Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |       
Autore: stilba    17/08/2015    3 recensioni
STEREK.
Questa storia è il seguito della os Unexpectedly togheter, dove vedeva Stiles e Derek scoprirsi improvvisamente attratti l'uno dall'altro.
Ma come ogni rapporto non sempre è tutto rose e fiori, Derek ha un ripensamento, ma non è come pensate, ama alla follia Stiles, eppure decide di lasciarlo.
Sono negata nelle introduzioni, spero almeno di avervi invogliato un pochino a leggerla, se così fosse, vi ringrazio in anticipo e vi auguro una buona lettura.
Genere: Angst, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                  
                                                                   (Immagine da google)

Prima parte

All’inizio tutto sembra andare a gonfie vele, un amore oltre confine, un branco che accetta bene la loro relazione e con il più giovane che finalmente riesce a dire a suo padre della relazione con il licantropo, nulla ormai poteva essere un ostacolo, nulla poteva andare storto.

Eppure è tutto finito, un bel giorno Derek mette alla porta Stiles.

-Come hai detto?-
-E’ meglio per entrambi, se chiudiamo la cosa qui. –
-La cosa? E’ così ora che definisci il nostro rapporto?-
-Non ha una definizione il nostro rapporto.-
-Ma che accidenti dici, ti sei alzato con la luna storta per caso? Smettila di scherzare, non è divertente.-
-Voglio che tu te ne vada e non rimetta più piede qua dentro, non sto scherzando.-
-Derek, ma che ti prende? Ho fatto qualcosa, perché non capisco.-
-No, tu non… stammi lontano, Stiles!.-
-E tu pensi che me ne andrò senza avere una spiegazione da te?-
-Si, perché non l’avrai, per cui vattene.-
-Che diavolo sta succedendo? Perché ti comporti così? Aspetta, c’è qualcun altro?-

Il lupo non risponde evitando di incrociare i suoi occhi, facendo crescere maggiormente il dubbio nel giovane.

-Oddio, mi hai tradito, è questo il motivo per cui mi lasci? Rispondimi cazzo!-
-Non ti debbo nessuna spiegazione, vattene, non te lo ripeto un’altra volta! Mi hai stufato.-

Con sguardo duro, l’uomo si rivolge al ragazzo, cercando di non lasciar trasparire nessuna emozione, mentre Stiles a stento trattiene le lacrime, incredulo.

-Non sta succedendo davvero, non è possibile, non può essere vero. –

Le lacrime ormai scorrono nel viso, fortemente deluso, guarda con rabbia il lupo.

-Ti sei divertito abbastanza? Perché ero questo per te, non è vero? Un giocattolo da usare finché non ti fossi stancato?- 

Gli urla contro con delusione e disprezzo.

La reazione di Derek a quelle parole non si fa attendere, aggredisce d'improvviso il ragazzo, prendendolo per il collo e sbattendolo contro il muro.
Un gemito misto di stupore e dolore fuoriesce dalle labbra di Stiles.

-Derek, che stai facendo? Smettila, mi… mi stai… mi stai facendo male.-
-Non dirlo mai più, non osare mai più dire una cosa del genere.-
-Va… va bene, ma lasciami, mi stai facendo paura, ti prego lasciami andare.-

Accortosi di aver davvero esagerato, Derek lascia la presa sul collo di Stiles che in preda al panico, approfitta per correre via sconvolto.
Quello è stato l’ultimo incontro tra i due.

Richiuso in se stesso, Stiles abbandona completamente le riunioni del branco, evitando la compagnia degli stessi componenti.
I loro amici non sanno esattamente cosa sia successo tra i due, l’unica cosa di cui sono certi è il loro deprimente stato d’animo, da rendere sia Derek che Stiles inavvicinabili.

Stiles, passa le sue giornate a studiare o al massimo a far visita a suo padre durante i turni, con un’aria sempre più spenta e insolitamente silenziosa, mentre Derek, eccetto le riunioni, passa le sue in solitario rinchiuso nel loft, con un atteggiamento più duro e scontroso del solito.

