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Autore: De_drums    23/08/2015    1 recensioni
Catfish!Klaine (sms+chiamate+descrizioni)
Kurt Hummel è un semplice adolescente omosessuale di Lima, cittadina chiusa e omofoba nell’Ohio.
Una sera viene aggiunto su Facebook da un certo Blaine D. Brown, ragazzo bello e affermato che vive a Los Angeles, una delle mete principali di Kurt.
Un'amicizia che si trasformerà in qualcosa di più, chat dopo chat.
Bugie, inganni, incontri, promesse, speranze, amore.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel, Nuove Direzioni, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Hi everyone.
Capitolo tre, ebbene sì. È tranquillo, giuro -anche perché io e l'angst non andiamo per niente d'accordo.
Vedo che nessuno mi ha ucciso per il fatto che Blaine sia stato uno stronzo, e questo mi rallegra lol
E niente, flashback e altro salto temporale, già. Giuro che i prossimi capitoli saranno in successione, ma per i primi mi tornava meglio così.
Ringrazio chiunque stia recensendo/preferendo/ricordando/ seguendo questa storia e anche chi legge in silenzio. Grazie davvero.
De

 

 
Cap.3
 
(13.45)
Kurt, possiamo parlare?

(13.46)
Mi metti ansia quando fai così.


(13.50)
Scusa. Stavo pensando ad una cosa.


(14.00)
Mh, okay...?
(14.01)
Non leggo nel pensiero, Blaine. Dimmi cosa c'è.


(14.09)
È una cosa stupida.


(14.12)
Dimmela comunque.


Chiamata in arrivo da Blaine

"Bastava un messaggio, straniero" rispose Kurt sorridendo.
"Preferivo così e- sei in giro? C'è un rumore assurdo"
"Sì, stavo andando al parco"
"Oh, allora forse è meglio se ti richiamo dopo"
"No! Non disturbi mai, quante volte devo dirtelo?"
"Credo che me lo ripeterai per sempre" ridacchiò Blaine all'altro capo del telefono.
"Sicuramente -testardo come sei!"
"Ma ehi!"
Kurt scoppiò a ridere, mentre si sdraiava sull'erba all'ombra di una grossa quercia. "Cosa volevi dirmi?"
"Non so come spiegartelo senza sembrare patetico"
"Hai un cervello, trova una soluzione"
"Non insultare la mia intelligenza" borbottò Blaine, fingendosi offeso.
"Scherzo, lo sai" lo rassicurò Kurt.
"Lo spero, dolcezza"
Stettero in silenzio per un po', semplicemente ascoltando l'uno il respiro dell'altro attraverso il cellulare. 
"Ti sei mai innamorato?" chiese Blaine a bassa voce.
Kurt strappò un filo d'erba. "Una volta mi sono preso una cotta per Finn e-non ridere!" esclamò, sentendolo sghignazzare.
"Scusami, è solo che- Finn? Sul serio?"
"Ero ingenuo a quei tempi- pensavo fosse amore, invece era una semplice infatuazione"
"Per fortuna è stata solo una fase, eh?"
"Disse quello che credeva di essere bisex, solo perché ha baciato una ragazza da ubriaco e gli è piaciuto" sbuffò Kurt.
"Ti odio quando fai così"
"No, in realtà mi ami, ammettilo"
Blaine non disse nulla, e Kurt per un momento credette fosse caduta la linea. "Ehi, ci sei?"
"..."
"Blaine?"
"Kurt, pensi che si possa essere innamorati di qualcuno che non si è mai visto?"
"N-non capisco" balbettò, in preda al panico. Aveva iniziato a provare qualcosa per Blaine da qualche mese, quindi sì, sapeva bene cosa significava innamorarsi di una persona mai incontrata.
Aveva tentato di evitarlo in tutti i modi, ma era successo. Nonostante la distanza, nonostante ci fossero un computer e kilometri di distanza a dividerli, nonostante le bugie, Kurt si era innamorato.
E quella domanda l'aveva colto totalmente impreparato, perché non riusciva a capire se Blaine si riferisse a lui, ad uno dei suoi infiniti amici virtuali o se quella fosse semplicemente una riflessione e lui stesse fraintendendo tutto.
"È necessario avere fisicamente vicino una persona per amarla? O pensi che, se il destino ha deciso così, ci si innamori e basta, senza pensare a tutto il resto?"
"I-io credo che-" Kurt respirò a fondo. "Non si possano comandare i propri sentimenti, s-se ti piace q-qualcuno non ti importa che abiti nella casa a fianco o dall'altra parte del mondo, ti innamori e non puoi farci niente"

