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Autore: wintersea_    16/08/2015    2 recensioni
Nell’ombra vidi un ragazzo, probabilmente avevamo la stessa età, fece due o tre passi verso di me tenendo gli occhi chiusi. Rilassai un po’ i muscoli, pensai fosse un ribelle come me.
“Oh, ciao, mi hai spaventato, che ci facevi li dietro?”
Il ragazzo non rispose ma aprì di scatto gli occhi. Erano rossi, rossi come la luna e i denti con i quali mi sorrise erano bianchi e appuntiti. Sentii un brivido che mi percorse dalla testa ai piedi e l’unica cosa che riuscii a fare fu urlare e correre via fino a finire tra le braccia di mio fratello. Non dimenticherò mai di quegli occhi rossi e di quei denti cosi appuntiti. Ma soprattutto, non mi dimenticherò mai del ragazzo al quale appartenevano che, se pure solo nell’ombra tenue della luna, era bellissimo.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Kai, Kai, Lu Han, Lu Han, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 3


-Chanyeol-

“Oh dai Yeol ma io scherzavo” scoppiò a ridere guardando la mia espressione risentita.
“A me da fastidio comunque, non mi piace che il mio ragazzo parli della nostra vita sessuale con i nostri amici. In modo particolare con Chen” incrociai le braccia sedendomi sul letto.
“Ma dai amore te la sei veramente presa perché ho raccontato a Chen che abbiamo fatto l’amore per la prima volta ieri?” si sedette affianco a me e mi baciò una guancia “Non prendertela cosi tanto, è il mio migliore amico”
“A volte sembrate più che semplici amici. Tu lo guardi con gli occhi che ti brillano e lui sorride come se al mondo non ci foste che voi due! Mi da fastidio tutto questo”
“Park Chanyeol mi stai dicendo che sei geloso di Chen?” scoppiò nuovamente a ridere “Ma sei serio? potrebbe essere mio fratello. Certo non nego che è un ragazzo davvero bellissimo e che ha un sorriso e una voce al di sopra di questo mondo. E poi è simpatico e una o due volte ho pensato a me insieme a lui ma io amo te e non voglio stare con qualcuno che non sia tu”
Mi alzai di scatto nel momento in cui lui si era avvicinato di più a me. “Sai una cosa hai ragione, Chen è bellissimo e voi due stareste davvero bene insieme. Chi sono io per negarvi questa felicità?”
“Chanyeol sei impazzito di colpo o cosa?” si alzò e poggiò le mani sulle mie braccia avvicinandosi a me. “Che hai oggi? Perché sei cosi geloso?”
“T-tu non mi racconti più nulla, parli solo con Chen, sorridi solo a lui. Non ci hai fatto caso? L’altro giorno appena finito il pranzo Tao si è avvicinato a me e mi ha chiesto se tu e Chen foste mai stati insieme e ha giurato di essere esperto di queste cose. Ma per te è tutto normale. Per te è normale sentirsi chiedere se il tuo ragazzo e il tuo migliore amico siano mai stati insieme? Baekhyun ora devi essere sincero con me, cosa provi per Chen?”
Baekhyun fece qualche passo indietro rischiando di inciampare nei suoi stessi piedi e impallidì “I-io amo te Yeol… che razza di domande cretine sono?”
“Non ti ho chiesto di me, ma di Chen. Cosa provi per lui? Dannazione Baekhyun dimmelo!”
“Ci siamo baciati Yeol, è stato un bacio stupido, è stato dopo che gli ho raccontato di aver fatto l’amore con te. Mi ha detto che non sopportava di avermi lasciato andare via cosi senza nemmeno un bacio e così l’ha fatto e…. e io da quel giorno penso a lui in modo diverso, nuovo, è più di un amico ma meno di un amante. Non capisco nemmeno io cos’è o cosa sento, è qualcosa di strano che mi parte dallo stomaco e..”
“Basta così” lo interruppi “Va via. Vattene, va da lui. Mi fate schifo, entrambi. Vi odio nel modo più totale. Vi odio!”
Una macchina continuava a suonare fuori. Presi la mia giacca e mi avviai verso la porta.
“No Yeol scusami, davvero, io ti amo, non puoi lasciarmi cosi.. ti prego…” delle lacrime cominciarono ad affacciarsi sulle sue guance. Volevo asciugarle e stringerlo a me, ma l’idea di lui e Chen insieme mi faceva male. Lo allontanai bruscamente da me e aprii la porta.
“Farai meglio a far sparire quelle lacrime prima di entrare in quella fottuta macchina. Non darò spiegazioni a nessuno, ficcatelo bene in testa.”
Aspettai che si riprendesse e lo lasciai uscire per primo. Chen sorrise dalla macchina appena lo vide. Si sedette in braccio a lui e cominciò a chiacchierarci come se nulla fosse. Tutto il mio mondo era crollato a pezzi in meno di dieci minuti.
 
 
-Mei-

Erano passati 3 mesi dall’inizio della scuola, dall’inizio della mia relazione con Luhan, dal mio secondo incontro con Kai, dalla festa di Kyungsoo.
Sembra così poco tempo eppure erano cambiate così tante piccole cose che a sommarle tutte facevano quasi paura. Kai, dopo la festa di Kyungsoo, aveva ricominciato ad ignorarmi, Chen e Baekhyung avevano continuato la loro relazione mandando il povero cuore di Chanyeol in pezzi, Amber era distrutta per la nuova relazione di mio fratello, io e Luhan ci eravamo avvicinati sempre di più anche se ogni giorno che passava diventava sempre più strano. Alcuni  giorni era romantico, dolce, un ragazzo eccezionale e altri giorni era aggressivo, misterioso, brusco, fumava tutto il giorno. I miei sentimenti erano sempre più combattuti, mi mancava Kai, mi mancava come l’aria. Ogni volta che mi avvicinavo a lui mi evitava, abbassava lo sguardo e cambiava strada. Avevo bisogno di lui, del suo sguardo di ghiaccio, le sue mani, persino i suoi baci mi mancavano.
Ogni volta che provavo a parlarne con Chen lui mi diceva “Lascia Luhan e capirai”. Piangevo ogni notte, troppo combattuta. Non volevo rinunciare a Luhan, ci tenevo a lui, stavo bene con lui e i suoi amici e infondo il fatto che spacciasse non mi disturbava poi cosi tanto. Eppure era Kai quello di cui sentivo il bisogno, era come se tutto il mio corpo mi chiedesse di tornare da lui, come in quella sera della festa.
 