-Ragazzi dobbiamo fare qualcosa, non possono continuare così, è chiaro che ci stanno male entrambi.-

Sentenzia Scott alla fine dell’ennesimo massacrante allenamento, alla quale Derek li ha sottoposti.

-Ok, ma come facciamo? Ho già provato a parlare con quel zuccone di mio nipote, e ho solo rischiato l’amputazione di un arto.- Constata Peter.
-Lo stesso è per me, Stiles evita in ogni maniera di parlarne.- Conclude Scott.
-E arrivato il momento di intervenire in modo deciso, che lo vogliano o no. Scott, tu va da Stiles e mettilo sotto torchio, non mi interessa come, ma trova un modo, io andrò da Derek .-

Lydia è decisa più che mai, è giunto il momento di chiarire la situazione.

***
Per Scott non è difficile raggiungere la camera dell’amico attraverso la finestra, sa che il giovane la tiene ancora aperta, cerca di non fare rumore per evitare che lo sceriffo di sotto lo senta, si distende sul letto e non gli resta altro che aspettare che Stiles rientri dalla biblioteca.

Come previsto, il ragazzo non tarda ad arrivare, salutato il padre filando dritto al piano superiore, e di certo non si aspetta di trovare qualcuno nella propria stanza, almeno non più.

Non realizza subito l’identità dell’ombra nella sua stanza e il cuore inizia a battergli all’impazzata.

-Der… Scott?-
-Ciao Stiles, non sembri felice di vedermi, o forse non è me che aspettavi di vedere.-
-Non dire scemenze, mi hai solo sorpreso, papà non mi ha detto che eri qui.-
-Perché non lo sà, sono entrato dalla finestra.-

Stiles prova ad assumere un atteggiamento disinvolto e disinteressato, togliendo i libri dallo zaino per porli sulla scrivania, dando le spalle a Scott.

-Cos’è un vizio di voi licantropi?-
-Ti manca vero?-

Alla domanda, Stiles si paralizza, non ha piacere di affrontare quell’argomento, è più di un mese che cerca di lottare con se stesso pur di trovare un modo di tenersi occupato e non pensare a Derek, e purtroppo non sempre funziona, non ha bisogno che gli altri continuino a rammendarglielo, solo suo padre sembra capirlo evitato di parlarne.

-Scott devo studiare, il motivo della tua visita?-
-Da quando ho bisogno di un motivo per vedere il mio migliore amico? Stiles che ti sta succedendo, non riusciamo più a parlare, o meglio non parli più con nessuno ormai.-
-Te l’ho già detto, sono solo impegnato.-
-Si certo lo studio, lo conosco bene il tuo alibi.-
-E con questo cosa vuoi dire?-
-Che ci stai evitando.-
-Io non ti sto evitando.-
-Stiles!-
-Si ok, vi sto evitando, contento?-
-Stiles!-
-Ti è… vi è così difficile capire che voglio starmene un po’ da solo? Non ce l’ho con voi... voglio stare da solo.-
-Mi dispiace per come sono andate le cose, dico sul serio amico, ma non posso più vederti ridotto come uno straccio, e Derek non sta meglio di te.-

Il ragazzo si morde un labbro per impedire alle lacrime di fare la loro comparsa, cercando di assumere un atteggiamento duro, fronteggiando il giovane beta.

-E’ stato lui a lasciarmi, e non credo che stia male per me.-
-Ma su andiamo, credi davvero che ci sia qualcun altro?-
-Non lo ha negato, e poi perché vieni a dirlo a me? Sto provando a dimenticare in qualche maniera e tu rigiri il coltello nella piaga?-
-Vi state comportando come due bambini, qualcuno deve pur fare un passo verso l’altro, perché non vai a parlarci e cerchi di capire cosa è successo?-
-COSA? Questo si che è assurdo, magari mi devo anche scusare per non so cosa, non ci penso nemmeno, cosa non ti è chiaro del "mi ha buttato fuori di casa aggredendomi come un animale"?-

Ma i due vengono interrotti dallo sceriffo, che da dietro la porta si sincera della situazione, dopo aver sentito Stiles urlare.

