Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: ladyzaphira    18/08/2015    3 recensioni
*Completa*
Universo 2003-2004:
Una bellezza esotica e pericolosa, come un serpente nascosto nella sabbia.
Un amore letale, feroce e passionale.
Lei è la dolcezza nell’amaro, è il piacere nel dolore, è il desiderio nell’ignoto.
Lei è la morbidezza, la calma, l’amore, ma è anche il mistero, la violenza, la lussuria …
Lei è figlia del deserto e della notte. La luna è il suo sole, la sabbia e il deserto i suoi tutori.
Lei è il demone che lo ha ferito, sottomesso, e abbandonato; lei è l’angelo che lo ha cullato, consolato, e amato …
... Lei è la donna che ha conquistato il suo cuore …
Lei è Mayra.
Genere: Angst, Azione, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Bondage, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Black eyes: Mayra's chronicles'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Se Shredder credeva che si sarebbero arresi così facilmente, beh, si sbagliava di grosso.
 
Certo, non che prendere AL VOLO un astronave in pieno decollo possa definirsi esattamente “facile”, ma l’importate era che fossero riusciti ad entrare e il tutto grazie al caro professor. Honeycut!! 
    
“Dunque gente” incominciò Raphael scrocchiandosi le nocche “Andiamo a cercare Shredder e porgiamogli i nostri omaggi” propose con l’approvazione di tutti.
 
“Si ma aspettate un momento figli miei” fece Splinter bloccandoli.
“Dobbiamo riflettere bene prima di agire” disse “Perché alla fin fine è questa astronave la VERA minaccia, se Shredder avrà la possibilità di muoversi libero nello spazio milioni di vite saranno in pericolo”
 
“Hai ragione Sensei” assentì Donnie che nel frattempo stava collegando il suo palmare ai sistemi dell’astronave in modo che il loro amico virtuale potesse aprirgli le porte per accedere agli altri spazi.
 
“Ho mandato un messaggio di avvertimento agli Utrom ma non ho ancora ricevuto risposta, non sono certo sia arrivato” commento difatti il professore mortificato.
 
Donnie scosse dolcemente il capo “Non si preoccupi professore tutto quello che ha potuto fare lo ha fatto, adesso tocca a noi!!”
 
“A questo punto direi che l’obiettivo principale è impadronirci di questa astronave” disse Leo.
 
“Facciamolo allora!!” esultò Mikey mettendosi per primo in marcia, una volta che la prima porta venne aperta, seguito a ruota dagli altri.
 
Nel frattempo in un altro abitacolo, Mayra e Karai stavano aiutando Shredder ad armare la sua nuova exo-tuta; di gran lunga più … ingombrante dell’ultima e decisamente più affilata.
 
“Beh, allora qual è il piano papà?” domandò ovviamente Mayra guardandosi le unghie appena finito il lavoro.
 
“Si infatti” aggiunse Karai visibilmente preoccupata “Il lanciò è avvenuto prima del tempo e gran parte degli armamenti e le elite ninja sono rimaste a terra”
 
Shredder provò i controlli della sua nuova armatura con apparente noncuranza “Si, ammetto che ci sono stati dei … contrattempi”
 
“Tsk, dire contrattempi è un eufemismo” commentò Mayra sbuffando.
 
“… TUTTAVIA” riprese Shredder irritato per l’interruzione “Questo non mi fermerà” affermò “Ho degli alleati nel pianeta Thi nella galassia 5 che aspettano con ansia il mio ritorno e poi non sarà certo difficile trovare dei mercenari disposti ad unirsi a me per razziare l’universo”
 
La bruna si coprì comicamente il viso con una mano –Ed ecco che comincia con i sogni di grandezza, ma perché diavolo lo ho seguito?- pensò.
 
“… Organizzerò un nuovo grande esercito, e finalmente tornerò alla mia patria Utrom e allora, ah!! Vedrete, la mia vendetta sarà terribile”
 
Shredder mosse qualche passo verso le due ragazze per provare l’armatura quando ad un tratto una voce maschile, squillante ed allegra, risuonò nell’abitacolo attraverso gli auto-parlanti.
 
