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Autore: Sayaka chan 94    21/08/2015    12 recensioni
Salve a tutti! :D eccomi tornata con una nuova storia (anche se devo ancora continuare quella vecchia, gomen ç_ç) per questa breve long nalu mi sono ispirata ad una divertente canzone omonima, che succederebbe se Lucy decidesse di far conoscere Natsu ai suoi genitori? Il Disastro è garantito?! Detto questo spero di avervi incuriosito almeno un po'... Buona lettura!
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Giunti alla stazione di arrivo, lucy pensò bene di svegliare Natsu nonostante stesse dormendo beatamente e non accennasse minimamente ad allentare la presa sulla sua vita nè tantomeno a sollevare la testa dal petto di lei.

<< Natsu... >> soffiò la giovane vicino all'orecchio di lui, ma per tutta risposta il ragazzo aumentò la stretta, affondando meglio la guancia fra l'incavo dei seni, allora spazientita cominciò a scuoterlo violentemente, provocando comunque un lento risveglio di Natsu.

<< Mmmh, buongiorno lucy, siamo già arrivati? >>
<< Primo: si dice buonasera, dato che sono già le otto passate, secondo: certo che siamo arrivati! Sennò per cosa ti svegliavo a fare?! >>
<< va bene... >> incominciò a rispondere il dragon slayer, alzandosi dal sedile e tentando di darsi una riassettata come poteva, poi porse la mano a lucy, che afferratola, si alzò. Bastò semplicemente guardarsi perché sul volto di entrambi si delineasse un sereno sorriso.
E in tacito accordo scesero dal treno e arrivati alla stazione proseguirono a piedi verso l'immensa tenuta degli Heartphilia. Natsu si guardava attorno smarrito e meravigliato allo stesso tempo, come un bambino la prima volta che veniva portato in una fiera così appena vedeva qualcosa di particolare e diverso che attirasse la sua attenzione, il ragazzo non poteva fare a meno di afferrare la mano di Lucy e trascinarla entusiasta, chiedendole di cosa si trattasse, Lucy ogni tanto appariva spazientita, ma sotto sotto era felice e non si stancava di ammirare il suo bambinone troppo cresciuto.

<< Nè Lucy è ancora tanta la strada da fare? >>

<< No Natsu, siamo quasi arrivati >>

<< Certo che non mi aspettavo che la città in cui abitassi fosse tanto grande... >>

Lucy a quelle parole smise di camminare e si voltò a guardarlo con espressione interrogativa:

<< Città? Quale città? Da qui fino alle montagne è tutta proprietà degli Heartphilia... >>

A quelle parole Natsu si pietrificò sul posto. Ma Lucy non pareva affatto turbata dalla reazione del giovane mago. Vari erano i pensieri che in quel momento affollavano la mente di Natsu. Ebbene sì: Natsu Dragneel figlio di Igneel stava proprio pensando. Un evento tanto raro quanto incredibile. Il primo che affiorò fu l'idea di come Lucy avesse potuto scegliere di vivere in un appartamento tanto piccolo e di faticare ogni mese per racimolare la giusta quantità di jewels per pagare l'affitto e sostentarsi.
Adesso vedeva in Lucy più che mai, la piccola donna coraggiosa che preferiva la libertà e l'indipendenza agli agi e al lusso e l'ammirava tanto per questo.
L'altro pensiero era invece piuttosto contrastante, in quanto restava sempre e comunque il fatto che lei proveniva da una delle famiglie più ricche e influenti di Fiore e lui si sentiva piuttosto inadatto e non all'altezza della amica.
Improvvisamente e per la prima volta, provò la strana sensazione di voler piacere, sentiva l'impulso di guadagnarsi l'affetto degli Heartphilia perché Ormai da tempo riteneva che lui, Happy e Lucy fermassero una piccola famiglia di cui il giovane drago amava essere orgoglioso.
Lucy intanto continuava a passeggiare spensierata aspirando il profumo degli alberi e dei fiori che costeggiavano la strada sterrata,che conduceva alla residenza.

Profumo di fresco Prufumo di infanzia Prufumo di nostalgia

Il cuore di Lucy prese a battere furiosamente in una strana via di mezzo tra l'ansia e l'esaltazione. Poi diminuendo l'andatura si voltò e si accorse in quel momento di aver lasciato il suo nakama indietro e solo allora si accorse che stava immobile e con un'espressione indecifrabile sul viso, si avvicinò e bastò guardalo dritto negli occhi per capire tutto, così con entrambe le mani gli circondò il viso portandolo a sollevare lo sguardo.

