Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: Najara    23/08/2015    5 recensioni
Un anno dopo gli avvenimenti che tutti conosciamo ad Arendelle arriva la primavera e con essa le prime navi, ma non tutte portano cose buone. La regina di Arendelle e la principessa Anna si troveranno a dover affrontare nuovi pericoli e temibili nemici ma per Elsa potrebbe essere in arrivo molto di più... ovviamente non mancheranno il tenerone e spensierato Olaf e il timido e burbero Kristoff.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash | Personaggi: Anna, Elsa, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Buona lettura!

 

 

Dodicesimo capitolo: Una notte di ghiaccio

 

Elsa si svegliò e si voltò nel letto che era vuoto. Si alzò a sedere con un senso di paura che si accentuò quando notò la stanza deserta. Infilò rapidamente una camicia da notte e una veste da camera poi si avvicinò alla porta. Era sempre stata chiusa ma l’assenza di Rahel la spinse a tentare. La porta si aprì sotto la sua mano e lei rimase immobile dallo stupore. Prese un profondo respiro e guardò fuori. La notte era scesa e solo alcune fiaccole illuminava il corridoio. Delle voci però la raggiunsero e lei tese l’orecchio. Uscì dalla stanza con passo felpato e si avvicinò alle voci. Man mano che si avvicinava riconobbe quella di Hans. Si strinse le braccia attorno al corpo in un inutile gesto di protezione, il dolore aveva abbandonato il suo corpo per il momento ma non la sua mente, il ricordo era indelebilmente fresco.

Con un senso di paura riconobbe anche la seconda voce, era Rahel. Tese ancora di più le orecchie e si gelò sul posto.

“Tu fai la tua parte, falla ragionare, non ti lascio passare tutto quel tempo con lei solo per farla divertire”

“Ci sto provando! Ma è testarda!”

“Allora impegnati di più”

La porta si aprì e Rahel entrò nel corridoio trovandola lì ferma a guardarla con gli occhi sgranati. La donna aprì la bocca per parlare ma non ne uscì parola.

“Era tutto falso?” Chiese Elsa mentre un freddo gelido si impadroniva di lei.

“No… aspetta… Elsa…” La regina non la lasciò parlare invece le si scagliò contro facendola cadere e gettandosi a capofitto oltre il corridoio. Corse senza pensare, trovò delle scale ed iniziò a salirle.

 

“Andiamo, chiunque veda la regina Elsa dica di essere con me” Anna guardò gli uomini attorno a se poi aggiunse: “E tenetela al sicuro”. Poi con la armi in pugno scesero silenziosamente il crinale verso il castello.

 

Elsa corse, sentiva dei passi dietro di lei ma non le importava. Salì ancora una rampa e raggiunse una porta, la spalancò e si trovò sulla cima della torre. Raggiunse il parapetto e guardò in basso. Non c’era più niente in quel mondo per cui meritasse soffrire.

“Anna!” Disse una voce affannata alle sue spalle. Si voltò e si trovò davanti Rahel “Vivi per Anna”

Elsa scosse la testa non voleva ascoltarla, era una bugiarda. “Elsa, ti prego! Io non ti ho mentito su quello che provo”

“Taci! Tutto era falso! Eri d’accordo con lui fin dal principio!”

“No”

“Smettila di mentire!” Sentiva l’aria calda del deserto accarezzarle la nuca. Doveva solo saltare e tutto sarebbe finito.

“Non sto mentendo. Hans è mio fratello” Elsa alzò lo sguardo guardandola e, vedendo dolore e sincerità in quegli occhi, scosse la testa. Era una brava bugiarda ecco tutto. “Io non ho creduto ad una parola delle vostre accuse di un anno fa, io l’ho aiutato a fuggire dalla prigione in cui i nostri genitori lo avevano rinchiuso e sono stata esiliata. Ho preso il comando di una nave e mi sono messa a girare il mondo, ovunque tranne Arendelle ma una tempesta ci ha costretto ad andarci e… ti ho visto… io mi sono innamorata, è stato più forte di me e poi ti ho conosciuta ho ascoltato la tua versione e ho capito che mio fratello era il mostro di cui i miei fratelli parlavano. Non ero in combutta con lui non sapevo che era lui il califfo. Io lo giuro…”

“Non ti credo”

“Lo giuro!” Urlò Rahel con rabbia e forza “L’ho implorato di non farti del male, l’ho supplicato e lui mi ha detto che dovevo farti cedere se no avrebbe continuato. E’ un mostro e io sapevo che ti avrebbe ucciso piuttosto che cedere… io non volevo, non volevo…” Piangeva e Elsa scosse la testa, le sue parole sembravano così sincere… “Ho cercato di dirtelo così tante volte…” Ora la ragazza piangeva. Elsa si voltò non voleva guardarla. Fu una mossa falsa, il parapetto cedette e lei cadde.

