Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Indelible93    24/08/2015    5 recensioni
Per un istante, l'idea di domandare a Inuyasha di fingere di essere realmente una coppia non le sembrò una cattiva idea. Di reale, infondo, non sarebbe accaduto proprio nulla. Sconcertata dai suoi stessi pensieri, Kagome scosse la testa, rattristandosi. Inuyasha non avrebbe mai accettato di partecipare ad una simile recita.
[.....].
Si divincolò con estrema naturalezza, pregando che i suoi sviluppati istinti predatori non gli avessero trasmesso le stesse sensazioni che quel contatto aveva suscitato in lei. Aveva percepito qualcosa di diverso nello sguardo di Inuyasha. Soddisfazione, forse?
Il modo in cui continuava a fissarla le provocò un nodo alla gola. Quando arretrando toccò la porta con le spalle, si ritrovarono così vicini da percepire il respiro reciproco. Per un istante ebbe la sensazione di essere in trappola. Kagome lo guardò dritto negli occhi. Il suo sguardo era ancora fiammeggiante. L'ardore con cui l'aveva stretta e accarezzata quella mattina era una sensazione così reale.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
3 capitolo
                                                                                                   3° Capitolo

La signora Higurashi si era preparata di tutto punto.
I setosi capelli scuri erano legati con un fermaglio e fermati con due forcine ai due lati della testa; gli occhi apparivano luminosi, così truccati, con un leggero strato di ombretto.
Non era solita truccarsi e tanto meno indossare degli abiti eleganti, ma quel giorno doveva essere proprio speciale.
Era radiosa ed aveva lo sguardo di una ragazzina trasognata.
Cosa l'attendeva di tanto speciale quel pomeriggio?
Nulla di cui Kagome fosse a conoscenza.
Le prolugate assenze da casa le concedevano di assaporare ben poco il clima familiare nel quale era cresciuta.
Il bagno era finalmente libero.
Il denso vapore, accompagnato dal delizioso e familiare profumo di vaniglia si dissolse appena fuori dalla stanza.
La donna ne era uscita entuasiasta, con un'irresistibile luce negli occhi.
Il nonno, invece, riposava placidamente nella stanza di fianco, brontolando parole senza senso durante i suoi periodi di dormi-veglia.
Buio, il gattoncello di casa, invece, se ne stava dolcemente accoccolato sul grembo della sua padrona, che osservava assorta la rampa di scale che conduceva al piano superiore. Dapprima poggiata all'ultimo gradino legnoso,
Kagome prese tra le braccia Buio e lo adagiò pacatamente sul pavimento.
Inuyasha.
Non risciva a separarsene che immediatamente quel nome si insinuava prepotente tra i suoi pensieri. Sorrise.
Lei non riusciva a fare a meno di Inuyasha.
Si portò pigramanete dietro la camera di Sota, fermandosi appena sulla soglia.
Molto probabilmente il fratello lo aveva condotto lì con la speranza di imparare qualche strana tecnica di combattimento.
Sota aveva preso Inuayasha come punto di riferimento.
Il suo sorriso si accentuò.
Lei non era l'unica a pensare che Inuyasha fosse importante.
Ciò voleva dire che speciale, quell'orgoglioso mezzodemone, lo era per davvero.
Portò la mano all'altezza della porta, ma qualcosa improvvisamente la bloccò e la fece trasalire.
Due braccia si materializzarono improvisamente, bloccandola sulla porta.
C'era qualcuno alle sue spalle.
Il cuore iniziò a battere all'impazzata, mentre la gola le si seccava.
Lesta si voltò, schiacciando il proprio peso contro la porta e si preparò a sferrare un colpo con il pugno stretto, proprio come le aveva insegnato Inuyasha.
Inconsapevolmente aveva serrato gli occhi quando aveva avvertito due mani stringersi attorno ai suoi polsi e bloccarglieli sopra la testa.
-Volevi spiarmi?-
Dal tono della voce potè capire che Inuyasha stava ridacchiando e a giudicare dal suo petto, che la sfiorava, le era pericolosamente vicino.
Il suo respiro le accarezzò appena il viso, leggermente accaldato.
-Inu.. yasha.- mormorò, splancando le iridi cioccolato.
Il mezzodemone scosse il capo con vigore.
-I tuoi gesti sono fin troppo prevedibili. Non ha imparato nulla, incapace!-
-Prevedibili?-, sbottò lei, in un misto di imbarazzo e rabbia. -Sei tu che sei arrivato alle mie spalle. Mi hai fatto morire di paura!-
Inuyasha allentò la presa sui suoi polsi e frappose un po' di spazio fra loro.
Dalle sue labbra fuoriuscì un ringhio sommesso, tra il divertito e l'arrabbiato.
Difficile giudicare di che umore fosse o cosa gli passasse per la testa in quel momento. Si limitò a scrutarlo in volto con aria di sfida, soffermandosi sui suoi occhi dorati. 
-Tsk! Dunque è questo che intendevi l'altro giorno con ”io sono capace di difendermi benissimo anche da sola?"-, la canzonò lui, schernendola.
Kagome scrollò le spalle, lanciandogli un'occhiata eloquente. Inuyasha si stava impegnando seriamente. Non che le dispiacesse ricevere lezioni di autodifesa, ma trovava la cosa piuttosto sleale alle volte. 
-In epoca Sengoku sarei capace di difendermi. Ho una certa padronanza con il mio arco.-
-Tu non sei padrona di te stessa, come potresti esserlo di un arco insignificante? E poi, il cattivo in questione non deve essere necessariamente un demone.. -
Con due dita le sollevò il viso e la costrinse ad incontrare il suo sguardo.
Kagome rimase immobile per qualche istante, quindi tremendamente imbarazzata liberò i polsi che Inuyasha teneva ancora delicatamente incatenati alla porta e scostò la sua mano.  -Lo sono, invece!-, controbattè in tono duro, con le gote sempre più rosse. -Stupido!-
Con le mani tentò di allontanarlo, esercitando con i palmi della mano una leggera pressione sul suo petto, ma Inuyasha non accennò a muoversi.
Ridacchiò sommessamente, allontandosi di due-tre passi quando lei tentò di colpirlo nuovamente.
-Ah, ci rinuncio!-, mormorò esasperata e, voltandosi per entrare in camera di Sota, si ritrovò improvvisamente tra le braccia del mezzodemone, che la sollevò con gran facilità.
-Che stai facendo? Non dirmi che stai tentando di immedesimarti anche nel ruolo del rapitore.-
Non era realmente arrabbiata.
Con lui non riusciva mai ad esserlo sino in fondo.
E questo Inuyasha lo sapeva bene.
Inuyasha sogghignò trionfante. -Potrei provarci, in effetti. E senza alcuna difficoltà, come vedi.-
-Quel ruolo si addice di più a Koga.-, lo stuzzicò lei, ridendo sommessamente.
Inuyasha grugnì infastidito, mentre un dubbio si insinuava nella sua mente e il ricordo del rapimento di Kagome gli fece annebbiare la vista per la rabbia.
-Preferiresti essere rapita da Koga-, sbottò di colpo il mezzodemone.
-Ovviamente no, stupido!-, ribattè Kagome, sorpresa dalle assurde allusioni del mezzodemone.
-Tsk! Ovviamente.-, ripetè il mezzodemone, voltandole le spalle con tono visibilmente offeso e dubbioso.
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Indelible93