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Autore: Eleanor_Devil    21/08/2015    1 recensioni
| One-Shot | Universo Alternativo - Moderno | Mitsuki & Nuovo Personaggio |
Natsumi visita per la prima volta, da sola, le tombe dei suoi nonni. Ma quando perde il suo ombrello, ci sarà qualcuno da aiutarla?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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 Ci siamo conosciuti sotto la pioggia

Natsumi camminava con l’ombrello nero sulla mano destra, due piccoli mazzi di fiori, avvolti con cura in carta bianca, che lei faceva attenzione a non lasciare che fosse troppo bagnato dalla pioggia.

Il tempo è stato impietoso nei scorsi giorni. Le nubi erano sempre buie e aperte, lasciando che la pioggia cadesse con forza sulla città; poteva sentire i tuoni lontani che echeggiavano per il cielo.

Un brivido li attraversa il corpo quando una folata di vento soffiò nella sua direzione. I suoi lunghi, ricci capelli rosa volarono in quasi tutte le direzioni. Natsumi afferrò con più forza le fiori e l’ombrello in mano. Forse doveva avere dato orecchie al suo zio quando lui li disse che il tempo di oggi non invitava qualcuno ad uscire da casa.

Ma lei aveva insistito a venire. Da sola.

Ben presto raggiunge l’ingresso del suo destino: il cimitero. La ragazza dai capelli rosa non era mai stati lì da sola, oggi sarebbe la prima volta. Prendendo un profondo respiro, lei spinse le porte aperte ed entrò. Sentì un’altro tuono.

Fermandosi per un momento e mettendo il bastone dell’ombrello tra la spalla e il collo, Natsumi raggiunge una piccola carta che aveva ripiegata all’interno della tasca di sua giacca calda. I suoi occhi marroni guardarono i contenuti, numeri che suo zio li aveva dato. Lasciando la carta dalla sua vista, la ragazza si guardò intorno per verificare se era vicina alle tombe che voleva visitare.

Non li vide. Quindi camminò intorno il luogo, guardando i numeri sulla carta e quelle sulle tombe. Presto li trovò, a vicenda. I suoi occhi si aprirono si sorpresa quando vide che non era da sola nel cimitero.

A pochi passi da lei c’era un ragazzo. Forse aveva due o tre anni più di lei. Le sue sfere di cioccolato si trovarono a guardare l’apparenza del ragazzo. Capelli mossi, di colore bianco-celeste, occhi dorati e la pelle molto pallida. Natsumi, fin’ora, sempre si trovò pallida, lo aveva ereditato da sua madre, ma questo ragazzo era ancora più pallido. Sbattendo le palpebre, esce dal suo trance.

Il ragazzo, proprio come lei, teneva in mano un ombrello. La sua faccia guardava una tomba, aveva un’espressione molto calma. Natsumi notò le rose rossi fresche che si trovavano sulla tomba. Sicuramente era stato il ragazzo a portarli, pensò lei. Ricordando il motivo per cui era lì, la giovane voltò la sua attenzione verso le due tombe davanti a lei.

Un piccolo sorriso dipinse le labbra di Natsumi mentre li guardava. Leggì con attenzione le iscrizioni su ogni tomba.

Sabaku Karura

1957-1986

Madre e sorella amata.

Moglie amorevole.

Saraì sempre ricordata dalla tua famiglia,

Riposa in pace.

I suoi occhi si muoverano verso la tomba accanto a quella di Karura.

Sabaku Rasa

1959-2002

Padre.

Non eri perfetto ma ti perdoniamo,

Riposa in pace.

Riaggiustando l’ombrello in mano, Natsumi si accovacciò davanti alla prima tomba e collocò uno dei mazzi di fronte alla pietra. Lapislazzuli.

Accarezzando la carta bianca che proteggeva il mazzo, la rosa procedì a muoversi verso l’altra tomba. Prese l’altro mazzo e ripete il processo. Questo era composto da Fiori di Cactus.

“Ciao nonna, nonno.” Iniziò “Sono io, Natsumi. Probabilmente non vi ricordarte di me. Ero molto piccola nell’ultima volta che sono stata qui con mamma e papà.” sentì per la terza volta il tuono. La pioggia caddeva ancora con molta forza. Cercò di proteggersi sotto l’ombrello il meglio che poteva.

