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Autore: JudeJawaad    24/08/2015    0 recensioni
Ammanettata e messa in prigione. E chi si aspettava che tutto questo accadesse in un giorno?
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ammanettata e messa in prigione.
E chi si aspettava che tutto questo accadesse in un giorno?                                                                                                            

In effetti la giornata non era cominciata nel migliore dei modi ma quello era veramente fuori dalla portata di chiunque.                                                                                                                                                                                        

E per aumentare lo stress, le si erano rotte le sue Jimmy Choo preferite.Il suo paio migliore.
Selene non capiva davvero come fosse potuta accadere una cosa simile.                                                                   
Doveva ammettere che non era da lei comportarsi in un quel modo.                                                                                   
Ma quando aveva visto Brad, sui magnifici sedili in pelle della sua Ferrari, avvinghiato a quella sanguisuga bionda finta da capo a piedi, un velo rosso si era calato sui suoi occhi e non ci aveva visto più.                                                       

E in quattro e quattr’otto, Brad Sullivan aveva visto arrivare quell’uragano della sua ragazza in un perfetto tailleur blu che gli strillava i peggiori insulti, corredata inoltre di chiavi con cui aveva brillantemente graffiato la splendida carrozzeria dell’auto sportiva.                                                                                                
Peccato che nessuno si era accorto che proprio in quel momento passava una volante della polizia che, notando l’assurda scena, aveva ben pensato che solo una pazza maniaca poteva aver causato uno scempio simile.                                                                                                                                                                                                   
E così non erano servite a niente le forti proteste della ragazza, che alla fine era finita nell’auto con le sirene accese, una mano che sventolava furiosamente in aria e l’altra che teneva stretta il povero, innocente, tacco 18.                                                                                                                                                                                            
Così Selene si ritrova qui, dietro le sbarre arrugginite, insieme a un ammasso di persone puzzolenti e sporche, sicuramente non eleganti quanto lei.                                                                                                                    
“Esigo una spiegazione!” urla indignata la ragazza.                                                                                                                       
“O almeno – sussurrò incrociando le braccia al petto – una cella più grande, qui si soffoca!”.
“Che c’è, non entra abbastanza luce, principessa?” ride sguaiatamente un poliziotto di turno insieme ai colleghi.
E questo Selene non può proprio sopportarlo, non ci si prende gioco di lei! Non senza ricevere un pugno, almeno.                                                                                                                                                                                               
“Ah si? Vi divertite a prendere in giro una ragazza innocente?” urla nuovamente la mora. E a quel punto anche i poliziotti sono un po’ intimoriti.                                                                                                                                     
“Ben gli sta” pensa la ragazza soddisfatta, senza accorgersi di un agente silenzioso che si avvicina a lei con qualche scartoffia in mano.                                                                                                                                            
“Proprio innocente non mi sembra, Miss Steele.” Sussurra l’uomo attraverso le sbarre.                                                    
E la ragazza si sta già preparando per una sfuriata quando, girandosi, incontra lo sguardo del ragazzo.                       
Si era sbagliata, non era un uomo, probabilmente non superava i 25 anni.                                                                       
E leggermente, lo sguardo di Selene salì dalla stretta maglietta color panna, al suo viso mulatto dalla mascella rigida fino agli occhi ocra-dorati.
E lei non può proprio fermare il sorriso malizioso che le si forma sul viso.                                                                                                                                                                                          
Il ragazzo alza le sopracciglia, e dopo aver aperto la porta della cella ed aver fatto uscire la giovane, le dice “Vogliamo andare nel mio ufficio? Dobbiamo sbrigare alcune faccende burocratiche”.                                    
Accidenti, Selene non può essere più felice di così, e mentre segue il bellissimo ragazzo non può certo mancare un’occhiatina al suo lato b. Dannatamente perfetto anche quello, come i suoi occhi d'altronde. “Contieniti!” si dice mentalmente, possibile che un bel faccino possa mandarla in subbuglio?                                        
E dire che di certo quello non è il suo primo rodeo, è solo che il ragazzo ha attirato la sua attenzione. Arrivati nello studio, lui apre gentilmente la porta e la fa passare per prima.                                                                     
Che gentiluomo, perbacco.
Selene si scosta i capelli arruffati con un gesto secco mentre accavalla le gambe.                                                         
Perché proprio in quel contesto deve aver incontrato quel ragazzo? Ha anche tutti i capelli in disordine!                

