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Autore: Strawberry_96    23/08/2015    3 recensioni
["Ma io non ho fatto altrettanto?" si domando' mentre proseguida verso il suo appartamento.
Levy ripenso a tutte le volte in cui era stata costretta a vedere il Dragon Slayer rischiare la vita, a quanta paura aveva provato quando lo aveva visto combattere al limite delle forze, di quante volte lo aveva visto allontanarsi con il suo fido exceed per una missione sotto copertura nella quale non sapeva mai come sarebbe finita, di quante volte lui le aveva salvato la vita rischiando la propria]
GajeelxLevy
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gajil, Redfox, Levy, McGarden
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La sensazione di freddo pungente si era affievolita, sentiva la parte superiore del suo corpo esser riscaldata lentamente, si sentiva leggera come se non fosse più seduta sul quella scomoda radice.
"...vy...levy...LEVY"

Qualcuno la stava chiamando e quella voce gli era molto famigliare, conosceva benissimo quella voce rude e profonda, l'avrebbe riconosciuta tra mille.

La voce di Gajeel.
Si sforzò di aprire gli occhi e ci riuscì anche se con scarso risultato; vedeva una macchia nera con due puntini rossi fissarla, si sforzò di metter a fuoco ciò che aveva difronte e quando ci riuscì il suo cuore cominciò a battere velocemente.
-Ga..Gajeel?- era davvero lui, la guardava con occhi pieni di preoccupazione e ansia, la teneva tra le braccia stringendola forte a se.

