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Autore: Abigail_Cherry    22/08/2015    1 recensioni
"Il tuo nome non ti definisce come persona. Ognuno è quello che è, indipendentemente dal proprio nome. Ed io dico che tu sei intelligente, sgargiante ed adorabile. Questo è ciò che sei."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo 15:
L'innamorato
 
«Fatemi parlare con lui!» urlo.
«Frena, ragazzina! Sta parlando col coach, in più è in uno spogliatoio maschile. Tu sei un maschio? Mi pare proprio di no» mi risponde un ragazzo degli Young che hanno messo a fare da guardia alla porta.
«Non me ne frega un cavolo! Sono la sua ragazza ed ho il diritto di...»
Il ragazzo scoppia a ridere. «Tesoro, conosco Chris e se dovessi far entrare tutte le sue ragazze in questo spogliatoio, credimi, non ci starebbero.»
Questo ragazzo mi sta irritando. Lo so benissimo che non sono l'unica ragazza di Chris in questo momento, ma ciò che non può sapere è che non mi importa! È uno stupido esperimento per uno stupidissimo articolo! Voglio solo sapere che diavolo è successo.
Sento una voce urlare dallo spogliatoio. Dev'essere il coach. Sembra molto arrabbiato.
Ad un certo punto la porta si spalanca e il coach esce dallo spogliatoio.
«Allora?» chiede il ragazzo di guardia.
«Si è rifiutato di parlarmi. Per tutto il tempo ha continuato a pronunciare il nome di una certa Sasha!» urla il coach. «Dobbiamo trovarla, devo riuscire a parlare con Chris.»
Chris...
«Scusi, mi ha chiamata, per caso?» chiedo al coach.
«Eh?!» sbotta, sembra davvero arrabbiato. «Tu chi saresti?»
«Sono Sasha. Ero preoccupata per Chris, volevo entrare ma questo ragazzo non mi ha fatto passare.»
«Ah! Così sei tu Sasha!» il coach tira uno schiaffo alla nuca del ragazzo che stava di guardia. «Phil, sei davvero un deficiente!»
«Scusi, coach, non ne avevo idea...»
«Taci! Sasha, tu entra pure e cerca di farlo rinsanire, devo essere in grado di parlargli!»
«Certo, coach. Farò del mio meglio.» Entro nello spogliatoio e chiudo la porta dietro di me. Chris continua a camminare avanti ed indietro nevroticamente.
«Chris...» comincio. «Che diavolo è successo in campo?»
«Oh, no... non è questa la vera domanda. La domanda è: "che diavolo è successo fuori dal campo?"»
«Di cosa stai parlando?»
«Parlo di te che ti scopi lo sfigatello con gli occhiali ed il tuo caro "amico" Thomas» lo sguardo di Chris fa quasi paura.
«Chris, io non scopo con nessuno, chiaro?» cerco di sembrare un po' più calma, più "Sasha" ma è difficile in questa situazione.
«È tutto chiaro, non c'è bisogno che tu menta. Stamattina con quel Thomas che si vedeva lontano un miglio che non vedeva l'ora di toglierti i vestiti di dosso, ed ora che ti baci con quello sfigatello con gli occhiali.»
«È stato solo un amichevole bacio sulla guancia! Andrew è un amico di mio fratello, mentre Thomas, oddio... perché continuate a dirmi tutti che è il mio ragazzo? È solo un amico!»
«Che si è trasferito a casa tua? E magari avete anche dormito nello stesso letto, eh?» Chris ridacchia istericamente. «Sicura di esserti svegliata con le lenzuola pulite?»
«Smettila! Non ti permetto di offendere Thomas senza un vero motivo! Ti ho già detto che non ci sto assieme, dovresti credermi! In più, da che pulpito! Ho sentito dire che hai un sacco di ragazze in giro per la scuola, se non contiamo anche quelle che si sciolgono appena ti vedono. Direi che dovresti essere l'ultimo ad essere geloso!»
«Non sono geloso!»
«Sai, a casa mia, prendere a pugni il primo che incroci solo perché hai appena visto la tua ragazza parlare con un ragazzo si chiama gelosia.»
«Io...» Chris si ferma, appoggia la schiena al muro e si lascia scivolare fino a terra.
Mi avvicino lentamente a lui. «Che hai adesso?» chiedo.
«Cartellino rosso» bisbiglia. «Ho preso un cartellino rosso.»
«Sì. Qual è il punto?»
«Non ho mai preso un cartellino rosso, non mi sono mai distratto durante una partita, ho sempre giocato bene. Niente mi ha mai potuto distrarre ma oggi...»
«Oggi...?»
«Che mi stai facendo, Sasha? È la prima volta che provo gelosia, è la prima volta che faccio una cosa del genere. Può essere... che tu sia diversa, in qualche modo, che tu abbia qualcosa di diverso dalle altre.»
«E cioè?»
«Penso che tu mi piaccia.»
Rimango un attimo stupita. «Le altre non ti piacevano?»
«Le altre... sono fazzoletti. Sai, vedi una bella ragazza, ci vai a letto una o due volte, lo racconti agli amici ed è finita lì. Per la prima volta non so cosa fare con una ragazza. È come se tu fossi la mia prima cotta.»
«Aaah, capisco» salgo su di lui a cavalcioni con un sorriso e gli circondo il collo con le braccia. «Beh, ti do un consiglio. Se davvero ti piace qualcuno, devi fare ordine e buttare via tutti i fazzoletti.»
«T-tutti? Non posso neanche usarne uno o due prima?»
«No, direi proprio di no.» Sorrido maliziosamente e comincio a baciarlo.
Eppure... mi sento male.
Sto solo recitando, ma Chris no. A Chris piaccio davvero, e mi fa soffrire pensare che tra un mese e mezzo circa dovrò lasciarlo.
Gli spezzerò il cuore, e non so se riuscirò mai a perdonarmelo.
 
****************
 
Entro in casa e sono stupita di vedere Cameron stravaccato sul divano a fare zapping con aria annoiata.
«Com'è andata la partita?» mi chiede, come se fosse la cosa più ordinaria del mondo.
«Young ha vinto. Ovviamente. Anche se Chris ha ricevuto un cartellino rosso al terzo tempo» rispondo, appoggio le chiavi sul tavolino all'entrata e vado verso il divano. «Thomas dov'è?»
«È fuori.»
Sono stupita. Avevamo concordato di non lasciare Cameron da solo. «Fuori? E dove?»
«Poco dopo che sei andata alla partita, lui si è vestito di fretta ed è uscito. Doveva riflettere, penso.»
«E su cosa?»
«Sei davvero ottusa, principessa.»
«Come?»
«Davvero non l'hai capito? Insomma, anche io stamattina mi sono sentito male per lui.»
«Mi dici di che stai parlando, per favore?» Sospiro.
«Nonostante tu cerchi di negarlo sai benissimo che lui è innamorato di te, eppure amoreggi con un altro ragazzo in modo molto volgare mentre sai che lui ti sta guardando. È una mossa un po' da stronza, non ti pare?»
Resto di sasso. Thomas... è innamorato di me? «I-io non ne avevo idea. In più stamattina era la prima volta che Chris si comportava così, ed io ero talmente stordita che non mi sono accorta di niente.»
«Questo non dovresti dirlo a me, principessa» mi indica la porta. «Non può essere andato molto lontano, non avendo la patente, sarà qui in giro.»
«Grazie, Cameron.»
E mi affretto subito ad uscire dalla porta.
   
 
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