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Autore: CloudyCat95    18/08/2015    1 recensioni
Una normale ragazza di Berlino muore.
A caso viene scelta per fare da "angelo custode" a un ragazzo dall'altra parte del mondo.
Scoprirà un intero mondo fatto di fantasmi, angeli come non ve li immaginereste mai, e demoni che sono persino peggio.
Potrà innamorarsi. Potranno spezzarle il cuore che, letteralmente, non ha più. Potrà "vivere" di nuovo.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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♦ Dead like me ♦
 
 
Prologo
 
Sono morta.
Sì, morta.
Ho appena fatto un incidente stradale. Porca puttana com'è stato brutto.
Mi sento strana, non riesco a capire se ho ancora gli occhi e le braccia e tutto il resto.
Per vedere ci vedo.
Davanti a me vedo la mia auto, fuori di strada, ridotta malissimo con me all'interno. Insanguinata. Inerme.
Mi giunge una sensazione che potrei definire un brivido, un qualcosa di freddo che percuote quello che ora sono — cosa sono?
Vedo una persona che cammina in direzione della mi auto. Vestito in borghese con la sigaretta in bocca. Calmissimo. Come se fosse una cosa normale.
No, aspetta, si sta dirigendo verso di me!
«Ehi tesoro. Come va?»
Sta parlando con me. Ma non ero morta?
«Sì che sei morta, ma ehi, chiedere come stai è cortesia.»
...Legge nel pensiero?
«Sì. Dai su, parla!»
«Ma-» parlo.
«Mary, dico bene?»
Sa il mio nome. Questo tipo che riesce a parlarmi sa pure il mio nome.
«Bambina, sei morta. Sei uno spirito. Un fantasma, la rappresentazione della tua anima, chiamalo come vuoi. Io sono Azrael, l'arcangelo della morte.»
Normalmente gli avrei riso in faccia. Ma dato il mio stato di fantasma, credergli è la cosa che mi riesce meglio. Eppure, questo tipo dai capelli spettinati, la sigaretta fumante, i jeans strappati, che mi dice di essere un arcangelo — neanche un semplice angelo — mi sa tanto da presa per il culo.
«Vieni con me.» Mi porge la sua mano.
D'istinto l'afferro con la mia, e d'un tratto mi ritrovo da un'altra parte. Credo di essere in un bar, a giudicare dalla gente che gioca a freccette contro una parete e beve birra come se fosse acqua.
Mi vedono, ma non mi notano, come se fossi la normalità.
«Da questa parte.» mi fa segno il tipo.
Lo seguo, non che mi resti altro da fare.
A destra del bancone del bar, dopo la porta, c'è uno stanzino illuminato da una vecchia luce, una scrivania piena di fogli volanti e le pareti appestate di altrettanti fogli e una cartina geografica. Nomi, luoghi, nomi, invadono i fogli sparsi.
«Mary Morstan, diciannove anni, berlinese. Bene, d'ora in poi ti chiamerai Mary Honeycutt ogni qual volta vorrai o dovrai apparire in forma umana.» mi dice.
Ok. Ma per cosa?
«Di poche parole, eh?» ride, «Questa è una gilda. Ogni tanto reclutiamo degli spiriti di morti violente per fare da “angeli custodi” a delle persone che ne hanno bisogno.» mi spiega.
«Perché io?» mi sforzo a chiedere. 'Sto tipo non mi piace manco per sbaglio. Non vedo l'ora di andarmene. Cazzofrega se mi può leggere nel pensiero.
«Morte violenta. Ogni tanto.» si limita a dire. Evidentemente c'è qualcosa sotto. «Sarai l'angioletto di Axel Cook, ventisei anni, Texas, USA. Fa il meccanico, ma sogna di fare il cantante.» il tizio fa una leggera risatina. «Cia'.»
E con uno schiocco di dita mi ritrovo in una casa, in Texas, ad ascoltare la voce di un ragazzo che canta sotto la doccia.

 
♦♦♦
 

Angolino dell'autrice

Ehilà! 

Ho scritto il prologo di getto, se volete lasciate un commentino per dirmi cosa ne pensate. :)


 
   
 
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