<< Ehi... Andrà tutto bene >> gli Disse con voce dolce, sorridendogli.

Natsu allora ricambiò con il solito sorriso fanciullesco e presala per mano la trascinò alla velocità della luce lungo il viale alberato.
Natsu preso dall'immediato entusiasmo bussò forte contro l'immenso portone di faggio sfruttando i battenti riccamente istoriati a foggia di leone.
Gli aprì immediatamente una signora bassina e paffuta di mezza età, vestita da domestica con tanto di cuffietta e grembiule in pizzo San Gallo.
La vecchietta alla vista del ragazzo dai buffi capelli rosa scarmigliati si stupì non poco, ma la sua curiosità scemò immediatamente quando notò che al suo fianco c'era niente meno che la sua adorata padroncina e i suoi occhi si riempirono istantaneamente di lacrime:

<< Signorina Lucy.... >>

La ragazza aveva avuto nel medesimo istante la stessa reazione e cominciarono ad abbracciarsi per poi scoppiare in un pianto a dirotto per l'incontenibile gioia. Natsu era divertito dalla situazione e preso dalla commozione penso bene di unirsi all'abbraccio collettivo. Ma come al solito il suo entusiasmo istintivo provocò un certo disastro e soffocando nello stesso abbraccio Lucy e Spetto-san, sollevandole da terra e facendole volteggiare, la domestica era completamente avvampata.
La scenetta fu interrotta dall'entrata in scena silenziosa nientemeno che di Jude Heartphilia in persona: costui schiaritosi la voce esordì:

<< Direi che sia proprio il caso di ricomporsi >>

A quelle parole Natsu si raggelò mollando la presa anche sulla vita di Lucy che cadde rovinosamente sul sedere trascinandosi Spetto-san che fortunatamente fu circondata e protetta dalla ragazza.
La faccia di Natsu appariva stravolta e arrossito, iniziò a balbettare parole di scuse, anche se quelli che più che altro uscirono dalla sua bocca furono versi totalmente disarticolati. Mentre il cervello per lo sforzo andava in tilt e ciò si evinceva chiaramente dal fumo che sembrava uscirgli dalle orecchie.

<< P-p-p-pia...c... Natsu... Io... Lucy... Disastro... >>

Lucy era sconvolta, in tutti gli anni in cui aveva avuto modo di conoscerlo, nom aveva mai visto una reazione del genere in lui.
Non sapeva davvero cosa fare visto che suo padre non accennava a muoversi in attesa di una risposta. Però non si accorse che in suo aiuto accorse niente meno che l'angelo del focolare domestico.

<< suvvia Jude, non ti sembra di esagerare? Così Lo spaventi. >>
Ed è in quel momento che fece la sua entrata in scena la bellissima Layla Heartphilia, la quale era nient'altro che la versione cresciuta di sua figlia: i lunghi capelli biondi erano raccolti in un morbido chignon che lasciava libere alcune ciocche ondulate che le ricadevano ai lati, era un po' più alta della figlia e indossava un principesco abito giallo antico che risultava il fisico tonico e allo stesso tempo formoso, nonostante l'avanzare dell'età il generoso decoltè che faceva mostra di sé indicava chiaramente da chi avesse preso la giovane Heartphilia.
Natsu alla vista di quella donna parve rilassarsi leggermente: era identica alla sua Lucy, solo conqualche anno in più. Lucy Cercava di trattenersi dal correre verso di lei per abbracciarla, era da tanto che non si vedevano ma non poteva comunque disobbedire alle fondamentali regole del rigido protocollo del padre.

<< E tu Lucy faresti meglio a venire ad abbracciare la tua povera madre che sente da mesi la tua mancanza >>

La rimproverò con dolcezza Layla. La ragazza non se lo fece ripetere due volte e volò tra le braccia della madre. Natsu sorrise intenerito dinanzi a quella scena, mai come in quel momento, lucy gli era sembrata così piccola e spensierata.

<< E tu invece dovresti essere Natsu, giusto? >>

Gli sorrise complice Layla.
Natsu arrossì nuovamente
<< S-s i... Sono io... >>

<< Mia figlia nelle sue lettere mi ha parlato molto di te >>

Lucy avvampò decisamente, nascondendo meglio il viso affondandolo nel petto della madre. Ma Natsu si limitò a risponderle con un sorriso raggiante, poi, improvvisamente resosi conto della situazione imbarazzante creatosi, mimò un inchino impacciato.