Quella mattina mi ero svegliata particolarmente presto, avevo indossato il mio maglione preferito e un paio di jeans stretti. Non avrei lasciato che Kai scappasse ancora, avevo bisogno di risposte.
Mi misi la sciarpa intorno al collo e presi le scarpe in mano scendendo al primo piano, aprii piano la porta ed uscii in giardino. Tirava un leggero venticello e non faceva cosi freddo per essere dicembre. Cercai con lo sguardo quegli occhi, anche se ultimamente mi ignorava sapevo per certo che non aveva messo di seguirmi.
“Kai?” sussurrai appena. Non mi sorpresi quando lo vidi sbucare dal nulla dietro una siepe. “Ma tu dormi mai?”
“Non se so che sei sveglia” mi rispose lui tranquillo. Portava una felpa e un paio di jeans strappati, il giacchetto di pelle era abbandonato a terra, probabilmente ci aveva dormito sopra.
“Kai io ho bisogno di parlarti, ho bisogno di risposte, non posso andare avanti cosi!”
Lui sospirò e abbassò lo sguardo. “Stai ancora insieme a Luhan, sei troppo presa da lui, non capiresti… mi dispiace Mei, mi sento in colpa perché se non fosse per quella stupida profezia tu saresti potuta essere libera di amare chi vuoi. Dannazione!” strinse i pugni senza mai alzare lo sguardo.
“Kai di che profezia parli? Oh fanculo voglio sapere!” esclamai battendo un piede a terra.
“Ti chiedo di aspettare ancora un po’ Mei, un altro pochino, la luna è quasi pronta, in quel momento capirai davver…”
“No Kai ha ragione, devi dirglielo” Chen e Xiumin camminavano tranquilli con le mani in tasca andando incontro ai due ragazzi.
“Non sono fatti che ti riguardano Minseok, Mei capirà senza che io le racconti nulla.” Kai ringhiò mostrando dei denti bianchi e affilati verso Xiumin.
“Odio quando usi il mio vero nome Jongin. Sai che se il branco ce ne affida un altro c’è un motivo” Xiumin alzò le spalle e lo fissò “Ti consiglio di dirglielo o lo farò io”
“Dirmi cosa? Maledizione volete coinvolgermi? Di che diavolo parlate?”
“Di te Mei-Li, di te” Chen mi accarezzò una guancia.
“N-non mi chiami mai Mei-Li” ingoiai a vuoto, nessuno mi chiamava mai con il mio vero noi, eccetto a scuola, di solito quando lo usavano significava che ero nei guai “Chen… che succede?”
Mio fratello mi abbracciò forte e mi baciò la testa “Non sei davvero pronta Mei, ho paura che Kai abbia ragione. Quando lascerai Luhan ti sarà tutto più chiaro e…”
“MA PERCHE’? PERCHE’ TUTTI QUANTI CONTINUATE AD INSISTERE SUL FATTO CHE IO E LUHAN NON DOBBIAMO STARE INSIEME?” urlai “Sapete una cosa? Andate a fanculo. Non voglio sapere di che diavolo parlate, non voglio sapere cosa è successo dieci anni fa, non voglio sapere chi o cosa è Kai e che diavolo vi prende a tutti quanti. Basta.” Continuai più tranquillamente ormai con le lacrime agli occhi “Sapete che c’è? Io me ne vado da Luhan, forse l’unica persona che mi ama davvero in questo momento, forse l’unica persona davvero giusta per me. Si probabilmente io amo Luhan e voi non mi separerete da lui!” mi girai e corsi via con le lacrime che ormai mi scorrevano lungo il viso.
Bugiarda, ero una sporca bugiarda. Sapevo perfettamente che il mio cuore non apparteneva a Luhan ma quel loro continuo insistere a lasciarlo non faceva che farmi intestardire a rimanere con lui.
 
Da: Mei
A: Luhan
Lulu oggi non vado a scuola, sto poco bene, ci sentiamo dopo.
 
Da: Luhan
A: Mei
Okay piccola, vuoi che passi a farti compagnia? Se vuoi lascio stare l’università per oggi…
Luhan era tremendamente romantico ed era praticamente impossibile dirgli di no quando faceva cosi. Purtroppo quei dolci momenti che i primi tempi sembravano non voler finire mai si erano trasformati in saltuari momenti. La sua dolcezza e il suo romanticismo erano come spariti e nel rivederli improvvisamente ricomparire cosi all’improvviso fui quasi tentata di dirgli di si.
 
Da: Mei
A: Luhan
No tesoro grazie, penso che me ne starò a letto a guardare un film. Ti chiamo sta sera.
 
