lui abbia capito che voglio chiudere... Ma probabilmente dovrò dirglielo in faccia...». «Giusto, tanto per chiudere al meglio la relazione. ...Ma lo ami ancora? » domandò Ginny. «Diciamo che mi ero un po' stancata di lui, avevo notato che in questo periodo era strano... Ma non avrei mai immaginato che potesse tradirmi.». «Un consiglio: lascialo perdere Herm. Non vale nemmeno la pena di soffrire per uno come lui.» disse arrabbiata la rossa. «Ci proverò.». Hermione guardò l'orologio a muro appeso nella parete che aveva di fronte. Erano già le dieci della sera, e il mattino seguente avrebbero avuto lezione. «Io vado a dormire. Buonanotte Ginny, e grazie di tutto.» disse Hermione. «Grazie a te Herm. Buonanotte.».