Film > The Avengers
Ricorda la storia  |      
Autore: murdershewrote    16/08/2015    1 recensioni
Tony osserva due compagni che si allenano e fa alcune riflessioni su certe dinamiche che non comprende, sui rapporti tra uomini e donne e su come certe persone riescano ad avere la meglio sul proprio partner. In un modo o nell'altro.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
In guerra e in amore tutto è lecito

Osservandoli nel tempo, Tony aveva notato che quando i due assassini del gruppo si allenavano non c’era tempo per le chiacchiere.
Le loro erano vere e proprie battaglie senza esclusione di colpi.
Clint, avvantaggiato dalla stazza, riusciva con facilità a bloccare i movimenti di Natasha. D’altro canto lei, piccola e compatta, sapeva divincolarsi in fretta e agilmente.

Quei due tra scazzottate, salti acrobatici e sgambetti potevano andare avanti per ore senza scambiare una parola che non fosse un urlo di guerra o di dolore.
Solo alla fine, gonfi e sanguinanti, si concedevano qualche attimo per riprendersi e leccarsi a vicenda le ferite.
Tony, così come il resto dei Vendicatori, non si era ancora abituato a questo loro rapporto, nè ne comprendeva appieno la natura.
In quel momento, quando pareva che Clint stesse vincendo lo scontro stringendo la partner al proprio petto in una morsa tanto stretta da toglierle il respiro, quella, non riuscendo a liberare le braccia, agì d’istinto facendo scattare la testa all’indietro, colpendo con forza l’uomo in faccia. Clint, stordito dalla botta, allentò la presa quel tanto che bastò a Natasha per farsi forza e liberarsi completamente da lui. Prima gli diede una gomitata allo stomaco, facendolo barcollare, poi si abbassò fulminea e lo colpì ad una gamba con un potente calcio, cosicché quello perse definitivamente l’equilibrio. Una volta a terra Clint si coprì il volto con le mani gemendo un poco mentre la compagna gli si mise a cavalcioni sul petto e gli puntò contro un pugnale.
Ecco, se fosse stato un vero combattimento - e quello un vero coltello - si sarebbe potuto dire che fosse appena terminato col trionfo della spia russa.
Era abbastanza certo che a Clint non dispiacesse la vista dalla sua posizione eppure Tony era non poco inquietato dallo sguardo spietato e serio della donna. Certo, anche Pepper, pur non essendo un’assassina, faceva davvero paura quando si arrabbiava... Ma quella era un’altra storia.
Tony si sporse ancora un po’ dalla soglia della palestra, affascinato e preoccupato allo stesso tempo da quella situazione di stallo.
Natasha, sempre in posizione, chinò appena la testa e chiese “Ehy, tutto bene?”
Clint, annaspando nel suo stesso sangue alla ricerca di ossigeno, rispose “Sì, sì... dammi solo un minuto”
La donna annuì abbassando il braccio che teneva il coltello. E quel gesto ribaltò le sorti dell’incontro.
Infatti, non appena la lama fu ad una sufficiente distanza di sicurezza, Clint strinse il polso della donna facendole perdere la presa sull’oggetto, che scivolò lontano. Poi, con un colpo di reni e l’aiuto di una gamba, l’uomo riuscì a sollevare in aria e a far compiere una rotazione di centottanta gradi alla sua partner, la quale atterrò sulla schiena con un tonfo. Dopodiché Clint si alzò veloce e la bloccò a terra, sedendosi sopra di lei all’altezza del bacino e fermandole le braccia ai lati del viso.
Quella protestò esclamando “Ehy, sei sleale!”
“Sleale io? Eh no, mia cara... Sei stata tu ad abbassare la guardia!” ribatté lui.
“Ti avevo battuto! Mi sono fermata solo per farti rimettere in pari!” tentò di giustificarsi.
“Mi dispiace ma non è colpa mia se ti lasci fregare dal primo avversario belloccio che ti si para davanti...!” disse Clint, beffardo.
Belloccio?! Ma ti sei visto? Stai sanguinando da far schifo!” gli rispose, non senza concedergli un sorriso.