Misi il telefono in tasca e fissai la porta della grande casa che avevo di fronte indecisa se suonare o meno. Infondo stavo per chiedergli di saltare un giorno di scuola per me… la mia indecisione fu messa a tacere dal cigolio della porta che si aprì lentamente.
“Mei che ci fai qui? Come mai non sei a scuola?” Chanyeol mi fissò piegando la testa da un lato ma appena notò le mie lacrime si precipitò ad abbracciarmi e mi fece entrare.
“Ti va se oggi saltiamo entrambi scuola? Non me la sento davvero di andare…” mi accoccolai sul suo petto seduti sul divano.
“Hey nana si può sapere che succede? Non ti vedo piangere cosi da quando avevi 3 anni e io ti avevo rotto la tua bambola preferita per sbaglio”
“Oh Yeol… non ci capisco più nulla… posso farti una domanda?” tirai su col naso e lo guardai.
“Certo nana, tu puoi chiedermi tutto” mi spostò i capelli dal viso e mi sorrise.
“Come hai fatto a capire di essere innamorato di Baekhyun?”
“Ah…” Chanyeol si irrigidì ma cercò di non darlo a vedere. Si morse un labbro e abbassò lo sguardo “Beh, come posso spiegartelo? Mmh…  beh, io e lui ci conosciamo da una vita quindi inizialmente per me non è stato facile accettare quel sentimento, soprattutto perché lui è un ragazzo ed è sbagliato, o almeno cosi mi hanno sempre insegnato… comunque, mi ricordo che eravamo in giardino, a casa tua se non sbaglio, era completamente buio, avrò avuto più o meno 10 anni. All’epoca avevo una paura fottuta del buio, Chen era rientrato per prendere delle torce e io ero rimasto a tremare li in mezzo al giardino. Baek mi prese una mano e mi sorrise dicendomi “non ti preoccupare, andrà tutto bene. Finchè io e te siamo insieme nulla può distruggerci”  e io smisi di tremare perché gli credevo, oh cavolo se gli credevo. In quel momento qualcosa cambiò per me, Baek non era più un semplice amico, i suoi occhi erano più luminosi e più belli, la sua risata più melodiosa, il suo sorriso più ammaliante, la sua bocca più invitante, i suoi abbracci la mia ancora. Hai presente le così dette farfalle nello stomaco? Beh ecco sono sicuro che in quel momento avevo un intero sciame di calabroni nel mio. Avevo una strana voglia di poggiare le mie labbra sulle sue ma non lo feci mai. Quando Chen tornò ci trovò mano nella mano che guardavamo le stelle. Io mi ero innamorato del mio migliore amico e quelle stelle erano le uniche vere testimoni di tutto quello.” Chiuse gli occhi e sospirò, beandosi per un momento del bel ricordo.
“Quando gli hai detto di essere innamorato di lui?”
“Cinque anni dopo, quando avevamo la tua età. Gli dissi che ormai erano anni che me lo tenevo dentro e che non ce la facevo più e senza pensarci due volte lo baciai.”
“Wow, che coraggio Yeol” gli sorrisi.
“E tu? Come mai tutte queste domande? E soprattutto perché tutte quelle lacrime? Luhan ti ha fatto soffrire? Guarda che lo picchio a sangue quel nano malefico eh” sbattè il pugno contro la mano e mi guardò con aria agguerrita.
“Sinceramente Yeol? Non lo so manco più io perché piango… mi sento così tanto idiota” scoppiai di nuovo a piangere e lui mi strinse tra le braccia. Negli anni Chanyeol mi era sempre stato vicino, da bambini giocava quasi più con me che con Baek e Chen.  
“Okay ho un’idea, che ne pensi di una bella cioccolata calda e dei biscotti? Si parla meglio a stomaco pieno”
“Quali biscotti?” sussurrai ancora schiacciata contro il suo petto mentre il mio stomaco chiedeva disperatamente cibo.
“I tuoi preferiti, quelli con le gocce di cioccolato” mi baciò la testa e mi fece alzare trascinandomi in cucina con lui. Preparò la cioccolata e mise i biscotti a tavola canticchiando canzoni natalizie.
“Ecco qua Mei” mi poggiò la tazza davanti e si sedette vicino a me. “Okay dimmi tutto”
Sospirai e fissai la cioccolata davanti a me. “Dieci anni fa, nel giardino di casa mia, incontrai per la prima volta Kai. Aveva gli occhi rossi e i denti affilati. Dopo tutti questi anni lo rincontro a scuola, è un ragazzo misterioso e a volte mi mette paura ma alla fine si dimostra dolce e adorabile e sa qualcosa che io non so e dice che è successo quello notte. Anche Chen e Xiumin la sanno questa cosa e forse anche Luhan e Kris, non ne sono sicura. Da quando io e Luhan stiamo insieme non ho trovato una sola persona che mi dicesse di lottare per lui, anzi tutti mi hanno sempre pregato di lasciarlo perché dovevo capire cosa è successo quella dannata notte. Inoltre Kai mi ha baciato, un paio di volte, e tutto il mio corpo e la mia anima… era come se… oddio come te lo spiego… era come se ne avessi bisogno capisci? Tutta me stessa chiedeva quel bacio e chiedeva sempre di più. E poi Luhan è cambiato, è diventato scontroso e anche brutale e… e non lo so. Ci tengo a lui, ci tengo davvero tanto, ma il mio cuore non fa altro che urlarmi il nome di Kai e non riesco ad ignorarlo e fa quasi male la sua mancanza. È come se avessi bisogno d’aria e non riuscissi a trovarla. Però anche se probabilmente l’unica persona che io amo davvero è Kai questa loro ostinazione di farmi lasciare Luhan mi impedisce di lasciarlo e io ci sto male perché… perché mi sento un’idiota dannazione. Loro parlano di branchi, profezie e veri nomi e falsi nomi.. e cazzo voglio capire! Tutto questo riguarda anche me e… oddio Yeol scusa ti avrò fatto venire il mal di testa ma è tutto cosi confuso anche per me”
Chanyeol mi guardò rimanendo col biscotto a metà strada fra le labbra e la tazza di cioccolata.
“Beh Mei direi che sei incappata in un bel branco di lupetti eh” il ragazzo trattenne una risata e mangiò il biscotto.
“Che vuol dire Yeol?” avvicinai la tazza alle labbra bevendo un’avida sorsata del caldo e dolce liquido.
“Voglio dire che forse dovresti ascoltare il tuo cuore e quello che ti dicono gli altri perché infondo se ci pensi bene è la stessa cosa. E se Luhan sta diventando così diverso da quello che avevi conosciuto tu direi che non è il caso di continuare questa relazione”
Poggiai la tazza sul tavolo e ci riflettei su un momento. Infondo quelle parole, dette con calma e senza il tono autoritario che a volte utilizzava mio fratello sembravano decisamente più sensate.
“Credo che sia meglio che questa sera vada a parlare con Luhan” dissi infine.
“Vuoi che ti accompagni?” mi chiese lui.
“No, penso che sia meglio essere soli.”
 