-Chaplin!!- pensò Mayra sorridendo leggermente –Cominciava a mancarmi quel ragazzo-
 
“Ehi!! Signor. Saki” cominciò il ragazzo con la sua solita parlantina “Prima di tutto mi lasci dire che trovo FORTISSIMO che lei sia una specie di, ehm … gelatina aliena”
 
Mayra riuscì a stento a trattenere una risatina a quell’affermazione e perfino Karai si lasciò sfuggire un leggero sorriso.
Davvero, quel ragazzo era troppo simpatico e spontaneo per non amarlo!!
 
“Dico sul serio!! E’ davvero pazzesco, eheh!!”
 
Shredder sibilò infastidito “Tagli corto Chaplin!!”
 
“Oh, ehm, si giusto” balbettò il ragazzo “Desideravo solo informarla che, beh, Splinter e le tartarughe …” continuò “… Hanno pensato di scroccare un passaggio”
 
“COSA?!” ruggì Shredder, agitando le braccia furibondo.
 
-Cosa?!- Mayra sgranò gli occhi sorpresa –Le tartarughe … Leo, lui è QUI!?-
“Merda …” fu tutto ciò che la guerriera riuscì a ringhiare, socchiudendo le belle perle nere in due dure fessure.
 
Ma non gli aveva già detto di stare fuori da questa storia?! Perché diavolo era salito con la sua allegra banda di mutanti su quella cazzo di astronave?!
Adesso come avrebbe fatto a tiralo fuori?
 
“Le tartarughe sono a bordo della MIA astronave?!” ruggì Shredder “Questa volta mi occuperò di loro personalmente, Chaplin!!” esclamò “Dove sono in questo momento le tartarughe?”
 
Già, dov’erano?!
 
“Wow!!”
 
“Già” fece Donnie annuendo alle esclamazioni di stupore dei suoi fratelli “Mi secca doverlo ammettere ma … è impressionante”
 
Le tartarughe e il maestro Splinter avevano appena raggiunto il nucleo energetico della nave. Le loro intenzioni erano chiare: Assumere il controllo, deragliare la rotta e riportare il culo metallico di Shredder sulla terra.
 
“Professor Honeycut?” iniziò Leonardo.
 
“Inseritemi in una presa qualunque e potrò assumere il controllo dell’astronave” lo interruppe il loro amico, capendo al volo quali fossero le loro intenzioni.
 
Donnie collegò il suo palmare alla prima presa disponibile, aspettando pazientemente che il professore cominciasse a scaricare la sua memoria all’interno dei sistemi.
“Quanto le ci vorrà professore?” domandò il viola.
 
“Datemi quattro minuti” rispose questo “E poi …”
 
Lo sbuffo metallico della porta alle loro spalle che si apriva li fece voltare tutti dall’altra parte, portandoli a sguainare le armi.
 
“Peccato che non li abbiamo quattro minuti” sibilò Leo vedendo far il suo ingresso nella sala del nucleo niente meno che Shredder e compagnia bella.
 
“Shredder …” ringhiò Splinter alzando la spada del suo amato Maestro Yoshi.
 
“Topo” replicò semplicemente l’interpellato con un’insopportabile tono di sufficienza.
 
“Oggi la spada del maestro Yoshi potrà finalmente avere giustizia!!” ruggì il vecchio maestro scagliandosi verso di lui.
Spiccò un agile balzo in avanti, la spada puntata esattamente in direzione dell’odioso utrom rosso ma …
 
“Non così in fretta”
 
CLANK!!
 
“C-Cosa?” sussultò il roditore.
 
“Oh giusto, non ci hanno ancora presentati” affermò Mayra “Piacere, io sono Mayra” disse tranquilla prima di respingere all’indietro Splinter, il quale con una fluida capriola all’indietro ritornò esattamente nello stesso punto di poco prima.
 