“Loro vi mancano, sapete...a tutti e due.” continuò “Papà, lo zio Gaara e la zia Temari. Non lo dicono mai, ma io riesco a vederlo nei loro occhi ogni volta che parlano di voi.” lei sorrise un po’ “Abbiamo fatto una festa sorpresa per il compleanno dello zio Gaara. Io e Tsukiko abbiamo avuto l’idea e siamo riuscite a trascinare Shikadai con noi. Naturalmente, lui ha detto che eravamo fastidiose.”

Le sue gambe cominciavano a far male perché era accovacciata già da molto tempo. Si alzò, ma i suoi occhi non lasciarano mai le due tombe. Un sospiro scappò dalle sue labbra prima di tornare a mettere il bastone dell’ombrello tra la spalla e il collo. Poi chiuse gli occhi marroni e mise insieme le sue mani guantate. E pregò.

Dopo alcuni minuti in silenzio Natsumi riaprì gli occhi. Riaggiustò di nuovo l’ombrello e avvolse meglio la sciarpa calda intorno al collo. Guardando alla sua sinistra, Natsumi notò che il ragazzo di prima era ancora lì. Nella stessa posizione. Batté le palpebre. Era curiosa, ma lui era un totale sconosciuto, lei non aveva intenzione di andare lì e interrompere il suo, possible, momento di lutto solo perché era curiosa.

Decidendo che era meglio lasciarlo stare, Natsumi si voltò per andarsene quando una folata di vento più forte fece l’ombrello fuggire dalla sua mano e volare alto nel cielo. Ansimando, la ragazza cercò di raggiungere l’oggetto, ma era troppo tardi. Il vento lo aveva portato via.

Maledicendo la sua fortuna –oh se sua madre la sentisse- Natsumi afferrò la sua sciarpa bagnata, cercando invano di proteggere la sua testa. Grande! Ora doveva trovare un rifugio sotto qualcosa e chiamare uno dei suoi genitori per venire a prenderla. Proprio quando stava cercando un rifugio, una ombra subitamente li copre il corpo. All’improvviso la pioggia non li bagnava più il corpo.

Guardando indietro, vide il ragazzo di prima, dietro di lei e sosteniendo il suo ombrello sopra la testa di lei. Ansimando un po’, gli occhi di Natsumi di aprirono in sorpresa per un attimo prima di parlare “Oh, um...g-grazie.” lo vide sorridere dolcemente “Ma così ti bagnerai.”

Il ragazzo strinse le spalle “Non c’è problema,” disse lui “E poi, non potevo lasciarti prendere un raffredore quando ti posso aiutare.” Lei sentì le guance bruciare per un momento. Sorrise.

“Beh, io invece mi sentirò colpevole se tu prendì un raffredore.” lei mise la mano sopra quella di lui che sosteneva l’ombrello, per raddrizzarlo, così era di nuovo sopra la testa di lui. Poi fece un passo avanti e così anche lei era sotto l’ombrello “Ecco. Grande abbastanza per tutte e due.”

Il sorriso del ragazzo si allargò “Buona idea.” la sua testa si spostò a sinistra e i suoi occhi guardarano le tombe “Stavi visitando i tuoi nonni?”

“Sì,” seguì il suo sguardo verso le tombe “Però non ho conosciuto nessuno di loro. Sono entrambi morti molto prima di io nascere.” continuò. Poi arrossì leggermente “Mi dispiace, sto prendendo spazio nel tuo ombrello e non mi sono nemmeno presentata!” spinse la mano avanti “Mi chiamo Natsumi. Sabaku Natsumi.”

Il ragazzo sorrise di nuovo e afferrò la mano con la sua “Mitsuki. Shiro Mitsuki.”

“Piacere di conoscerti.” disse lei. Poi lasciò andare la sua mano e lasciò il braccio ricadere al suo fianco. La mano del ragazzo era gelida. Deve essere a causa del freddo, pensò. I due si lasciarono stare in silenzio per alcuni minuti. Lei lo rompe “Chi stavi visitando invece?” gli occhi di lui lampeggiarono in sorpresa “Certamente, se non ti importi che te lo chieda.”

Lui chiuse gli occhi prima di scuotere la testa “No, va tutto bene. Non c’è male.” disse prima di girare la maggior parte del corpo verso la tomba che aveva visitato “Stavo visitando mia madre.”

Le sue sfere di cioccolato si spalancarono in sorpresa “Oh...mi...mi dispiace.”