 
Quando arrivai a casa di Luhan lo trovai in giardino, preso a contemplare il prato. Era cosi concentrato ad osservare la fresca e soffice erbetta che cresceva che non si accorse nemmeno che mi ero avvicinata.
“Luhan… io vorrei parl..”
“Ti aspettavo sai? Sapevo che era solo questione di giorni, ore, mi dicevo a volte, ma non pensavo di aver ragione. Ma voglio sentirlo da te, che vuoi dirmi Mei?” non alzò mai lo sguardo, rimase a fissare il prato come se fosse con lui che stesse intrattenendo una conversazione. Il suo tono era neutrale, non lasciò trapelare nemmeno una traccia di emozione.
Sospirai e fece un passo in più per avvicinarmi ancora a lui “In quest’ultimo periodo ho riflettuto tanto Luhan, sai forse non siamo fatti per stare insieme, tu sei cambiato dal ragazzo che avevo conosciuto, sei diventato così scontroso che a volte mi fai paura. E poi non credo di provare veri sentimenti per te, io… non so esattamente che sto facendo ma credo si dica così, vorrei prendere delle distanze. Non credo sia il caso di continuare la nostra relazione” abbassai lo sguardo sentendomi in colpa e allo stesso tempo più leggere. Nemmeno il tempo di finire la frase che nella mia mente si era materializzato l’immagine di Kai. Sorrisi pensando a lui.
“Hai finito? No perché se non lo avessi capito non ti lascio andare cosi. Hai detto solo un mare di stronzate”
Alzai un sopracciglio e lo guardai. Il suo sguardo si era improvvisamente spostato su di me, i suoi occhi emettevano rabbia e avevano una strana luce. Un brivido mi percose la schiena e feci un passo indietro spaventata.
“Non puoi impedirmelo Luhan, questa è la mia vita.” Fu come un fulmine, non me ne accorsi nemmeno.
In un attimo Luhan mi sovrastò, mi guardava dall’alto con gli occhi ancora pieni di quella strana luce. Mi prese entrambi i polsi con una sola mano e mi alzò in aria fino ad avere il suo viso alla stessa altezza del mio.
“Io posso fare quello che cazzo mi pare con quello che è mio. E guarda caso Mei, tu sei mia.”
“Io non sono di nessuno, Luhan” a parte di Kai, pensai, ma scacciai subito quel pensiero. Cercai di mantenere la voce ferma nonostante la paura mi stesse lentamente dominando. “Ora lasciami, mi stai facendo male”
“Oh questo non è niente mia cara Mei Mei” imitò la voce di Kai mentre mi chiamava in quel modo, una cosa che mi mise davvero i brividi. “Pensavi che non lo sapessi? Pensavi che io non fossi a conoscenza della profezia secondo la quale tu e quel bastardo dovete stare insieme?” scoppià a ridere, una risata amara, infelice, forzata “Ma per favore Mei, lo sapevi fin dall’inizio chi sono io. Ti sei divertita vero? Ti sei divertita a giocare con un mezzo sangue eh. Bene e ora mi divertirò io a giocare con te, mia piccola puro sangue. Vediamo che ne pensa il tuo caro Kai se non sarà lui il primo ad averti” si avvicinò al mio collo mordendolo con forza. Le lacrime mi salirono agl’occhi, avevo paura, ero confusa. Chiusi gli occhi preparandomi al peggio quando sentii Luhan trascinarmi verso l’interno della casa. Non provai ad urlare, né a scappare, in entrambi i casi il primo ad intervenire sarebbe stato senza ombra di dubbio Kris e mi avrebbe riportato in fretta da Luhan. All’improvviso mi ricordai che anche Tao viveva in quel quartiere e la sua casa era proprio davanti a quella di Luhan.
Raccolsi tutte le mie energie e gridai più che potei il suo nome finchè non ricevetti uno schiaffo a zittirmi.
“Piccola stupida, non penserai davvero che il tuo amichetto codardo ti verrà a salvare vero? Ha troppa paura per venire qui. Quel mezzo lupo mancato non ha le palle per avvicinarsi a me, lo ha dimostrato tanto tempo fa.”
Continuavo a tenere testardamente gli occhi chiusi, qualsiasi cosa volesse farmi non volevo vedere. Mi sentii improvvisamente staccare da lui e volare in aria. Quando atterrai con un colpo secco sulla schiena mi sforzai di aprire gli occhi per capire cosa fosse successo. Tao era in piedi davanti a Luhan che si accarezzava una mascella steso a terra.
Nemmeno due secondi dopo, dal nulla sbucò Kai che si affiancò a Tao con un ringhio minaccioso che non accennava a voler finire. I due ragazzi si guardarono e fecero un segno di assenso. Tao si avvicinò a me e mi prese in braccio.
“E’ tutto okay Mei, ora sei al sicuro. Andiamo a casa mia eh”
“M-ma Kai e.. e Luhan”
“Non pensare a loro” mi tranquillizzò Tao sorridendomi “Ora va tutto bene” ero così catturata dal suo sguardo tranquillo che non mi accorsi di non essere più nel giardino di Luhan ma sul divano di Tao.
“Ti prendo un bicchiere d’acqua, torno subito” appena si girò notai una coda folta che gli spuntava alla fine della schiena. Non potevo reggere oltre, il mio corpo e la mia mente non ce la facevano. Persi improvvisamente i sensi.
 