<< È un vero piacere fare la Vostra conoscenza >>

Jude sollevò leggermente un sopracciglio ironico, ma rispose con un semplice cenno del capo.

<< Direi di accomodarci a tavola, prima che la cena si raffreddi >>

A quelle parole gli occhi di natsu brillarono più che mai e senza farselo ripetere due volte pensò bene di fiondarsi verso la sala,peccato che non sapesse in quale direzione fosse... E stava giusto finendo nell'ala domestici dove si trovavano le cucine e ciò costrinse lucy a rincorrerlo sperando di rimediare a qualche altro disastro imminente

<< Natsu dove accidenti stai andando?! >>

<< Che domande! A tavola! Senti che buon profumo lucy... >> replicò entusiasta il dragon slayer.

<< Veramente quelle sono le cucine, razza di imbecille! >>

E afferratolo per il braccio, provò a trascinarlo via ma Natsu non accennava ad allontanarsi.

<< Eddai Lucy! Già che siamo qui non sei curiosa anche tu di dare una sbirciatina? >>

Lucy stava giusto per replicare che in quella casa ci aveva vissuto per anni ma non ne ebbe il tempo dato che lui la stava già trascinando.
I due finirono appunto nelle cucine dove si trovava affaccendato il vario personale, che si prodigava per gli ultimi preparativi. Lucy fece per palesare la loro presenza quando Natsu le tappò la bocca e la intimò ad accucciarsi insieme a lui.

<< Ma sei scemo?! Che... Hai...intenzione... >>

<< Sshht! Non dobbiamo farci scoprire! Non trovi che sia più divertente così? >>

Rispose con un ghigno soddisfatto, anche se Lucy non sembrava particolarmente d'accordo Limitandosi a borbottare fra sé e sé.

<< Comunque direi che questi sia il caso di toglierli >>

E Senza dare tempo a Lucy di replicare le slacciò i sandali tacco 14.Lucy adesso si sentiva decisamente più leggera adesso e i piedi le facevano decisamente meno male. Natsu appoggiò in un angolo le scarpe e fece per sfilarsi la cravatta a farfalla, tirandola come un dannato prima che lucy lo fermasse intimandogli di piantarla.allora Natsu si ricordò di cosa doveva fare:

<< Ti propongo una sfida: chi riesce a rubare per primo il dolce, vince! >>

<< Natsu non possiamo! Mio padre ci uccide se facciamo una cosa del genere! >>

<< Luuuuu ma sarà divertente!! >>

<< Sì però... Ci devono essere delle penitenze per chi perde questa volta! >> E i suoi dolci lineamenti assunsero così carattere quasi malefico.

<< vediamo... Se perdi tu dormirai nel divano per una settimana! >>

<< No Lu! Non puoi farmi questo! Sei crudele! >>

Le motivazioni della biondina erano piuttosto valide dato che si trovavano in pieno Luglio e avere incollato tutta la notte il dragon slayer del fuoco con la sua elevata temperatura corporea non era decisamente il massimo.
E poi ogni tanto com'era giusto, anche lei reclamava i suoi spazi. Anche se si pentì subito dopo di quanto aveva detto, dato che il dragon slayer adesso appariva decisamente infervorato.

<< Bene! Se è così allora direi che la tua punizione sarà terribile... >>

<< tremo di paura >> rise di gusto la biondina ironica.

A quelle parole dette con quella voce calda , morbida e cristallina, il sangue refluì decisamente nella testa del dragon slayer che le afferrò i polsi bloccandoli lungo i fianchi e sghignazzando, fingendosi arrabbiato, cominciò a strofinarle il naso prima sulle guance per poi scendere lentamente lungo il collo, la ragazza rideva sempre più affannata supplicandolo di porre fine a quella dolce tortura.
Allora il suo sguardo felino tornò a farsi serio e riportando il viso di fronte a quello di lei, esordì scandendo lentamente le parole, in modo da far accrescere la tensione.

<< Bè... La tua punizione... Sarà piuttosto semplice... Non devi fare altro che leggere una parte del tuo romanzo... >> il giovane drago sentiva il battito del cuore della biondina aumentare esponenzialmente man mano che parlava e la cosa lo eccitava parecchio
<< ... Davanti a tutta la gilda >> concluse, sorridendo sornione, e guardando la reazione della ragazza che ormai era diventata bollente... E per poco non si liquefaceva sotto di lui...

