Prologo. Follia di tempi che furono...
Midgar, Shinra basement, xx/xx/xx
Verde. Verde era il colore che quelle stupide dicerie popolane avevano affibiato alla speranza. Ma se avesse potuto affibiare un nuovo significato a quel nome, sarebbe sicuramente stato qualcosa come “incubo, terrore, follia”. Verde era il colore del mako, lo stesso che in quel momento gli infiammava le vene e arrossava le guance. Verde... lo stesso verde che ogni giorno vedeva riflettersi nei propri occhi, rendendone lo sguardo ancora più innaturale, severo, distaccato. Quello stesso verde che avrebbe dovuto ricordargli le gioie e le glorie di una natura con cui avrebbe dovuto parlare, ma che in realtà non conosceva affatto. Un verde che adesso riusciva a ricordargli solo sangue e fallimenti. Un colore che se avesse potuto, avrebbe volentieri cancellato dal Pianeta. Ma in fondo, cosa può cambiare in una vita piena di rimpianti, l’esistenza di un singolo colore?