“Va tutto bene.” disse lui “Ormai sono passati alcuni anni.” si voltò verso di lei. Poteva vedere una piccola traccia di tristezza nei suoi globi d’oro, ma era bravo a nasconderlo “Posso portarti a casa. Se non ti importi certamente.”

Natsumi gli rivolse un sorriso rassicurante “Certo. Sarebbe fantastico.”

Sulla via del ritorno a casa, i due deciderono che sarebbe bello conoscersi meglio “Sei sicura che vuoi sapere cose su di me?” disse Mitsuki con un sorriso “E un po’ complicata.”

Lei ridacchiò “Non può essere così brutta.”

“Beh...va bene,” disse lui “Ho vissuto e cresciuto con mia madre fino a quando avevo dodici anni. Poi lei si ammalò e morì. Lei non aveva nessun’altro, nessuno dalla sua famiglia che potesse prendersi cura di me, quindi sono finito in un orfanotrofio. Non sono stati i migliori tempi.”

“Mi dispiace.” abbassò lo sguardo “Se non vuoi continuare a parlare su questo, va tutto bene. Ti capisco.”

Mitsuki scosse la testa “No, va tutto bene.” disse lui “Credo che ho sempre avuto bisogno di parlare con qualcuno su questo.” Sospirò “Ho trascorso...probabilmente due anni sul’orfanotrofio prima di essere adottato...da mio padre.”

Natsumi inclinò la testa di lato “Vuoi dire tuo padre adottivo?”

Di nuovo lui scosse la testa “Ecco dove diventa strano. Non sono stato preso da una famiglia adottiva. Sono stato adottato da mio padre, il mio padre biologico. Quello che io non avevo mai conosciuto.”

“È...”

“Strano?”

“Sorprendente.” continuò lei “Ma non sembri avere nessun tipo di risentimento verso di lui.”

“E non ho.” disse lui, strinsendo le spalle “Sono rimasta sorpreso quando mi disse che era mio padre. Ma mi raccontò la sua storia, come aveva conosciuto mia madre, perché non ha rimasto accanto a lei e io l’ho accettato. Non ho alcun risentimento perché ho capito perché l’ha fatto e poi mi ha salvato.” Mitsuki guardò il cielo grigio scuro “Mi ha portato indietro quando nessun altro l’ha fatto e lui si prende cura di me, a modo suo. Ho una buona vita e non posso lamentarmi.”

Natsumi non lo spinse a parlare più, lui non aveva rivelato il motivo dietro la scomparsa del padre per alcun motivo e chi era lei per esigere sapere, lo aveva appena conosciuto “Capisco.”

“Beh e tu? Qual è la tua storia?”

Lei strinse le spalle “Niente grande. La mia famiglia ha un’azienda, lo hanno tutti ereditato da mio nonno dopo la sua morte.”

Lui annuì “Avevo l’impressione che il nome ‘Sabaku’ mi suonava familiare.”

“Sì noi siamo conosciuti ma non siamo estremamente famosi.” ridacchiò “Ecco perché non ho bisogno di guardaspalle con me ovunque vada.” la pioggia cominciò a calmare, ma i tuoni si potevano ancora sentire “Secondo mio padre, mia nonna era una donna molto gentile e una madre amorevole, ma alla sua terza gravidanza, ci sono state complicazioni e mio zio è nato prematuro, non sapevano se sarebbe soppravissuto ma ce l’ha fatta. Mia nonna invece morì...aveva soltanto ventinove anni,”

“Mio nonno era sempre occupato con l’azienda e non aveva molto tempo per i suoi figli. Sono stati praticamente creati da Yashamaru, il fratello di mia nonna. Le cose cambiarono quando qualcuno cercò di rubbare la casa e Yashamaru fu ucciso nel processo, cercando di proteggere i bambini. Dopo l’incidente mio nonno ha cercato di passare più tempo a casa, ma era molto difficile e quello ha creato una spaccatura tra lui e i suoi figli.” Continuò “Aveva quarantatré anni quando si ammalò. Mio padre dice che nel suo letto di morte, mio nonno ha preso le mani dei suoi tre figli e li ha chieso perdono proprio prima di morire.”

“E ‘questo il motivo per cui sull’iscrizione hanno scritto...’Ti perdoniamo’?” chiede Mitsuki

Lei annuì “Sì, proprio per quello.” sospirò “Il resto non è niente così importante, mio padre, mio zio e zia andarano avanti con le loro vite, hanno incontrato qualcuno, si sono sposati, hanno avuto figli...sai, roba dal genere.”

