Capitolo
uno: 31 ottobre 1981
Si era
addormentata.
Raggomitolato
sul pavimento del bagno,con il tappeto come cuscino e il braccio destro attorno
alla tazza. Aveva rimesso per tutta la notte e per buona parte della mattina,
nausea, mal di pancia e indicibili dolori articolari si erano alternati in
quella stanzetta buia,dove James si era presentato puntuale come un orologio,
ogni 10 minuti, per portarle un bicchiere d'acqua, per reggerle la fronte e
massagiarle in mezzo alle scapole mentre rigettava o semplicemente per vedere
come stava.
Passeggiava
avanti e indietro per il corridoio, leggendo il giornale o parlando con Harry, le venne da ridere al
ricordo di quei monologhi, discorreva con loro figlio di tutto, dal Quiddich
alla politica "Si vede che gli manca
Sirius." in quel momento gli stava
raccontando la versione "potteriana" di Cappuccetto Rosso:-Così il Principe Azzurro incontrò condusse Cappuccetto nella
casetta dei na...-
Lily sollevò
il capo dall'asciugamano, era impossibile che si fosse reso conto di stare
facendo un pastriocchio narrativo, guardò verso la porta, aveva smesso di
passeggiare- James?-
Una scarica
di tuoni le strappò un sussultò, poi fuori dalla finestra brillò il vivido
bagliore di un lampo,e in basso si
sentì uno schiocco simile a un colpo di fucile, seguito da un rapido scalpiccio- JAMES!-urlò alzandosi . La porta si
aprì rimbalzando contro il muro, e James entrò pallido come uno spettro con il
picco Harry stretto al petto
-Che
succede?-
-Voldemort!-
-Voldemort?-
Si fissarono, dai due lati del piccolo bagno mentre
James faceva peso sulle spalle per sbarrare la porta col suo stesso corpo, non
avevano bisogno di parlare per capire cos'era successo, Peter li aveva venduti,
dovevano scappare. Lo sguardo nocciola di James scivolò oltre la testa della
moglie,alla finestra,sorrise e tese il bambino alla madre e con un colpo di
bacchetta la fece saltare in aria.
-Non vorrai
saltare?-
-Ha
lanciato un incantesimo sulla casa, ci basterà uscire sul tetto per riuscire a
smaterializzarci.- Lily lo fissava come se fosse
impazzito mentre si faceva di lato per permettergli di passare-Amore, lui non può morire...-
-Lui, non può morire. -
ripetè atona la donna , per poi serrare la mascella in
un espressione decisa, puntò lo sguardo smeraldino verso il marito che gli
sorrise orgoglioso-Si, hai ragione. Sali prima tu... Ho paura di
scivolare.-
La porta
dietro di lei scricchiolò pericolosamente, allungò Harry a James, che era per
metà fuori la finestra e lo seguì fuori un secondo prima che una pioggia di
schegge esplodesse per il bagno. Il bagliore verde dell'Avada Kedavra sfrecciò
oltre la sua testa,cacciò un urlo terrorizzato e scivolando si ritrovò stesa
per metà sul ginocchio destro di James, che le strinse le spalle con un
braccio.Schiacciò il viso contro il suo petto e chiuse gli occhi.
-Lil...- James le poggiò un bacio fra i capelli mentre lei sollevava
lentamente le palpebre inquadrando prima Harry, poi James che le rivolse un
sorriso stravolto- Siamo salvi.-
-Si.-