Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: cuffiette    21/08/2015    3 recensioni
Irene ha sedici anni, il sorriso sempre sulle labbra e un caratterino tutto pepe. Ma Irene ha anche un “F.R.P.” (fratello rompi palle ) e due amiche completamente folli, ha uno spiccato senso dell’umorismo e tanta voglia di vivere.
Tra i banchi di scuola, nei corridoi di un vecchio palazzo e per le vie di Firenze, Irene cerca di venire a capo di una storia destinata a non durare, di una storia destinata a non incominciare per niente: quella con il migliore amico di suo fratello
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una di voi lettrici ha buttato lì una richiesta e a me è bastata XD

Nella mia testa l’idea c’era ma non mi era mai venuto in mente di concretizzarla, ma ora credo che anche Andrea e Sara meritino il loro spazio.

 

Extra: Galeotto fù l’ultimo Natale

 

Andrea non mi ha più scritto.

Andrea non mi ha più parlato.

Andrea non mi ha più neanche salutata.

Bene.

A volte capita che mi prendano quei piccoli attimi di sconforto, ma sono sono momentanei, perché poi penso alle mie amiche, a Irene che nonostante tutto ha perdonato tutte le mie bugie, a Sara che dalla mia sfuriata dell’altro giorno non ha più nominato la famiglia Barbieri neanche di sfuggita…. a me stessa.

Il fatto che i miei in questo momento non siano in casa mi rincuora, perché almeno non sono costretta a sorridere, o a far finta di stare bene; posso semplicemente starmene sdraiata sul letto … a pensare.

Ho ancora attaccato alla specchiera del comò quello stupido sottobicchiere con la faccia di Babbo Natale stampata sopra…

Quando ci siamo conosciuti avevo appena undici anni, esattamente nel periodo in cui legai con sua sorella… e già da allora Andrea aveva un certo ascendente su di me. Il suo innato senso del liderschip, la sua sfrontata sfacciataggine, il suo sorriso aperto e sincero mi hanno sempre abbindolata e soggiogata.

Dal nostro primo incontro sono passati anni fino al nostro primo bacio, un bacio che non dimenticherò mai e che mi ha fatto crollare il mondo addosso. Se quell’idiota non mi avesse baciata quel giorno, probabilmente tra di noi non sarebbe mai successo nulla. Purtroppo mi è bastato sentire una sola volta il sapore delle sue labbra per capire che non sarei più riuscita a dimenticarlo.

 

Io Nicole e Irene abbiamo sempre passato la serata di Natale insieme; quando i nostri genitori andavano a letto dopo l’usuale cenone della vigilia, noi ci riunivamo al Mastro e passavamo la notte a giocare a carte. E’ una tradizione che negli anni si è sempre conservata e anche nell’ultimo è stato così.

Antonio, il padrone del bar decora tutto il locale a festa, offre vino cotto e castagne ai suo clienti più affezionati e il clima che si respira in quei giorni è davvero troppo bello per disertare l’appuntamento.

Quest’anno però, dopo che Irene buttò giù mezza bottiglia di vino cotto accompagnata da qualche cicchetto di varnelli decise di tornarsene a casa, sotto l’occhio vigile di Giorgio; Nicole, dopo aver perso all’incirca cinquanta euro alzò i tacchi e io inevitabilmente mi ritrovai al tavolo con Fra e Andrea a brindare alla salute di chiunque.

 

Mezzora più tardi avvenne l’esodo.

-Bella ragà, io vi mollo. Non reggo un’altro bicchiere!-

-Ma dove vai coniglio?-lo apostrofò immediatamente Andrea, ma Fra ormai aveva già preso la sua decisione.

-Ciao Fra, ci vediamo domani…-,lo salutai io baciandolo sulla guancia.

-Sara… a me perchè non li dai mai i baci sulla guancia?-,domandò Andrea seriamente incuriosito, assumendo quella faccina tenera che riesce ad avere solo con pochi intimi.

-Basta chiedere tesoro!-

E detto fatto mi sporsi verso di lui e gli schioccai un bacetto tutt’altro che innocente ai lati delle sue labbra.

-Attento Andrè che ci rimani secco…-, lo rimbeccò subito Fra, poco prima di scoppiare a ridere e di dileguarsi.

Osservai il nostro amico allontanarsi, mentre mi sentivo stranamente euforica e eccitata all’idea di rimanere da sola con lui; come se non fosse mai successo poi.