"Perché mi tieni in braccio? Cosa succede? Tutto questo è un sogno? Ho tanto sonno. Come hai fatto a trovarmi?"
Levy voleva fargli così tante domande, voleva restar sveglia per continuare a guardarlo, soprattutto ora che era così vicino, ma il freddo e la stanchezza la costrinsero a un sonno profondo e lei si lasciò andare, addormentandosi.
Sognò paesaggi bianchi, neve cadere a fiocchi spessi, si sentiva bagnata fino alle ossa ma l'acqua non era fredda, anzi, era calda ed estremamente confortevole, scioglieva il giacchio che aveva dentro.
Si rilassò; il massaggio di quell'acqua calda le stava dando un gran piacere e se lo voleva gustare a pieno.
Si sentì sollevare e poi esser sdraiata su qualcosa di soffice e caldissimo; era un bellissimo sogno, di svegliarsi non aveva nessuna intenzione.
Non seppe par quanto, ma Levy dormì beata per un bel pò, poi si sentì chiamare nuovamente e questa volta non era il Drago.
Aprì lentamente gli occhi e quando riuscì a metter a fuoco si ritrovò davanti Polyuscha che le stava allacciando una grande camicia grigia addosso.
-Polyuscha?- la chiamò debolmente la ragazza
La vecchia alzò lo sguardo dai bottoni della camicia e sorrise leggermente alla turchese: -Buongiorno-
-Cosa ci fai qui? Dove sono?- domandò Levy mentre si risvegliava completamente e si sistemava comoda sul letto
-Dovrei chiederti io cosa cavolo facevi sotto un albero, nel bel mezzo di una foresta, sotto la neve, a dormire con questo freddo!! IO sono qui solo perché mi hanno chiamato dicendomi che stavi male-
Polyuscha la guardò con sguardo truce e la nostra maga per poco non si nascose sotto il piumone.
Levy si sforzò un attimo per ricordare e quando collegò le parole della guaritrice ai suoi ricordi sbiaditi tutto gli fù chiaro: sopraffatta dal freddo si era addormentata mentre guardava Gajeel e Lily allenarsi nel campo di Fairy Tail nel bosco.
-Sai, se non fosse stato per quell'idiota che ti ha trovato e ti ha portato subito qui per scaldarti e cercar di rimediare allo stato in cui eri, saresti potuta morire di ipotermia.- Disse Polyuscha mentre le staccava la flebo che aveva al braccio sinistro; Levy nemmeno si era accorta di averla.
-Allora? Mi spieghi che cavolo stavi combinando?- la spronò la vecchia e la piccola maga la guardò un pò in imbarazzo:
-Stavo spiando due miei amici che si allenavano..- divenne rossa come un pomodoro, Levy, e tirò il più possibile le coperte per nasconderci sotto il viso.
-Stavi spiando quei due? Per quale ragione?! Lo sai di aver rischiato grosso?!!- le urlò contro la vecchia facendo sussultare la turchese.
-Mi dispiace tanto...- borbottò Levy in segno di scuse
Si guardò un pò attorno mentre Polyuscha le spiegava quante volte al giorno dovesse prendere le pastiglie che gli stava dando; era una bella stanza, le pareti erano color metallo, l'armadio-specchio enorme che si poneva davanti al letto a una pizza e mezza era di legno chiaro come lo erano pure i due comodini ai lati della testiera che era in ferro battuto, le coperte erano di un grigio cenere ed a illuminare la stanza c'era una lampada fatta da un intreccio di ferro.
Quei colori e quel ambiente così semplice gli ricordava il Drago di Ferro.
Levy perse un battito.
Abbassò lo sguardo alzando leggermente il piumone e notò che indossava un paio di boxer neri e la camicia grigia esageratamente più grande di lei.
-Hai capito? 2 volte al giorno, a stomaco pieno e per 2 giorni- concluse Polyuscha ma la turchese ignorò le parole della vecchia e domandò a tutta velocità:
-Chi mi ha trovato?! in quale casa sono?!-
La vecchia la guardò stupita
-Non te l'ho detto? Sei a casa di quel Drago Idiota di Ferro e del suo gatto nero. Ti hanno trovato loro mezza congelata-
Levy la guardò con occhi spalancati, incredula di essere proprio finita a casa di Gajeel "E meno male che non volevo farmi scoprire da loro!! Quindi non era un sogno, era davvero lui che mi teneva in braccio!!" pensò diventando leggermente rossa.
-Magari lo ha capito ora- disse la vecchia
La turchese la guardò confusa: -Cosa ha capito? e chi?-
-Magari ora si deciderà a farsi avanti. Ti ha quasi persa.- si spiegò Polyuscha
Levy la guardò ancora più confusa "Sta parlando di Gajeel? ha capito che mi piace o sta dicendo che io piaccio a lui? Impossibile!!"
-Devi riposare, sdraiati e dormi. Ricordati le pastiglie- concluse Polyuscha evitando di proseguire nel discorso precedente.
La maghetta fece un ceno di consenso e si stese nuovamente sotto il caldo piumone.
Dopo che Polyuscha uscì dalla stanza, Levy cercò di ricordare la giornata passata ma molti suoi ricordi erano offuscati dalla stanchezza che tutt'ora stava prendendo possesso di lei.
La porta si aprì e Levy vide entrare, in tuta nera e maglia rossa, Gajeel.
-Ciao- disse sorridendogli allegra
Il drago si avvicinò e si fermò accanto al letto; era leggermente rosso in viso "Sarà per il caldo e la stanchezza dell'allenamento" pensò la maga mentre lui la guardava con quei suoi rubini in modo intenso, preoccupato e felice allo stesso tempo
-Ciao, come stai?- rispose Gajeel
Levy si spostò verso l'interno del letto: -Siediti, è il tuo letto dopotutto.- rispose con una piccola risata, dolce e cristallina, che fece perdere un battito al drago -Comunque ora sto bene, ho solo sonno- concluse sorridendogli.
Gajeel si sedette sul bordo del letto e abbassò il capo.
Alla turchese sembrò che fosse triste o comunque sconsolato e voleva sapere che cosa avesse.
Da canto suo, il Drago, non si era ancora fatto una ragione sul perché Levy fosse stata la fuori, sotto la neve e ancora non si capacitava di come non si fosse accorto prima della sua presenza.
-Che c'è Gajeel?- domandò la ragazza, cominciando a preoccuparsi visto lo stato in cui il mago si trovava.
-Cosa ci facevi la fuori?- domandò in un sussurro ma Levy sentì benissimo
Il cuore di Levy si fermò per un paio di secondi, lo guardava sconcertata e nella sua testolina passavano mille scenari diversi su come potesse rispondere a quella domanda e a come sarebbe andata a finire.
Gajeel alzò lo sguardo su di lei e notò il repentino cambio d'umore ed espressione della ragazza, era tesa, con occhi spalancati e in cerca di una motivazione che forse non voleva dargli.

