Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
Segui la storia  |       
Autore: bad93    17/08/2015    3 recensioni
Yusei era appena partito per Nuova Domino, voleva riprendersi ciò che gli era stato rubato. Nel frattempo Miyu, amica d'infanzia del ragazzo, stava cercando di mettersi in contatto con lui; senza successo purtroppo. Lei si era trasferita dal Satellite in città a seguito di una borsa di studio per entrare all'università, ancora non era sicura di ottenerla, il test lo aveva passato, ma i giudici la stavano valutando, forse a causa della sua origine.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Yusei Fudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 4:
Era passata una settimana da quando Yusei aveva lasciato l'appartamento di Miyu, e ancora non si era fatto sentire. Lei sapeva che lui era in grado di cavarsela, ma era preoccupata lo stesso; non capiva perché il ragazzo la stesse evitando, anche se a volte si avvicinava.
-Uffa di nuovo la pioggia. É tutta la settimana che piove e c'è vento.- si lamentò Mayu.
-Le previsioni l'avevano detto.- commentò Kotoko.
-Senti Miyu.-
-Dimmi.-
-Sei poi riuscita a chiamare il tuo ragazzo?- le chiese Mayu.
-Si, so che è in città da un amico.-
-Davvero? Io l'altra sera l'ho visto.-
-E dove?-
-Nella zona disabitata in periferia, stava entrando in un edificio abbandonato. Ma se ti ha detto che è da un amico, non poteva essere lui.-
-Magari é andato a fare un giro, stasera passo a controllare.-
-Come vuoi, però non credo sia lui.-
-Non passa inosservato in periferia.-
Nel frattempo da un'altra parte.
-Etchu.-
-Salute. Preso il raffreddore?-
-No é solo uno starnuto isolato.-
-Sicuro Yusei? Non hai una bella c'era, mi sembri febbricitante.-
-Sto bene, sono solo un po' stanco.-
-Io te l'avevo detto che dormire alla ghiaccio non era una buona idea. Tutto per due occhioni blu, torna da lei, almeno quello che basta per riprenderti.-
-Piantala, Yanagi, sto bene. Non è il caso di farne un dramma per un solo starnuto.- fece per alzarsi dalla sedia, ma svenne cadendo al suolo.
Yanagi chiamò subito uno dei dottori che erano li.
-Suo nipote si è preso un'influenza coi fiocchi.-
-Non è mio nipote, é un amico. Che si può fare dottore?-
-Deve riposare e stare al caldo per almeno una settimana. E curarsi come si deve, l'avrà protratta per parecchio. La febbre è quasi a quaranta. Sa dove abita?-
-Non è di qui, però so che c'è una persona che lo conosce e può occuparsi di lui. Le do l'indirizzo in attimo che prendo carta e penna.- scrisse l'indirizzo su un foglietto e lo diede al medico.
-Bene, lo accompagno.-
-Mi scusi, posso venire con voi? Credo che adesso non ci sia nessuno a casa. Giusto per non lasciarlo da solo.-
-Va bene. Allora andiamo.-
Salirono tutti sulla macchina del medico e portarono Yusei a casa. Yanagi lo mise a letto e poi lo osservò nel caso si fosse svegliato.
Dopo quattro ore lui si svegliò.
-Dove sono? Cosa é successo?-
-Sei svenuto e hai una febbre da cavallo, il dottore ha detto che devi stare a riposo per una settimana. -
-Che palle.-
-Visto che sei sveglio prendi qualche medicina, ma prima é meglio se mangi. Vado a prepararti qualcosa.-
Poco dopo tornò con un piatto non proprio adatto a un malato, il brodo c'era, ma era arricchito di carne, uova, funghi e verdura. Yusei non era al settimo cielo vedendo il piatto, ma lo mangiò lo stesso, in parte perché aveva un po' di fame e in parte perché non voleva offendere l'amico. Purtroppo la sua fu una pessima idea, perché subito dopo aver finito di mangiare dovette andare a rimettere tutto, cosa che lo debilitò ulteriormente.
-Accidenti stai peggiorando a vista d'occhio, riposati che é meglio.- gli disse Yanagi, aiutandolo a mettersi sotto le coperte.
-Mi dispiace.-
-Non ti preoccupare, sei malato, non è colpa tua. Non ci pensare.-
-Grazie.- rispose il ragazzo per poi addormentarsi nuovamente.