-Stiles è tutto a posto?-
-Si papà tranquillo è tutto ok, sono al telefono con Scott, non mi sono accordo di aver alzato la voce, scusa.-
-Ah ok, meglio così. Senti figliolo, tra poco vado in centrale, mi chiedevo se ti andava di venire con me, magari poi possiamo cenare insieme da qualche parte a fine turno, che ne pensi?-
-Si per me va bene, terminerò i compiti nel tuo ufficio, dammi qualche minuto per concludere la chiamata con Scott, racimolare le mie cose e ti raggiungo.-
-Bene, ti aspetto di sotto.-

Sincerati che lo sceriffo si fosse allontanato, i due riprendono a discutere.

-Sono sicuro che è successo qualcosa, Derek non ti avrebbe mai lasciato di punta in bianco in quel modo senza un motivo.-
-Finiscila Scott, non tentare di confondermi, ti assicuro che lo sono già di mio.-
-Se fosse stata una sua libera scelta, perché allora ci sta così male? Tu sai che posso sentirlo, sta mentendo.-
-Scott, devo andare, mio padre mi aspetta.-

Preso un libro e un quaderno, ripone tutto velocemente nello zaino e si appresta a uscire, lasciando trasparire un atteggiamento più remissivo e pensieroso.

-Stiles?-

Senza voltarsi, attende le parole dell’amico, con una mano sulla maniglia, pronto ad aprire la porta.

-Ad ogni modo ricordati che non sei solo, ci sarò sempre per te.-

Una lacrime sfugge al suo controllo, riuscendo solo a sussurrare un “Grazie amico” prima di uscire di corsa, lasciando uno Scott pervaso da un barlume di speranza, convinto di aver insinuato almeno un dubbio nel giovane, che ragionerà alle sue parole.

***
Lydia invece è da almeno un’ora fuori dal loft che richiama l’attenzione di Derek, che non sembra affatto intenzionato ad aprirle.

Ma testarda qual è, la giovane non si arrende, continuando imperterrita a bussare ripetutamente, finché il grosso portone di ferro non si apre di scatto.

-Finalmente, iniziavo a convincermi che ti stessi tramutando in mulo anzichè in un lupo.-

Senza aspettare nessun permesso, Lydia si accomoda all’interno del loft scansando senza troppi complimenti il licantropo che gli ostruisce l’ingresso.

-Come si vede che siete amici.- Dice fra se Derek , ricordando lo stesso atteggiamento testardo di Stiles, soprattutto quando questo vuole ottenere qualcosa.

-Come hai detto?- Lydia finge di non aver sentito pronta a provocare il lupo se necessario.
-Nulla, che sei venuta a fare?-
-Non posso venire a trovare un amico?-
-Mi hai visto due ore fa agli allenamenti, che vuoi? Non ho tempo da perdere.-
-Perché che devi fare?-
-Non sono affari tuoi. Insomma si può sapere che accidenti vuoi?-
-Oddio Derek, stai peggio di quello che pensavo, ma ti sei visto? L’essere licantropo può nascondere la sofferenza fisica, ma si vede lontano un miglio che l’assenza di Stiles ti sta logorando, stai diventando un cavernicolo.-
-Lydia è meglio per te se te ne vai, non ho bisogno di una psicologa .-
-Altrimenti che fai? Mi aggredisci come hai fatto con Stiles?-
-Cosa? No, io... non volevo aggredirlo, non gli avrei mai fatto del male.-
-Ne sono convinta, rimane il fatto però che lo stai facendo comunque. Hai idea di quello che sta passando? –
-Credi che per me sia più facile, che questo non mi faccia star male?-
-Questo allora vuol dire che non hai mai smesso di amarlo, vero? -
-Non ha importanza.-
-Ce l’ha eccome, scusami, ma proprio non ti capisco, se lo ami perché lo hai lasciato trattandolo in quel modo?-
-Non posso rischiare che si faccia male.-
-Di che parli? Ti hanno minacciato?-
-Non ancora, ma è una possibilità se mi sta accanto, non posso permetterlo.-
-Dio mio Derek, ti sfigurerei con le unghie se fossi certa che ti rimanessero le cicatrici, ma che accidenti dici, ti senti quando parli?-
-Suo padre ha ragione, l’essere il compagno di un licantropo lo espone troppo ai pericoli, non me lo perdonerei mai se dovesse succedergli qualcosa per causa mia.-
-Lo sceriffo? E lui che ti ha convinto di essere un pericolo per Stiles?-
-Ha ragione, è meglio per lui se mi sta alla larg… -