A  interrompere i suoi discorsi mentali ci pensa il giovane.
“Buongiorno, io sono il detective Zayn Malik, capo del distretto di Baltimora. Come vede sono molto occupato, quindi vorrei sbrigare questa questione in fretta. Potrebbe raccontarmi cos’è successo?” sussurra velocemente l’agente.

Per i primi 5 secondi, la ragazza non sa cosa rispondere, è rimasta troppo ipnotizzata dalla sua voce roca. “Dio mio, sembro proprio una bambina alla prima cotta!” ripensa la ragazza, che viene nuovamente richiamata da Malik che si schiarisce la voce in un chiaro segno di impazienza.

Allora Selene drizza la schiena e..esplode.                                                                                                                       
“Quello che è successo è che gli scellerati dei suoi colleghi mi hanno trascinato dentro quella cella, come una criminale vorrei sottolineare, semplicemente perché stavo litigando con quell’inetto del mio ex-fidanzato!” urla tutto d’un fiato la mora.                                                                                                                                        
E in effetti anche Zayn rimane un po’ perplesso dal caratterino della ragazza. Mentre lei riprende fiato, il detective la guarda attentamente “Se fosse stato solo questo, gli “scellerati dei miei agenti” come dice lei, non avrebbero potuto portarla dentro. Nel verbale c’è chiaramente scritto che lei ha graffiato la macchina del Sig. Sullivan. Ed è già fortunata che lui non abbia sporto denuncia.” Spiega cortesemente il detective.                                                                                                                                                 
Selene ammette che lui ha ragione, ma si dal caso che Brad se l’era meritato. “Probabilmente ha ragione, ma come reagirebbe lei se la sua ragazza lo tradisse?” Selene non può proprio fermarsi dal dirlo.

Zayn alza gli occhi dai fascicoli per puntarli in quelli della ragazza. “ Fortunatamente non ho una ragazza..” risponde lui, mentre Selene non può impedire al suo ego di esultare. Non è fidanzato. WOW.                                                                                                                                                      
“..e comunque, per la prossima volta le consiglio altri modi per vendicarsi. Oggi non rischia niente, è stata fortunata” finisce il ragazzo.

Selene sospira di sollievo, e poi  un sorrisetto malefico le si forma sul viso.  Molto piano, quasi sussurrando, sperando che Zayn non la senta, le parole le escono sfortunatamente dalla bocca :“Non si può dire lo stesso della macchina dello stronzo, vero?"

E invece Zayn l’ha sentita anche troppo bene. Infatti in quel momento non può trattenere il sorriso che si forma sul suo viso, la guarda e scuote la testa. Deve essere una ragazza forte quella.
Spesso si chiede come le donne riescano a rialzarsi dopo ogni tradimento.
Le ammira per questo.

“In effetti era ridotta piuttosto male. Un lavoro ben fatto, devo ammettere” afferma Zayn.
E Selene ride sommessamente chinando gli occhi mentre segue il ragazzo fuori dall’ufficio.

Arrivati al corridoio la deve proprio lasciare, quindi alza la mano mentre stringe quella della ragazza.
“E’ stato un piacere, Miss Steele.”                                                                                                                                               
“Il piacere è tutto mio, detective Malik. E comunque può chiamarmi Selene..” dice la ragazza prima di abbassare il viso, in modo che la senta solo lui e continuare “…e comunque sono sicura che mi abbiano richiesto il numero di telefono da inserire nel verbale quindi se ha voglia di fare quattro chiacchere, sa dove trovarmi..” finisce la mora con un sorriso sulle labbra, prima di alzarsi e avviarsi verso la porta, ancheggiando.                                                                                                                                                                                     
Zayn si gratta la nuca imbarazzato e la guarda allontanarsi prima di avviarsi verso l’ufficio dove incontra il suo assistente Styles.                                                                                                                                                       
“Ah, Styles?” dice di getto Zayn.                                                                                                                                            
“Si, signore?” risponde il ragazzo dai capelli allampanati e gli occhi chiari.                                                              
“Aspetta ad archiviare l’ultimo verbale, devo..ehm..ancora leggere una cosa..” sussurra il detective.                       

Forse avrebbe anche potuto chiamarla, qualche sera. 
  
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