Verso sera Miyu rientrò e trovò Yanagi ad accoglierla in salotto.
-Ciao, é successo qualcosa?-
-Yusei sta male.-
-Cosa?! Che cos'ha e come é successo?-
-Un colpo di freddo. Non sapevo dove portarlo e così te l'ho riportato. Di sicuro qui guarirà prima che altrove. Il dottore ha detto che deve stare a riposo per almeno una settimana. Gli ho dato qualcosa da mangiare ma ha vomitato tutto, ora sta dormendo.-
-Capisco, grazie. Mi occuperò io di lui.-
-Figurati, beh io torno dal mio amico. Lo lascio in buone mani.-
-Ciao e grazie ancora.- lo salutò mentre usciva. Poi corse subito in camera per vedere come stava Yusei.
Lo trovò addormentato che respirava a fatica, gli toccò la fronte e sentì che scottava. Andò a prendere del ghiaccio e glielo mise sulla fronte, lui a quel contatto si svegliò.
-Ciao, mi sembrava famigliare come luogo. Quel bastardo.- disse lui alzandosi a sedere.
-Devi riposare, stai giu.- lo spinse verso il materasso. -Hai mangiato?-
-Si e no. -
-Almeno hai preso qualcosa?-
Lui fece cenno di no con la testa.
-Devi curarti o te la trascinerai. Vado a preparare qualcosa, tu non muoverti.-
-Come se potessi. Cough cough.-
Lei si allontanò e poi tornò con un vassoio.
-Ce la fai a mangiare?-
Lui non rispose, arrossì solamente, avrebbe dovuto mettere da parte il suo orgoglio per questa volta.
-Ci penso io. Fai ahhh.- porgendogli un cucchiaio per imboccarlo.
Ma ottenne uno sguardo truce e omicida da parte sua.
-Ok, ok. Non vuoi.-
Lentamente riuscì a farlo mangiare, ma ancora una volta il ragazzo dovette andare a vomitare.
-Mi sento uno schifo. Sembro uno zombie, non digerisco nemmeno il porridge.- commentò lui abbattuto, rannicchiandosi sotto le coperte.
-Dai non dire così, é normale quando si è malati.- cercò di rassicurarlo accarezzandogli dolcemente la testa.
-Però ti ho fatto sprecare un sacco di cibo.-
-Non importa, ora pensa a guarire.-
Continuò ad accarezzarlo e tranquillizzarlo, come se fosse un bambino, finché lui non si addormentò.
Passarono un paio di giorni, che Yusei passava dal dormire al vomitare, con l'aggiunta di starnuti continui e tosse. Quella mattina si svegliò e vide che anche lei lo era.
-Buongiorno.-la salutò.
-Buongiorno, come ti senti?-
-Peggio di ieri. Ma me la cavo. - rispose tossendo e starnutendo.
-Vuoi mangiare qualcosa?-
Lui negò, -Non voglio farti buttare via altra roba. Dato che non me la sento, preferisco evitare.-
-Va bene. Allora riposati.-
-Mi sono appena svegliato, non ho sonno ora. Tu vai in università?-
-No, finché non guarisci resto a casa.-
-Non ti preoccupare, non sono messo così male. Posso cavarmela.-
-Non fare l'eroe, l'altra volta hai detto che io dovevo lasciarti fare l'uomo, beh, ora tu lasciami fare la donna.-
Lui mise il broncio contrariato, non sopportava darle problemi. Ma dovette ammettere che lei aveva ragione, stava malissimo, forse per una volta avrebbe potuto cedere.
-Dai é poi solo una settimana, se tutto va bene. Non è una tragedia.-
-Speriamo, mi sembra di essere all'inferno.-
-Posso immaginare, ma come hai fatto ad ammalarti? Sei sempre stato una roccia, se stavi male era per al massimo un giorno.-
-Ho preso un colpo di freddo, hai visto il tempo che ha fatto.-
-Già, meno male che oggi è migliorato. Sicuro di non volere niente, neanche un po' di té ?-
-Avrei più bisogno di un caffè, almeno mi ricarico. -
-Scordatelo.-
-Va bene, mamma, ho solo usato il condizionale. Non era un'affermazione.-
-Almeno il sarcasmo ti é rimasto, vado a fare il té.-
-Sono duro a morire.-
Lei si allontanò e lui si sistemò meglio sotto le coperte, congelava, sicuramente a causa della febbre, ma forse anche per via dei vestiti che erano ancora umidi; odiava stare male, si annoiava sempre. Lei tornò quasi subito e gli porse una tazza, questa volta riuscì a bere da solo, almeno era un po' migliorato, ma chissà per quanto.
