Videogiochi > Five Nights at Freddy's
Segui la storia  |       
Autore: Light_Girl    20/08/2015    7 recensioni
"Guardai la siringa [...] Avevo sete."
"Non volevo sembrargli, come ha detto lui, un maniaco pervertito [...]"
"Io mi chiamo Freddy. Freddy Fazbear. Tu devi essere Fiamma giusto? [...] Ci serve il tuo aiuto per uccidere Purple Guy"
ATTENZIONE: il personaggio di Purple Guy non rispecchierà il suo carattere originale, ma sarà più...Carino e coccoloso.
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Purple Guy, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

-Love and Blood-

Capitolo 9

 

POV VINCENT

Era buio. Ero steso sul mio letto, guardavo il soffitto di camera mia e pensavo a lei.

Ormai era diventata la protagonista dei miei pensieri, anche quelli più assurdi. Sono stato un vero idiota: non avrei mai dovuto essermi preso cura di lei. Non l’avrei più rivista, e faceva dannatamente male, anche per uno come me.

Stavo per addormentarmi quando sentii dei rumori provenire dalla Party Room: dovevano aver organizzato una festa, ma chi organizzerebbe una festa a quest’ora?

La faccenda non mi convinceva per niente. Decisi di andare a vedere cosa stava succedendo; festa o no, la mia curiosità aveva preso il sopravvento. E poi, se ci fosse stata davvero una festa, sarebbe stato un bel modo per togliermi Fiamma dalla testa divertendomi un po’ con i miei giochi di prestigio con i miei amati coltelli.

Mi armai con le mie più affilate lame e, più silenziosamente possibile, mi diressi verso la Party Room.

Mi nascosi dietro un muro e ascoltai attentamente tutti i rumori: se avrei aspettato il momento giusto l'attacco sarebbe andato a buon fine. Per me, ovvio.

Ad un certo punto si spensero le luci, ma le voci dei bambini non cessarono. Entrai nella sala e mi nascosi sotto un tavolo: era buio pesto, non riuscivo a vedere niente.

C’era qualcosa che non quadrava: i bambini continuavano a divertirsi … e gli animatronics? Dov’erano? Avrebbero già dovuto portare la torta a quest’ora, invece non c’era l’ombra di una candelina.

Era evidente che fosse una trappola. E anche ben congegnata, stavo quasi per cascarci. Colui che aveva ideato questo piano doveva essere un vero genio.

Mi resi conto di essere nei guai, così cercai di raggiungere l’uscita; quando stavo per abbandonare la sala, due animatronics di mia conoscenza bloccarono l’uscita: erano Toy Bonnie e Toy Chica.

Ero bloccato lì, e se non mi sarei difeso bene ci sarei rimasto secco. Dal soffitto si accese un faro giallo che mi illuminò; da vicino al faro si catapultò affianco a me Mangle. Alla mia destra fecero un passo avanti Chica e Foxy, alla mia sinistra comparirono Bonnie e Freddy, mentre Puppet, i ragazzi dei palloncini e Toy Freddy si erano posizionati a qualche metro davanti a me. Mi fissavano in modo cagnesco, intimidatorio e piuttosto inquietante.

<< Sapevamo che saresti venuto, caro Purple Guy. >> disse Freddy, con voce desiderosa di vedermi morto.

<< Sappiate che non ho paura di voi, che siete solo ammassi di spazzatura! >> risposi beffardo.

Foxy scattò verso di me per attaccarmi, ma Chica lo bloccò per le spalle.

Cominciai a ridere di scherno per provocarli.

<< Mi fate proprio pena, non sapete neanche come sconfiggermi. Voi siete un orso obeso, un coniglio, due volpi, un pollo, una marionetta penosa, due poppanti, un orso dorato che non può neanche farmi il solletico e dei penosi giocattoli da circo per intrattenere i bambini. Io, invece, sono il temuto Purple Guy, l’essere più crudele del mondo, non ho mica paura di voi! >>

<< Lo sappiamo che non hai paura di noi, perciò non saremo noi ad attaccarti. >> disse Bonnie sorridendo furbo.

Mi guardai intorno disorientato: cosa volevano dire?

< < Tu sarai anche Purple Guy, ma hai un punto debole e noi sappiamo pure qual è. >> aggiunse Foxy ridacchiando.

< < Io non ho punti deboli, siete degli illusi! > > dissi ridendo come se mi avessero raccontato una barzelletta.

In effetti … un punto debole l’avevo, ma quegli stupidi robot non potevano saperlo. Sarebbe impossibile, ma avevo uno strano presentimento … come se qualcosa di brutto stesse per accadere. Ma non era il momento di fantasticare, dovevo pensare a come svignarmela.

< < Tu sei intelligente, ma noi siamo più astuti di te ... > > disse la voce di Golden Freddy.

Non sapevo proprio dove volessero arrivare.

Si accese un altro faro, questa volta ad illuminare un altro punto della sala, dal lato opposto dove mi trovavo io: la luce accecante illuminò una sedia accostata ad un tavolo, dove se ne stava seduta una ragazza in posizione pensierosa, con il mento appoggiato sulla mano.

La riconobbi: no, non poteva essere lei … non poteva essere la mia Fiamma.

<< Fiamma … >> sussurrai, ma ero sicuro che lei mi avrebbe sentito lo stesso.

<< Ciao Purple Guy. Cosa ti porta qui? >> mi disse con voce assente.