Un sonoro schiaffo arriva dritto dritto alla guancia di Derek, da una Lydia più furiosa che mai.

-Sei un grandissimo idiota, tu pensi di fare il suo bene in questa maniera? Da quanto non vedi Stiles? Perché ti assicuro che ti renderesti conto che non sta affatto bene, non sei tu che deve decidere per lui.-

Il licantropo confuso e scosso, accusa il colpo, sedendosi sul pavimento, seguito da Lydia che gli si pone accanto, intenerita dall’aria bastonata del duro Hale.

-Ognuno di noi è al sicuro tra le persone che ama, andiamo Derek, quante volte ti ha salvato il culo nonostante non abbia nessun potere? Pensi che tenerlo lontano da te lo farà desistere dall’aiutarti se ti trovassi in pericolo? Sarà anche umano, ma è capace molto di più di altri con poteri sovrannaturali.-
-Io… io… non posso perderlo, lo capisci?-
-Lo stai già perdendo. Ascoltami, nostro malgrado siamo tutti legati al sovrannaturale, Stiles compreso, decidiamo di batterci perché siamo convinti di essere dalla parte giusta, è solo stando uniti che possiamo proteggerci l’uno l’altro, da soli siamo vulnerabili.-
-Non capisci… -
-Non capisco? Merda, Derek ho perso la mia migliore amica per questo mondo, ti sembra niente? Ma sai che ti dico? Non cambierei niente, perché so che Allison si sentiva viva nel fare ciò che faceva, nessuno di noi può prevedere cosa accadrà, non possiamo spegnere la loro linfa vitale solo per paura di perderli, ma è pur sempre preferibile perderli amandoli che perderli facendoli soffrire.-

Colpito dal discorso di Lydia, Derek si schiaffa una mano sul viso, maledicendosi per la sofferenza che sta causando al suo Stiles.

-L’ho trattato malissimo Lydia, non vorrà più parlarmi.-
-Ti sbagli, credo proprio che non aspetti altro invece, visto che lo hai lasciato come un pesce lesso, corri da lui, so per certo che ora si trova alla centrale.-

Senza farselo ripetere due, il licantropo scatta in piedi, pronto a correre via e raggiungere il giovane, al costo di affrontare, se fosse necessario, anche suo padre.

Si blocca sull’uscio, rivolgendosi in direzione di Lydia.

-Grazie.-

La giovane pienamente soddisfatta della missione, gli sorride incoraggiandolo ad andare.

-Rendilo felice, Derek!-

***

Prova e riprova, ma la sua testa non ne vuole proprio sapere di rimanere concentrata, sfoglia una pagina dopo l’altra del suo libro di storia, senza riuscire a leggere mezza frase, un unico argomento gli frulla tra i pensieri: Derek.

-Accidentaccio a te Scott.- Sbuffa, abbandonandosi allo schienale della sedia, nell’ufficio di suo padre, assente per coordinare il trasferimento di un detenuto.

Sono sicuro che è successo qualcosa, Derek non ti avrebbe mai lasciato di punta in bianco in quel modo senza un motivo.”

Le parole di Scott lo tormentano. Si alza e inizia a passeggiare nervosamente per l’ufficio, parlando fra se.

-E se avesse ragione? Forse è successo davvero qualcosa da averlo costretto suo malgrado a lasciarmi? No no Stiles finiscila, non farti illusioni, ti ha solo usato.-

Prova a convincere se stesso, abbandonandosi di nuovo a sedere, agitando ritmicamente una gamba e picchiettando le dita sulla scrivania, osservando di sfuggita il suo cellulare poco più in là.

