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Autore: Il Maiale    21/08/2015    1 recensioni
Prima di tutti i mariti c’era Billy Heart.
Il primo amore per le ragazze di Urbana, Illinois, contea di Champaign, era Billy Heart.
[...] Billy Heart non nacque qui. Nacque in un posto lontano.
Come il suo compagno del corso di chimica - Victor Glass - diceva: «Billy è nato nella terra dei nessuno, nella terra di chiunque. Ma grazie a Dio non è nato qui.»
Le nostre madri erano innamorate di lui come lo eravamo noi.
I nostri padri avevano timore di lui come ne avevamo noi.
Con Billy Heart tutti non avevano età.
I ragazzi di Urbana, quelli che lo frequentavano, erano spettacolari quando parlavano di lui.
Quasi erotici mentre si accendevano la loro sigaretta, mentre nelle nostre menti di ragazzi partiva qualche musica blues da adulti, mentre scrollavano le spalle e dicevano: «Billy è troppo introspettivo per poter vivere qui. Billy è come quei cantanti rock, hai presente?»
N.B. Completamente revisionata e modificata.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Parte sei


Reverendo Paul: In verità vi dico che quelli lì erano tutti peccatori. Uno di loro venne a confessarsi da me una volta. Non posso chiaramente entrare nei dettagli ma so che erano soggetti a torture psicologiche barbariche.
In verità vi dico che prego per le loro anime ogni notte, affinché trovino pace nell’alto dei cieli e non al fianco di Lucifero.
 
Mago: Il Reverendo, quel cane, prega ogni notte perché ha gli incubi dei sensi di colpa. Lui ne ha tanta quanta noi. Sapeva cosa voleva fare, sapeva che il segreto professionale viene meno se la persona vuole nuocere a terzi.
Col cazzo che è in pena. Quello lì ha paura di finire dentro per complicità.
 
Ispettore Rodríguez: Dopo l’incendio alla scuola nel dipartimento eravamo sempre all’erta. Gira di qua… gira di là.
Controlla questo, controlla quello. Venne da noi addirittura un organo della squadra speciale. Forse uno dei due è ancora vivo.
 
Agente Gorem: Venimmo chiamati ad Urbana per una semplice misura di sicurezza. Avvenivano fatti strani lì, ed in proporzione erano più delle grandi città. C’era un qualcosa di insolito.
Piccole cose, chiariamo, tralasciando gli incendi è ovvio. Dopo la scuola prese fuoco una banca.
Sempre di notte, sempre nel silenzio.
 
Ispettore Rodríguez: Quella volta non fu colpa di Billy Heart, aveva un alibi inattaccabile. Billy Heart era con me, quella sera, nella sala degli interrogatori per l’incendio alla scuola. Nonostante non avessi delle vere prove il Capitano mi permise di interrogarlo come sospettato, ma caso vuole che venne scagionato subito dato che il modus operandi era lo stesso.
Era indiscutibile che fosse stata la stessa persona a incendiare i due edifici.
Indiscutibile.
 
Agente Gorem: Il piromane scassinava la porta d’ingresso e metteva una tanica di benzina in ogni stanza che voleva attaccare, creava una specie di via ramificata che partiva dalle stesse stanze e si congiungevano verso l’ingresso. Come se lasciasse benzina mentre se ne usciva tranquillo. Le telecamere della banca andarono completamente distrutte, per quanto riguarda quelle esterne invece… quelle nemmeno esistevano. Erano le prime telecamere, erano altri tempi.  Ci si stava solo avvicinando al concetto di videosorveglianza e comunque puntavano tutte alle casse della banca. 
 
Reverendo Paul: Non so bene come non fu fermato prima. Semplicemente non c’erano prove a suo carico e benché venisse da me a confessarsi… non mi disse mai nulla delle sue “tendenze”.
Ogni sera quindi mi metto in ginocchio nella cappella e mi raccolgo in preghiera per quelle povere anime. Anche per l’anima di Billy Heart.
 
Agente Gorem: Il modus operandi cambiò per quanto riguarda invece l’incendio alla chiesa della città. Ricordo che il Reverendo la guardava bruciare con un’insana ammirazione. Lo interrogai, mi sembrò sospetto. Ma non emerse nulla di concreto.
Eravamo completamente alla cieca, quale uomo orribile poteva incendiare edifici del genere?
 
Ispettore Rodríguez: Quando venne resa pubblica la notizia della banca la parte ricca cominciò a sudare freddo, facendo pressione affinché i loro soldi venissero recuperati. La parte povera invece, fece una grande festa per le strade, con lunghe tavolate e vino costoso.
All’epoca praticamente niente era computerizzato. I loro debiti vennero estinti per mancanza di dati.
Chi poteva sapere com’era il quadro di una famiglia piuttosto che di un'altra.
Bruciò tutto. Era come se l’incendio alla scuola fosse avvenuto per imparare il mestiere, e che quello alla banca fosse di un livello superiore. Ora la scientifica avrebbe comunque ricavato indizi da qualsiasi cosa, ma negli anni Cinquanta…
 
Vattelapesca: No, lei non capisce. Lo Iodio era iniziato. Lo Iodio era per la gente che odia.
Noi che ne facevamo parte odiavamo davvero. Lei chi odia? Sua madre? Sua sorella?
Odia il caffè freddo la mattina o i pancake senza il cioccolato?
Noi odiavamo il sistema. Noi odiavamo le classi sociali, la disunità del mondo intero. Crollavano i pilastri della società, dall’istruzione sbagliata al sistema monetaria diseguagliato.
Non fu un atto vandalico.
Fu per creare disagio.
 
Gina Pompa: Certo che lo so chi è stato. Ma non lo dirò di certo a lei. Anche se ormai credo non abbia più importanza.
Eravamo il buco di culo del mondo. Eravamo quella scheggia fastidiosa che le si infilza nel dito e va sempre più in profondità quando cerca di toglierla.
Eravamo le emorroidi dolorose che non le fanno poggiare il culo alla sedia.
Eravamo quel pezzo di carne atroce che le si infilza nei denti creando un fastidio incredibile.
Eravamo lo Iodio, eravamo il disagio dell’umanità.
 
Reverendo Paul: Avevano uno slogan, credo. Una roba del tipo: “Vuoi Suicidarti? Bene, togli il piede dal freno e vai a tutta velocità in autostrada, contromano. Crea disagio. Non andartene in silenzio. Il tuo dolore è anche il loro.”  
 
 
 
  
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