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Autore: Meramadia94    22/08/2015    1 recensioni
Le tartarughe incontrano la giovane Paige, una ragazzina rimasta orfana da piccola e che ha sempre avuto come unico vero affetto il fratello maggiore, Robert. Ma adesso è scomparso, rapito da ignoti. Inizia così una corsa contro il tempo per salvare il giovane. Nel frattempo, una delle tartarughe inizia a riscoprire un sentimento che credeva non dovesse appartenergli.
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Sorpresa, Splinter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~'' Non c'è che dire Leonardo...''- pensò la tartaruga facendo un altro passo -'' tu si che sai come fare colpo su una fanciulla!''
Ovviamente era una battuta sarcastica.
Tutto sommato ce n'erano di bei posti nella Grande Mela dove andare a fare una passeggiata con quella che si riteneva la propria dolce metà.
Parchi, stradine, Luna Park... persino un tratto di strada assieme fino al supermarket.
E invece...  umidità, acqua grondante e putrida, schifezze non identificate ed un' alta possibilità di beccarsi un raffreddore con i controfiocchi.
Il tutto perchè appena arrivati a New York, avevano nascosto la macchina che Casey aveva prestato loro e con una piantina della città che Donatello aveva scaricato appositamente per loro erano scesi nel primo tombino che era capitato loro.
Non avevano altra possibilità per arrivare a destinazione che camminare sotto i piedi di tutti.
Bishop stava sicuramente tenendo sotto controllo ogni strada ed ogni vicolo della città e camminare nelle fogne era la scelta più sicura.
Certo, Bishop era al corrente che le tartarughe e Splinter avevano un rifugio nelle fognature, ma era del tutto escluso che riuscisse a trovarlo... il loro rifugio era protetto da un sistema d'allarme all'avanguardia e da molti congegni tecno camuffanti programmati appositamente da non far rilevare niente nemmeno alle apparecchiature più sosfisticate.
L'importante era trattenersi in città il meno possibile.
Prendere quello di cui si necessitava e poi via. Veloci come il vento.
Paige si era messa una felpa nera con il cappuccio ed un paio di occhiali da sole scuri, per maggiore sicurezza. Anche Leo si era camuffato con degli abiti da umano che gli aveva prestato Casey.
'' Ok... ''- fece Leo senza perdere d'occhio la cartina -'' dov'è la farmacia di cui mi hai parlato?''
'' 75° Strada.''
'' Perfetto... allora dobbiamo salire al prossimo tombino.''