Aveva sbagliato ad impicciarsi nelle faccende di Levy e ora, lei, stava cercando una scusa plausibile da rifilargli in modo da accantonare il discorso e non offenderlo.
-Fa nulla. Non rispondermi se non vuoi. Ora stai bene, a me non devi nulla- disse il drago alzandosi dal letto e guardandola con un ghigno diverso dal solito; non era quello divertito o menefreghista, sembrava invece che fosse deluso

-Lily ti sta preparando una tazza di cioccolata calda. Vedi di riposarti. Ciao.-
Gajeel si voltò verso alla porta, se lei non voleva dargli delle spiegazione era meglio togliersi dai piedi e lasciarla stare.
Levy si mosse inconsciamente, scostò le coperte e si alzò di tutta fretta allungando una mano per fermare il drago che si era avvicinato all'uscita; forse stava per fare la figura più immbarazzante di tutta la sua vita, forse lui si sarebbe arrabbiato con lei e l'avrebbe sgridata ma comunque non era giusto tenergli nascosta la verità.
Gajeel l'aveva salvata, come tutte le volte, si era preoccupato per lei, se non ci fosse stato lui si sarebbe già ferita un miliardo di volte o sarebbe morta.
Era una cosa imbarazzante da dire, ma lo doveva fare.
Gli doveva tutta la sua sincerità anche a costo di fare un brutta figura o di perderlo.
Era una codarda Levy, aveva paura di ogni cosa, quando le situazioni si facevano pericolose iniziava a tramare come una foglia e si rifugiava sempre da Gajeel.
Gajeel era la sua salvezza, si affidava completamente a lui, forse sbagliava a farlo, ma non poteva farci nulla; lo amava, gli avrebbe donato ogni cosa e stare con lui la rendeva ogni giorno la ragazza più felice della Terra.
Chiuse le sue fini dita sul bordo inferiore della maglia del drago, apri bocca per dirgli di fermarsi ma forse si era mossa troppo velocemente, forse non aveva riacquistato tutte le forze o semplicemente era ancora troppo stanca, e tutto cominciò a girare
velocemente.
Le ginocchia le cedettero e cadde a terra tirando la maglia rossa di lui.
Gajeel si voltò di scatto sentendosi tirare e la vide a terra sulle ginocchia mentre lo tratteneva: -Cosa ca-
-Aspetta ad andare via. Devo dirti una cosa.- disse tra i respiri pesanti.
Levy alzò lo sguardo verso il drago, accennando ad un sorriso anche se era bianca
come un lenzuola.
Il mago non perse tempo e la prese in braccio.
Lo fece istintivamente, senza pensarci due volte, quel giorno l'aveva tenuta in braccio in quel modo tante volte e lo faceva per aiutarla, per proteggerla.
Levy diventò rosso fuoco cosa che fece divertire il Drago che se la strinse più forte al petto facendo aumentare la tonalità di colore sul volto di lei.
-Non alzarti di scatto. Ti farai male.- disse il drago mentre sdraiava nuovamente la fata sul letto -Potevi dirmi di fermarmi senza che ti alzassi. Baka.- concluse guardandola con il suo ghigno divertito.
-Mi e venuto istintivo...- si giustificò la turchese cercando di riacquistare un colorito naturale e fingendosi offesa.
Gajeel rimase in piedi, accanto al letto e cominciò a fissar Levy con il suo solito sguardo impassibile in attesa di una qualche sua frase; lei aveva detto che doveva dirgli qualcosa e lui stava aspettando.
Sguardo impassibile fuori e cuore che batteva a mille dentro.

