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Autore: Indelible93    24/08/2015    1 recensioni
Per un istante, l'idea di domandare a Inuyasha di fingere di essere realmente una coppia non le sembrò una cattiva idea. Di reale, infondo, non sarebbe accaduto proprio nulla. Sconcertata dai suoi stessi pensieri, Kagome scosse la testa, rattristandosi. Inuyasha non avrebbe mai accettato di partecipare ad una simile recita.
[.....].
Si divincolò con estrema naturalezza, pregando che i suoi sviluppati istinti predatori non gli avessero trasmesso le stesse sensazioni che quel contatto aveva suscitato in lei. Aveva percepito qualcosa di diverso nello sguardo di Inuyasha. Soddisfazione, forse?
Il modo in cui continuava a fissarla le provocò un nodo alla gola. Quando arretrando toccò la porta con le spalle, si ritrovarono così vicini da percepire il respiro reciproco. Per un istante ebbe la sensazione di essere in trappola. Kagome lo guardò dritto negli occhi. Il suo sguardo era ancora fiammeggiante. L'ardore con cui l'aveva stretta e accarezzata quella mattina era una sensazione così reale.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                            2° Capitolo

Kagome corse ad abbracciare calorosamente la madre, che le accarezzò gentilmente i lunghi capelli corvini.
Il giovane hanyou le fissava malinconicamente da lontano.
Kagome non avrebbe mai potuto sopportare l'idea di separarsi dalla sua famiglia e dalla vita che le apparteneva.
Questo, Inuyasha, lo sapeva fin troppo bene.
Appartenevano a due mondi diversi e le loro esistenze non erano state create per essere unite.
Eppure c'era un sentimento irresistibile che lo legava alla giovane ragazza che lo aveva liberato dalla sua prigionia.

Inizio flashback    
-Madre, posso farvi una domanda?-, chiese un piccolo mezzodemone, accoccolandosi dolcemente sul grembo della madre.
-Certo, Inuyasha.-
La sua voce calda e piena d'amore si spense in un fievole sussurro.
-Cos'è l'amore? Ho sentito degli essere umani parlarne.-
La donna gli sorrise dolcemente e, asciugando con il palmo della mano gli occhi velati di lacrime, strinse il figlio al petto, cullandolo tra le braccia.
-L'amore è un sentimento prezioso, Inuyasha. E' un sentimento così potente e indistruttibile.. -
Così chiuse gli occhi per un istante, rincorrendo un pensiero lontano.
-Credete che un giorno qualcuno potrebbe innamorarsi di me? Anche se sono un.. mezzodemone?-, domandò il piccolo timidamente, alzando gli occhi dorati su quelli tristi della madre.
La donna lo strinse con più forza e, accarezzandolo e baciandolo sulla fronte, rispose con voce incrinata.
-Quando arriverà quel momento io non ci sarò, ma non avrai bisogno di me per capirlo. -
-Io avrò sempre bisogno di voi, madre.-
Fine flashback

Tornò a fissare le due donne.
Viste così, l'una tra le braccia dell'altra, si notava una certa somiglianza.
Non vi aveva mai prestato troppo caso, in quegli anni.
-Inu.. yasha.-
Quella voce così calda e umana.
Umana.. come sua madre.
Amava il modo in cui Kagome pronunciava il suo nome.
Il calore che amanava quella ragazza era qualcosa di veramente eccezionale.
Alzò lo sguardo, specchiandosi negli occhi nocciola di Kagome, che abbozzò un timido sorriso.
-Ecco, io...-
-Cosa?-, chiese atono, risvegliatosi solo in quel momento dai suoi pensieri.
Inuyasha la fissò a lungo. Sembrava stranamente turbata e tesa.
Che fosse preoccupata per lui?
Varcò l'ingresso a passo felpato e chiuse delicatamente la porta alle sue spalle.
Kagome socchiuse le labbra. -Io.. io devo posare il mio zaino.-
Inuyasha la seguì con lo sguardo,  fino a vederla sparire dietro la parete.
I loro occhi si erano incrociati un'ultima volta, poco prima che la ragazza si dileguasse alla sua vista, con un'espressione tesa dipinta sul bel viso.
-Torno subito.-, aveva poi aggiunto, voltandosi di spalle, dopo avergli sorriso timidamente.
Continuò a fissare il vuoto per qualche istante, tentando di frenare il desiderio di fermarla e chiederle cosa non andasse.
Distolse lo sguardo solo quando incontrò due occhi castani pararsi di fronte a lui.  
-Ciao, Inuyasha.-
La madre di Kagome gli sorrise dolcemente, accarezzandogli gentilmente il volto. Lui non si ritrasse, ma le sue guance tinte di rosso rivelarono il suo imbarazzo. Non era abituato a ricevere certe smancerie, almeno non così frequentemente.
-Sono veramente felice di rivederti. Kagome parla sempre di te.-
Quella strana famiglia lo aveva accolto calorosamente fin dal primo giorno e, cosa più importante, non lo aveva mai fatto sentire "diverso".
-Mia figlia viaggia nel tempo da diversi anni ormai...-
La donna rise, pronunciando quelle parole quasi come se si fosse resa conto solo in quel momento del tempo che la figlia aveva trascorso tra i due mondi.
Reclinò in avanti il capo e, portando una ciocca di capelli dietro un orecchio, rialzò lo sguardo sul suo giovane interlocutore.
Sospirò. -Per una madre è una cosa difficile da accettare, ma sono certa che, al tuo fianco, mia figlia non correrà mai alcun pericolo.-
Scrutò attentamente la sua espressione lievemente pensierosa e rattristata.
-Che ne direste di fermarvi qui per un pò di giorni?-, esclamò poi, radiosa.
Non era poi tanto sicuro di essere riuscito a mantenersi neutrale davanti a quella richiesta.
Si affrettò a nascondere il sorriso che minacciava di sorgergli in viso e abbassò lo sguardo sul pavimento.
Ebbene sì, quel cocciuto e presuntuoso mezzodemone si era affezionato a quella famiglia.
Sentiva di essere parte di qualcosa.
Quel mezzodemone che si scherniva dagli umani e che bramava il potere dei grandi demoni era cambiato.
-Voglio toccarle anche io!-
Inuyasha si voltò di scatto, scrutando con attenzione l'espressione divertita di Kagome, che lo fissava allegramente.
Solo in quel momento realizzò, avvertendo due mani gentili accarezzargli le orecchie canine. 
Poi, improvvisamente, un profumo lo inebriò.
Le sue mani, il suo respiro caldo vicino al viso, il suo dolce sorriso dipinto sulle labbra morbide e il suo inebriante profumo quasi lo stordirono.
Kagome.