 
-Kai-

Mei si svegliò dopo qualche ora, sembrava un po’ confusa, ma appena i suoi occhi incrociarono i miei si illuminarono.
“Kai! Stai bene allora? E Luhan? Cosa gli è successo? Cosa…  KAI! TAO HA LA CODA!”
Scoppiai a ridere buttando indietro la testa, la sua espressione era cosi divertente che non riuscii a trattenermi.
“Cos’hai da ridere? Sono seria!” gonfiò le guancie quasi offesa e si mise seduta incrociando le braccia.
“Scusa Mei Mei ma avresti dovuto vedere la tua faccia” mi asciugai una lacrima che era uscita a forza di ridere.
“Kai…” Mei si fece improvvisamente seria e abbassò lo sguardo. Era cosi bella, non mi sarei mai stufato di guardarla. “Ti prego raccontami cosa è successo dieci anni fa… te ne prego, non ce la faccio più, ho bisogno di sapere…  tu sai, Chen e Xiumin sanno, anche Luhan sa! E Tao ha una fottutissima coda che gli sbuca alla fine della schiena. Dannazione Kai!”
Sospirai e mi alzai sedendomi alla finestra, speravo che lasciando Luhan per lei sarebbe stato più facile capire, speravo che il suo sangue puro la conducesse direttamente da me, come era successo a me. Speravo che avesse la pazienza di aspettare la luna rossa così che i suoi ricordi su quella notte combaciassero nuovamente. Mi accesi una sigaretta e abbassai lo sguardo, meritava di sapere, infondo avrei anticipato la luna solo di un paio di settimane.
“Beh, se avessi aspettato solamente altre due settimane probabilmente tutto sarebbe stato più facile. Okay Mei meriti di sapere” feci un tiro alzando lo sguardo verso di lei mentre buttavo fuori il fumo dalle labbra. Mi persi un momento a fissarla, tutto di lei era perfetto, i suoi occhi, le sue labbra, le sue mani, le sue movenze, il su sorriso, la sua voce, la sua risata. Amavo tutto di lei e mi resi conto che non avrei mai potuto dirle tutto guardandola negli occhi così abbassai nuovamente gli occhi. “Prima di tutto ti chiedo di non interrompermi altrimenti non credo di riuscire a dirti tutto quello che devi sapere. Allora, tanto per cominciare Minseok non è tuo cugino ma tuo fratello maggiore e non tuo cugino. Si, lo so, ora ti starai ripetendo che è impossibile ma devi fidarti di me. Mei, voi tre siete stati adottati, non che i vostri genitori non vi amassero, solo che, più semplicemente, sono stati costretti. La domanda più ovvia sarebbe da chi? Beh Mei, per farti capire bene chi ti ha allontanato dalla tua famiglia devo prima raccontarti un’altra storia.” Feci un altro tiro e continuai “Centinaia di anni fa, la Terra non era popolata solo da uomini e donne, oltre a loro c’erano delle creature che sembravano normalissimi esseri umani. Mangiavano, bevevano, lavoravano, avevano una famiglia, cose normali insomma. L’unica differenza dagli essi umani era che, ad ogni luna piena le loro sembianze mutavano in quelli di lupi. Non erano pericolosi, né aggressivi, tuttavia la loro forza era strabiliante anche nei periodi lontani dalla luna piena. Gli umani cominciarono ad essere gelosi di questi grandiosi poteri cosi gli uomini cominciarono a sedurre le giovani donne creando una linea di lupi impura. Generazione dopo generazione, i puro sangue andarono lentamente svanendo, o quanto meno diventarono sempre meno. Rimasero piccoli gruppi, sparpagliati qua e la  nel mondo. Tra questi piccoli gruppi ci sono i nostri genitori, quindi come tu potrai ben capire siamo dei sangue puro. Ora, prima di rispondere alla domanda iniziale ti chiarisco una cosa, nessuno conosce più l’esistenza dei puro sangue o di quei cani bastardi che nascono da incroci di umani e lupi. Diciamo che solo chi ne fa parte sa della loro esistenza. Naturalmente anche i mezzo sangue hanno una forza strabiliante, ma sempre minore di quella di un puro sangue non sono mai nel pieno delle loro forze fino alla luna piena. Per arrivare a conclusione, coloro che ti hanno separato dalla tua famiglia sono proprio i mezzo sangue, in particolare sono stati i genitori di Luhan e Kris. Ora dovresti aver capito perché Luhan ti voleva cosi disperatamente.”
Sospirai e spensi la sigaretta in un posacenere, era frustrante dover raccontare tutta quella storia a Mei che si era fidata così ciecamente di Luhan e della sua presunta famiglia.
“Chen e Xiumin lo sanno? S-sanno tutto questo?” alzai lo sguardo e la fissai. Calde lacrime le scendevano lungo le guance, i suoi occhi erano fissi sulle sue mani ormai diventate bianche per la forza con cui stringeva la maglia.
“Si Mei-Li, lo sanno”
“Da quanto tempo?” sussurrò lasciando scivolare via altre lacrime.
“Da quella notte di dieci anni fa”
“Perché non mi hai detto prima tutto questo?”
“Mei-Li…” la fissai “la storia non è finita”
“Oh…” tirò su col naso “Va pure avanti allora.”
Mi sedetti sul pavimento fissando il muro, quella era la parte che avrei voluto evitare di raccontare. “C’è una leggenda che dice che per far si che la stirpe dei puro sangue non cessi di esistere alla nascita di due bambini una goccia di sangue di ognuno di loro va miscelata dentro un calice d’argento. Questo farebbe si che i due ragazzi si innamorino l’uno dell’altro. I loro cuori si unirebbero in un modo così indissolubile che nemmeno la morte di uno dei due riuscirebbe a far dimenticare all’altro quel sentimento.” Sospirai e la fissai negli occhi. Il cuore mi batteva forte nella cassa toracica e le mani mi tremavano “Gli ultimi due lupi legati in quel modo siamo io e te Mei-Li. Per questo non potevo dirtelo dieci anni fa, un bambino di cinque anni non può sapere cos’è l’amore, nemmeno se gliel’hanno impiantato nel cervello quel sentimento. Ma dannazione Mei io sono pazzo di te, ti amo fino ad arrivare a raccontarti tutto questo agitato come un disperato per paura di un tuo fottutissimo rifiuto” risi, una risata amara che non aveva nulla di felice, una risata spaventata e nervosa, piena di ansia. Poggiai la testa al muro e sospirai. “Ogni dieci anni la luna rossa fa la sua comparsa. La leggenda obbliga i due prescelti a stare lontani fino a quel momento per poi incontrarsi una prima volta per far si che il legame inizi a nascere tra i due. E poi bisogna stare lontani, altri dieci anni senza potersi vedere. Dannazione ho violato più io questa regola che tutti i lupi nella storia.” Sorrisi “Ma non potevo fare a meno di te Mei-Li. Vederti sorridere, correre, giocare e crescere era la cosa più bella di questo mondo, tu sei la cosa più bella di questo mondo e penso che preferirei bruciare agli inferi piuttosto che negare di essere stato fottutamente geloso di Chanyeol e Baekhyun che ti sono potuti stare accanto tutti questi anni.”
Mei era senza parole, mi fissava con aria assente, sapevo perfettamente di averla shoccata, ma visti i recenti avvenimenti aveva bisogno di sapere.
“Kai vorrei restare un po’ sola, scusami…”
Mi alzai silenziosamente e andai dritto verso la porta fermandomi poco prima di uscire “Oh, quasi dimenticavo, Tao ha la coda perché anche lui è un lupo, un mezzo sangue purtroppo, ma uno dei migliori che io conosca, sta ancora imparando a controllare le sue trasformazioni”
“Kim Jongin… esci da questa stanza, ti prego” sussurrò. Abbassai lo sguardo e, con il cuore in frantumi, uscii lentamente chiudendo la porta alle mie spalle. Si, l’avevo decisamente distrutta.
 