“Beh, sai com’è... ad alcune piacciono le situazioni estreme...” continuò a cantilenare l’altro.
“Ah, sì? Questa poi...! Non so che gente frequenti tu, cowboy, ma adesso levati di dosso... mi stai schiacciando!” sbottò lei ormai tra le risa.
Tony aveva assistito a quello scambio di battute senza dire una parola, tanto era scioccato. Non era sicuro che avesse mai avuto, nella sua lunga carriera di playboy, una conversazione del genere con qualcuno. Senza quasi rendersene conto fece qualche passo avanti nello stanzone e sentenziò “Voi due siete fuori di testa”
Gli inquisiti si girarono all’unisono verso di lui.
“Ehy Tony, che succede?” chiese Natasha.
“Già Stark, che succede?” le fece eco Clint.
“Tony? Eccoti dov'eri!” si intromise una terza voce che non doveva esserci...
Quello sussultò, poi si voltò lentamente per incontrare il volto sorridente di Pepper.
“Oh, Pepper!” si portò una mano al  petto con fare teatrale “Passavo di qui per caso, ho visto i ragazzi e mi sono fermato un momento. Tu, piuttosto, che ci fai da queste parti?” chiese con un enorme sorriso stampato in faccia che tentava di nascondere l’ansia che l’aveva improvvisamente investito.
Il reattore arc si sarebbe danneggiato, prima o poi, se le persone avessero continuato a coglierlo di sorpresa in quel modo.
“Cercavo te, come sempre. Ci sono questi documenti che andrebbero firmati” rispose prontamente la donna porgendogli un enorme fascio di fogli con una mano e una penna con l'altra.
“Beh, potevi lasciarli sulla scrivania, li avrei firmati più tardi” rispose l'uomo con ovvietà.
“Erano già sulla tua scrivania. Da circa una settimana, in effetti...” fece una breve pausa per sottolineare il concetto “...così ho pensato di agevolarti il lavoro e portarteli di persona”. Tony avrebbe giurato che il suo amabile sorriso si fosse trasformato per un attimo in un ghigno minaccioso.
Aprì la bocca per ribattere ma non riuscì a formulare un pensiero decente. Era uno di quei momenti in cui dalla risposta data dipendeva una sana notte di sesso con la propria compagna o una strigliata che avrebbe echeggiato in tutta la Stark Tower.
Lo sguardo dell’uomo passò dal viso di Pepper a quelli di Natasha e Clint, che ora sembravano entrambi parecchio scocciati. Non sapeva se più, rispettivamente, per essere ancora inchiodata al suolo e per non riuscire quasi a respirare, o più per il fatto di essere stati interrotti nel loro allenamento.
“Allora?” incalzò Pepper, avvicinando leggera una mano al suo viso per asciugargli una gocciolina di sudore che gli si stava formando sulla fronte.
“Beh...ecco...” tentennò.
Di nuovo.
Pepper, Natasha e il sangue di Clint che sgorgava dalle narici e gli scorreva lungo il mento per gocciolare infine sulla compagna sotto di lui.
“Va bene, Pepper. Firmiamo queste carte!” rispose sorridente. Uno di quei sorrisi tirati che solitamente concedeva alla stampa nella speranza che se ne andasse il più presto possibile. Sapeva però che Pepper non sarebbe andata via senza quei documenti, quindi...
Qualcosa gli diceva che quella era sicuramente la decisione più saggia.





Credits:
tutti i personaggi qui presenti appartengono alla Marvel.
Note dell'Autrice:
Per evitare dubbi e incomprensioni, vorrei darvi una spiegazione sulla battuta del reattore arc. Non credo che esso possa davvero guastarsi in seguito ad un infarto di Stark, così come non credo che quest'ultimo possa temere Pepper e Natasha al punto di "infartarsi". Insomma, è più una riflessione scherzosa!
Come quando dico che mi verrebbe un infarto se mai vedessi dal vivo Clint/JeremyRenner. Morirei all'istante, tipo.
Per altri dubbi o curiosità non esitate a contattarmi.


   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: murdershewrote