Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: GReina    21/08/2015    3 recensioni
Cosa succederebbe se due semidei vedessero che la loro è solo una delle tante realtà? Cosa accadrebbe se capissero che il loro, non è l'unico mondo da scoprire? Vedremo Percy e Annabeth proiettati in un nuovo mondo a loro sconosciuto con mostri del tutto diversi da quelli che conoscono.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy/Annabeth
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

22. IL BALLO DEL CEPPO

La mattina dopo Percy era terrorizzato di scendere a fare colazione. Non sapeva come si sarebbe comportato Teddy, né tanto meno come si sarebbe dovuto comportare lui. 
Raggiunse Annabeth, Teddy e Victoire al tavolo dove erano già intenti ad abbuffarsi. Il mago dai capelli blu lo salutò come sempre, come se la notte prima non si fossero scambiati neanche una parola. Finirono la colazione e come ogni giorno si diressero in aula. 
Quel giorno il docente coordinatore di Casa li avrebbe ''istruiti al comportamento ideale da mantenere durante la serata del Ceppo'' in poche parole gli avrebbe insegnato a ballare. 
Il professor Packiock sembrava entusiasta di quel compito. Raccontò alla classe del suo ballo e di come avesse danzato tutta la notte. Chiamò a sé una ragazza e mostrò a tutti come muoversi.
Dopo quell'ora infernale ebbero Difesa Contro le Arti Oscure e poi Pozioni e Incantesimi prima del pranzo. 
Si sedettero al solito posto dove furono raggiunti da Teddy e Victoire. Parlarono e scherzarono come sempre, senza nessuna occhiata sospettosa o affermazione ambugua. 
La sera stessa il semidio fu trattenuto da Teddy in mezzo alle scale per andare al dormitorio 
''Questa notte ho ripensato al nostro discorso'' esordì ''è ovvio siete un po' loschi, ma mi fido di voi. Non dirò a nessuno dei miei sospetti, neanche a Victoire, ma promettimi che mi darai delle risposte una volta finito tutto''
''te lo prometto. Una volta che sarà tutto finito ti spiegherò ogni cosa.'' si strinsero la mano e andarono a dormire. Teddy era una persona stupenda. Si preoccupava sempre per gli altri e aveva fiducia negli amici. Probabilmente il suo era lo stesso difetto fatale di Percy: avrebbe fatto qualcunque cosa per le persone che amava. 

Con la mattina dopo arrivò anche la settimana prima del Ballo del Ceppo. Chi non aveva la ragazza iniziava a cercarne una, e queste si allontanavano sempre più dal sesso opposto come a volerli mettere in difficoltà. Annabeth e Victoire non si comportavano diversamente. Ogni volta che si incontravano per i pasti e fuori dalle lezioni iniziavano a parlottare e ridacchiare sottovoce additando ogni tanto Percy e Teddy che si offendevano sempre di più.
Stavano tornando tutti e quattro in Sala Comune dopo cena quando Percy non ne potè più. Li avevano quasi seminati. Le ragazze camminavano a passo svelto a braccietto facendo mangiare la polvere agli altri due. Percy aumentò il passo, gli si parò davanti e con il sorriso stampato in faccia disse ''Ammettilo Ragazza Saggia, vuoi che mi umili'' 
''Tutto è possibile Testa d'Alghe'' non riusciva a trattenere le risate
''d'accordo allora'' e con un vasto pubblico bloccato a causa loro in mezzo alle scale senzienti il semidio fece un profondo e teatrale inchino ''mi farebbe l'immenso onore di accompagnami al ballo, mia signora?'' 
Annabeth finse disinteresse ''Se proprio devo accontentarmi…'' il semidio si rimise ritto e la sollevò in un abbraccio per poi baciarla. Attorno a loro in molti iniziarono a passare parola di cosa stava succedendo e nell'aria si sentivano gli ''oooow'' delle ragazze. 
Per Teddy fu più complicato. Ci volle tutta la settimana per farsi forza. Alla fine Percy lo convinse a farsi avanti e chiese a Victoire di accompagnarlo la sera prima del ballo ''Era ora che me lo chiedessi Mago Turchino'' rispose lei sorridendo.

Il giorno del Ballo le lezioni erano sospese, così fecero un po' di giri della scuola e si riposarono all'ombra dell'albero vicino al lago. 
''Una volta Harry mi ha raccontato che è qui sotto che mio padre e i suoi amici stavano durante le pause'' il mago doveva andare molto fiero di suo padre. Ogni volta che ne parlava gli si illuminavano gli occhi. 

Rientrarono anche troppo presto secondo il parere del semidio, ma le ragazze avevano insistito. Dovevano prepararsi, e non erano le sole a quanto pare. In Sala Comune trovarono quasi tutti i ragazzi di Grifondoro. Solo i ragazzi però. Le accompagnatrici dovevano essere tutte a cambiarsi in dormitorio, così Percy e Teddy si fermarono a perdere tempo con i compagni. 
''Allora come ci si sente a dover aprire le danze?'' Gli chiese un ragazzo 
''Non me ne parlare'' Percy non poteva ancora crederci ''l'ho scoperto solo a Natale'' 
''bhe in bocca al lupo'' fece dandogli una pacca sulla spalla e sparendo su per le scale. 