 

“Abbiamo sopraffatto le difese, non si aspettavano un attacco”

“Mia sorella? Hans?” Anna era nella stanza principale del castello con Kristoff al fianco.

“Non li abbiamo ancora trovati, ma stiamo cercando dappertutto”. Anna annuì poi Olaf comparve con in mano un abito.

“E’ di Elsa, lo riconosco” Disse il pupazzo e Anna lo afferrò notando subito lo strappo sul polso.

“Dove lo hai trovato?”

“In una stanza, vieni” Olaf si mise a correre e Anna insieme a Kristoff lo seguirono.

La stanza era vuota Anna si guardò attorno poi uscì fissando il corridoio, degli uomini passarono da un lato cercando Hans e sua sorella allora lei andò dall’altro, trovò delle scale e iniziò a salire.

 

Una mano forte la afferrò.

“Non ti lascio andare” Rahel tremava dallo sforzo ma con un ultimo gesto riuscì a sollevarla e a riportarla al sicuro. Poi cercò di toccarla ma Elsa si ritrasse.

“Non mi toccare!” Rahel aprì la bocca ma poi vide la testa di Elsa rovesciarsi nel dolore. Hans era arrivato.

“Cosa succede qui? La mia preziosa regina fa i capricci?” Elsa sentì il dolore spegnersi e si voltò a guardarlo con odio. Il ragazzo sorrise e poi strinse nel pugno il cristallo. Il dolore la fece urlare.

 

Un urlo riempì l’aria.

“Elsa!” Anna sgranò gli occhi e si mise a correre.

 

“No!” Rahel si gettò sul fratello facendolo cadere a terra, il cristallo rotolò lontano dalla sua presa ma il giovane non si lasciò fare invece la colpì con violenza sbattendola verso il parapetto crollato.

“Se non fossi mia sorella ti avrei già ucciso!” Ruggì il ragazzo furioso. Poi si mise a cercare il cristallo.

“Hans” Elsa alzò gli occhi e vide sua sorella Anna, il ragazzo fece lo stesso ma ricevette un pugno in pieno volto. Poi Kristoff lo afferrò mentre Anna correva da lei.

In quel momento il vecchio ballatoio cedette e Elsa guardò Rahel cadere verso il vuoto.

Si slanciò e riuscì ad afferrare la sua mano.

“Elsa!” Anna la guardava incapace di raggiungerla a causa della profonda crepa tra lei e la ragazza.

“Lasciami andare” Mormorò Rahel e Elsa scosse la testa “Moriremo tutte due se non mi lasci andare”

“No, non ti lascio”

“Perché?” Elsa la guardò, il suo braccio tremava dallo sforzo di trattenere la giovane, sentiva Anna dietro di lei urlarle di portare una fune ma era come se fosse lontana, l’unica cosa importante in quel momento era appesa al suo braccio.

“Perché ti amo” Mormorò la voce rotta dal dolore. Rahel sorrise poi alzò la mano verso i bottoni della giubba.

“Ti amo Elsa. Per questo ti lascio andare” Poi con uno strappo aprì la giubba. Il suo corpo scivolò e Elsa si ritrovò a trattenere solo una giubba vuota.

“No!” Urlò.

 

Anna vide sua sorella gettarsi in avanti per afferrare Rahel e solo il profondo squarcio nel ballatoio  le impedì di correre a salvarla. Urlò che le portassero una corda ma nello stesso tempo non distolse gli occhi dal corpo di Elsa. Se solo il suo potere fosse stato lì!

 

Mentre Rahel cadeva sentì il suo potere ruggire e lo lanciò verso di lei. E il ghiaccio eruttò da lei con forza e prepotenza ghiacciando tutto attorno a lei. I bracciali caddero ma lei non se ne accorse neppure. Aveva gli occhi chiusi e lo dirigeva. Come un’onda afferrò la ragazza e la riportò da lei.

 

Anna sgranò gli occhi mentre il ghiaccio esplodeva attorno ad Elsa. Sorrise di gioia e si precipitò da lei, ormai il ballatoio era un solido blocco di ghiaccio.

 

“Tu… mi hai salvato…” Rahel era tra le braccia di Elsa e la guardava con stupore.

“Elsa!” Anna arrivò come il vento e afferrò sua sorella per poi stringerla tra le braccia. La ragazza le sorrise.

“E’ tornato! Elsa, coma hai fatto?” Le chiese Anna ma poi riconobbe la donna con loro sul ballatoio. “Tu! Stai lontana da mia sorella hai capito? Se tu fossi un uomo ti avrei già dato un pugno…”

“Anna no…” Anna guardò Elsa.