<< C-cosa?! >> boccheggiò.

<< hai capito benissimo... >> Le rispose, avvicinandosi pericolosamente alla bocca di lei, la rimbeccò...

<< Che c'è Signorina Heartphilia? Non mi dire che adesso hai paura... >>

Il cervello di lucy si spense e la ragazza si limitò a deglutire piano...

<< non ho affatto paura! >> farfugliò, gonfiando le guance, indispettita.

Dinanzi a quell' espressione Natsu rise di gusto, allontanandosi dal viso di lei e liberando la presa dai polsi.

<< È così che ti voglio! >> E le scompigliò i lunghi e setosi capelli biondi, provocando nella ragazza un maggior moto di stizza.

<< ho impiegato più di mezz'ora per arricciarli! >>

Ma chiuse immediatamente la bocca quando si accorse che Natsu aveva iniziato a correre, facendole la linguaccia...

<< Ehi... Aspetta... Non è valido... Brutto imbroglione! >>

E Senza farselo ripetere due volte, accellerò il passo, seguendo natsu che grazie al suo olfatto sviluppato, aveva notato che il cameriere aveva appena tirato fuori qualcosa di piuttosto voluminoso dal frigo e leccandosi le labbra, si nascose dietro il piano cucina per non farsi vedere. Lucy lo raggiunse in fretta sperando di riuscire a battere sul tempo e con la sua astuzia.
E così iniziò a bisbigliare, come se parlasse tra sé e sé, cosicché il giovane dragon slayer fosse l'unico a sentirla grazie all'udito iper sviluppato.

<< con questo correre continuo, sono tutta sudata, sarà meglio che vada a farmi un bel bagno... >>

E detto ciò lucy si incamminò verso il lungo e ampio corridoio dalle pareti impreziosite e istoriate dallo stemma della casata della madre.

nel frattempo natsu che fissava famelico l'enorme torta alla panna e sciroppo alle pesche, si accorse comunque che il profumo di lucy giungeva più sfumato alle sue narici. Qualcosa scattò in lui e corse giusto in tempo per notare che lucy si allontanava ancheggiando pericolosamente, abbastanza da indurlo a mordersi il labbro inferiore con veemenza, di nuovo voglioso di lei.
Fu così che senza pensarci, decise astutamente di seguirla in punta di piedi. Nel frattempo lucy sicura che la stesse seguendo, avanzava volontariamente ad una lentezza esasperante, ridendo sotto i baffi, presto si ritrovò al piano di sopra, dove si trovava l'enorme bagno antico dalle pareti color crema arricchite da piccoli fregi di sirena e gorgoni seguivano un motivo pseudofidiano. Ma quello che veramente risaltava era l'enorme vasca vittoriana con piedini a foggia leonina. Al di là dell'astuto piano, lucy aveva davvero bisogno di un bagno ristoratore in quella splendida vasca che era stato il suo rifugio ai suoi timori, ai suoi attimi di tristezza, di gioia o di semplice e malinconico impensierimento.
Non senza qualche difficoltà riuscì a sbarazzarsi di quella specie di rete da pesca a foggia di vestito.
Ma fortunatamente riuscì a cavarsela senza perdere sensualità agli occhi di natsu che la divorava con gli occhi, il cui labbro ormai sanguinava leggermente a furia di morderselo nel tentativo di trattenersi dal prenderla all'improvviso lungo il tragitto fino alla tanta agognata stanza e così dietro la porta socchiusa, egli attendeva giusto il momento propizio in cui la ragazza si fosse definitivamente rilassata, abbassando la guardia.
Lucy da parte sua, per quanto fosse divertita, stava maledicendo l'attesa snervante, perché in fondo la voglia non si era spenta neanche in lei da quel primo pomeriggio che ormai sembrava quasi lontano.
A quel punto lucy chiuse gli occhi immaginandolo avanzare verso di lei, bramoso e accecato dalla passione, solo che non si accorse che era esattamente quello che stava succedendo, natsu si toglieva man mano i vestiti, ammucchiandoli tutti in un angolo, poi avanzando ancora silenzioso, si accucciò alle spalle di lucy e con lentezza esasperante, iniziò a leccarle il collo, lucy dinanzi a quella sensazione, sussultò leggermente anche se avrebbe riconosciuto l'inconfondibile lingua rovente del ragazzo, impegnata ad assaggiare ogni singolo centimetro di quella pelle nivea e soffice, stavolta era lei a mordersi a sangue il labbro inferiore.