Kagome gli era vicina e lo stava accarezzando teneramente.
Un tocco amorevole e caldo, il suo.
Il mezzodemone lanciò un'occhiataccia ad entrambe, tentando di interrompere quell'attimo magico che si era venuto a creare.
-Hey!-, ringhiò. -Non sono un peluche.-
La signora Higurashi rise divertita, lanciando una breve occhiata alla figlia.
-Vado a preparare il pranzo.- aggiunse poi.
Detto ciò li lasciò soli.
Kagome continuò ostinatamente a tenere tra le mani le sue tenere orecchie.
Inuyasha deglutì imbarazzato. Si perse per un attimo nei suoi occhi e il desiderio di baciarla lo colse in pieno, quando abbassò lo sguardo sulle sue labbra.
Le mani di lei, ancora incollate ai capelli argentei di lui, ricaddero sulle sue spalle.
Dischiuse le labbra, sorpresa, ma un rumore improvviso alle sue spalle la fece rinsavire. 
-Fratello cane ti va di giocare con la spada?-, domandò ingenuamente il bambino, poggiando in terra la cartella, che teneva in spalla.
La ragazza spalancò la bocca, ma si ritrovò senza voce per l'emozione.
Tornò a specchiarsi nelle iridi dorate del mezzodemone, che la bloccò con delicatezza per i polsi e si scostò da quel contatto, puntando inaspettatamente lo sguardo sul pavimento, arrossendo.
-No!-, rispose seccamente al bambino, che mise il broncio. -Non ho voglia di giocare con uno stupido umano capriccioso.-                                                                                     
I suoi occhi minacciarono di diventare lucidi per la delusione.
Kagome tossì, tentando di riacquistare un tono di voce risoluto, mentre la rabbia pian piano s'impossessava di lei. 
-Inuyasha?-
Pronunciò il suo nome con un tono tanto gelido da spaventare anche Sota, che si era già dileguato per le scale. Inuyasha rabbrividì, alzando preoccupato lo sguardo su di lei.
-A cuccia!-, urlò.
Lo schianto fu talmente forte da attirare anche l'attenzione del nonno, che leggeva quietamente il giornale in giardino.
-Dannata!- imprecò il mezzodemone e, tentando di rialzarsi a fatica, gemette. -Maledetto il giorno..-
-A cuccia.-, ripetè la giovane con più vigore nella voce e, guardandolo con un tono di sfida, aggiunse. -Hai altro da aggiungere, Inuyasha?-
Il mezzodemone alzò tremante il capo, con la chiara intenzione di controbattere, ma le parole gli morirono in gola.
Scosse la testa con disappunto.
-Nulla.-, balbettò, indispettito.
-Povero ragazzo!-, commentò il nonno, scuotendo il capo con disapprovazione, per poi spostarlo seriamente sulla nipote, con aria estremamente saggia.
-Kagome, forse hai esagera..-
Sussultò interrompendosi, sotto lo sguardo furente di Kagome.
Così, tossendo rumorosamente e tentando anch'egli di ritrovare la voce perduta per lo shock subito, si ritrovò a ridere come un ebete.
-Torno a leggere il mio giornale.-


  
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