"Questa attesa mi innervosisce"
Levy lo guardò dal basso e capì che era in attesa di una sua parola; il cuore le batteva all'impazzata, stava già tornando rossa per l'imbarazzo e ancora non aveva aperto bocca...

Fece un respiro profondo:
-Io...Ecco...Io...Io vi stavo s..s..spiando..-
Gajeel spalancò gli occhi incredulo e confuso "Ci stava spiando? Prima?".
La turchese era talmente rossa che i capelli di Erza erano sbiaditi al confronto; Gajeel la guardò e gli scappò una risatina della sue:
-Perchè ci stavi spiando?- domandò quasi divertito
Levy si tirò le coperte fin sopra la testa e bisbigliò qualcosa di incomprensibile pure per il fine udito del drago
-Cosa? Non ho capito...- domandò il drago chinandosi verso la maga in modo da poter comprendere cosa dicesse
-Perché...mi..mi piace...Mi piace osservarti...Sto b-bene...sto bene quando ti vedo...- ripeté la turchese.
Fortunatamente si era nascosta sotto le coperte perché se lo avesse guardato probabilmente sarebbe esplosa come un vulcano dall'imbarazzo.
Passarono un pò di secondi ma Gajeel non rispose e questa cosa cominciò a mandare in ansia la povera Levy

"ODDIO!! COSA HO FATTO????!!! PERCHE' L'HO DETTO?!!! STUPIDA! STUPIDA LEVY!!"
La turchese sentì il materasso piegarsi verso l'esterno, segno che qualcuno si era seduto accanto a lei; scostò lentamente le coperte dal suo volto e con sua enorme sorpresa vide il drago, seduto al suo fianco, con le mani a coprirsi il viso.
-Stai bene? Gajeel?- chiese, con un filo di voce tremante, la ragazza.
"Che sta facendo? a cosa sta pensando? Ho fatto male, vero?" era in pieno panico.
-Ti sei nascosta dietro dei cespugli, sotto un albero, con il gelo e sotto la neve solo per guardare.. guardare ME allenarmi?!-
Il drago aveva parlato senza rivolgere lo sguardo alla ragazza e alzando leggermente il capo dalle mani.

"Davvero eri li per me? Sei felice quando mi vedi?! Davvero?"
-Ehm, si...- Levy cominciò a torturarsi le mani, stappandosi le fastidiose pellicine accanto alle unghie -Detto cosi sembra che sia una stalker ahah-
Gajeel rise -Vero, un pò lo sembra-
-In realtà lo stavo facendo perché era da tutto il giorno che volevo vederti. Questa mattina non sei venuto in gilda. Ti ho aspettato, alla fine mi ero decisa a tornare a casa...- disse Levy ridendo nervosamente.
Il drago si voltò a guardarla con occhi sgranati, il discorso si stava facendo più serio e la sua mente vagava alla ricerca della possibile conclusione:

-Mi hai aspettato?- richiese
Levy sorrise, un sorriso imbarazzato:

-Si. Lo faccio sempre quando sono in gilda e tu non sei ancora arrivato...Guardo la porta ogni volta che qualcuno entra...E s-spero sempre che sia tu...-
-Cosa vuoi dirmi?-