-Mayra …- pensò il maestro sbattendo gli occhi –La ragazza della mia visione!!- realizzò.
 
Ma lei non fu l’unica cosa che gli tornò in mente.
Perché guardandosi intorno, Splinter si rese conto che anche l’ambiente intorno a lui era lo stesso di quella premonizione!!
 
L’ambiente, la situazione … LEI.
Era tutto uguale.
 
“Oh no …” mormorò il maestro.
 
Per fortuna fu Leo a prendere in mano la situazione “All’attacco ragazzi!!” gridò, gettandosi nella mischia con i suoi fratelli.
 
E fu così iniziò il combattimento.
 
Beh, combattimento nel vero senso del termine più da parte delle tartarughe e le ragazze che di Shredder visto che questi (Da bravo energumeno che ora era) si limitava ad afferrarle e scaraventarle via come fossero pupazzetti di pezza.
 
Mayra dovette dargliene atto.
Quasi combattevano molto meglio come squadra che ognuno per conto proprio.
 
Se Shredder parava un colpo di Leonardo da un lato, subito dall’altro ne arrivava uno di Michelangelo che lo sbilanciava da un lato e … lo avrebbe fatto finire tra le grinfie di Raphael se non fosse intervenuta lei.
 
Se da una parte Donatello stava per cadere giù dal ponte subito Raph si allungava ad afferrarlo e riportarlo su.
Se Mikey stava per essere colpito da Karai alle spalle veloce il fratello in azzurro lo copriva.
 
E per una appassionata di combattimenti come Mayra, quei cinque erano uno spettacolo da guardare.
 
“-All’attacco ragazzi-? Sul serio?!” commentò la bruna parandosi davanti a Leo prima che questi riprendesse a combattere con Shredder “Non avevi niente di meglio?”
 
Leo riuscì perfino ad alzare le spalle “Mancanza di idee, però come puoi vedere funziona” replicò incrociando le sua lame con quelle di lei.
“Mayra ti prego …” sussurrò appena quando le fu abbastanza vicino “… Questa volta stanne fuori”
 
“Sai che non posso”
 
“Si che puoi!! E sai perché?”
 
Ad un tratto avvenne l’incredibile!!
L’azzurro riuscì in qualche modo a sbilanciarla e con una spazzata Mayra cadde a terra … per la prima volta.
 
Mayra sbatté le palpebre, sconvolta.
 
“Perché la Mayra che ho imparato a conoscere ed amare fa solo quello che VUOLE, SEMPRE” mormorò Leo guardandola negli occhi “E’ lei che ha il controllo, l’ho imparato sulla mia pelle”
 
Restarono fermi entrambi, senza osar muovere un muscolo per un tempo che sembrò infinito. Solo a guardarsi.
 
“Ho io il controllo” ripeté Mayra lentamente e Leo vide per la prima volta la sorpresa mista al dubbio oscurare il sguardo.
 
Alla ragazza tornò in mente quella sera, all’hotel, quando aveva “Rotto” con Leonardo, il suo coraggioso, dolce, ingenuo Malak. Quella sera aveva perso il controllo per la prima volta.  
 
LEO glielo aveva fatto perdere e lui non se ne rendeva nemmeno conto.
Lui non sapeva, lui non immaginava, neanche lontanamente … il potere che aveva su di lei.
    
Anche in quel momento …
 
Leonardo aveva il controllo.
 
“Argh!! Gnn …”
 
Mayra sbatté di nuovo gli occhi, scioccata quando Leo cadde improvvisamente in ginocchio accanto a lei … la spalla destra grondante di sangue!!
 
“C-Cosa …?” sibilò la bruna alzando lo sguardo.
 
La sua sorellastra si trovava dritta in piedi davanti ai due, il sangue del leader sporcava la lama della sua katana con piccole gocce a percorrerne il profilo fino al gocciolare per terra.
 
Leo si accasciò fra le sue braccia reggendosi la ferita agonizzante.
 
“NOOOOO!!”
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: ladyzaphira