-Va un po' meglio?- gli chiese quando finirono di bere.
-Insomma, al momento non mi viene da vomitare. -
- Bene, cerca di riposare ancora un po'.- gli disse rimboccando le coperte.
-Ci provo.-
Si riaddormentò subito, lei decise di pulire un po' la casa fino all'ora di pranzo. Poi tornò in camera, lui dormiva ancora, gli toccò la fronte, aveva ancora la febbre, ma per fortuna era un scesa. Non volle svegliarlo e andò a preparare il pranzo,  stava per mettersi a mangiare, quando sentì bussare alla porta, aprì e vide Yanagi.
-Ciao non ho suonato per non disturbare.-
-Tranquillo, dorme di sasso. Per il momento.-
-Come sta?- le chiese entrando in cucina.
-Sembra migliorato, ma non più di tanto. Vuoi pranzare?-
-Grazie, accetto volentieri.-
Mangiarono e poi Miyu sistemò la cucina.
-Posso chiederti una cortesia?-
-Certamente.-
-Potresti tenere d'occhio Yusei per una mezzoretta. Volevo fare  una commissione veloce al negozio qui all'angolo.-
-Non c'è problema. -
-Grazie, se si dovesse svegliare, in frigo c'è del brodo. Quello dovrebbe riuscire a digerirlo.-
-Ok. Non riesce ancora a mangiare nulla?-
-Non se la sente e io non voglio forzarlo.-
-Capisco.-
-Allora io vado.-
-Buona giornata.- la salutò per poi dirigersi in camera. -Guarda come ti sei ridotto per amore, spero che guarisci presto, comunque sei in ottime mani.- gli disse accarezzandogli la fronte.
-Miyu?-
-Ti sei svegliato, é uscita un attimo, ma torna subito.-
-Yanagi che ci fai qui?-
-Sono passato a trovarti. Vuoi mangiare qualcosa?-
-No, aspetto Miyu.- rispose rimettendosi a dormire.
"Sembra un bambino, mi fa specie vederlo così indifeso, può approfittarne.  Almeno un po' di lucidità gli é rimasta."
Dopo mezz'ora Miyu rientrò.
-Novità?-
-Si è svegliato per un momento, ma poi si è rimesso a dormire.-
-Non ha mangiato niente?-
-Ha voluto aspettarti. Stando così male, vorrà farsi coccolare un po'.-
-Poverino, sta così male? Sembrava migliorato stamattina. Mi daresti una mano a cambiarlo? Gli ho preso un pigiama, non può stare con quei vestiti umidi.-
-Sai la sua taglia?- le chiese mentre iniziava a spogliava il ragazzo.
-Sono andata a occhio con l'altezza.- rispose preparando il pigiama. -Meglio mettergli questo più pesante per il momento.-
-Va bene, dammi qua.-
Lo vestirono e poi lo spostarono delicatamente sul divano, mentre Miyu cambiava le lenzuola, poi lo rimisero a letto.
-Accidenti se pesa.- disse il più anziano, massaggiandosi la schiena.
-Sarà anche magro, ma la massa muscolare per un metro e ottanta fa il suo peso.-
-Già, sarà meglio che rientri o si preoccupano.-
-Grazie di tutto.- gli disse accompagnandolo alla porta.
-Figurati.-
Si salutarono  e lei tornò dal ragazzo che nel si era svegliato.
-Vuoi mangiare?-
-Che fine hanno fatto i miei vestiti?- chiese lui  guardandosi il pigiama.
-In lavatrice, non puoi pensare di guarire con quelli addosso.-
-Non era necessario.-
-Si invece, ora vado a scaldare il brodo. - asserì uscendo per rientrare poco dopo. -Ce la fai?-
Lui negò, dovette mandare il suo orgoglio a farsi fottere, per colpa di quell'influenza. Lei iniziò ad imboccarlo, e ad ogni cucchiaio lui arrossiva sempre di più, non si sarebbe mai abituato a quella situazione. Finì di mangiare e poi si rimise a dormire, sperando di non dover correre al bagno.
