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Autore: sterben_    19/08/2015    0 recensioni
Delle strane creature vogliono sangue, organi o carne in generale che trovano in città.
Nessuno sa che cosa siano esattamente, stanno ancora cercando tutti una risposta.
Sono umani anche loro, ma mezzi serpenti - vari tipi di serpenti.
Cercano principalmente carne animale e umana, anche il loro sangue.
C'è solo una domanda: chi riuscirà a sopravvivere da queste creature?
Genere: Horror, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.
 
Il sangue continuava a sgorgare dal corpo di quel ragazzo, con il petto completamente aperto. Si vedevano chiaramente i polmoni, le sue costole – che a quanto pare erano spezzate, rotte, come anche lo sterno – insieme agli altri organi. Però c’era una cosa che mancava: il suo cuore. Una ragazza dai capelli argentati, lunghi e lisci, occhi rossi e vestita con una tunica nera, lo guardò, con qualcosa in mano; da quel cosiddetto “oggetto”, colava sangue, tant’era che la sua mano era completamente impregnata di quello e, colava per terra.
La ragazza ghignò, mostrò quegli strani denti così affilati, appuntiti. Si allontanò dal corpo del ragazzo di qualche centimetro, subito dopo scomparve, sussurrando codesta frase: «Missione compiuta».
Una donna dai capelli biondi, lunghi fino alle spalle, si avvicinò al cadavere del ragazzo che era a terra, in quel marciapiede. La donna era vestita con una divisa della polizia; guardò attentamente il cadavere e poco dopo, prese il suo telefono.
«Kitazawa, ne abbiamo trovato un altro»
 
-
 
Un ragazzo vestito con una tunica nera – aveva il cappuccio in testa, che gli copriva leggermente il volto, era seduto su una sedia, molto somigliante ad un trono. Bevve un sorso di uno strano liquido rosso – non sembrava affatto vino, anzi, sembrava più sangue. Poggiò il calice sul tavolino e batté leggermente un dito della mano sinistra su quello.
La ragazza dai capelli argentati apparve lì, suscitando la felicità del ragazzo incappucciato. Sorrise, tirando fuori uno dei suoi canini appuntiti; si alzò e si avvicinò a lei, guardando che aveva in mano.
«Finalmente, Hebika» disse, ridacchiando divertito, guardando ancora il cuore che aveva in mano. Lo prese con leggerezza, il sangue colava ancora. Si leccò buona parte della mano, dov’era colato tutto il sangue dell’organo vitale.
Si pulì le labbra con la lingua, lunga e quasi appuntita. Sorrise nuovamente. «Ottimo lavoro» si complimentò e, tornò a sedersi al trono, poggiando sul tavolino il cuore. Hebika – così si chiamava quella ragazza, come aveva nominato il ragazzo – si inchinò davanti a lui.
«Grazie mille, mio capo» continuò, «è sempre un piacere lavorare per lei» concluse sorridendo. Si voltò dalla parte opposta e fece qualche passo avanti, poi chiese: «C’è qualche altra missione disponibile?» domandò gentilmente, facendo alla fine un sonoro “hisss” con la lingua.
Il ragazzo incappucciato sparì e riapparì di fronte a Hebika, che sobbalzò appena.
«Portami un corpo» disse, «tutto intero, possibilmente vivo» aggiunse subito dopo. Hebika si inchinò cortesemente davanti a lui, «Va bene, mio capo. Vuole che lo confonda un po’, così penserà che sia tutto un sogno?» chiese.
Il ragazzo annuì e sparì, dissolvendosi. Hebika fece lo stesso, sparendo nel nulla e iniziando la sua nuova missione.
 
 
 
Oh, buonsalve a tutti.
È la prima volta che scrivo su questo sito e, spero davvero che abbia scritto qualcosa di decente, anche perché l’idea mi è venuta puramente per caso. Anche se – forse – non lo dimostro, scrivo da anni, ed è una mia passione. Quindi, spero che il prologo di questa storia vi sia piaciuta e che vi incuriosisca, anche se è tremendamente corto.
Saluti,
sterben.
   
 
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