“Sei innamorato?” chiese Blaine in un sussurro.
“S-sì. O almeno c-credo, non so come ci si sente quando-- cosa si prova, Blaine?”
“Una gran confusione” rispose semplicemente.
“Tutto qui?” Kurt rise nervosamente. “Mi aspettavo qualcosa di più”
“Oh andiamo, non è qualcosa che si possa spiegare” borbottò Blaine, pensieroso. “Hai presente quando –dio, questa cosa è patetica e sembra uno di quei film sdolcinati ma… ti è mai capitato di pensare costantemente ad una persona? Come se fosse la tua unica ragione di vita, il solo motivo per andare avanti, anche quando tutto è una merda”
"E aspetti ogni suo messaggio, in ansia, perché ogni volta è come se fosse la prima, quando eravate ancora troppo timidi e avevate paura di dire la cosa sbagliata?"
Blaine mormorò un “sì” a voce bassa. "Ma poi restavate a parlare per ore, come se vi conoscete da tutta una vita"
"E tu vorresti disperatamente incontrarlo ma-"
"È difficile, perché lui è un idiota e sbaglia continuamente, facendoti del male"
"Eppure non riesci a lasciarlo andare, perché in pochi mesi è diventato la tua piccola isola felice"
"Lo ami così tanto che hai paura di rovinare tutto per l'ennesima volta, perché non sei mai stato il fidanzato di nessuno e lui meriterebbe di meglio -ma faresti di tutto per vederlo sorridere"
"B-blaine, è questo l'amore?" sussurrò Kurt.
"È ciò che io reputo tale ma-"
"Sono innamorato di te"
"C-cosa?"
"Se questo vuol dire amare, sono innamorato di te. Ti amo e ora sto tremando perché forse ho frainteso ogni cosa e per te sono solo un amico e-"
"Ehi" lo interruppe Blaine con fermezza. "Ehi dolcezza, calma"
Kurt inspirò bruscamente, il cuore che minacciava di schizzargli via dal petto. "Ho rovinato tutto, vero?"
"Oh no" e lo sentì sorridere. "No, affatto. Come la prenderesti se un ragazzo che non hai mai visto ti dicesse che ti ama e che vorrebbe stare insieme a te?"
Kurt spalancò gli occhi, registrando lentamente ciò che Blaine gli aveva appena detto. "Non prendermi in giro, tu-"
"Ti amo anch'io, Kurt. Ti amo e non immagini nemmeno quanto vorrei essere lì in questo momento e potertelo dire di persona"
"Sto sognando?"
"No" la risata nervosa di Blaine lo raggiunse. "Vuoi-vuoi stare con me?"
"È una follia ma- sì, mille volte sì!" balbettò Kurt, incredulo. "Ti amo così tanto"
"Ti amo anch'io, dolcezza”

(00.00)
È appena scattata la mezzanotte, e questo vuol dire una cosa sola: buon mesiversario, dolcezza.
 (00.02)
Ho sempre pensato che fosse stupido festeggiare ogni mese, sai? Di solito sono i traguardi importanti che vanno ricordati-non so, quando si sta insieme da un anno o più.
 (00.06)
Poi sei arrivato tu e tutte le mie convinzioni sull'inutilità dei mesiversari sono crollate. In cosa mi hai trasformato, Kurt? Seriamente.
 (00.16)
Sono sdraiato sul letto e ripenso a quando mi hai detto di amarmi per la prima volta. Sono passati sette mesi.
L'avresti mai detto? E siamo ancora qui.
(00.18)
Di nuovo, Sarei perso senza di te. buon settimo mesiversario, dolcezza <3
(00.30)
Oh, e giusto perché tu lo sappia- potrei aver preparato qualche piccola sorpresa per rendere questo giorno speciale. Buonanotte.


