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Autore: lucy_465    23/08/2015    2 recensioni
Lucy figlia di un ricco signore morto due mesi dopo la morte di sua moglie aveva ereditato due splendide casette in campagna dove Lucy e Levy volevano passarci la vita lontane dalle buone maniere e vestiti frivoli. Purtroppo però Lucy aveva dimenticato la cartina a casa e aveva dimenticato di fare rifornimento di benzina. Quindi per colpa della bionda,erano bloccate in quel posto deserto. Riusciranno a uscirne? Leggete e scoprirete!
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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*Angolo Autrice*
Questa volta ho messo il mio piccolo spazietto prima di iniziare a scrivere ;-;
Mi dispiace per l’enorme ritardo,ma il mio pc si era rotto,e tra lui,e il blocco dello scrittore,non sapevo proprio cosa fare!
Ora mi riempite di botte credo,ma perdonatemi ;;
Grazie a tutti quelli che recensiscono o che mi seguono sempre.
Ringrazio soprattutto Monotito 33 per essersi presa il disturbo di contattarmi ;  ;
Va bene,ora basta
Vi lascio alla storia :3
 
 
 
 
-Un anno prima-
Una ragazza dai lunghi capelli color del grano, aprì gli occhi quando la luce del sole, perforò la barriera di seta chiamata tenda, e delicatamente si posò sulla palpebra chiara di quella fanciulla.
Bofonchiò qualcosa di incomprensibile e si nascose tra le lenzuola azzurro chiaro, che la sua cameriera, Virgo, aveva sistemato la sera prima.
La ragazza respirò a fondo ,e si lasciò inebriare dall’odore di lavanda che impregnava quelle lenzuola.
Fece per tornare a dormire, quando un suono, un ‘’Toc toc’’ proveniente dalla sua porta ,le fece riaprire gli occhi.
Sussurrò un ‘’Avanti..’’ affaticato.
Con un vassoio bianco tra le mani, una cameriera dagli occhi blu cobalto, e dall’insolito colore lillà di capelli, entrò in quella che era la stanza della biondina.
-Buongiorno, Principessa- Sentì dire alla lillà, che la fissava inespressiva.
La bionda la guardò un istante, per poi portare le mani a sfregare gli occhi, disturbati ancora dalla luce del sole.
-Virgo..-Sussurrò –Ti ho detto più di mille volte di non chiamarmi Principessa….- fece una pausa –E poi..scusami..ma non ho molta fame.-
Virgo sgranò gli occhi, e come se niente fosse, dopo aver posato il vassoio sul comodino della bionda, prese tra le mani quelle belle lenzuola e le tirò non molto delicatamente, guadagnandosi un’occhiataccia da parte della bionda.
-Ho il dovere di portarle da mangiare ogni mattina. Ora lei si mette a sedere e mangia la sua colazione, Principessa-
La bionda sospirò
-Mangerò. Ma almeno smettila di chiamarmi così- disse mettendosi a sedere.
Mangiò quel cornetto parecchio invitante, e scoprì deliziosamente sorpresa essere al cioccolato. E bevve il suo solito e mattiniero Thè alla nocciola.
Finì tutto ciò che vi era in quel vassoio, e, fissò Virgo sparire dietro quella porta bianca, con un sorriso stampato in volto.
Sospirò ancora una volta, alzandosi e dirigendosi in bagno, dove fece una bella doccia rinfrescante.
Uscì coperta da un solo asciugamano bianco, di certo non molto coprente.
E canticchiando, aprì la porta.
Fissò per vari secondi ciò che le si era parato davanti. Arrossì di colpo e fece per urlare, ma una mano le tappò la bocca.
La bionda fissò gli occhi della persona davanti a lei, rossa di rabbia.
-Lucy, ti lascio solo se ti calmi-
Sentì il suo viso tornare alla temperatura normale, e con suo enorme piacere, la mano poggiata sulle sue labbra svanì da esse.