“Mi dispiace dirtelo io ma questa qua è la sorella di Hans e ci ha ingannati fin dall’inizio”

“Anna, lo so, va tutto bene, non ci ha ingannati” La ragazza sgranò gli occhi e spalancò la bocca.

“Cosa?”

“Davvero? Allora meriti un caldo abbraccio!” Olaf era appena arrivato con una corda ma ora la depose per fare esattamente quello che aveva detto e cioè abbracciare Rahel. “Mi sei sempre piaciuta, eri la più carina sulla foto” Ed estrasse dal ventre di neve la foto di famiglia dei regnanti delle Isole del Sud.

“Allora… ehm…” Anna la guardò con imbarazzo “Scusami…”.

“Non ce n’è bisogno, posso capire i vostri sospetti… dopo tutto ho fatto davvero fuggire Hans, qualcosa che non farò di nuovo”

“Tanto fuggirò lo stesso con o senza il tuo aiuto!” Hans strattonò la presa di Kristoff ma non riuscì a sfuggirli.

“E’ vero” Elsa lasciò cadere la veste da camera e con un gesto si ammantò di ghiaccio. Il colore era violaceo e Anna sgranò gli occhi.

“Elsa…” Mormorò ma la regina le sorrise e il colore cambiò in bianco e azzurro.

“Mi piacerebbe ucciderti, per tutto quello che mi hai fatto però non sarebbe giusto, meriti di avere una possibilità.” Hans sembrava sgonfio ora che vedeva Elsa in tutta la sua forza.

L’ammiraglio arrivò in quel momento.

“Un gruppo di pirati ci sta sfuggendo! Stanno per raggiungere la loro nave, con loro c’è il capitano Sif” Indicò la nave nella piccola baia e Elsa sorrise. Poi la bufera la avvolse e la sollevò portandola con grazia e velocità fin sulla spiaggia. Poco lontano era ben visibile la barca che i marinai spingevano verso la grande nave. Elsa lanciò il suo potere mentre camminava lentamente verso la barca. L’acqua ghiacciò in pochi istanti bloccando i vogatori che scesero spaventati impugnando le armi.

“Sarete potente ma non potete fermare le frecce!” Urlò il capitano Sif scagliando una freccia con la sua balestra. Elsa sorrise mentre uno spesso scudo di ghiaccio bloccava la freccia a mezzaria. Non era più una ragazza impaurita, aveva imparato molto sul suo potere in quei mesi in cui era stata libera di sperimentare.

Anche da lontano vide l’uomo impallidire.

“Prendetela!” Ordinò ai suoi uomini ma lei li fece cadere in acqua sciogliendo rapidamente il ghiaccio sotto i loro piedi.

“Rimanete solo voi, capitano Sif” Disse all’uomo poi lo avvolse nella bufera e lo racchiuse nel ghiaccio. “Come si sta in prigione?” Chiese mentre lo riportava a riva.

“Vi prego…” Mugugnò l’uomo.

“Non siete stato troppo malvagio… sono sicura che per voi la prigione basterà, Hans invece… ho un idea precisa per lui.” Sulla spiaggia tutti la stavano aspettando. Molti la guardavano con timore reverenziale ma non Anna che le corse incontro sorridendole.

“Adoro quando voli!” Le disse raggiante facendola sorridere.

L’ammiraglio prese in consegna il prigioniero.

“Il castello è sicuro” annunciò soddisfatto.

“Voglio andarmene al più presto” Dichiarò Elsa e Anna annuì.

“La nave di Rahel insieme a tutta la flotta delle Isole del Sud ci aspetta dietro quel promontorio.”

“Molto bene, allora andiamo”. L’ordine della regina fu eseguito in un istante e tutti si diressero verso il punto di approdo delle scialuppe della flotta.

 

“Anna” Erano su una delle scialuppe e un gruppo di marinai stavano vogando verso la nave di Rahel.

“Sì?” Chiese la ragazza guardando la sorella con un sorriso.

“Grazie”

“Sai che ci sarò sempre per te” Le rispose Anna poi aggiunse “Come tu ci sarai sempre per me” Le prese le mani e sorrise ancora “Siamo sorelle”.

 

Rahel le guardò ma non disse nulla, Elsa le appariva di nuovo come l’inarrivabile regina che aveva visto danzare sul ponte della nave usando il suo immenso potere. Le sembravano un sogno tutti quei momenti passati a tenerla tra la braccia. Temeva che malgrado la ragazza l’avesse salvata non potesse più amarla, non nello stesso modo sincero di prima. Quando giunsero sulla nave i suoi marinai la accolsero con gioia e risa, la festa ebbe inizio e lei non poté parlare con Elsa che d’altra parte era assorbita dalla conversazione con sua sorella.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Najara