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Autore: FrenzIsInfected    17/08/2015    3 recensioni
Daveigh Carroll è una giovane giornalista di Spokane(WA), ed Ellen Clark una sua collega fotoreporter. Insieme, indagano sulle vicende che dagli anni '80 sconvolgono la tranquilla città di Farmington(WA). Sembra che in una villa abbandonata
fuori paese immersa tra gli alberi, Villa Floyd, siano scomparsi giovani di tutte le età. Le due chiamano come rinforzo
Kristen Rollins(giornalista e horror blogger), Daniel Reed e Aaron Turner(appassionati di paranormale) e Nathan Wilson, nerd amico di Daveigh. Cosa cela quella villa a Farmington?
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Floyd Manor - Cerca quante più informazioni possibili su Chloe Morrell. - ordinò Daveigh a Kristen.
Erano all'unica fermata dell'autobus di Farmington. Presto sarebbe arrivata la corriera di linea che avrebbe riportato Kristen a Colfax.
- Già che siete qui, perchè non provate a fare un salto alla villa? Il boschetto è accessibile, e la vecchia strada che collega la struttura al paese è aperta. - propose quest'ultima.
- Beh, credo che ci rimetteremo in moto per Spokane. - disse Ellen. - Ci vuole solo mezz'ora da qui, ma vorremmo essere a casa per l'ora di cena con ampio margine di anticipo. - .
- Come volete voi. - .
La corriera giunse sul posto qualche minuto dopo.
- Mi raccomando, Kristen! Chiamami appena scopri qualcosa! - ricordò Daveigh.
- Lo farò, tranquilla! - rispose la giornalista di Colfax, entrando in vettura.
Appena il mezzo fu lontano, le due ragazze di Spokane tornarono in macchina.
- Ma, dico, che cazzo ha in testa? - domandò Ellen.
- Perchè? - .
- "Già che siete qui, perchè non provate a fare un salto alla villa?". Certo, subito, signorsì! - disse con sarcasmo la fotoreporter.
- Credevo non credessi alla storia, nonostante fosse evidente che tutti i fatti capitati a me e Kristen non sono cose che capitano tutti i giorni. - .
- Comincio a fare due più due, sai? - .
- Progressi matematici, oserei dire. - .
Daveigh accese la macchina, e le due lasciarono il paese.

Appena uscite da Farmington, però, la macchina si fermò.
- Che succede? - domandò Ellen.
- Non ne ho la più pallida idea. - rispose Daveigh.
Provò a far ripartire la macchina, ma nulla. Non ne voleva sapere di tornare in moto.
- Beh, cominciamo a trainarla. Poco fa ho visto delle indicazioni per un officina. - ricordò la giornalista.
Le due spinsero l'auto per quattro kilometri, finchè alla loro sinistra non apparve il meccanico, un uomo grasso sulla cinquantina.
- Buonasera, signorine! - disse, smuovendosi i baffi.
Le due non risposero.
- Serve qualcosa? - .
- La macchina si è spenta all'improvviso, poco dopo esser uscite da Farmington. - spiegò Daveigh.
- Ce la potrebbe riparare? - chiese Ellen.
- Beh, l'officina è chiusa da mezz'ora. Volendo, posso dargli un'occhiata rapida. - fece l'uomo.
Le due acconsentirono, e con l'aiuto del meccanico portarono l'auto nel piazzale dell'officina.
- Dove siete dirette? - .
- Spokane. - .
- Se abitavate più vicino, potevo darvi uno strappo senza problemi. A duecento metri da qui c'è un Bed and Breakfast. Potete passare la notte lì. - informò.
Le due si sedettero poco più in là, lasciando l'uomo lavorare in pace.
- Quindi, tirando le somme, cosa abbiamo fatto di importante oggi, a parte restare bloccati? - chiese Ellen.
- Beh, abbiamo trovato una persona disposta a darci una mano nell'indagine e scoperto l'identità della bambina. - .
- Troppo poco. - .
- Io direi abbastanza. Abbiamo un punto di partenza. Ora possiamo addentrarci nella vicenda. - .
Un quarto d'ora dopo, il cellulare di Daveigh squillò.
- Daveigh? Sono Kristen. - .
- Ciao Kris. Hai scoperto qualcosa? - .
- Sì. Ma è pochissimo. Non c'è praticamente nulla su Chloe. - .
- Dimmi quel poco che hai trovato. - .
- Allora, Chloe Morrell, prima di iniziare a rompere i coglioni alla gente, era una bambina normalissima. Descritta come una brava bambina, è stata prelevata nottetempo dai satanisti, mentre stava dalla nonna, il 24 febbraio 1995. Aveva dieci anni. - .
- Niente poteri paranormali, niente telecinesi, niente effetti stile Carrie White? - .
- Sembra di no. - .
- E' poco su cui basarsi. - .
- E' nulla su cui basarsi. - .
- Altro? - .
- Niente, a parte sporadici articoli su chi, come noi due, la vede. - .
- Ok. Grazie mille, Kris. Alla prossima. - .
- Ciao, Dave. - .
La giornalista informò la fotografa dei dettagli scoperti da Kristen.
- L'utilità di quella donna è pari o inferiore a zero. - .
- Ma che stai dicendo? E' vero che non sono informazioni di rilievo, ma è pur sempre qualcosa. - .
Ellen continuò a guardare stizzita il meccanico che armeggiava con la macchina di Daveigh.
- Kristen non ti sta a genio? - chiese quest'ultima.
- Veste in modo troppo appariscente per i miei gusti. Mi sa di oca. - .


