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Autore: Mizu_The little kiseki    17/08/2015    2 recensioni
L'amore non può essere forzato, non può essere imposto.
L'amore per quanto lo cerchi non lo troverai perchè sarà lui a trovare te.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: April O'Neil, Donatello Hamato, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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April e Casey cercavano ancora forzare quella dannata serratura, dovevano fare in fretta, ogni secondo che passava, la cittá si diriggeva verso la superficie.
Fino a quando il ragazzo non tirò un calcio talmente forte che si potè sentire il lucchetto della serratura emettere un “clack”.
April si congratulò con l’amico dandogli il cinque e veloci come saette andarono alla ricerca dei loro genitori, credendo che fosse la cosa migliore da fare, nonostante i problemi che hanno avuto con loro.
La principessa conosceva il castello come le sue tasche, conosceva ogni passaggio, ogni torre, tuto ciò che era lì dentro, lei sapeva dove si trovava, e quindi sapeva anche della botola segreta nella sala conferenze, e non ci volle nemmeno un genio per capire che molto probabilmente avevano usato quella per scappare.
-Questa è l’uscita, sono sicura che i nostri papá siano ancora dentro, mio padre non ha mai imparato a memoria i sentieri dei passaggi segreti, quindi seguimi- la ragazza premette un pulsante che si trovava sotto una candela e una parte di parete si spostò, permetendo ai ragazzi di entrare.
April osservava i vari sentieri che creavano un labirinto all’interno delle segrete del castello, ogni tanto stava attenda ai suoni o alle correnti sottomarine per capire se riusciva ad inviduare qualche altra forma di vita oltre a loro.
Casey venne trascinato dalla sirena per quasi mezz’ora; non é che a lui quel posto piacesse particolarmente, insomma, un umano intrappolato sott’acqua, in un labirinto e al buio con la luce di una candela (non chiedetemi che ci faccia del fuoco sott’acqua..Spongebob ce l’ha e quindi anch’io u.u), non credo che sia il massimo del divertimento.
Comunque dopo quella buona mezz’ora, April riuscì finalmente a sentire la voce del padre e quindi fulminea si diresse verso di il luogo.
Kirby all’iniziò fu preso dal panico nel vedere qualcosa venirgli addosso, ma dopo aver sentito la voce della figlia, non potè fare a meno di sorridere e stritolarla tra le braccia.
-Piccola mia, sei salva! Volevo venirti a prendere ma non ci capusco niente di questi labirinti!- si lamentò il tritone con ancora la figlia tra le braccia.
-Casey, figliolo, per fortuna stai bene- disse Arnold mettendo una mano sulla spalla del figlio.
-Certo non grazie a voi- rispose freddo il ragazzo evitando la mano del padre.
-Allora che cosa è successo?- domando April mentre cominciò a fare srada per un’uscita più sicura.
I due re cominciarono a spiegare della loro discussione, del litigio, e del tradimento del vice re che in questo momento stava sicuramente preparanto l’assalto per conquistare la cittá.
April, anche se non lo dimostrava, ascoltava tutto con immensa attenzione e facendosi strada tra le gallerie riuscì a trovare un’uscita che li portò fuori dal palazzo, più precisamente nel giardino, dove credevano che sarebbero potuti nascondere nelle stalle, nascosti da occhi indiscreti.
Lì provarono a pensare ad un piano d’attacco per riuscire a sopraffare Shredder, ma quel maledetto era riuscito a cortompere tutti gli uomini di re Arnold e non mancava molto all’arrivo in superficie di Atlandide.
Ipotizzarono che Shredder fosse uscito dalla cittá per diriggersi alle navi e che abbia lasciato il compito di scovarli a qualche guardia, quindi se fossero riusciti ad uscire dalla cittá senza essere notati, ci sarebbe stata qualche speranza di trovare aiuto.
O almeno così credevano; purtroppo l’intera cittá pullulava di guardie armate fino al collo e a causa di una loro, la squadra venne scoperta.
Casey con la sua mazza riuscì a stenderla e il gruppo ebbe così il tempo per scappare na la guardia riuscì a dare l’allarme prima di essere messa KO e in un attimo furono circondati.
Si misero in posizione e sguainando le loro armi, si prepararono al combattimento; Arnold stava per essere colpito da dietro ma Kirby riuscì a colpirlo con il suo tridente/forchetta gigante.
-Grazie- disse l’uomo sorridendo all’altro che annuì.