Gajeel si voltò verso la turchese e incatenò i suoi occhi in quelli di lei.
Era serio, voleva capire cosa volesse dirle con tutti quei giri di parole.
Lui era troppo ottuso per capirlo, le cose dovevano esse dette direttamente, ma per la turchese quello era un discorso davvero complicato.
Aveva la testa piena di parole ma non riusciva a metterle insieme, le farfalle nello stomaco la stavano facendo impazzire e il cuore stava per scoppiare.
Apriva e richiudeva la bocca come un pesce fuor d'acqua senza emettere un suono, si era bloccata, non sapeva cosa fare, l'ansia le chiudeva la gola e la paura cominciava a farsi sentire.
-Sai, quando ti ho trovata rannicchiata sotto quell'albero, congelata e con il respiro corto, ho creduto che stessi per morire- disse il drago

Gajeel fece una smorfia di ribrezzo a quel pensiero e poi tornò a guardarla negli occhi -Non riuscivo a capire perché eri li e la cosa peggiore era che non mi ero accorto della tua presenza.-
Il drago la guardava in modo dispiaciuto, quasi cercasse il suo perdono per il fatto di non essersi accorto prima di lei.
-Ovunque vado ti cerco con lo sguardo, cerco i tuoi cappelli arruffati, ascolto ogni singolo rumore per trovare il suono della tua risata e il segno inconfondibile che tu ci sei è il tuo profumo. Lo so, è una cosa da dementi. Mi sto rammollendo ghihihi Infatti oggi non mi sono reso conto della tua presenza fino a quando non mi sono fermato. Ero troppo preso da me e dal mio allenamento che ti ho lasciata da sola al freddo e ti ho lasciata quasi morire.- concluse spostando lo sguardo sul pavimento
Levy lo guardava meravigliata; Lui, Gajeel, la cercava, la pensava e si era preoccupato per lei.

"Non sto sognando, vero? Non svegliatemi se cosi fosse."
-Non é stata colpa tua...Ero cosi felice di averti trovato e di poterti vedere anche solo da lontano che non mi sono resa conto di cosa stavo rischiando e mi sono addormentata.- rispose Levy accennando un sorriso
La turchese smise di torturarsi le mani e, lentamente, allungò un braccio verso il drago, lo prese per mano facendo intrecciare le fini dita della sua mano con quelle robuste della mano di lui.
Gajeel alzò lo sguardo sulla maga e la vide sorridere:

-Non é stata colpa tua. Sono stata stupida io a fermarmi al freddo senza dirti nulla. Non volevo disturbarti e poi mi piaceva guardarti mentre ti allenavi.- rise e sfoggiò il suo sorriso migliore, Levy.
Se ne stavano mano nella mano a guardarsi negli occhi e a morire dall'imbarazzo ma nessuno dei due volle interrompere quel contatto, sembrava un sogno tanto quel momento era perfetto nella sua semplicità e tanto lo avevano desiderato.
Il drago fece un respiro profondo, i suoi occhi color rubino erano incastonati negli occhi color castano-dorato della fata.
"Devo dirglielo, ora. Cazzo! Sono un Dragon Slayer non dovrei aver nessun problema!!...Stupido coso, smetti di battere!!"
"Devo dirglielo, ora. Oh Mavis, sto morendo dalla paura... Non ce la farò mai!! Perché sono cosi ansiosaaa!!!"
Entrambi aprirono bocca ma rimasero muti a guardarsi come due scemi.
Si misero a ridere, era davvero buffo vedere come entrambi volessero parlare e come si fossero bloccati le loro facie subito alla partenza.
-Prima tu- disse Gajeel
-No!! io no per prima... prima tu-
-Ma come?! parli sempre e oggi non vuoi essere la prima?-
-Mi stai stando della chiacchierona?-
-A volte ghihihi-
-Ma non è assolutamente vero!!Baka!!- Levy mise il finto broncio con tanto di guance a scoiattolo.
-Sai, sei davvero buffa ghihihi- E il drago cominciò a ridere di gusto.
Levy non riusciva a tenere il broncio con Gajeel e vedendolo ridere cosi di gusto fece venir da ridere anche a lei; si misero a ridere, dopo quella giornata piena di ansia e paura quelle risate erano come una dolce melodia.
Il drago si fermò un secondo, smettendo di ridere, in modo da poter ammirare il volto della maga mentre rideva e per ascoltare il suono dolce della sua voce; "Bellissima" pensò e strinse la mano ancora intrecciata con quella di Levy attirando la sua attenzione.
La turchese alzò il capo nella direzione del drago e lo guardò con occhi pieni di luce.
La sua mano era cosi piccola e calda, fragile nella mano grande e forte del mago, ma intrecciate erano perfette, si completavano come due pezzi di un puzzle.
Gajeel cominciò a chinarsi lentamente verso il viso di Levy in modo da darle tutto il tempo per capire cosa avesse intenzione di fare e per vedere come avrebbe reagito; la fata, notando il movimento del drago iniziò ad avvampare diventando sempre più rossa e il suo cuore cominciò a correre come un pazzo.
Erano a pochi centimetri l'uno dal'altro, l'aria era carica di imbarazzo e attesa, il cuore di entrambi stava per uscire dai rispettivi petti e tutto ciò che desideravano era che quel contatto avvenisse, che le loro labbra si unissero.
E fu così.

