“Corri Sakura, corri…”
“Sakura-chan!”
La ragazza dai capelli rosa si fermò di scatto e si guardò intorno: “Naruto?”
“Sakura-chan, perché mi hai fatto questo? Perché?”
“Naruto! Dove sei? Naruto!” La ragazza iniziò a correre proprio come qualche secondo fa. All’improvviso aprì gli occhi e si ritrovò tra le coperte del suo letto. Si sedette e incrociò le gambe. Con una mano si asciugò il sudore che le scendeva dalla fronte.
“Un incubo, di nuovo, lo stesso.” Sakura lasciò cadere il suo viso tra le mani ed iniziò a piangere silenziosamente. In parte a lei, il ragazzo moro si svegliò.
“Sakura, stai bene? Hai fatto di nuovo quell’incubo?” domandò.
“Non preoccuparti, Sasuke…”
Sasuke si mise seduto anch’egli come la sua promessa sposa e si avvicinò a lei. Appoggiò un braccio sulle spalle della ragazza e iniziò ad accarezzarle un braccio per tranquillizzarla.
“Non è stata colpa tua, Sakura, solo mia e lo sai bene questo, te l’ho ripetuto ogni santa volta.”
“Naruto-kun cercava solo di proteggerci da Orochimaru-san.”
“Sakura, la morte di Naruto è solo colpa mia. Sono io la causa di tutto. Io e solo io. Tu non c’entri niente, mia piccola Sakura.” La ragazza, ancora con le lacrime agli occhi sospirò. Durante la battaglia finale, Naruto era riuscito a sconfiggere Sasuke e a riportarlo sulla retta via, ma Orochimaru non aveva risparmiato il biondino e per lui, anche con l’aiuto di Kyuubi, non c’era stata alcuna speranza. Naruto era comunque riuscito ad uccidere una volta per tutte Orochimaru grazie alla nuova tecnica utilizzata in contemporanea del Rasengan. Solo grazie al suo sacrificio Sakura e Sasuke erano riusciti a portarsi in salvo. Ed ora, dopo 6 anni Sakura e Sasuke si stavano per sposare. Durante il lungo periodo Sakura non aveva dimenticato il suo compagno di squadra, di cui era tanto affezionata, quasi più di Sasuke. Avrebbe di certo scelto lui, se solo non fosse caduto da quella cascata…
“Torniamo a dormire, Sakura, domani è un gran giorno” disse con voce dolce il ragazzo.
Sakura si rimise sotto le coperte e si abbandonò tra le braccia forti di Sasuke.
“Con le mie arti mediche l’avrei di certo salvato…”
Il corpo di Naruto non era mai stato ritrovato, si pensava infatti che la corrente del fiume l’avesse trascinato chissà in quale luogo lontano. Il quinto Hokage e il Kazekage si erano impegnati per ritrovare il ragazzo che era riuscito ad intraprendere una così grande battaglia. Purtroppo Gaara e Tsunade furono costretti a scontrarsi con i nuovi membri dell’Akatsuki: Kakashi e Rin, riportata in vita grazie all’ormai defunto Pein, capo dell’associazione; finendo così uccisi. Salita a Kazekage c’era Temari, mentre come Hokage Shikamaru.

Le campane iniziarono a suonare, la sposa arrivò finalmente davanti all’altare.
“Si, lo voglio” Rispose Sasuke alla classica domanda del prete, che ne rivolse una simile alla ragazza dai capelli rosa. Ci fu qualche attimo di silenzio, Sakura fissò Sasuke negli occhi e per un attimo la figura di Naruto si sovrappose al viso di Sasuke.
“Perché mi fai questo, Sakura-chan?” chiese l’immagine del biondino.
Sakura scosse la testa e dovette trattenere le lacrime a forza. Sasuke le sorrise e le prese una mano, gliela strinse forte e le sussurrò: “Sono felice che tu sia commossa per il nostro matrimonio, anche io sono molto emozionato mia piccola Sakura”
“Sasuke, io non sto piangendo per il nostro amore, ma sto piangendo per il mio…” Rispose nella sua mente Sakura che, decisa e allo stesso tempo rassegnata, voltò lo sguardo verso il prete e finalmente rispose: “Si, lo voglio”.
La ragazza rigirò lo sguardo verso Sasuke, che le strinse ancora più forte la mano, la prese per un fianco e l’avvicinò a sé.
“Spero di riuscire a renderti di nuovo felice, Sakura, spero che tu riesca di nuovo a sorridere spensierata, mia dolce Sakura”. Le diede un leggero bacio sulle sue sottili labbra. Lei lo guardò e cercò di sorridere: ora le lacrime le scorrevano copiose sul viso.
“Certo, Sasuke, sarò felice al tuo fianco. È quello che più sogno da quando ero una ragazzina, mio sposo.” disse lei, con malinconia.
“Naruto, sarò felice unicamente per te. Tu non mi avresti mai voluta vedere in questa situazione, ti avrebbe fatto soffrire, ma se questo sarebbe stato utile per vedermi felice, tu ti saresti rassegnato e avresti fatto ciò che era meglio per me. Naruto, io ti volevo bene quando hai combattuto contro quel mostro, Orochimaru-san. E ora Kakashi-sensei e Rin-san fanno parte della nuova Akatsuki. Naruto, mi manchi, mi mancano le nostre giornate passate insieme a Kakashi-sensei e a Sasuke, ora mio marito. Com’è possibile?” Sakura era sempre più confusa e triste.
“Se qualcuno è in disaccordo sull’unione di questi due giovani ragazzi, parli ora o taccia per sempre!” Esclamò deciso il prete. Sakura abbassò il viso e fissò l’estremità del vestito da sposa. Sasuke le accarezzò la mano.
“Sakura-chan, credevo che mi volessi bene” Le sembrava ancora di sentire la voce del suo compagno di squadra echeggiarle nella mente. “Sakura-chan, quanto sei cresciuta.” Sakura sorrise e le lacrime iniziarono a scesero sul suo morbido viso: avrebbe tanto desiderato che Naruto fosse lì, ora, in quell’istante, a vederla, a fermare il matrimonio, a correrle incontro, ad abbracciarla e baciarla.
“Io, sono contro il matrimonio” La ragazza continuava a sentire la voce di Naruto, sembrava così vera. Sentiva persino i presenti al matrimonio emettere vari brusii di stupore. Sentiva la mano di Sasuke farsi sempre più leggera sulla sua.
“Sakura-chan, sono tornato e questa volta per rimanere al tuo fianco.”
“Tu!” esclamò Sasuke. La ragazza dai capelli rosa si voltò di scatto, verso l’entrata della chiesa e vide…