April aveva ancora il tessen che le avevano dato le tartarughe e diciamo che in tutto quel tempo aveva imparato a padroneggiarlo bene.
Sembrava stesse andando bene ma sfortunatamente la fortuna oggi non era proprio dalla loro parte dato che Atlantide oramai aveva raggiunto la superficie e tutta l’acqua al suo interno fu rimosso, lasciando tutte le sirene a terra come salami.
April e suo padre ora erano utili quanto uno spray per zanzare e l’intera squadra si ritrovò più in svantaggio di quanto giá non fosse.
Ma prima che i nemici potessero farla finita, si sentì un rumore simile alla rottura di un vetro e qualcosa mise KO ogni guardia ancora in piedi.
E giá...erano proprio le tartarughe insieme a Mizu e Miwa.
-Ragazzi!- urlarono gioiosi Casey ed April.
-Cosa fareste senza di noi....- aggiunse Raffaello dando il cinque al ragazzo.
-Come avete fatto ad arrivare fin qui?-
-un piccolo aiuto da vecchie conoscenze...Giulia e gli abitanti dell’isola e quelle strane lucertole ora stanno attaccando le navi di Shredder e noi invece siamo qui a salvarvi il sedere- rispose il piccolo Mikey con fare da figo.
I genitori dei ragazzi erano in disparte ancora a chiedersi che cavolo stesse succedendo mentre Donnie nel frattempo aveva raggiunto la rossa ancora distesa, incapace di muoversi a causa della coda.
-Sapevo che sareste arrivati...- mormorò la ragazza con gli occhi giá lucidi.
-Non potevamo lasciarvi soli...io non potevo abbandonarti- la rassicurò il mutante accarezzandole i capelli e prendendola in braccio.
-Perdonami...io non volevo mentirti in quel modo..mi dispiace tanto- lei gli allacciò le braccia dietro il collo.
Donatello prese a cullarla dicendole che l’unica cosa che gli importava in quel momento era vederla sana e salva tra le sue braccia.
Intanto Kirby era ancora a fissare la scena con sguardo decisamente poco incazzato visto che uno sconosciuto in quel momento stava tenendo in braccio sua figlia.
-Papá...questi sono gli amici di cui ti parlavo...- April indicò il resto della combricola che s’inchinò in segno di rispetto.
-E questo è.....il ragazzo di cui mi sono innamorata...- continuò arrossendo appena.
-Salve vostra Maestà...io sono Donna..Daino...cioè Donatello...Hamato Donatello- il padre con un sguardo stile the Grudge si avvicinò, o meglio, si trascinò verso il mutante dalla fascia viola.
-Allora sei tu il ladro che ha rubato la verginitá a mia figlia!- gridò infine facendo arossire tutti i presenti, soprattutto i due citati.
-Papá!- lo rimproverò la figlia.
Però quel grande santo di Leonardo a quel punto prese la parola, dicendo che non c’era più tempo da perdere e che dovevano sbrigarsi.
Shredder si trovava sulla nave principale ed è lì che la ciurma della Shinobi doveva andare.
-Aspettate! Dove state portando i nostri figli?!- esclamò Arnold prendendo per la spalla Karai che sorrise girando lo sguardo verso Casey ed April, che era ancora tra le braccia di Donnie.
-Anche noi...siamo parte della ciurma- disse la ragazza.
-Non vi preoccupate, tra poco arriverá Maya con qualche raptor e vi scorterá alla nave- concluse Mizu prima di rimettersi a correre insieme ai compagni e lasciando i due uomini lì come due bacucchi.
La ragazza oramai era asciutta e le sue gambe comparirono prendendo il posto della coda, e quindi Donnie potè rimetterla giù, dandole l’occasione di sgranchirsi un po’.
Shredder che sembrava indifferente di fronte ai guerrieri che lo stavano raggiungendo, si alzò dalla sedia, pronto ad attenderli; infatti non ci volle molto prima di trovarseli davanti con sguardo minaccioso.
-Oroku Saki! In nome del regno di Atlantide e del regno Terrestre, sei in arresto per alto tradimento!-esclamarono i due giovani; l’uomo in risposta fece una risata che di umana aveca ben poco e tirando fuori le sue ascie affilate, si preparò alla battaglia.
-Se volete buttarmi in prigione....prima dovete battermi!- gridò prima di lanciarsi su Mikey che venne protetto da Leo, facendogli da scudo con le sue spade per poi cercare di colpirlo con un calcio che il nemico agilmente evitò.