Verso le tre Miyu sentì suonare il campanello e vide che era Mayu, avendo letto il suo messaggio era passata a vedere se serviva una mano. Lei la fece accomodare e mezz'ora dopo, dietro insistenza della ragazza data la necessità, decise di uscire un attimo per fare un po' di spesa. Mayu nel frattempo era entrata in camera dove riposava il ragazzo e lo trovò svegliò.
-Tu che che cosa vuoi?- le chiese stizzito, ma la voce risultò più di uno morente che disturbato.
-Sono passata a trovarti dopo aver ricevuto un messaggio di Miyu.-
-Non dovevi disturbarti, torna pure a casa.-
-Non posso, ho promesso a Miyu che mi sarei occupata di te fino al suo ritorno.-
-Non serve vattene!-
-Oh sei arrabbiato, ora ti calmo io.- disse lei suadente, sdraiandosi accanto a lui. -Rilassati.- gli sussurrò percorrendo tutto il torace con una mano fino ad arrivare al basso ventre.
Lui sentì dei brividi, ma causati dalla febbre, perché quella ragazza non gli faceva alcun effetto, anzi lo disgustava. Lei si mise a cavalcioni e lui ripensò alla scena in cui era Miyu  al suo posto, senza accorgersi arrossì.
-Allora non sei così insensibile a me.- gli disse iniziando a passare le mani sul torace, ma questa volta sotto il pigiama, e muovendo il bacino.
Lui in quel momento si ridestò e riconobbe che quella ragazza non era Miyu, anche se debole, raccolse tutta la forza che gli rimaneva e ribaltò la posizione bloccandola.
-Ti sei svegliato.-
-Proprio così e ora vattene, non sono interessato. Mi sembrava di avertelo già detto!-
In tutta risposta lei ritornò alla posizione precedente, conscia del fatto che il ragazzo, in quelle condizioni, non poteva ribellarsi molto. Lo baciò e stava per continuare, ma fu interrotta da Miyu che entrò nella stanza.
-Che succede?-
-Ah, Micchan. La febbre si è alzata.-
-Accidenti, vado a prendere le medicine.- disse uscendo.
-Levati.-
-Non vedo che problema ci sia, così resti fermo.-
Ma lui arrabbiato, ribaltò la posizione, ma questa volta gli fu fatale e dovette andare a vomitare. Nel frattempo Miyu era tornata e Mayu si era fatta trovare seduta sul lato del letto.
-Yusei?-
-É andato a vomitare. -
-Ah.-
-Io vado, fammi sapere quando torni.-
-Va bene, ciao e grazie.-
-Figurati, l'ho fatto con piacere. Conosco la strada non scomodarti.-
Più tardi Yusei era tornato in camera con la flemma di un bradipo zombie, stava davvero male,  ora l'inferno gli sembrava il paradiso. Vide Miyu e si avvicinò a lei per poi abbandonarsi su di lei, il corpo non riusciva più a sorreggerlo, lei lo sostenne e lo accompagnò al letto. Lo fece sdraiare e lo coprì con le coperte, fece per allontanarsi ma lui la trattenne.
-Riposati anche tu, so che in giorni non hai praticamente dormito.-
-Sto bene.-
Ma lui non accennava a voler lasciarla andare, così dovette accettare e si mise sotto le coperte anche lei.
-Sto malissimo, mi sento a pezzi.- si lamentò lui accoccolandosi al petto di lei come un bambino in voglia di coccole.
Lei lo abbracciò e gli accarezzò la testa, -Guarirai, mi sembravi migliorato, credevo che ora riuscissi a mangiare.-
-É solo una ricaduta. Senti, quella tua amica che é venuta oggi.-
-Mayu?-
-Si, non voglio che tu la veda ancora. Devi rompere ogni rapporto con lei, non averci più a che fare, salvo occasioni particolari.-
-Cosa?! Perché?! Cos'ha lei che non va? Dopo aver saputo che stavi male e io ero a casa, é passata per dare una mano e se non fosse stato per lei, oggi non avrei potuto fare la spesa. La febbre ti ha dato alla testa?-
-Ho le mie buone ragioni per dire così, e quella ragazza non mi piace. Lasciala perdere. -
-Allora mettimi al corrente.-
-Ora non ne ho voglia, sono stanco, dormiamo.-

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's / Vai alla pagina dell'autore: bad93