Tenta di rimettersi a studiare aprendo il libro, ispirando profondamente per cercare la concentrazione, ma l’unica cosa che vedono i suoi occhi è il cellulare, che cerca di ignorare inutilmente.

-Al diavolo, lo chiamo.-

Arreso al suo ritrovato coraggio, d’istinto prende il cellulare e chiama Derek senza pensarci due volte.

-Avanti rispondi lupastro.-

Il giovane ascolta gli squilli come fossero il ticchettio di una bomba a orologeria, ha paura, ma è deciso a chiarire la situazione.

-Stiles?-
Risponde l’uomo con tono sorpreso.

-Ascoltami bene lupo spelacchiato e non azzardati ad attaccarmi il telefono in faccia, non mi importa se non vuoi parlarmi o vedermi, perché sta volta, a costo di rendere effettiva la tua solita minaccia “ti strappo la gola con i miei denti” mi ascolti, dovessi anche accamparmi fuori dal tuo lorf, non azzardarti a zittirmi, perché caro mio sono incazzato come una bestia, eh no, non mi fai paura sappilo, perché sono pronto a subire ogni tua reazione e questo non mi impedirà di parlare, ti torturerò fino a spaccarti i timpani finchè non mi dirai almeno il perché, e … Derek?-

Si sincera di chiedere, convinto che l’altro avesse già abbandonato la conversazione da un pezzo, visto il silenzio dall’altra parte.

-Hai finito? No perché come al solito ti dimentichi di respirare.-
-Spiritoso, hai voglia di prenderti ancora gioco di me?-
-Non ne ho la minima intenzione, sto venendo da te, hai ragione dobbiamo parlare.-
-No no, non osare ignorarmi anche sta volta perche non te lo permet… cosa hai detto?-
-Mi dispiace averti trattato male, ma era l’unico modo per tenerti lontano, ho preso una gran cantonata non avrei dovuto, dobbiamo parlare, devo spiegarti.-
-Stai dicendo sul serio?-

Si domanda, incredulo dall’inaspettata piega che sta prendendo la chiamata.

-Sto parcheggiando in questo momento sul retro della centrale, porta il tuo culo fuori da lì.-
-Come fai a sapere che sono al distretto? – “Scott” realizza subito dopo.
-Stiles? Devo entrare a prelevarti o pensi di riuscire a uscire da solo?-
-Arrivo.-
-Stiles?-
-Che c’è?-
-Cerca di non romperti l’osso del collo nelle scale, io non scappo da nessuna parte.-
-Ma per chi mi hai preso?-

Un sorriso innamorato incornicia il viso del licantropo, il solo sentire la sua voce ha scacciato via la malinconia che lo ha accompagnato in quel lunghissimo mese lontano da lui, Lydia ha ragione non può decidere lui come Stiles debba vivere la propria vita, ha fatto un grosso errore solo a pensarlo, succeda quel che succeda  è pronto a rimediare, attende il suo arrivo deciso più che mai a riprendersi il suo Stiles.

Fine prima parte.
 
**********************************************************************************
Ciao gente, si lo so, chi mi segue aspetta un altro tipo di aggiornamento, ma questa storia è da un po’ che mi frulla in testa, è questa settimana non potevo più ignorarla, dovevo scriverla, anche perché mi impediva di andar avanti con l’altra storia.

Questa è il seguito di Unexpectedly togheter, doveva essere una OS ma poi mi son dilungata più del previsto ( secondo me a volte le storie hanno una vita propria), e non mi andava di stancarvi nella lettura, così ho deciso di dividerlo in due parti.

Il secondo e ultimo capitolo è già pronto e verrà pubblicato nei prossimi giorni.

Non ho grandi pretese, questo seguito è nato così e volevo solo condividerlo con voi, spero gradiate.

Buona lettura.
Un bacio
Stilba.

 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: stilba