 
“Hey Jongin, come sta Mei? Si è svegliata?” guardai Tao venirmi incontro, i suoi occhi erano pieni di preoccupazione. Gli sorrisi dandogli una pacca sulla spalla.
“Devi imparare a controllare le tue trasformazioni amico, l’hai spaventata davvero”
Tao mi sorrise tirando un sospiro di sollievo “Oddio meno male, allora sta bene. Kyungsoo non mi avrebbe mai perdonato altrimenti”
“Kyungsoo deve imparare a stare buono se no lo faccio diventare un umano morto” dissi io con aria minacciosa, tanto che Tao fece un passo indietro.
“Calmo Jongin, sono solo amici” alzò le mani in segno di difesa e io scoppiai a ridere.
“Tranquillo Zitao, scherzavo” guardai la porta dalla quale ero appena uscito e mi feci serio di colpo. “Ho dovuto dirle tutta la verità, anche se mancava poco alla luna rossa. Infondo nemmeno io ho mai seguito le regole.”
“E indovina chi ci rimetteva per darti una mano” Tao incrociò le braccia e sbuffò spostandosi una ciocca di capelli neri dal viso.
“Tu e Luhan” guardai fuori dalla finestra mordendomi un labbro. Nonostante i genitori di Luhan avessero fatto di tutto per separare me e Mei dalla nascita, Luhan era sempre stato un amico fedele, una spalla su cui piangere, un compagno di avventure. Nonostante i tanti anni di differenza avevamo sempre giocato insieme, non ci importava se io ero un puro sangue e lui no, per noi c’era solo l’amicizia che ci legava.
Mi accompagnava sempre a casa di Mei e spesso mi aiutava a salire sull’albero. A volte ero geloso di lui ma lui mi sorrideva e mi raccontava delle sue cotte a scuola, delle ragazze che conosceva ecc…
 
“Lulu però non la guardare così, mi da fastidio” arricciai il naso in un’espressione contrariata.
“Oh dai Kai, che espressione sto usando? Mei è una bella bambina ma è la sorella di Minseok, se la tocco quello mi fa fuori.”
“A dir la verità ancora non ha risvegliato pienamente i suoi poteri, l’allontanamento dai genitori devi aver bloccato qualcosa dentro di loro, non me lo spiego questo ritardo così mostruoso.”
Luhan alzò le spalle e si sistemò meglio sul ramo su cui si era sdraiato “Sarà ma credo che se provassi a toccarla mi ucciderebbe. Infondo io sono un mezzo sangue no?” un sorriso amaro si dipinse sulle sue labbra.
Luhan aveva appena iniziato le scuole superiori ed era capitato in classe con Minseok. Non sembravano esserci grandi problemi, ma dopo un breve periodo Luhan aveva cominciato a sottolineare sempre più spesso il fatto che lui fosse un mezzo sangue.
“Non mi sembra che sia un problema no?”
Lui mi guardò e mi scompigliò i capelli “Mi chiedo perché i miei genitori ci tenessero tanto a dividerti da Mei, infondo non è un male che voi continuiate ad esistere. È grazie a voi se esisto anche io. Mia nonna era un lupo stupendo, o almeno così mi racconta sempre la mamma.”
“Lulu? Mi spieghi perché allora tua madre e tuo padre hanno ucciso i genitori di Mei? Voglio dire, non era meglio uccidere lei se proprio non volevano continuare la specie?”
“Beh, sinceramente capisco poco i casini che combinano i miei. Se devo essere sincero Kai io anche avrei ucciso Mei. O forse lo scopo dei miei era un altro.” Sospirò e si mise a fissare il cielo dove cominciarono a spuntare delle stelle “Forse volevano vedervi soffrire, voglio dire, con i genitori di Mei fuori gioco e i tuoi troppo anziani anche solo per prendersi cura di te niente e nessuno avrebbe potuto impedire che la leggenda si realizzasse.”
“Quindi pensi che i tuoi vogliano che Mei abbia dei cuccioli con un mezzo sangue?” mi sporsi verso la finestra della ragazza guardandola dormire.
“Credo di si, magari potrei essere proprio io, infondo mi piace quella bambina.”
“Tu?” scoppiai a ridere, la risata di un bambino innocente che rideva davanti al suo fumetto preferito “No scusami Lulu, ma tu sei il mio migliore amico e non vedo come possa volere stare con Mei quando lei è mia”
“Niente me lo impedisce”
“Beh io si” mi alzai improvvisamente in piedi sul ramo, sentendomi offeso dalle sue parole. Mi feriva l’idea che il mio migliore amico volesse rubarmi la cosa più preziosa che il mondo mi avesse donato.
“Tu pulce?” Luhan rise e si alzò “E come faresti a fermarmi se sei ancora cosi piccolo e indifeso?”
Un ringhio salì lungo la mia gola, mostrai per la prima volta le zanne verso Luhan e le pupille si allargarono di colpo. “Non osare toccare ciò che mi appartiene di diritto schifoso bastardo!”
Luhan fece un piccolo salto all’indietro e il dolore gli si dipinse sul viso “C-come mi hai chiamato?”
“Schifoso bastardo. Perché non è quello che sei? Mio padre dice che voi mezzo sangue non fate che invidiare noi puro sangue, volete tutto quello che ci appartiene di diritto, le donne, la forza, persino le leggende.” Ringhiai di nuovo “Non pensavo che tu fossi come tutti quegli altri Luhan, ero sicuro che tu fossi diverso. Ma ora ho avuto la conferma che voi mezzo sangue siete tutti uguali, schifosi bastardi”
“T-tu non lo pensi d-davvero… è solo quello c-che dicono i tuoi g-genitori… Kai sei il mio migliore amico, non puoi pensarlo davvero.” Luhan era scosso dai singhiozzi e mi guardava con sguardo supplichevole. “T-tu sei l’unico c-che non m-mi squadra d-dalla testa ai p-piedi perché sono un mezzo sangue… ti prego Jongin…”
“Come no, tu vuoi prendere Mei. Sei come tutti gli altri. Va via! Vattene fra la tua gente. Mi fai schifo, hai fatto finta di essere mio amico per tutto questo tempo vero?”
Luhan singhiozzava ancora “Sei il mio migliore amico Jongin… ti prego, non trattarmi così..”
“Ho detto va via! Non voglio che tu ti avvicini più a me o a Mei, altrimenti non ne uscirai bene! E’ chiaro?”
“Sai una cosa? Mia madre aveva ragione, voi puro sangue siete tutti uguali. Vi credete superiori a tutti e volete tutto il mondo ai vostri piedi. Ma sai una cosa? Io non ci sto. Vai a fanculo. Ti odio. Ti odio con tutto il cuore, credevo che fossi diverso invece sei come tutti gli altri! Ti odio!” saltò giù dal ramo e se ne andò via singhiozzando.
Avevo distrutto il mio migliore amico guadagnandomi un nemico.
 