Sospirò.
-Hibiki.- disse mettendosi le mani sui fianchi.
-Anche se sei il mio ragazzo, non vuol dire che puoi entrare quando vuoi.-
Il ragazzo dai capelli castano scuro e gli occhi grigio scuro, sorrise debole, per poi cingere i fianchi di Lucy con le mani, facendo arrossire quest’ultima.
-Ma, sai…Lucyyyy- disse assumendo l’aria di un cane bastonato.
Lucy arrossì ancor di più –M-ma lo abbiamo fatto ieri..- sussurrò –Nell’ufficio di mio padre.-
Hibiki lambì le labbra della bionda, per poi iniziare a passare le sue mani sul corpo di Lucy, che reagiva involontariamente.
Si staccarono per prendere aria e Hibiki ne approfittò per buttarla sul letto.
-Ora sei mia- sussurrò
La bionda ridacchiò –Ho solo mezz’ora.-
Lui si abbassò, prendendo a leccare il collo di quest’ultima.
-In mezz’ora si possono fare tante cose.-
E così, ancora una volta, Lucy cedette alle avance di Hibiki, Il suo ‘’Ragazzo’’
Già. Perché, anche se erano fidanzati, Hibiki pensava solo al Sesso. Solo ed unicamente al sesso.
Finita quella ‘’battaglia’’ Lucy, guardò il castano alzarsi e rivestirsi, per poi uscire da quella dannata finestra.
Non è vero che aveva solo mezz’ora.
Voleva che se ne andasse.
Corse a mettere  quel dannato gancetto alla finestra. Si assicurò che  il castano fosse andato via. Poi iniziò ad urlare straziatamente, pianse e poi prese a buttare tutti i suoi fiori, che teneva accuratamente vicino alla finestra, e le buttò per terra.
Quella porta bianca si spalancò, e una testolina azzurra corse a fermarla.
-LUCY! LUCY! LUCY!!- gridava questa abbracciando la bionda, che stava per avere una crisi di panico.
-LUCY. GUARDAMI.- disse tenendola per le spalle.
La bionda, con le lacrime che le rigavano il viso, guardò gli occhi nocciola di quella testolina azzurra.
-Le-Levy- si buttò ,letteralemente, tra le sue braccia, piangendo istericamente.
Lo faceva ogni sera, da quando aveva visto Hibiki e Karen, farlo sul suo letto, mentre lei era in ritorno dalla vacanza.
‘’Voglio fare una sorpresa ad Hibiki!!’’ si era detta. Era stato lui, a farla a lei.
Raccontò tutto alla sua migliore amica, Levy.
Quelle orchidee, che pochi minuti fa aveva scaraventato per terra, gliele aveva regalate Hibiki per il suo compleanno.
‘’Bianche’’ le aveva detto ‘’Come la tua anima, prima di sporcizia.’’
Voleva sputare su quella sua faccia lurida.
-E’ un pezzo di merda-  sussurrò per poi strappare le lenzuola azzurre, che Virgo aveva buttato per terra un’oretta prima.
-Ma…ma io lo amo.- Aveva ammesso urlando ancora.
Levy, di canto suo, le aveva sempre detto che non doveva fidarsi.
Hibiki era famoso per i suoi innumerevoli tradimenti.
Non era stato con una donna per più di due mesi.
Dopo due orette di strazio, Levy dovette tornare alla villa ‘’Mc Garden’’
E Lucy restò a piangere in un angolino della stanza.
Dopo un po’ sentì la finestra aprirsi in un ‘’clack’’
Sgranò gli occhi.
Vide il moro entrare –Scusa Lucy, ho dimenticato…Lucy?-
La bionda si alzò, mollandogli un ceffone.
-Com’era Karen? Meglio delle tue altre puttane?-
Hibiki si portò una mano alla faccia, e la guardò disgustato.
-Meglio della puttana che sei tu.-
Prese il portafoglio che aveva dimenticato, e uscì.
Dopo pochi minuti si sentì un rumore di una macchina, molto forte.
Già. Hibiki era morto in un incidente d’auto.
Era colpa sua.
Solo sua.
E da allora Lucy iniziò a tagliarsi.
Sempre di più. Fino a rovinare il suo corpo perfetto.

 
  
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