<< lo stai che stai giocando sporco, Lu? >>

La sua voce roca e provocante le giunse all'orecchio più soave che mai.

<< senti chi parl... >>

Ma non ebbe il tempo di completare la frase che sussultò per il morso giocoso che natsu le aveva inflitto alla spalla: l'atmosfera iniziava a farsi decisamente rovente.
Natsu a quel punto con lentezza studiata, con entrambe le mani iniziò un lento e lascivo massaggio che partiva Dalla base della schiena per risalire frizionare le spalle e scivolare ai seni che afferrò voluttuosamente con entrambe le mani, lucy iniziò a gemere, sopraffatta dal gesto per poi mormorare sconfitta.

<< entra >>

Natsu non se lo fece ripetere due volte e liberatosi dei boxer scivolò dentro la vasca posizionandosi dietro la ragazza e mettendosela in braccio cosicché riuscisse ad avvertire l'erezione del compagno, ottenebrandole i sensi, preso un po' di bagnoschiuma alla cannella iniziarono ad insaponarsi i corpi a vicenda.
Era la prima volta che si lavavano insieme ed entrambi erano preda di forti emozioni che altalenavano dall' euforia alla profonda eccitazione per il proibito, dettata dalla consapevolezza del poter essere scoperti dalla famiglia di lei da un momento all'altro.
Una volta finite le dolci ma lussuriose carezze nelle parti più apparentemente innocue del corpo, lucy prese un poco di shampoo alla vaniglia ( la mandava in estasi l'idea di lui con la sua essenza impressa nel suo corpo e nei suoi morbidi ma ribelli capelli dalle tonalità dei fiori di ciliegio) e iniziò un lento massaggio alla testa di natsu che mugolò soddisfatto, socchiudendo gli occhi, a tale vista, lucy non resistette e gli depositò un delicato bacio sul naso, per tutta risposta natsu se la portò al petto, stringendosela contro, anche se sapevano perfettamente che non era così, presero tutto il tempo del mondo per arrivare a darsi da fare sul serio.
Erano entrambi emozionati e allo stesso tempo intimidito da quella pazza e del tutto nuova idea di introdurre della dolcezza e della calma nei loro momenti più intimi.
Lucy per tutta risposta, divertita, solleticò il collo di natsu con le punte dei suoi lunghi capelli umidi di vapore, Natsu stuzzicato dalla simpatica iniziativa la divincolò dall' abbraccio afferrandola per i polsi e prendendo una certa distanza tra i busti imperlati di gocce di acqua e sudore causato dall'aria decisamente surtiscaldata dalla riaccesa eccitazione.
Bastò quell'attimo di distrazione che si rivelò fatale per lucy in quanto natsu si avvicinò e prese a mordicchiarle la tenera porzione di pelle appena sotto il mento.
Natsu continuava a mordicchiarla scendendo verso la gola sempre con calma mentre i gemiti di lucy si facevano sempre più forti e non resistendo oltre si divincolò dalla sua presa e gli si sedette sopra facendo strusciare i bacini e rubando un gemito basso e profondo dalla bocca di entrambi. Il limite era vicino. Subito si strinsero forte l'uno all'altro, mentre lucy iniziò a ondeggiare lentamente sul bacino di lui, prese a leccare e succhiare avidamente la cicatrice nel collo del ragazzo e accarezzargli i morbidi capelli ancora insaponati.
Natsu trovando tanto piccante quanto buffa la situazione afferrò il flacone di shampoo alla vaniglia e versatone con qualche difficoltà il contenuto sulla testa della ragazza, iniziò un delicato e dolce massaggio che contribuì a rilassare la bionda che comunque non demordeva, decisa a completare la faccenda.
E stava giusto facendo scivolare dentro l'acqua la biricchina mano destra ( quella con il marchio) in direzione di natsu. Quando furono interrotti da uno strepitare e un bussare forte e deciso alla porta.
Lucy sbiancò. Avrebbe riconosciuto quella voce profonda e autorevole tra mille.

<< lucy, la cena è pronta da un pezzo. Possibile che sei ancora lì dentro?! >>

<< oh cazzo! >> fu l'unica parola che uscì dalla bocca di natsu.
  
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