Alla fine lui e Teddy erano scesi in Sala Grande ben prima delle ragazze andate a cambiarsi molto prima di loro. Percy aveva visto solo una volta Annabeth truccata, sull'isola di Circe, perciò faticava ad immaginarsi la sua ragazza con fard e ombretto. 
La prima a scendere fu Victoire. Era davvero bellissima, con un abito tra il celeste e l'argentato lungo fin sotto le caviglie a un pelo dallo strisciare a terra e una cintura di perle in vita. Prese il braccio di Teddy ed entrarono in Sala. Dopo qualche minuto arrivò Annabeth. Percy avrebbe potuto avere un colpo al cuore da un momento all'altro. Batteva talmente forte che aveva paura che qualcuno lo avrebbe potuto sentire. Non voleva che la sua ragazza pensasse che gli piaceva di più addobbata per le feste. In effetti preferiva la versione Annabeth standard, ma era proprio uno schianto. Il suo era un lungo abito blu notte, con una coda a farle da strascico e una mostruosa scollatura a V sulla schiena. Le maniche, così come il vestito, erano adorniate da brillanti che ricordavano le stelle. Una cintura spessa e argentata separava il petto dalla gonna. I capelli erano raccolti, anche loro decorati con l'argento e nel trucco prevaleva il blu
''Chiudi quella bocca Testa d'Alghe, sembri un pesce lesso'' disse lei sorridendo. In quello stesso istante suonarono le trombe che segalavano che i campioni stavano entrando. Il semidio prese la fidanzata sotto braccio ed entrarono in pista.
Percy non era mai stato un bravo ballerino, ma il professor Packiock aveva rimediato. ''Per citare la professoressa McGranitt: la Casa di Godric Grifondoro ha meritato il rispetto del mondo dei maghi per quasi dieci secoli. Non ti permetterò in una sola serata di imbrattare questo nome comportandoti come una balbetta bambocciona banda di babbuini'' ''quale banda'' aveva poi ribattuto lui ''lo state dicendo solo a me.'' ''Non importa'' era stata la risposta e, a costo di fargi saltare altre lezioni, lo aveva trasformato. 
Iniziarono a ballare un Valzer. Il ballo che al semidio era sembrato più facile e che a forza di ''un, due, tre, un, due, tre'' aveva imparato. 
Dopo poco alla pista si unirono anche il professor Packiock e la professoressa di Babbanologia, dopo di loro in pochi rimasero a guardare. Al figlio di Poseidone parve anche di vedere Teddy e Victoire, ma non poteva esserne sicuro. Dopo il primo imbarazzo di ballare davanti a tutti si era rilassato e ora per lui c'era solo Annabeth. Continuarono a ballare ancora e ancora, e dire che aveva in programma di fermarsi una volta adempito al suo compito di campione. 
Quasi senza accorgersene comandò all'acqua di circondarli in piccole goccioline e di portarli su. In breve tempo in molti li guardavano stupiti additandoli, ma al semidio non importava. Se si fossero chiesti come facesse si sarebbero risposti da soli che era magia. 
Scero di lì solo quando il genere di musica cambiò radicalmente: dal lento era passato al rock 'n' roll. Si unirono alla folla urlante vicino al palco scenico per un po', prima di andarsi a sedere a uno dei tavoli rotondi per poi essere raggiunti da Teddy e Victoire, anche loro esausti, dove chiacchierarono per tutto il resto della serata. 

Il giorno dopo erano tutti distrutti. Le lezioni c'erano come sempre, ma Annabeth e Percy furono gli unici del settimo anno a presentavici insieme a qualche secchione dei Corvonero. A quanto pare erano tutti a dormire, quel lusso certo a loro era stato privato dall'esperienza nel Tartaro.
Verso l'ora di pranzo la scuola iniziò a svegliarsi, con il risultato che il pranzo aveva più un'atmosfera da colazione con molti studenti ancora sbadiglianti e con la testa per aria. 
Alle lezioni del pomeriggio la classe era quasi piena. Quando arrivò l'ora di Erbologia, il professor Packiock si congratulò con tutti e, invece di fare lezione, si mise a raccontare per la centesima volta come era stato il suo Ballo del Ceppo. Nonostante lo sapessero tutti a memoria ormai, c'era ancora qualche risatina insieme a qualche ''oooh'' e ''iih'' quando il prof arrivava alla parte che si era portato al ballo la moglie di Harry Potter. 

Durante la cena la preside annunciò che l'indomani sarebbe stata annunciata la data della terza prova. Il momento della verità si avvicinava. I due semidei avevano accettato il fatto di compiere la missione senza saper niente, ma ovviamente la curiosità c'era. 
Per il resto del pasto chiacchierarono come sempre con gli amici. A volte Percy dimenticava che il maghetto sapeva che non erano studenti di Hogwarts. Si comportava come sempre e questo - se possibile - lo distruggeva ancora di più.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: GReina