Lui sorrise prima di fermarsi di fronte a una casa “E ‘questo il posto?”

Natsumi sorrise e annuì “Sì, è proprio qui.” lo guardò “Grazie di nuovo, per l’ombrello e per avermi accompagnato a casa.”

“Prego.” disse lui. Lei aprì la piccola borsa e prese una penna. Poi afferrò il pezzo di carta di prima e scrive qualcosa sul retro prima di estenderla tra due dita.

“Mandami un messaggio.” disse lei con un sorriso “Forse possiamo incontrarci un’altra volta.” guardò il cielo “Con un clima meglio spero.”

Mitsuki prese il foglio e lo mise in tasca “Sarebbe bello.”

“Ci vediamo allora” lei fece qualche passo indietro prima di voltarsi completamente e aprire la porta. Lei gli sorrise prima di chiuderla. “Sono tornata!” si sede sul gradino per togliersi gli stivali inzuppati.

Una donna di capelli rosa e occhi blu si avvicinò a lei, seguita da una bambina “Bentorna, tesoro.” disse con un sorriso “Hai preso molto tempo, tuo padre stava per andare a prenderti.”

Natsumi si alzò “Scusa se vi ho preoccupata. Il mio ombrello volò via.” spiegò “Ma c’era un ragazzo simpatico al cimitero e mi ha offerto il suo ombrello e di accompagnarmi a casa.”

“Davvero? E ‘stato molto carino da parte su-“ ci fu un rumore proveniente dal soggiorno e un passo falso prima che suo padre uscì sorpreso

“Hai appena detto che un RAGAZZO ti ha portato a casa?!”

“Tesoro, ti prego, lui fu soltanto un gentiluomo.” Natsumi alzò gli occhi prima di cominciare a camminare verso la sua stanza

“M-Ma...lei...!”

“Lei ha quattordici anni e ha già età di avere un fidanzato.” Disse un’altra voce proveniente da soggiorno, Natsumi vide sua zia appoggiata contra il telaio della porta, facendoli l’occhiolino e dandole poi un sguardo che diceva ‘Poi mi racconterai tutto’ prima di tornare a guardare suo padre “Ora Kankuro, smettila di essere un papà iperprotettivo e drammatico. Lei non è una bambina ormai.”

“E che ne sai tu?! Hai soltanto un FIGLIO!” questo fu l’ultima cosa che l’adolescente di capelli rosa sentì prima di chiudere la porta di camera sua, poi si appoggiò lì. Sospirò e prese la borsa intorno alle spalle e la mise sulla sua scrivania.

Sentì il suo cellulare segnalando un nuovo messaggio. Lo prese e aprì il nuovo messaggio:

‘È stato un piacere conoscerti.

Mitsuki’

Ciao a tutti! È da un po' che non publicco una storia qui...mi dispiace! Ma beh ho deciso di postare e tradurre su italiano il mio più recente one-shot, questa volta centrando l'universo di Naruto.

Mi sono innamorata da Mitsuki! Io adoro SEMPRE personaggi che centrano la 'Nuova Generazione' e beh Mitsuki mi piace moltissimo e lo trovo carino...e beh quindi ho deciso di scrivere un one-shot che centra lui e uno dei miei personaggi della nuova generazione di Naruto, cioè: Natsumi.

Come avete letto sulla storia, Natsumi è figlia di Kankuro (e del mio personaggio principale della storia normale di Naruto: Naomi). Lei ha un fratello maggiore da tre anni e anche una sorellina. È nipote di Gaara e Temari. E cugina di Shikadai Nara.
Nella storia "normale" di Naruto, anche lei si innamora di Mitsuki ma fin'ora ho appena deciso come si conoscono (e non centra di nessun modo la stessa scena che è successo in questo one-shot), tutto il resto non l'ho ancora pensato.

Il disegno sopra, l'ho fatto io e sarebbe il momento quando si conoscono, per ora è l'unico disegno che ho dei due...ma se siete curiosi, potete visitare la mia galeria su deviantart

Beh tutto detto qui, spero che vi piace e vi prego di lasciare una recensione! Scusate gli errori che potresti trovare sulla storia ma li corregerò appena riesco a parlare con la mia amica italiana!
  
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