Le labbra secche e screpolate di lui incontrarono quelle morbide e setose di lei. Fu un bacio casto, semplice e caldo.
Levy non poteva credere quanto fosse delicato nei piccoli gesti quel ragazzo tanto violento, sapeva di ferro fuso ma era un sapore che non gli dispiaceva.
La turchese sciolse la sua mano da quella del drago e appoggiò entrambe le sue manine al petto scolpito di lui, stingendo la maglia tra le sue dita, come se non lo volesse lasciare, come se volesse prolungare quel contatto; il drago a quel gesto si decise a
muoversi, portò un braccio dietro la schiena di lei e l'attiro a se molto delicatamente, non voleva di certo spaventarla o darle una brutta impressione, mentre portava l'altra mano al volto di lei, sfiorandole la guancia destra e intrecciando le
sue dita ai capelli setosi e azzurri come il cielo.
Sapeva di ciliegie ed era un sapore del quale non si sarebbe mai stancato.
Restarono cosi per un paio di minuti, assaporandosi a vicenda e godendosi quel momento tanto desiderato e sognato; quando si separano Levy prese una tonalità rosso fiammante in volto e cominciò a balbettare parole disconnesse in cerca di qualcosa che avesse senso.
Gajeel le mostrò il suo solito ghigno divertito e poi la azzitti regalandole un'altro dolce e sfuggevole bacio:

-Non balbettare gamberetto ghihi- disse divertito.
Poi si fece serio: -Lo dirò solo una volta. Non è una cosa che fa per me, quindi ascoltami bene-
Levy si irrigidì un istante aprendo bene le orecchie e guardando il drago con attenzione; Gajeel, da canto suo, arrossi leggermente e cercò di esser il più serio possibile, tentativo vano visto che la turchese lesse perfettamente la tensione sul suo volto.

Gajeel cominciò a muovere gli occhi da una parte all'altra della stanza preso dall'ansia:
-Allora...Io non lo ripeto...comunque..T-Ti Amo Levy-
Il drago abbassò gli occhi sulla turchese e quando incrociò quelli di lei vide come un velo di lacrime che li stava coprendo e come il volto di lei si stesse piegando in una smorfia dovuta alle lacrime imminenti
-Ohi!! Che c'è gamberetto?!- chiese, allarmato.
Levy abbassò il capo e si asciugò gli occhi con il dorso della sua mano coperta dalla camicia di lui e tiro su col naso.
"Perché piange?! Non dovevo dirlo??! Cazzo!!" il panico era sempre più crescente dentro il povero Gajeel che guardava la ragazza senza avere la minima idea su cosa fare.
La turchese alzò nuovamente il capo e anche se stava piangendo, le sua labbra segnavano un dolcissimo sorriso:
-Ti Amo, Baka!-
Quasi urlò mentre lo diceva e si fiondò al collo del diretto interessato per abbracciarlo.
Gajeel la strinse per la vita, il suo cuore si era calmato e il panico, di aver sbagliato tutto, era sparito.
Si amavano ed erano l'uno nelle braccia dell'altro.