-Allora? Hai visto che bastava chiedere?-, domandai come se niente fosse, mettendomi comoda sulla mia parte di panca.

Ormai il locale era quasi vuoto, erano le tre passate e l’indomani avremmo dovuto affrontare il pranzo di Natale.

-Facciamo che ad ogni bicchiere che butti giù il bacio te lo do Io….-

-Ma così cosa ci guadagno?-, ribattei subito notando la scintilla divertita nei suoi occhi.

-La gloria… non ti basta?-

-Certo che non mi basta!-

Lui ci pensò su per un attimo e mi sventolò davanti agli occhi il suo stupido sottobicchiere,- Chi riesce a tornare a casa con le proprie gambe vince questo-, concluse soddisfatto.

-Non mi piace questa cosa… non possiamo svegliarci ancora ubriachi la mattina di Natale…- ribattei contrariata alla sola idea. Lui ovviamente rise di gusto e continuò a baccagliare fino a quando dalla mia bocca non uscì un verso di assenso. 

Appena due bicchierini più tardi alzai le braccia in segno di resa.

-D’accordo hai vinto! Non ce la faccio più!-

-Lo sapevo!-, esclamò lui tutto contento, per poi alzarsi sulla sedia e brandire il famoso sottobicchiere con su stampata la faccia di Babbo Natale,-coraggio, acclamate tutti il vincitore!-

-Andrea scendi! -,urlai io sull’orlo di una crisi di panico. La sedia stava traballando pericolosamente e non so se sia stato Andrea a girare su se stesso o la mia testa a darmi l’effetto, sta di fatto che lo afferrai per il lembi del suo maglione Natalizio e lo costrinsi a scendere.

-Ti preoccupi per me Sara?-, domandò lui guardandomi dritto negli occhi. Io non risposi, mi immobilizzai nel vedere il so corpo protendersi verso il mio. Andrea appoggiò semplicemente un braccio sulle mie spalle e mi porse il giaccone.

-Andiamo Sara, ti accompagno a casa…-,aggiunse spingendomi lentamente verso la porta del bar.

-State attenti ragazzi!-,ci urlò dietro Alberto.

 

L’aria pungente di Dicembre mi invase completamente non appena mettei un piede fuori dal locale, e se non fosse stato per Andrea sarei rimasta accovacciata li fuori, incapace di fare un’altro passo verso casa.

Dopo minuti che sembrano anni, dopo metri che sembrano chilometri e in perfetto silenzio, raggiungiamo la porta del mio palazzo, che apparse ai miei occhi come un’ancora di salvezza. Grazie al cielo ero a casa. 

-Mi dispiace… è stata tutta colpa mia!- sussurrò Andrea prima di lasciarmi andare dalla sua stretta. 

Facemmo tutto il tragitto abbracciati.

-Ma cosa dici! La colpa è la mia che ti do retta… idiota!-,scherzai lanciandogli una piccola spinta. Il suo sorriso spontaneo mi riscaldò il cuore, e mentre mi sporsi  verso di lui per abbracciarlo mi scappò un risolino eccitato.

-Facciamo che allora per farmi perdonare ti regalo questo…-, esclamò lui all’improvviso, scansandosi dalla mia stretta e porgendomi il sottobicchiere rimasto nella sua tasca. Io scoppiai a ridere e lo afferrai al volo.

-Ora sono io la vincitrice!-sorrisi contenta.

-Il vincitore ufficiale resto io! -,bloccò lui la mia euforia, …e calò uno strano silenzio, uno di quei silenzi imbarazzanti, non pesanti o fastidiosi… solo … imbarazzanti. E solo con il senno di poi sono riuscita a capire il perché di quel silenzio così assordante e carico di tensione. Solo dopo che le sue labbra si posarono delicatamente sulle mie riuscii a capire cosa stesse aspettando di fare quell’idiota. E’ stato un bacio lento e delicato, in cui mi sono presa tutto il tempo necessario per assaporare le sue labbra morbide, per toccargli i capelli spettinati, per godermi Andrea Barbieri che se ne stava davanti a me in tutta la sua bellezza, mentre con la mano tenevo stretto a me quello stupido pezzo di cartone che ora si fa beffa di me, standosene appeso alla mia specchiera, incurante del male che mi sta facendo.

 

A interrompere il flusso dei miei pensieri ci pensa il cellulare che una volta tanto sono contenta di vedere illuminarsi.

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: cuffiette