'' Mi raccomando...''- fece un un uomo sui cinquat'anni, ben vestito, brizzolato, prendendo la giacca rivolto ad un ragazzino intento a sistemare alcune scatole sui ripiani.
Il ragazzo non doveva avere più di quindici, forse sedici anni, capelli leggermente scompligliati tendenti al biondo, occhi color verde acqua.
'' Aspetta l'ora di chiusura, chiudi bottega e poi mi raccomando....''
''... fila a casa, non ti fermare e soprattutto non prendere altre strade.''- suo padre gli aveva fatto quel discorso così tante volte che ormai lo pronunciava lui al posto del genitore.
Restò solo in negozio con un paio di libri, un manuale di chimica ed uno di fisica quantistica, ed un lapis.
La porta si spalancò e si vide davanti uno strano individuo che indossava occhiali da sole, un maglione rosso, una giacca e pantaloni grigi, abbinati con il berretto.
'' Salve...''- fece il giovane mettendo via i libri -'' la posso aiutare?''
'' Sei tu Toby Mitchell?''
Seppur titubante ed in stato confusionale, il ragazzo annuì.
Leo sorrise.
'' In tal caso... credo di avere una visita per te.''
Da dietro la tartaruga, spuntò la figura esile e di media statura di Paige che si abbassò gli occhiali da sole con l'indice della mano destra, sorridendo amichevolmente.
'' Paige!!!''- la salutò euforicamente  il ragazzo correndo da dietro il bancone per abbracciarla.
Paige rispose all'abbraccio con enfasi, sotto lo sguardo intenerito di Leonardo.
Che bello era vedere la persona per cui avrebbe donato volentieri la sua esistenza felice.
Certo, una felicità che derivava dal rivedere qualcuno che non era lui... ma lui non era mai stato un tipo geloso.
'' Anch'io sono contenta di rivederti, Toby...''- fece lei sciogliendosi dall'abbraccio del suo coetaneo -'' Leonardo, ho il piacere di presentarti Toby Mitchell, genio di chimica e fisica nonchè mio migliore amico e compagno di scuola.''
Leo sorrise e tese una mano al giovane.
'' Piacere di conoscerti, Toby.''
'' Anche per me è un grande onore...''- subito dopo, bersagliò la compagna di scuola di domande che volevano una risposta. Ed anche immediata. -'' Perchè sei stata tanto assente da scuola, lo sai che ero preoccupato? Ho provato a chiamarti, a cercarti a casa ma non c'è mai stato verso...''
Paige mise le mani in avanti come per dire '' Datti una calmata'' e poi cercò di rispondere... il tutto sperando che Toby non la prendesse come una pazza.
Che dirgli?
'' Scusa Toby, ma sono stata presa di mira dall'assassino dei miei genitori, Robert ha rischiato di farsi sezionare come una cavia da laboratorio, ma tranquillo, quattro tartarughe ed un topo bipede ci hanno salvati? Oh, a proposito... Leonardo è un mutante e siamo innamorati.''
Strano a dirsi ma... sembrava la scelta più logica.
'' Ok, dammi trenta secondi e ti spiego tutto... più o meno...''- fece la ragazza conscia che non avevano proprio il tempo di fermarsi a chicchierare magari davanti ad cheeseburger gigante ed una pepsi.
'' Robert... ha scoperto delle cose che riguardano la morte dei nostri genitori. E non eravamo più al sicuro in città.
Così ci siamo nascosti nella residenza di campagna di alcuni nostri amici.''
La cosa era di gran lunga più complicata di quanto non gli stesse raccontando, ma era meglio non dire al suo amico che si era innamorata di una tartaruga parlante e soprattutto abilissima nel maneggiare armi e di essere braccata da uno psicopatico maniaco della vivisezione ed esperimenti non autorizzati nella maggior parte delle volte.
'' Perchè non mi hai lasciato un recapito o un numero? Non sapevo nemmeno se eri viva, ero preoccupatissimo.
E a scuola mi hanno messo sotto torchio nemmeno fossimo al tribunale della Santa Inquisizione.''- fece Toby concitato, ma anche sollevato nel vedere che la sua amica era ricomparsa e stava bene -'' ma ora sei qui... quindi...''- fece speranzoso.
Leo gli lanciò uno sguardo che distrusse tutte le sue speranze in un nanosecondo.
'' No... purtroppo la minaccia è ancora attuale. E lei e suo fratello non potranno tornare in città per ancora qualche giorno.''- spiegò il leader -'' ma non devi temere. Io, i miei fratelli e mio padre faremo in modo che tornico a casa sani e salvi quanto prima.''
Toby parve calmarsi, ma la preoccupazione restava comunque.
Doveva essere successo qualcosa di grosso per costringere la sua amica a tornare in città.
'' Toby... ho bisogno di aiuto. Anzi, è Robert ad avere bisogno di aiuto... sta male e ha bisogno di una medicina...''- nel dir così tirò fuori dalla tasca della felpa nera il foglietto che le aveva scritto Donatello con il nome del farmaco e lo porse all'amico.
Sperava davvero che potesse aiutarli... dare un farmaco a qualcuno senza un' adeguata perscrizione medica era come spacciare drogha.
E non era un caso se farmaci, in inglese signifcava '' Drugs''.
Erano quello che diventavano se non venivano usate per solo per quello che servivano.
E Toby non aveva una buona opinione di quella gente, non gliel'avrebbe mai chiesto... ma si trattava di un'emergenza, quelle da bollino rosso.
Toby si convinse quasi subito.
'' E' cosa fatta.''- si diresse dietro il bancone e prese una scatolina di compresse che recavano il nome del farmaco indicato sul foglietto ed anche una scatola di bustine in polvere -'' Ci aggiungo anche degli integratori. Lo aiuteranno a combattere il principio di avitaminosi.''
Paige gli buttò le braccia al collo -'' Mitchell, sei una leggenda!''
'' Scusa...''- fece Leo. Dio solo sapeva quanto odiava rompere quel bel momento tra i due amici ritrovati -'' ma credo che adesso sia il momento di togliere il disturbo.''
Toby si sciolse dall'abbraccio dell'amica ( che tra l'altro gli stava pure staccando la testa dal collo) e si affrettò a concordare con la tartaruga -'' Il tuo amico ha ragione... adesso è meglio che vai. E non ti preoccupare, a scuola ti copro io... ho gia seminato in giro la storia che sei partita per una lunga vacanza.''
Paige sorrise di nuovo -'' Grande. Ti devo un favore.''
'' Mi ripagherai spiegandomi tutto nei minimi dettagli a storia finita.''- Paige promise prima di lasciare il negozio assieme al leader.
'' Spero di potergli davvero spiegare tutto prima o poi...''- fece Paige aiutando Leo a spostare il coperchio del tombino per poi infilarvisi dentro subito dietro di lui.
'' Non credo servirà... lo leggerà sui giornali, no?''