Qualche minuto dopo il meccanico le raggiunse.
- La pompa della benzina si è bruciata, occorre sostituirla. Domattina ve la sistemerò. - .
- Grazie. - fece Daveigh.
- Domattina? McCormack ci farà il culo per questo! - disse la fotoreporter alla giornalista.
- Non possiamo teletrasportarci a Spokane, Ellen! E l'ultimo autobus se n'è andato con Kristen. - .
- In treno? - .
- Stesso discorso. La stazione più vicina è a 15 Km, ma i treni si fermano alle 20. - .
- Va bene, ho capito. Dormiremo qui. - .
Il vento si alzò di colpo. Gli uccelli smisero di volare e di cantare.
Il meccanico gemette.
- Brutta storia... - .
- Che succede? - chiese Ellen.
- Questo vento è innaturale. Fino a un attimo fa non tirava un filo d'aria. - .
- Ed il tempo è migliorato, da stamattina. - .
- Qui non si parla di meteo, ma di cose a cui nessuno erroneamente crede. - .
Daveigh lo guardò con aria interrogativa.
- Che vuol dire? - .
- Quella strada, laggiù, - ed indicò una stradina sterrata verso il paese - sai dove conduce? - .
La giornalista scosse la testa.
- E' la strada per Villa Floyd, l'ex covo degli "Angeli di Lucifero". - rispose.
- Dov'è? - domandò Ellen.
- Nascosta tra quegli alberi. - e indicò un boschetto.
Non ne fu sicura, ma alla ragazza, per un attimo, parve di vedere la parte superiore della villa emergere tra gli alberi.
- Ne avrete sentito parlare. - .
- Eccome. E' in stato d'abbandono da mezzo secolo, e non ci vive più nessuno dalla scomparsa dei satanisti. - disse Daveigh.
- Stronzate. - fece l'uomo, montando in auto. - Quel posto è tutto meno che abbandonato. - .
- Come sarebbe? - .
- Qualcuno, o qualcosa, si aggira tra quegli alberi, tra quelle mura. Ne sono certo. - .
Il meccanico accese la sua macchina.
- E, qualcunque cosa sia, vi conviene non disturbarlo. - .
Detto ciò, scese in strada e si allontanò dall'officina.
Le due, invece, proseguirono, fianco a fianco, verso il B&B.
  
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