“Kai? Kai mi stai ascoltando?” Tao mi sventolava la mano davanti agli occhi ma io non lo sentivo.
“Eh? Cosa?”
“Ti ho chiesto se hai fame. A che pensavi?”
“Tao perché con Luhan ho chiuso mentre con te no? Voglio dire anche tu sei un mezzo sangue e dopo Luhan io non ne sopportavo più l’esistenza eppure tu sei rimasto..”
“Beh Kai, a me non hai mai detto di andarmene, e io non avevo paura di te. Sapevo che non mi avresti mai fatto del male. E poi Suho e Lay non te lo avrebbero mai permesso.” Mi sorrise dandomi una pacca sulla spalla “Anche se sono l’unico mezzo sangue del gruppo, non mi avete mai trattato male o fatto sentire inferiore. Voglio dire non lo avete mai fatto nemmeno con i due umani quindi”
“Oh Tao ma cosa ci fai con uno come me” gli sorrisi. “Ricordami perché Sehun e Kyungsoo si sono uniti al gruppo…” alzai gli occhi al cielo nascondendo una risatina per quella storia che tutti sapevamo ma che Sehun credeva di tenerci nascosta.
“Kyungsoo stava alle medie con me e Sehun… beh lui è per Lay che fa parte del nostro gruppo” scoppiammo a ridere andando verso la cucina. Non avrei mai ringraziato abbastanza Tao per essermi sempre vicino senza aver mai chiesto nulla in cambio. Notai la sua coda che scondinsolzava e sorrisi, beh forse in un modo avrei potuto ripagare.
 