Si guardarono e dopo quell'abbraccio cosi caldo si scambiarono un tenero bacio che ben presto si fece più profondo ed intenso.
In quel momento c'erano solo loro due, solo i loro cuori che battevano all'impazzata, i loro respiri mescolati e quel momento tanto desiderato divenuto realtà.
-Tu devi riposare- disse Gajeel dopo che le loro labbra si staccarono.
Staccò le braccia di Levy dal suo collo e poi la fece stendere sotto le coperte.
-Va bene se dormo qua? tu dove riposi? hai appena finito un allenamento sotto la neve- gli domandò la turchese mentre il ragazzo si alzava dal letto.
Chinandosi, Gajeel, baciò la sua Fata di sfuggita e poi mostrandole il suo ghigno affilato le rispose:
-Dormo sul divano o nel letto di Lily. Tu riposa che hai rischiato di diventare un gamberetto surgelato ghihihi-
Il drago si raddrizzò e voltandosi si avviò verso l'uscita salutando, con un gesto della mano, la ragazza.
Levy, nel vederlo mentre si allontanava fu presa da una strana e brutta sensazione, come se tutto quello che era successo tra di loro sarebbe sparito senza lasciar traccia, come se fosse stato tutto un sogno, uno scherzo della sua mente e lei non voleva che ciò accadesse
-Non andartene- lo disse senza pensarci e il drago si voltò a guardarla
-Cosa c'è?- le chiese
-Non andartene. Resta qui.-
La turchese era arrossita leggermente mentre chiedeva al drago di rimanere.
Gajeel ghignò e poi si avvicinò al letto; Levy si spostò ancora un pò verso il lato opposto del letto e il drago si sedette nuovamente
-S-Sdraiati, se vuoi. Cosi ti riposi anche tu- disse Levy aumentando di una leggera gradazione il suo rossore.
Il Drago si stesse accanto alla Fata sistemandosi anche lui sotto le coperte; allungò il braccio destro e lo fece passare sotto la schiena di lei e poi la strinse a se, in modo tale che Levy fosse per metà sdraiata sul suo torace, mentre piegò l'altro braccio in dietro, tra il cuscino e la sua testa, in modo da mettersi comodo anche lui.
Levy non si aspettava un gesto tanto tenero da parte del drago e iniziò a sorridere tra se e se cercando di non farsi vedere da lui; poggiò la sua testolina turche sul petto di lui e sentì come batteva calmo e rilassato il cuore del drago.
Era talmente rilassante ascoltare quel battito continuo e confortevole che anche il suo
cuore si calmò e cominciò a battere lentamente.
-Lo sai che tutto quello che è successo è reale, vero? Non sarebbe cambiato nulla al tuo risveglio. Sarò ancora qui, come sempre- disse Gajeel mentre sorrideva tra i cappelli turchesi di Levy e ne odorava il meraviglioso profumo.
-Quando ci sveglieremo non sarà come sempre. Sarà diverso, ma sarà ancora più bello.- rispose la maga mentre chiudeva gli occhi abbandonandosi a un riposo, meritato, tra le braccia del suo amato.

-E ora che me ne faccio della cioccolata?- domandò Lily a se stesso mentre si alzava in volo per tornare in cucina e dopo aver aspettato, per 20 minuti, il momento più adatto per entrare nella stanza e dare la bevanda calda a Levy.
"La metto nel microonde, quando si sveglia gliela riscaldo. Ma... Usciranno mai da quella stanza?" pensò ridendo tra sé e sé. 

  
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