Ciao a tutti! Mi ero dimenticata di dire che il rating della ff è giallo, per il linguaggio un po’ colorito di Kri. Non so se devo metterlo arancione o altro. Fatemi sapere!

Allora ringrazio

Chi ha commentato davvero grazie, mi avete spinto a continuarla! Per rispondere vi dico che Rob sarà presente e anche tanto xD. Non so mettere due voci come protagonisti ç____ç sono impediti.

Vi lascio alla lettura è grazie anche a chi la messa nei preferiti e a chi la letta. Baci!

      Aeroporto parte uno

   3 mesi dopo…

Sono passati tre mesi da quel bacio, dopo pochi momenti insieme a qualche premiere o manifestazione, lo visto di rado. Adesso siamo a Ottobre e stiamo per iniziare il tour promozionale.

L’idea mi fa sprofondare letteralmente in angoscia. Non riesco a concepire tutte quella gente che strilla e urla, neanche stesero morendo. Mi terrorizzano e sono spaventata all’idea. Menomale non sarò sola al “ Patibolo”.

Sono all’aeroporto di L.A. io insieme alla mia agente Cindy, stiamo aspettando Rob insieme al suo.

La casa produttrice ci ha letteralmente obbligati a viaggiare insieme, tutto il tempo. Stupida pubblicità per il Film.

Prediamo uno Jet privato. 1° tappa: Italia – Roma.

Un anno fa stavo di merda con la febbre al massimo. Cazzo. Speriamo di non ripetere.

-          Kristen hai chiamato Michael?- 

Accidenti. Miki. Lo dovevo chiamare appena arrivata qua. Meglio chiamarlo subito, non ho voglia di subirmi un’altra sclerata.

TU…

-          Pensavo non chiamavi più…- Non sembra incazzato.

-          No, è che qui c’è un macello di gente e l’aereo è in ritardo-.

-          Ok-…. Non mi convince, da quando mi sono lasciata andare in versione live, non mi si è più staccato di dosso. E quando gli ho detto di voler partire da sola ha reagito fin troppo bene.

Il che è troppo strano, ma non voglio toccare quest’argomento, meglio eclissare.

-          Ok tesoro ti lascio-. Stacco. Non voglio sentire nessuna risposta.

Mi giro verso Cindy, sta smanettando col Black-berry. La solita.

Cindy!-. Qualcuno ha appena urlato il suo nome. È Marc, l’agente di Robert. Gli sti sta avvinghiando addosso affettuosamente, sganciandogli due baci nella stessa guancia.

Io sono a qualche metro distante, faccio un cenno con la mano e ritorno sul display del mio cell.

Chissà se Miki gradirebbe un mio sms.

Ma che cazzo gli scrivo?

Amore mio già mi manchi…

No troppo patetico. Non è da me.

-          Dove è Robert?-… Sta chiedendo Cindy.

-          Beh è di questo che dobbiamo parlare…- Guizzò l’orecchio, voglio capirci qualcosa.

-          Prenderà l’aereo delle ventidue. Ha avuto un contrattempo irrevocabile-.

Il viso di Cindy è diventato una smorfia tirata. La stronza chissà che aveva programmato.

-          Noi possiamo andare! Il mio assistente partirà con lui-… continua Marc.

-          Ci voleva solo questa! La Summit non sarà contenta-.

-          E chi la detto che lo devono sapere?-….Scoppiano entrambi a ridere, come due cretini.

-          Già! Comunque ti volevo dire….

Hanno iniziato a parlare dei loro noiosissimi discorsi di lavoro, non m’interessa.

Che cosa ha fatto Rob? Perché parte dopo di me?

Basta. Pensa Kri. Trova una soluzione devi capire perché quello smidollato non si è presentato.

Oh dio, non è che mi lascerà da sola per tutto il tour??? No, non è possibile. Sai l’ira dei dirigenti, ci girano troppi soldi intorno.

Che sciocchezze cazzo! Che cosa vado a pensare…

  VOLO IN PARTENZA FRA 5 MINUTI PER ITALIA…

Kri MOUVITI!-… No! È troppo presto! Devo sapere perché sto scemo non è venuto. Faccio cenno a Cindy che sto per arrivare. Lei e Marc si sono messi in fila all’ingresso dell’imbarco. Sono appena passati, le hostess stanno controllando documenti e biglietto.

Cindy gira lo sguardo nella mia direzione, cercandomi tra la gente. Faccio in tempo a nascondermi dietro a un grassone, con una valigia altrettanto grossa in mano. Anche se ha una bella stazza, non è un nascondiglio stabile. Inizio a correre, sfreccio fra la gente evitando una stupida famigliola felice e una fila di bagagli. Per poco non casco a terra. Mi dirigo verso i bagni. Fiondo dentro ad uno di essi, chiudo la porta alle mie spalle. Casco involontariamente sulla tazza del cesso, un po’ stremata dalla corsa e un po’ per l’agitazione.

È il momento giusto per alleviare i miei sensi di colpa.

Ciao amore mio! Sono appena salita sull’aereo…qui tutto a posto…già mi manchi…ti amo Kri.

Patetica ma convincente.

Adesso aspetto lo smidollato. Uno stupido volo può aspettare.