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Autore: Funghetto90    01/02/2009    2 recensioni
La storia parla della fuga di un detective e della sua scalata di intrighi ed inganni,della verità di un passato che ancora riemerge. Le storie in questo racconto sono totalmente fittizie
Genere: Horror, Mistero, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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Il grido dell'assassino Jason ritorna nella stanza 666 di wall street, per cercare indizi che lo portino dal cossidetto "burattinaio". Però entrando in quella stanza piena di odio e dolore fà un incontro poco piacevole. Aprendo la porta sigillante da lui messa in precedenza, uscirono decine, migliaia o forse migliaia di farfalle scarlatte. Erano lì pronte a dire che la situazione di Jason non si sarebbe risolta con una semplice sparatoria o con un arresto, anzi forse la pressione psicologica avrebbe giocato brutti scherzi al giovane Jason. Dopo lo stormo di farfalle, Jason entra nella stanza convinto che potesse ritrovare indizi o comunque qualcosa che lo avrebbe portato al "burattinaio". Ma dentro la stanza era tutto completamente diverso da come lo aveva trovato. Le macchie di sangue non c'erano più e il corpo del povero inprenditore era scomparso. La stanza era diventata anche piuttosto buia, più buia del solito. Le luci non si accendevano e la batteria della torcia del giovane detetctive era completamente scarica..... qualcosa non andava. Una persona normale sarebbe fuggita in quel momento o avrebbe cercato aiuto, ma Jason andò come se nulla lo potesse sconfiggere, neanche lo stesso Lucifero in persona!
Ma si sbagliò, dentro a quella stanza c'era qualcosa peggio di Lucifero in persona, peggio di tutti i mali. Entrando delle voci bisbigliavano dall'oscurità che parlavano al detective.
?- Jaaaaaasooooooonnn
Jason-Chi và là? Fatti vedere o sparo!
?-Eheheheheheheheheh vorresti spararmi?
J- Identificati presto!
?-Identificarmi?!Diciamo allora che sono l'assassino della puttana del vicolo.....
J- TU! Ho un conto in sospeso con te!
?-Sai Jason non dovresti parlarmi così...... io sono nascosto nell'oscurità! Potresti perdere ....... AHHAHAHAHAHAH ..............la vita.........
J- chi diavolo sei?
?-Diciamo che sono un assassino che ha ucciso i suoi fratelli già nel grembo materno.......EHEHEHEHEHEHE
J- RED MAN!!!!!!
Red man- esattamente.......hihihhihihi
J-Cosa vuoi da me?
RM- mi hanno detto che io ti debba .............  SqArTaRe, StRaPpAre Il TuO CuoRe Dal ToraCE............Slurp!
J-non riuscirai ad eliminarmi......
RM-infatti sopravviverai a questo incontro......credo!
 
La tensione omicida del folle Red Man aveva colpito la mente di Jason, il quale preso dal panico, gli tremò la mano facendo cadere la sua torcia.....
E' come trovarsi il tristo mietitore davanti ai propri occhi. Einstein aveva terribilmente ragione. Il tempo è relativo agli occhi dello spettatore. Ma in questo caso lo spettatore era completamente integrato nella storia. Jason aveva realizzato che ormai aveva superato la pericolosa linea del non-ritorno e come il famoso Williy il coyote si preparava a cadere nel profondo precipizio......

RM-Guarda davanti a te.....
All'improvviso l'oscurità aveva lasciato intravedere la peggiore delle scene. Una giovane ragazza crocifissa ancora viva. Ma davanti a lei c'era uno spuntone a pendolo, pronto a traforare il petto della giovane donna.
 
J- Lasciala!! Lei non c'entra niente!!
RM- ti credi di essere nella posizione di potermi controllare? Ti voglio mettere alla prova..........io faccio partire lo spuntone e tu dovrai salvare la ragazza in tempo.......
J-tu sei un FOLLE!!!!
RM-grazie!

Red Man stacca il perno che bloccava il pendolo, sembrava che per la ragazza non ci fosse più nulla da fare, ma grazie a uno scatto di adrenalina, Jason riesce a scansare l'intero crocefisso con tutta la ragazza appesa, ma per sua sfortuna, la vetrata dietro di lei cedette facendo cadere Jason e la ragazza.....  
Dall'alto si vedeva una sagoma malefica che rideva. Era sicuramente Red Man che rideva soddisfatto.....
Intanto per Jason e la ragazza sembrava che l'unica via d'uscita era la morte. Ma Jason riesce a sfilare in tempo la ragazza e con la sua katana crea un appiglio temporaneo, permettendo così di salvarsi....
I due giovani fuggono e cercano un posto per potersi riposare.

Jason- stai bene?
Ragazza- Si, ti ringrazio di avermi salvata...
J-L'importante che sei sana e salva

La ragazza arrossisce.

J-come ti chiami?
R-Samantha, ma per gli amici Sam....tu?
J-Jason Eagle, per i criminali solo Eagle.
S-J-Jason Eagle? Tu allora cercherai sicuramente mio padre......
J-tuo padre?
S-il burattinaio.....
J-Il burattinaio è tuo padre?
S-si, mi aveva mandato a cercarti con una squadra d'assalto, ma Red Man, li ha uccisi......e tutto quel sangue....... i loro corpi mutilati........

Lei inizia a piangere e Jason l'abbraccia. Samantha sviene nelle braccia di Jason. La tensione, il panico, l'alta caduta e la visione dei suoi amici morti l'ha sicuramente fatta cadere in uno stato di stress e panico asscoluto......
Anche Jason era stanco. Da quando tutta questa orribile storia è iniziata và avanti di caffè che sà d'olio e di ciambelle ammuffite......era il momento di riposarsi.anche per lui,........
  
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