(01.00)
Sono seriamente distrutto, non hai idea di quanto sia stata impegnativa oggi.
Voglio dormire, dormire e dormire.
(01.05)
E no, non riesco a credere che siano già passati sette mesi.
(01.06)
Dio, Blaine, così mi fai sentire in colpa- non ho nemmeno avuto il tempo per respirare in questi giorni e tu te ne esci con delle sorprese. Non dovevi, davvero.
Buon settimo mesiversario, straniero.
Ti amo. <3
 
Quel giorno, Kurt andò a scuola senza la minima preoccupazione.
Non si curò dei commenti sussurrati alle sue spalle, né dei bigliettini offensivi che trovò all'interno dell'armadietto.
I suoi pensieri erano rivolti esclusivamente a Blaine, alle sorprese che gli aveva promesso e al fatto che, dopotutto, stavano insieme e niente sembrava poterli scalfire.
"Tesoro, prima o poi dovrai farcelo conoscere" gli disse Mercedes, vedendolo sorridere all'ennesimo messaggio.
"Prima dovrei incontrarlo" ridacchiò Kurt, così felice da ignorare perfino quel piccolo particolare, che tanto insignificante poi non era.
Quando tornò a casa, dopo le lezioni del Glee Club, trovò suo padre in cucina che fissava perplesso un mazzo di rose rosse.
"Papà?"
"Oh, non ti avevo sentito entrare! A quanto pare queste sono per te, anche se non capisco da dove arrivino"
Kurt si avvicinò al tavolo per guardare meglio i fiori, legati graziosamente con un nastro blu. Nessun biglietto, nessun indirizzo, nulla.
Sorrise, perché c'era solo una persona che avrebbe potuto fare una cosa simile, specialmente in un giorno come quello.
"Chissà, avrò un ammiratore segreto" disse ridendo, mentre Burt lo guardava accigliato. "Vado di sopra"
Prese le rose, sfiorando delicatamente i petali; giunto in camera, riempì d'acqua un vaso dallo stelo lungo e vi sistemò i fiori.
Poi compose il numero di Blaine, che rispose poco dopo.
"Piaciute?"
"Tu sei pazzo"
"Sono solo innamorato"
"E sdolcinato"
"Non mi scuserò per questo"
"Non devi farlo. Erano bellissime, grazie" disse Kurt dolcemente.
"Ed è solo l'inizio"
"Non so come ricambiare, non-"
"Kurt, l'ho fatto perché mi andava, non mi devi nulla" affermò Blaine. "Okay?"
"Okay" sorrise. "Come stai?"
"I miei hanno litigato di nuovo, ma li ho ignorati. Non voglio che nulla mi distragga dalla nostra giornata"
"Oh, mi dispiace" mormorò Kurt.
"Non fa niente, davvero. Tu come stai, dolcezza? Ieri sera eri stanchissimo, mi hai fatto preoccupare"
"È solo che avevo una montagna di compiti da fare, Schue ci ha di nuovo messo sotto torchio con gli allenamenti -oh, e Finn ha passato quattro ore a parlarmi dei suoi problemi con Rachel, non ne potevo più!"
Blaine rise piano. "Com'è possibile che quei due siano sempre in crisi?"
"Credimi, ce lo chiediamo tutti da almeno tre anni" rispose divertito, sedendosi alla scrivania e scarabocchiando distrattamente su un foglio.
"Allora, cosa farai oggi?"
"Pensavo di restare a casa e- non lo so, in realtà vorrei solo che tu fossi qui. È strano festeggiare i mesiversari in questo modo" ammise.
"Lo vorrei tanto anch'io. Però sono sempre con te, lo sai, in qualunque momento"
"Creepy. Sei uno stalker, Blaine?"
"Sono chiunque tu vuoi che io sia" 
"Mh, me ne ricorderò"
"Controlla la chat di Facebook, ti ho appena mandato una cosa"
Kurt fece il login, aprì la chat di Blaine e vi trovò un video. "Ogni volta che vedo un file ho il terrore di scoprire cosa sarà"
"Ti facevo più coraggioso, Kurt"
"Scemo! È solo che sei così imprevedibile -non so mai cosa aspettarmi"
"Non è uno di quei cosi che urlano all'improvviso, te lo prometto"
"Allora mi fido" replicò divertito, prima di cliccare sopra l'icona.