 
-Chen-

Perché non è ancora a casa? Dannazione ma che sta combinando?  Continuavo a ripetermi quelle domande da un tempo indefinito ormai, andando avanti e indietro per la stanza, rischiando di fare un buco nel pavimento.
“Chen sei una dannata anima in pena. Vuoi metterti seduto, c’è Kai con lei, sappiamo entrambi che meglio di cosi non può stare”
“Ma Baek è ovvio che mi preoccupo! Mei ha comunque quindici anni, non sa ancora nulla del nostro mondo e… oh dannazione.” Mi sedetti vicino al mio amico buttando la testa sulle sue gambe.
Baek mi accarezzò gentilmente il viso e mi sorrise per nascondere la tristezza dei suoi occhi.
“Baek non devi fingere con me, anzi dovremmo proprio smetterla di fingere e basta, Chanyeol non merita tutto questo. Sono quattro mesi che facciamo finta di stare insieme, voglio dire, ti ho spiegato che quando un lupo dona il suo cuore a qualcuno è per sempre giusto? Quindi tra me e te non potrebbe mai funzionare visto che il mio cuore appartiene ad un’altra persona”
“Però vorrei ricordarti che se non fosse stato per il tuo bacio quando ti ho detto di me e Yeol tutto questo non sarebbe mai successo.”
“Guarda che non sono io che ti ho detto di far finta di stare insieme per farlo ingelosire eh” storsi il naso.
Dalla sera della festa, Yeol aveva smesso di parlarci o anche solo di guardarci. Si vedeva che ci stava di merda e non potevo biasimarlo, anche io sapevo cosa volesse dire avere il cuore in frantumi, vedere la persona amata tra le braccia di un’altra.
“Dici che dovrei chiamarlo e dirgli la verità?” Baek guardava il soffitto con aria persa, strinsi gli occhi e gli assestai un pugno, non troppo forte, sullo stomaco “Ma che cazz… CHEN!”
“Ma sei cretino o cosa Byun Baekhyun? Dannazione Chanyeol ti ama, avete fatto l’amore e poi sei corso tra le braccia del tuo idiotissimo migliore amico che per convincersi di essere solo cotto ti ha baciato. Tu vuoi chiamare quel ragazzo e dirgli che tutto questo è stata solo una farsa? Ma sei coglione? Non pensi che non ti crederà mai?”
“Beh e allora che dovrei fare signor so tutto io?” Baek incrociò le braccia e sbuffò.
Mi alzai sedendomi a gambe incrociate davanti a lui. “Allora prima di tutto ci vuole un gesto romantico e pazzo, sai che Yeol è un tipo solare e ama le cose pazze e dolci okay?”
“Va bene, va avanti”
“Baek non è difficile! Devi andare da lui e dirgli la verità guardandolo negli occhi, vedrai che ti crederà. Infondo tu non provi nulla per me no?” alzai un sopracciglio osservandolo.
“No oddio ti prego, sei praticamente mio fratello, a me manca lui…”
“E allora vattelo a riprendere idiota!” gli sorrisi.
“Non è che spacchi tutto se vado via?”
“Naah mi so controllare, okay che sono un lupo ma non sono distruttivo io eh”
Baek si alzò e mi sorrise “Allora vado, cioè io… io lo amo! Io… mi manca, cioè ciao!” corse fuori lasciandomi ridere come un coglione sul letto, l’amore faceva miracoli.
Mi sdraiai con le mani dietro la testa guardando il soffitto. Kai mi aveva avvisato che nella vita di un lupo, all’improvviso, arriva quella persona che ti fa perdere la testa ma non pensavo di trovarla così presto. Mi era entrata dentro come una ventata di aria fresca, ogni volta che la vedevo sorridere il mio cuore faceva un salto rischiando di schizzarmi fuori dal petto. Era così bella, giovane, intelligente, divertente e…. umana.  Aprii gli occhi storcendo il naso, non potevo credere che il mio cuore di sangue puro volesse cosi disperatamente un’umana.
“Oh bene, bene, chi abbiamo qui? Il fratellino preferito della nostra amata Mei Mei” mi alzai di scatto trovandomi Luhan poggiato alla finestra come nulla fosse.
“Che ci fai qui? Nessuno ti ha dato il permesso di entrare sai?”
Luhan alzò le spalle e continuò a guardarmi con aria innocente. Aveva un occhio nero e un labbro spaccato, probabilmente aveva fatto a botte con qualcuno. Rabbrividii a pensare che fosse stato Kai per proteggere mia sorella ma cercai di non darlo a vedere.
“Cosa vuoi Luhan?” dissi freddamente.
“Se non ricordo male Amber è una tua amica vero?”
Il sangue mi si gelò nelle vene “S-si.”
“Tu sai che al mio amico Kris piace parecchio Amber vero? Tant’è che stanno insieme.”
“Dove vuoi arrivare Luhan?”
“Potrebbe essergli capitato uno spiacevole incidente, sai nulla di grave, denti che dilaniano la carne, sangue ovunque, tutto normale, per un lupo.”
Sorrise freddamente ma io non lo guardavo più, ero sfrecciato fuori per andare poi chissà dove. Scesi velocemente in strada e cominciai ad annusare l’aria in cerca del suo odore.
“Amber dove sei..” all’improvviso qualcosa catturò la mia attenzione, il mio istinto di lupo di attivò senza essere chiamato e la figura diventò una persona fino a diventare una ragazza.
“AMBER” gridai e gli corsi incontro. La presi un momento prima che cadesse a terra.
La divisa di scuola era macchiata di sangue e c’erano squarci su tutto il suo corpo. I capelli erano sporchi di fango e le labbra diventavano sempre più bianche.
“Amber non avere paura, ci sono qui io. Ora ti porto in ospedale e risolviamo tutto eh, tu però resisti. Xiumin! Xiumin! Dannazione!” cominciai a correre verso casa di mio fratello sperando che quel lupo dal sonno pesante quanto quello di un ghiro in letargo mi sentisse.
“L-lo hanno fatto per vendetta Chen… K-Kai ha p-picchiato Luhan e-e Kris s-si è v-vendic..” non finì la frase e cominciò a tossire sangue macchiando anche la mia camicia.
“Sssh non sforzarti Amber, ora ci penso io a te. Xiumin dannazione!” la poggiai in macchina nel sedile posteriore e appena mi girai deciso di sfondare la porta di casa di Minseok con un calcio vidi che questi mi veniva incontro con le chiavi, già pronto a partire. Mi sedetti dietro con Amber poggiandole la testa sulle mie gambe. “Stiamo andando in ospedale Amber, ti prego resisti”
“S-sai Kris è sempre stato molto violento con me..” sussurrò a fatica “Però mi piaceva, aveva qualcosa che mi attirava” la sua voce era sempre più sottile, se non fosse stato per il mio udito da lupo non l’avrei sentita. “Però non lo amavo, tu sei l’unica persona che io abbia mai amato in vita mia Chen”
“Ti amo anche io Amber, però ti prego resisti” il mio cuore correva davvero veloce, forse anche più della macchina “Minseok accelera ti prego”
“Più veloce di così non posso andare Chen, scusami.”
Mi morsi un labbro e tornai a guardare Amber che diventava sempre più bianca. “Mi hai sentito Amber? Io ti amo, quindi vedi di resistere. Non osare arrenderti cosi eh”
“Chen, sono felice che tu mi ami ma.. ma io ho tanto freddo”
“Ti riscaldo io ma ti prego non mi lasciare, non ora, ti prego!”
“Chen.. ho tanto sonno, dormo solo un po’”
“No, no ti prego Amber, ti prego, guardami, parla con me”
“Ti amo Chen, non avrei dovuto arrendermi con te” chiuse lentamente gli occhi e smise di respirare. Improvvisamente mi sentii come se tutto intorno a me avesse smesso di girare. Il mondo non aveva più un senso senza di lei.


Angolino dell'autrice
Okay siccome mi sto emozionando sia per le tantissime visiste (che non mi aspettavo) e perchè oggi prendo i biglietti per andare finalmente dalla mia migliore amica a distanza mi sono scapicollata (si dice o è dialetto) per scrivere questo capitolo. Beh finalmente si sa cosa è successo dieci anni fa e si scopre l'odio profondo di Kai e Luhan da dove nasce e... oh basta sono noiosa. Grazie alla ragazza che recensisce sempre, sei un amore giuro!
baci a tutti.
Una super super felice Nessa x
  
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