Raph si era giá portato dietro di lui cercando di colpirlo alle spalle ma Shredder riuscì a parare il colpo con un braccio e successivamente colpire il mutante con un pugno il pieno stomaco, che rimbalzo fino all’altra parte della nave; meno male che Mizu era pronto a riceverlo per non farlo finire in acqua.
Nel frattempo Donnie e Casey con le loro mazze riuscirono a farlo inciampare e a fargli perdere l’equilibrio mentre Karai cercò di colpirlo con la sua spada, che però venne evitata, dando quasi l’occasione a Shredder di colpirla una delle lame; per fortuna non si rese conto di April che aveva tirato il suo tessen, colpendolo in volto.
Shredder si leccò la ferita e poi ghignare, e in meno di tre secondi riuscì a colpirli tutti con attacchi del tutto sconosciuti, buttandoli a terra.
Il prossimo che prese di mira fu Casey che chiuse gli occhi per la paura, na fu in quel momento che arrivò suo padre che spintonò via Saki, salvando il figlio che lo abbracciò.
Allora Shredder provò a puntare April che cercò di schivare un suo coltello venendo però colpita di striscio, perdendo l’equilibrio e cadendo rovinosamente mentre si teneva la gamba dolorante; Shredder stava per darle il colpo di grazia ma Donnie parò il suo attacco con il bastone.
-Nessuno tocca la mia April!- gridò il mutante colpendolo in faccia con la sua arma.
-Io non mi arrendo!- urlò l’uomo rialzandosi, ma Mizu gli balzò dietro affondandogli le unghie nella carne e mordendogli le spalle.
L’uomo tirò un grido di dolore per poi cadere in ginocchio, con ancora le mascelle di Mizu attaccate alla spalla e che non accennavano a togliersi.
-Non mi arrenderò mai!- incurante del sangue che sgorgava, Shredder fece sbattere Mizu sulla parete, facendola staccare e poi la lanciò via.
Gli uomini di Shredder lo avevano raggiunto, avendo udito le sue urla e si misero davanti a lui per proteggerlo, essendo ancora debole dopo l’ultimo attacco.
Ma in quel momento il mare cominciò a muoversi e il cielo iniziò a coprirsi di nuvole, un enorme turbine d’acqua fece il suo ingresso dall’oceano e da questo ne uscì un altrettanto enorme uomo mega pompato con un tridente in mano e dai capelli lunghi arancioni che si collegavano alla barba.
-Papá?!- esclamò stupita April, quello era suo padre? E lei che pensava che fosse un grande fifone che scoppiava in lacrime e andava a rifugiarsi sotto il tavolo appena vedeva un insetto.
L’enorne tritone puntò il tridente contro i nemici, inutile dire che gli uomini che prima sgorgavano coraggio da ogni poro, si inchinarono lasciando Shredder completamente nudo (non in quel senso! XD), allora Mikey non perse l’occasione e con la sua kusarigama legò l’uomo che venne subito tramortito da Raph con una gomitata dietro il collo, e successivamente Kirby lo congelò in un blocco di ghiaccio.
-Abbiamo vinto?- si chiese Casey, il padre gli mise una mano sulla spalla. -No figliolo, voi avete vinto- disse abbracciandolo.
Il padre di April tornò normale e anche la figlia corse ad abbracciarlo, o meglio camminò, dato che la sua gamba era ancora ferita.
-Papá! Come hai fatto? Non ci posso credere-
-Ci sono molte cose che non sai di me, non penserai che i re li scelgano alla tombola?- ridacchiò l’uomo, abbracciando la sua bambina, poi guardò il padre di Casey che gli si avvicinò e gli strinse la mano.
-Penso che non sia una cattiva idea diventare amici- disse Arnold per poi girarsi verso le tartarughe.
-Vi saremo eternamente grati per il vostro aiuto, per aver salvato i nostri figli e i nostri regni...- continuò l’uomo dai capelli neri.
-È stato un piacere maestá...- dissero tutti in coro; Kirby a quel puntò alzò il suo tridente al cielo urlando “stasera si festeggia! In onore della riconcigliazione tra i due regni e come ringraziamento per questi eroi!”; e così fu.
Dopo la festa April tornò in camera sua, e mentre guardava la luna in lontananza, sentì due mani stringerle vita e un respiro sul collo.
-Domani ripartirete vero?- domandò senza girarsi, tanto sapeva giá chi era.