Lei non può essere la Fiamma che conosco. Non voglio che sia lei.

<< Fiamma, cosa ti è successo? Perché sei dalla loro parte? >> le chiesi con voce tremante.

<< Sto solo facendo il mio dovere. Devo fartela pagare per aver fatto del male a bambini innocenti. >>

Si alzò da dov’era seduta e avanzò lentamente verso di me, guardandomi negli occhi e provocandomi un sussulto.

Stavo per chiederle perdono, quando una lingua di fuoco si abbatté ai miei piedi. Avevo appena realizzato che dovevo combattere con lei e l’idea mi terrorizzava. Come potevo fare del male alla ragazza che amavo? Non potevo e non volevo. Restava il fatto che stava già correndo verso di me e, a dovuta distanza, lanciò un fulmine di fuoco con un dito, che schivai con grande maestria.

Cominciò ad attaccarmi ripetutamente alla cieca, mentre gli animatronics si erano allontanati per assistere al nostro scontro senza correre alcun rischio. Ad un certo punto i suoi artigli si incendiarono e lei corse verso di me: sollevò le mani e le spinse su di me, ma io la bloccai con i miei coltelli. Lei premeva su di me e io premevo su di lei, mentre i nostri respiri si intrecciavano. La guardai negli occhi per tutto il tempo e nei suoi scrutai solamente odio e paura.

<< Fiamma … tu non sei così … >> le sussurrai sorridendole tristemente.

<< Vincent … mi hai costretta … mi dispiace … >> mi sussurrò in risposta la mia adorata.

In un attimo rievocai tutti i momenti che abbiamo passato insieme …


                                                               *FLASHBACK*

<< Ma lo sai che mi piace dare soprannomi alle persone che mi stanno simpatiche? >> disse Vincent a Fiamma mentre mangiavano un gelato e passeggiavano per la città.

<< Ah sì? E allora? >> chiese Fiamma, curiosa.

<< E … ti dispiace se ti chiamo “Sexy Fire”? >> le chiese il ragazzo viola ridacchiando.

Lei arrossì e gli diede un pugno sul braccio.

<< Ehi! Ma sei fuori?! Dai, dopotutto questo nomignolo è affettuoso! >> rise Vincent.

<< Prova a chiamarmi così di nuovo e lì saranno guai seri per te! >> lo minacciò Fiamma per poi ridere anche lei.                                                                     

                                                            *FINE FLASHBACK*

 

Continuai a guardarla negli occhi cercando di scorgere una luce di speranza nelle sue bellissime iridi … un momento! Lei aveva gli occhi color nocciola, adesso i suoi occhi erano rossi! Cos’era successo? Dovevo farla tornare normale, ma come?

Decisi di ricorrere alla mia arma più segreta. Mi avvicinai leggermente per far sentire solo a lei le mie parole.

< < EhiSexy Fire … > > le sussurrai ad un orecchio.

Fu questione di attimi prima che scorsi lacrime nei suoi occhi. Per questo abbassò la guardia e allentò l’attacco.

Ebbi la forza di spingerla con i miei coltelli dall’altro lato della sala, dove cadde rovinosamente a terra. Tra la polvere liberò tutte le sue lacrime. Gli animatronics le si avvicinarono per calmarla, ma solo io potevo riuscirci, come avevo sempre fatto. Avanzai verso di lei e, quando la fronteggiai, mi chinai dinanzi a lei e le misi le mani sulle guance per asciugarle le lacrime. Gli animatronics ci circondarono e si misero a guardarci: non mi importava di loro, volevo solo stare con la mia Fiammetta. La ragazza sollevò lo sguardo, mi guardò negli occhi e mi sorrise tristemente.

<< Dai, Fiamma … non devi piangere … >> le sussurrai.

<< Vincent … non lasciarmi anche tu … >> mi disse in un sussurro.

Non risposi, non ce n’era bisogno.

Ci guardammo negli occhi per un tempo che ci sembrò infinto e, lentamente, avvicinai il mio viso al suo. Quando fummo a qualche centimetro di distanza, decisi che potevo farlo: con uno scatto fulmineo unii le nostre labbra in un bacio dolce.

Rimase sorpresa dal mio gesto ma, dopo un attimo di disorientamento, ricambiò il mio bacio. Gli animatronics continuarono a guardarci ma, proprio quando stavo per dare le mie scuse, qualcosa sfondò il tetto: un uomo e una donna si catapultarono nella sala e attirarono l’attenzione di tutti. Risero malvagi e presero in braccio la mia Fiamma e la portarono via volando. E mentre gli animatronics urlavano disperati, io potei solo vedere gli occhi della mia Sexy Fire colorarsi di un dolce color nocciola …

 

FINE 9° CAPITOLO

 

Angolino dell’autrice e di Vinny: (XD)

Ecco il tanto atteso 9° capitolo! Ho deciso di pubblicarlo oggi anche perché c’era gente sotto casa che minacciava di uccidermi se non lo avessi fatto O.O

Questo è il capitolo più lungo e più dolcioso (rassegnatevi, la parola “dolcioso” entrerà nel vocabolario XD) che abbia mai fatto fin’ora. O_O

Vincent: …

Che c’è, non parli?

Vincent: Per il momento non ho niente da dire ...

… Okay … Vabbè, alla prossima!

 

Light_Girl

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Five Nights at Freddy's / Vai alla pagina dell'autore: Light_Girl