'' Allora?''- domandò Karai a nome di tutti i presenti quando la tartaruga dalla benda viola fu uscita dalla camera di Robert.
Il genio aveva un sorriso molto compiaciuto di sè stesso sul volto.
Sorriso che rincuorò tutti loro, Paige in particolar che finalmente sentì il macigno che l'aveva torturata per molti giorni e molte notti, dissolversi lentamente fino a sparire del tutto.
'' A posto signori.''- annunciò la tartaruga tranquillizzandoli ulteriormente -'' ha preso il farmaco e gli ho fatto una flebo con gli integratori.
Una bella dormita e sarà come nuovo.''
Leo abbracciò Paige, con uno sguardo lieto in volto e come la ragazza fu tra le sue braccia si sentì irradiare dalla sensazione di pace interiore che la ragazza provava.
La giovane invece lo guardò amabilmente e con gli occhi pieni di gratitudine.
Gli amici e i familiari che gioivano per la lieta notizia... persino quello non esisteva più o almeno non era importante per il momento.

'' Grazie...''- fece Paige quando si ritrovarono soli sotto il pergolato rivolta agli occhi color nocciola della tartaruga -'' Lo hai riportato da me sano e salvo, proprio come mi avevi promesso...''
Leo le sorrise e le cinse le spalle con un braccio -'' Sono un ninja, rammenti? E quando un ninja promette una cosa, la mantiene. Ma il merito è anche tuo.''
'' Ma che stai dicendo?''- fece lei stranita. Francamente, non vedeva COME potesse essere anche suo il merito della salvezza di Robert, anzi.
Era persino riuscita a farsi catturare da quello psicopatico e mettendo Robert sempre più in pericolo.
'' La verità. Sei stata davvero coraggiosa... dall'inizio alla fine.''
Lo pensava veramente. Era un tipo curioso, Paige Collins. Da fuori sembrava delicata e fragile come una bambola di porcellana, ma studiandola a fondo ne veniva fuori una ragazza forte, coraggiosa e determinata e poco importava se era così a causa del suo passato fatto del trauma della perdita dei genitori, il peregrinare per famiglie disastrate e l'angoscia palpabile e sempre presente di perdere l'unico punto di riferimento ed unica  vera famiglia avuta sino a quel momento.
In quei giorni l'aveva vista spesso spaventata, terrorizzata e facile preda della perdizione... ma era proprio nei momenti in cui pareva avere più paura che riusciva a tirar fuori un grande coraggio.
'' Se tu non avessi avuto il coraggio di tornare a New York, malgrado le ricerche di Bishop probabilmente adesso Robert sarebbe spacciato.''
Finalmente ci sarebbe stato un po' di respiro per loro.
Vero, Bishop era ancora una minaccia per tutti loro. Ma adesso c'era una differenza da non sottovalutare rispetto a quando tutta quella storia era cominciata.
Robert era libero, Bishop non sapeva ancora quali prove il reporter aveva contro di lui, non sapeva dove cercare o dove cercarli... in poche parole tenevano l'agente sotto scacco.
Come provava a farne una delle sue... loro l'avrebbero rovinato.
Finalmente le nubi si erano diradate. E non solo in senso metaforico.
Era sera, e senza le nubi si poteva ammirare la luna che quella sera appariva più bella che mai.
'' Credi che ci sia un futuro, la fuori? Per me e te, intendo dire...''- fece Paige conscia della stupidità della sua domanda.
Una tartaruga mutante ed una ragazza umana... che futuro poteva esserci tra loro?
Di certo non quello di una coppia nella norma.
Ma Leo pareva ottimista.
'' Certo che c'è. E nel caso non ci fosse... lo inventeremo.''


NELLA PROSSIMA PUNTATA

'' E' colpa mia... è tutta colpa mia...''
'' No, questo non dirlo, ok?''

'' L'articolo è morto.''

'' Tu sei con me?''
'' Fino alla fine del mondo.''

  
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