-Purtroppo si, ci sono ancora tanti posti da esplorare, sicura che non puoi venire con noi?- April fece gesto di no con la testa mentre il mutante le lasciò un bacio sul collo; lei allora si girò per accarezzargli le guance.
-Non smetterò mai di pensare a te...lo giuro-entrambi avevano gli occhi lucidi e iniziarono a stringersi in un abbraccio per poi baciarsi e cadere insieme sul letto di lei.
Si addormentarono insieme ma il giorno dopo quando lei tastò il letto, lui non c’era più e su di lei si disegnò uno sguardo colmo di tristezza. Scese in giardino a fissare la nave che era appena partita e abbassò lo sguardo.
Una mano si mise sulla sua spalla, era di suo padre.
-Quei tuoi amici, sono veramente dei bravi ragazzi- iniziò il re sorridendole, lei annuì.
-Anche quel Donatello non è niente male come ragazzo- continuò aspettando la risposta della figlia.
-Si...è il migliore-
-....Non mi dispiacerá essere suo suocero un giorno- April spalancò gli occhi girandosi verso il padre che ridacchiò.
-Papá...tu..-
-Vai figlia mia...vai e vivi la tua vita!- April con le lacrime agli occhi abbracciò di slancio il padre e lo ringraziò.
-Dai che fai ancora qui? Guarda che quelli partono!- l’avvertì Kirby dando l’ordine di aprire i cancelli dai quali April uscì sfrecciando come un fulmine.
-Grazie papá! Grazie!-
-Sai Cloe...nostra figlia è proprio come te....da umana è proprio meravigliosa- sussurrò l’uomo rientrando a palazzo.
Intanto sulla nave Donnie era con lo sguardo fisso nel vuoto, Mizu gli salì sulla spalla evitando di parlargli visto che forse non era in vena, quindi si limitò a leccargli la guancia; al quel punto Mikey chiamò, gridando che era pronto in tavola e mentre stavano per rientrare si sentì una voce.
-Donniiiieeeeeeee!- quest’ultimo si girò di nuovo con sguardo sorpreso, seguito da quello degli altri che avevano sentito la voce.
-Donniiiiiiiieeeeeee!- il mutante d’istinto allargò le braccia verso l’orizzonte ed ecco che una ragazza sirena dai lunghi capelli rossi sbucò fuori dall’acqua finendogli in braccio.
Nessuno dei due parlò, si guardarono e si baciarono ap
passionatamente, senza badare allo sguardo degli altri che arrossirono.
-Sei tornata...tu sei tornata...- Donnie aveva una lacrima agli occhi che April gli tolse con il dito.
-Finalmente potrò stare per sempre con te...potrò stare con tutti voi!- si abbracciarono seguiti dal resto del gruppo che si era unito all’abbraccio. -Ehi non dimenticatevi di me!- Anche Casey fece la sua comparsa sulla nave.
-Anche tu!- esclamò Raph dando una pacca all’amico.
-Mio padre ha capito...vuole che io sia libero....e quindi mi sa che mi avrete in giro ancora per un po’- tutti scoppiarono a ridere.
-Bene allora non mi resta che dire..all’arrembaggio ciurma!!- urlò Leonardo estraendo la katana e alzandola verso il cielo.
-Siiii!!!- lo seguirono nel movimento i suoi compagni, ognuno con le proprie armi.
April POV
Il mio nome è April O’Neil, ho 16 anni e sono una principessa pirata, ho appena concluso la mia prima avventura ma di sicuro ce ne saranno molte altre, d’altronde tutta la vita è un’avventura.
Sono circondata da amici fantastici e so che non mi abbandoneranno mai e lo stesso vale per me; ho scoperto chel'amicizia è il tesoro più importante, più del denaro; amici miei, sono felice di essere qui con voi,vi voglio veramente bene; Donnie, grazie di essermi sempre stato vicino, grazie di amarmi, spero che da oggi in poi potremo vivere la nostra vita felici e soprattutto insieme; ogni ricordo con voi lo custodirò dentro di me; perchè si sa, il miglior forziere per i ricordi....siamo noi

angolo d'autrice
Ed ecco che ho finitoooooo!!! Spero con tutta me stessa di aver fatto un finale decente! Perchè se no mi sparo
vi ringriazio voi che avete letto, recensito...spero capiate che questa storia era incentrata sull'amicizia...e spero sappiate che anche se siamo lontani...io vi considero tutti miei amici...e vi voglio veramente bene :)
   
 
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