La musica di "Perfect" si diffuse nella stanza - era la stessa registrazione che Blaine gli aveva mandato il primo giorno.
Kurt sorrise, e poi gli occhi gli si riempirono di lacrime -sullo schermo stavano scorrendo tutti i loro messaggi, la prima chat, perfino la conversazione telefonica in cui si erano confessati i propri sentimenti.
Blaine l'aveva trascritta, incorniciandola con piccole rose rosse, come quelle che gli aveva mandato.
C'erano anche i litigi, le scuse e i "ti perdono", e Kurt scoppiò a piangere quando le vide.
Erano passati mesi dal giorno in cui Blaine gli aveva spezzato il cuore non presentandosi, mesi passati a ricostruire quel rapporto, a cercare di far tornare tutto come prima – perché era impensabile che stessero l’uno senza l’altro. All’inizio era stato strano, Blaine aveva il timore di fare qualcosa di sbagliato e Kurt aveva paura a fidarsi di nuovo, dopo tutto quello che era successo.
Ma con il passare dei giorni aveva capito che stare senza Blaine gli mancava, e la loro amicizia era tornata come agli inizi- si era addirittura rafforzata.
"Ho messo tutto p-perché fa parte della nostra s-storia" mormorò Blaine sentendolo singhiozzare. "Anche le cose brutte -fanno parte del viaggio"
"Wow. Solo- non so che dire, quando penso che non potrei amarti più di così f-fai queste cose e-" Kurt si asciugò le lacrime, mentre gli ennesimi auguri di buon mesiversario comparivano sullo schermo.
"Ti è piaciuto?"
"No, in effetti mi ha fatto schifo" sbuffò, sarcasticamente. "Secondo te?"
"Quindi ti è piaciuto o...?"
"A volte mi chiedo perché sto con un idiota" borbottò Kurt, ma sorrideva. "L'ho adorato, davvero. Ora però basta sorprese, ho già pianto abbastanza"
"Così mi rovini i piani, Hummel"
"Non dirmi che avevi preparato ancora qualcosa!"
"L'ho fatto" confermò Blaine, con una punta di orgoglio nella voce. "Ma forse è meglio se ti riposi un po' e-"
"No. Voglio passare il pomeriggio con te, anche a costo di addormentarmi e lasciarti a parlare a vanvera da solo"
"Sono ufficialmente offeso" sbottò Blaine, ma il tono divertito nella sua voce lo tradiva.
"Ti ricordi la prima volta che ci siamo detti ti amo?"
"Come potrei dimenticarla? Abbiamo girato talmente tanto intorno all'argomento, che se tu non fossi stato così coraggioso da confessare probabilmente staremmo ancora fingendo di non provare niente l'uno per l'altro"
"Esatto!" Kurt rise, sdraiandosi sul letto. "Qual era l'altra sorpresa?"
"Oh, giusto-" lo sentì camminare. "Sei pronto?"
"Mai stato più pronto di così"
"Però ho bisogno del tuo aiuto"
"Dimmi cosa devo fare"
"Cantare con me" le note di un pianoforte risuonarono leggere.
"Aspetta, tu suoni?"
"Sì" confermò Blaine, felice. "Non lo sapevi?"
"No idiota, non me l'hai mai detto"
"Oh, credevo di averlo fatto- suono il piano da quando ero piccolo, me l'ha insegnato mio padre"
“Sei sempre pieno di sorprese, straniero” sorrise Kurt.
“Lo prenderò come un complimento” replicò lui. “O-okay, posso…?”
“Sono qui per questo”
 
What would I do without your smart mouth?
Drawing me in, and you kicking me out
You've got my head spinning, no kidding, I can't pin you down
What's going on in that beautiful mind
I'm on your magical mystery ride
And I'm so dizzy, don't know what hit me, but I'll be alright
My head's under water
But I'm breathing fine
You're crazy and I'm out of my mind
 
 
“Sei davvero pazzo, Blaine” sussurrò Kurt con gli occhi chiusi, concentrandosi sulle parole, sulle note che si susseguivano l’un l’altra e sulle infinite sfumature della voce di Blaine.
Poi iniziò a cantare insieme a lui, le loro voci a creare quell’armonia perfetta che lo fece tornare indietro con i ricordi, al giorno in cui si era addormentato con la loro versione di Baby It’s Cold Outside che ancora risuonava negli auricolari.
Le strofe scivolarono via velocemente, e Kurt avrebbe solo voluto che quel momento durasse per sempre, perché cantare insieme a Blaine era una delle cose più belle e pure che avesse mai fatto.
Blaine sussurrò l’ultimo ritornello, quasi come se quella canzone fosse un loro segreto.
 
'Cause all of me
Loves all of you
Love your curves and all your edges
All your perfect imperfections
Give your all to me
I'll give my all to you
You're my end and my beginning
Even when I lose I'm winning
'Cause I give you all of me
And you give me all of you, oh oh
 
“La cosa incredibile è che non ti rendi conto di essere perfetto. Sei perfettamente imperfetto, Kurt, e non so cosa farei senza di te, te lo giuro. Sei tutto, e vorrei solo darti tutto di me e renderti felice”
“Lo fai già. Sei il mio inizio e la mia fine, Blaine -promettimi che non mi lascerai mai”
Mai. Ti amo e-“
“Sarà così per sempre?”
“Senza paura e per sempre”
  
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